[h=3]Peretola, acquistate da Mps il 5% di Adf. Rossi punta ad altre quote per spingere verso l'alleanza con Pisa. L'operazione è costata 4 milioni e 800mila euro[/h]ALLA fine le quote dell’aeroporto la Regione le ha comprate dal Monte dei Paschi. Il 5 per cento, il che significa un investimento di 4 milioni e 800 mila euro per la giunta toscana. Il passaggio si è concluso venerdì scorso, ora Mps non è più presente nella compagine societaria di Peretola. L’evento era molto atteso dal presidente Enrico Rossi, che da un anno premeva perché si concretizzassero gli impegni presi dai soci fiorentini — tra cui Camera di commercio e Cassa di Risparmio — di cedere o prestare una parte del proprio pacchetto.
I senesi del Monte invece hanno detto sì, dando in questo modo a Rossi la possibilità di sedere nel consiglio d’amministrazione di Adf (in scadenza il prossimo anno) con un suo rappresentante. La prossima seduta, tra l’altro, è fissata per domani: all’ordine del giorno l’approvazione del progetto di bilancio 2011. La Regione diventa così “azionista rilevante”, questa la definizione tecnica. L’acquisizione delle 442.065 azioni è avvenuta venerdì sera a mercati chiusi: sono state pagate 11 euro, mentre in Borsa il titolo aveva chiuso a 9,21, con una maggiorazione di prezzo di circa il 20 per cento. L’operazione verrà ufficializzata stamattina alla riapertura di Piazza Affari.
L’ingresso in Adf della Regione, presente come azionista anche nella società che gestisce lo scalo di Pisa (dove con il 16,9% guida il patto di sindacato), apre nuovi scenari per
il futuro sviluppo dell’aeroporto fiorentino. Rossi ha una strategia ben precisa, che passa attraverso un’integrazione sempre più forte tra Galilei e Vespucci, fino ad ipotizzare una società di gestione unica per i due aeroporti. Di certo il presidente toscano farà di tutto per evitare che Peretola possa diventare uno scalo intercontinentale in grado di competere con Pisa. Il suo progetto, tante volte esposto pubblicamente, è di lavorare perché Firenze rimanga un City airport, con una pista di lunghezza limitata che non permetta l’atterraggio dei super boeing. Rimane per ora l’incognita appunto dell’orientamento che dovrà avere la nuova pista: su questo Enac avrebbe dovuto esprimere le sue valutazioni già entro la fine di febbraio.
Non è detto poi che la campagna acquisti di Rossi si fermi qui. Il consiglio regionale aveva dato mandato alla giunta di investire in quote societarie fino al 15 per cento, quindi i margini sono ancora ampi. Gli altri soci di Adf sono Cassa di Risparmio di Firenze, Premafin finanziaria Spa, Sagat di Torino, Comune, Camere di commercio di Firenze e Prato, Sogim Spa
I senesi del Monte invece hanno detto sì, dando in questo modo a Rossi la possibilità di sedere nel consiglio d’amministrazione di Adf (in scadenza il prossimo anno) con un suo rappresentante. La prossima seduta, tra l’altro, è fissata per domani: all’ordine del giorno l’approvazione del progetto di bilancio 2011. La Regione diventa così “azionista rilevante”, questa la definizione tecnica. L’acquisizione delle 442.065 azioni è avvenuta venerdì sera a mercati chiusi: sono state pagate 11 euro, mentre in Borsa il titolo aveva chiuso a 9,21, con una maggiorazione di prezzo di circa il 20 per cento. L’operazione verrà ufficializzata stamattina alla riapertura di Piazza Affari.
L’ingresso in Adf della Regione, presente come azionista anche nella società che gestisce lo scalo di Pisa (dove con il 16,9% guida il patto di sindacato), apre nuovi scenari per

il futuro sviluppo dell’aeroporto fiorentino. Rossi ha una strategia ben precisa, che passa attraverso un’integrazione sempre più forte tra Galilei e Vespucci, fino ad ipotizzare una società di gestione unica per i due aeroporti. Di certo il presidente toscano farà di tutto per evitare che Peretola possa diventare uno scalo intercontinentale in grado di competere con Pisa. Il suo progetto, tante volte esposto pubblicamente, è di lavorare perché Firenze rimanga un City airport, con una pista di lunghezza limitata che non permetta l’atterraggio dei super boeing. Rimane per ora l’incognita appunto dell’orientamento che dovrà avere la nuova pista: su questo Enac avrebbe dovuto esprimere le sue valutazioni già entro la fine di febbraio.
Non è detto poi che la campagna acquisti di Rossi si fermi qui. Il consiglio regionale aveva dato mandato alla giunta di investire in quote societarie fino al 15 per cento, quindi i margini sono ancora ampi. Gli altri soci di Adf sono Cassa di Risparmio di Firenze, Premafin finanziaria Spa, Sagat di Torino, Comune, Camere di commercio di Firenze e Prato, Sogim Spa