La Germania chiede controllori di volo italiani ad ENAV


Yes... :) ...evidentemente sono rimasti stupiti delle mie capacità tanto da volere cta italiani per 3 anni (ma stranamente non hanno voluto me :D )
a me sorge 'sto dubbio: non è che vogliono gli italiani per far vedere ai loro come potrebbero finire se non studiano a dovere?










ooppss.. le faccine... :) :D
 
a me sorge 'sto dubbio: non è che vogliono gli italiani per far vedere ai loro come potrebbero finire se non studiano a dovere?










ooppss.. le faccine... :) :D

No no...per quello li abbiamo già traumatizzati per 5 mesi...considera che Langen è un paesino minuscolo...alla fine della nostra avventura metà dei ristoratori del paese parlava in italiano :D
 
Ritengo, in virtu' dei 36 anni e rotti di volo, e quindi cliente dell'ENAV e non mi ricordo come si chiamasse prima, di poter dare un contributo a questa discussione.
Innanzitutto sono orgoglioso come italiano che i nostri controllori siano apprezzati in Germania, complimenti per il contratto vinto.
Dopodiche' mi dichiaro, non appartengo alla schiera dei loro ammiratori, dei controllori.
Lasciare lo spazio aereo italiano mi fa dire ogni volta,"ce l'abbiamo fatta anche stavolta!"
Con le loro approssimazioni, il loro inglese, NON PEGGIORE dei piloti italici.., con le ns SID (270° per quasi 50 nm se devi andare a nord) etc
Due episodi recenti.
GND di Fco che ci autorizza al push, iniziamo, frenata, dietro passa un altro WB. Richiamata la GND, ne a ne ba, quando liberi riautorizzati.

Il secondo in volo, in arrivo da AHO, discesa, sul TCAS questa traccia avanti, stessa direzione e destinazione che si avvicina sempre piu', lo speed control ce lo facciamo da soli.
Ma non basta. Una volta girati entrambi su prua 340°, noi ormai a 230 kts e alti,lo sorpassiamo, chiedo al controllo se puo' chiedere al traffico sotto la velocita', l'hispanico aveva da 10 minuti 210 kts. "il traffico ha ridotto da solo!" Ma va'? Lungo vettore, due madonne e poi a casa.


Poi se ci vogliamo attaccare ai francesi che parlano la loro lingua, alle loro maledette prue, va bene, ma c'e' un abisso.
Se vogliamo parlar male degli USA, JFK in particolare, sfondate una porta aperta, ma c'e' sempre un abisso.

Mi scoccia parlar di incidenti, ma citero' solo uno dei piu' recenti, l'ATR tunisino che ammara a nord di Palermo. Ascoltando la registrazione radio, ascoltare quel controllore e' istruttivo.

Si sentono delle voci nuove in frequenza, c'e' un bel ricambio e la qualita' e' migliorata, da qui a dire che siamo i piu' bravi....no. Direi essi rispecchino in todo quel che e' il nostro paese, picchi di eccellenza e altrettanti picchi di segno-, la cronica mancanza italica della MEDIA

quoto ICHNOS, (scusate non so come si fa il quote)
"Sai secondo me qual'è la differenza? All'estero hanno una mentalità "rigida" ma hanno (poche) regole chiare e ben precise, non hanno necessità di inventarsi molto e solitamente si vede quando accade qualcosa fuori dagli schemi perchè, specialmente nel nord europa, ci mettono un pò ragionare ed a trovare una soluzione; noi italiani invece siamo abituati ad avere milioni di leggi, regole, regolamenti totalmente inutili, poco chiare e ben fumose, cosa che ci costringe ad avere una mente molto elastica e reattiva ai cambiamenti; questo discorso vale in generale per gli italiani, trasporta tutto in ambito ATC (europa=procedure chiare e semplici, sistemi funzionanti, coperture radar, etc etc; italia=procedure assurde, spazi aerei abnormi, sistemi che fanno le bizze, coperture radar "part-time") e capisci perchè abbiamo quel "qualcosa in più"

Dopo questa, secondo me corretta, descrizione dei due sistemi, Europa vs Italia, mi viene ancor piu' difficile pensare che siamo i piu' bravi.
Secondo questo ragionamente il guidatore di Mogadiscio e' MOLTO piu' bravo di uno di Tokyo



Quindi ribadisco i miei complimenti per aver vinto quel contratto, dopo di che questo confronto fuori porta non potra' che far bene a tutti.
 
Giusto per precisare...
...nessun italiano andrà a insegnare a nessun tedesco come si lavora! Ci mancherebbe anche altro! Il personale italiano sarà "prestato" ai centri di Monaco e Rhine per tamponare carenze organiche negli enti e rendere quindi "più soft" la migrazione verso il sistema stripless.