Un articolo di oggi proprio sul turismo ligure... interessante il dato che vede la Liguria "venduta" di più dai tour operators americani rispetto a quelli europei.
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Genova. Parla indiano il turismo ligure del futuro. L'economia reale, solida per definizione, fa circolare denaro a palate nelle tasche degli imprenditori asiatici che viaggiano volentieri in Europa. La Svizzera è la loro meta preferita. La conoscono perché nelle vallate elvetiche, spesso, sorgono i set di Bollywood. Praticamente ad un tiro di schioppo dalla Liguria che, sognando di piazzare una location ai produttori cinematografici di Bombay, comincia a sentire odore di rupie con quel 4% di turisti indiani che dell'Italia scelgono proprio il mar Ligure.
E se non sarà subito indiano, viene comunque da Oriente il cliente perfetto per le strutture ricettive liguri e per Genova, considerata tra le città d'arte in crescita maggiore (presente su tutti i mercati, dall'India agli Stati Uniti): «Il potere di spesa di un turista giapponese oppure russo è il quadruplo di quello di un tedesco» ha ammonito Flavia Coccia dell'Istituto nazionale di ricerche turistiche (Isnart) che ha condotto il primo rapporto dell'Osservatorio turistico regionale sull'andamento del turismo tra gennaio e settembre, presentato ieri in Regione dall'assessore Margherita Bozzano.
La crisi del turismo in Italia è sotto gli occhi di tutti, «ma la Liguria va abbastanza bene ed è in controtendenza rispetto alle altre regioni che maggiormente hanno avvertito le difficoltà» ha spiegato ieri Bozzano. E se la Liguria tiene, in attesa dei Paperon de' Paperoni che vengono dall'est, è soprattutto merito dell'italiano medio che va in vacanza per rilassarsi nei luoghi più vicini (e meno costosi) a casa. «Aumentano percentualmente gli stranieri meno legati alla stagionalità, ma comunque regge sostanzialmente l' offerta regionale legata sia all' ambiente che ai beni culturali che all' enogastronomia e ai prodotti tipici» ha spiegato Bozzano.
L'indagine, prodotta in collaborazione anche con Unioncamere Liguria, cerca una lettura completa del mondo del turismo, ancorata certo ai dati di presenze e arrivi, ma anche alle sensazioni degli operatori e al potere di spesa dei turisti. Dimostra che durante l' estate si è attenuata la flessione delle presenze dei turisti italiani (-2,5%) e degli arrivi (0,7% ) mentre, contemporaneamente, conferma la buona performance degli stranieri, + 7% di presenze e + 4,8% di arrivi rispetto al 2007.
Il turismo italiano nel primo semestre 2008 ha visto 1,2 milioni di unità effettuare soggiorni nelle località liguri con una media di 4 notti spendendo quasi 526 milioni di euro. Per questo periodo dunque la Liguria si porta al settimo posto tra le destinazioni sul mercato italiano. Ma a luglio e agosto, rispettivamente con il 70% e l'80% di camere vendute, le strutture liguri superano abbondantemente la media rilevata nelle altre regioni.
Seppure un po' allergica ad Internet (solo il 39,1% delle prenotazioni passa attraverso la rete contro il 70% della media internazionale) a livello mondiale la Liguria conquista il 28,9% degli operatori. La presenza più incisiva è negli Stati Uniti dove il 50% dei tour operator che trattano l'Italia pone la Liguria tra le mete segnalate. In Giappone la Liguria è commercializzata dal 36% dei tour operator. Tra i "buyers" europei la Liguria è all'ottavo posto, è venduta dal 28% degli operatori, ma deve vedersela con Sicilia, Campania e Lombardia.
(ilsecoloxix)