Kosovari bloccati in transito a Fiumicino


DusCgn

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Kosovari prigionieri all'aeroporto Da Vinci

Il computer non riconosce la Repubblica e i due stranieri restano intrappolati come nel film The Terminal. Il viaggio nel New Jersey diventa un'attesa di ore nella zona franca dello scalo romano.


Aeroporto Leonardo Da Vinci. Area transiti. Né in Italia. Né fuori l'Italia. Due uomini, seduti nella zona franca, guardano l'orologio. Sono lì da più di sei ore. Battono sulla gamba i propri ducumenti d'imbarco. Nervosi. Gli addetti alla sicurezza sono lì a pochi metri. Non li lasciano partire per gli Stati Uniti. Non possono. Arrivano dalla Repubblica del Kosovo, un Paese costola della Serbia proclamato indipendente nel febbraio 2008. Ma nei computer dello scalo romano non sono ancora inseriti i dati per riconoscere i documenti di quello Stato. E così, da quella zona franca, non possono uscire. Sembra una scena del film The Terminal con Tom Hanks. Invece è realtà. I kosovari sono «ostaggi» dell'aeroporto. Succede che in mattinata i due atterrano a Fiumicino. Sono in transito con il volo Alitalia AZ 507 proveniente da Tirana.

Una breve sosta per poi proseguire con il volo Continental CO 41, destinazione Newark, nel New Jersey, Stati Uniti d'America. Per poter proseguire serve ripassare i controlli. Così, si presentano al gate della compagnia statunitense. Parte la verifica. Mettono i documenti nelle mani degli addetti alla sicurezza. Vengono consegnati i nuovissimi passaporti della Repubblica del Kosovo. In mezzo ci sono anche i visti per gli Usa, che permettono di soggiornare al di là dell'Atlantico fino a novanta giorni. Ma il sistema non li accetta. Un nuovo tentativo. Ancora nulla. Le procedure di accettazione vengono immediamente bloccate. Ai kosovari viene comunicato: non potete partire. Eppure la Repubblica è da due anni una provincia indipendente amministrata, in via provvisoria, dall'Onu. L'Italia ha un'ambasciata nella capitale Pristina. È quindi una nazione riconosciuta a tutti gli effetti. Ma non è riconosciuta dal sistema dell'aeroporto Leonardo Da Vinci.

I due si ritrovano nel limbo del terminal. Sono in una zona transiti denominata «satellite». Attendono di capire come poter uscire dall'incubo. Gli addetti alla sicurezza della compagnia decidono quindi di chiamare direttamente l'ambasciata americana a Roma per capire se tutto è in regola e come risolvere il problema in tempi brevi. Ma le ore passano. Dall'ufficio immigrazione non riescono a sbloccare la pratica. Nulla di fatto. E ormai l'imbarco per l'America viene chiuso con loro che restano a terra. I due uomini sono sconcertati. Stupiti. Il nervosismo si alterna alla rassegnazione. Tra gli addetti ai lavori dell'aeroporto, intanto, la notizia si diffonde. E in un attimo la vicenda viene iscritta tra le storie incredibili dello scalo romano. Il personale dell'aerostazione si mette a disposizione per assisterli. Aiutarli. Comprensivi: la situazione è paradossale. Ma per ora ancora nessuna soluzione. I cittadini del Kosovo restano «prigionieri», al confine tra l'Italia e il resto del mondo.


Fabio Perugia

09/06/2010

- Il Tempo -
 
Che situazione imbarazzante. Per carità, già successa in altre parti del mondo in situazioni di stallo diplomatico-internazionale, però dopo il film "The terminal" fa uno strano effetto.

Tra gli addetti ai lavori dell'aeroporto, intanto, la notizia si diffonde. E in un attimo la vicenda viene iscritta tra le storie incredibili dello scalo romano. Il personale dell'aerostazione si mette a disposizione per assisterli.
Come nel film :)
photo_17_hires.jpg


P.s. Possibile che dal 2008 siano i primi due kossovari a transitare/arrivare a FCO?
 
Che situazione imbarazzante. Per carità, già successa in altre parti del mondo in situazioni di stallo diplomatico-internazionale, però dopo il film "The terminal" fa uno strano effetto.


Come nel film :)
photo_17_hires.jpg


P.s. Possibile che dal 2008 siano i primi due kossovari a transitare/arrivare a FCO?

probabilmente i primi 2 con passaporto kossovaro...
 
molti "kosovari" che tanto hanno voluto l'indipendenza sono poi andati nel sud della serbia alla ricerca di parenti per avere il passaporto serbo ed evitare questi problemi.
 
È quindi una nazione riconosciuta a tutti gli effetti. Ma non è riconosciuta dal sistema dell'aeroporto Leonardo Da Vinci.

Più che dal sistema dell'aeroporto, credo che il problema sia da imputare al sistema di accettazione utilizzato da CO sullo scalo.
L'Italia, questa volta, non c'entra niente.
 
Più che dal sistema dell'aeroporto, credo che il problema sia da imputare al sistema di accettazione utilizzato da CO sullo scalo.
L'Italia, questa volta, non c'entra niente.

Be', ma se i dati di passeggeri appartenenti alla Repubblica del Kosovo risultassero nel software della Polizia, quanto meno li farebbero circolare anche al di là dell'area transiti... a meno che i due passeggeri manchino proprio dei requisiti. Vista così però credo che non sia solo una questione CO...
 
Be', ma se i dati di passeggeri appartenenti alla Repubblica del Kosovo risultassero nel software della Polizia, quanto meno li farebbero circolare anche al di là dell'area transiti... a meno che i due passeggeri manchino proprio dei requisiti. Vista così però credo che non sia solo una questione CO...

Può essere, ma l'articolo parla di presentazione dei due pax al banco di CO anche se magari è scritto male l'articolo e sono stati bloccati al varco passaporti.
 
Può essere, ma l'articolo parla di presentazione dei due pax al banco di CO anche se magari è scritto male l'articolo e sono stati bloccati al varco passaporti.

Ma è questo fatto che li tengano bloccati lì che mi lascia perplessa; dall'Italia per il Kosovo non è previsto il visto d'ingresso, per cui immagino che sia valido anche il contrario. Perché tenerli "prigionieri" se il problema fosse unicamente per ciò che concerne il sistema d'accettazione CO? Bah... vedremo...
 
molti "kosovari" che tanto hanno voluto l'indipendenza sono poi andati nel sud della serbia alla ricerca di parenti per avere il passaporto serbo ed evitare questi problemi.

Primo: non sono tanti
Secondo: lo fanno soltanto perche la Serbia ha ottenuto la liberalizzazzione dei visti
Terzo: non ce bisogno di cercare parenti visto che la serbia li sta pregando di munirsi con passaporto serbo.
 
Addirittura pregando? Come mai? Se posso chiedere...

Perche e nel suo interesse visto che li considera cittadini serbi. La Serbia non riconosce il Kosovo. Ho visto in Tv camere nascoste che mostrano come si distribuiscono in Kosovo passaporti serbi gratuitamente.
 
Visto che erano due prenotazioni diverse sono dovuti uscire dall' area sterile e rifare il check-in. Quindi non sono prigionieri e secondo me se la stanno spassando per Roma!
 
Visto che erano due prenotazioni diverse sono dovuti uscire dall' area sterile e rifare il check-in. Quindi non sono prigionieri e secondo me se la stanno spassando per Roma!

Ah, be'! Molto meglio così! Del tutto differente da quanto riportato nell'articolo (tanto per cambiare) che li descriveva "nel limbo del terminal", allora...
 
Dall'articolo mi pare di capire che a bloccalri non sia stata la Polizia di Frontiera ma la ICTS in quanto parla di "personale di sicurezza". Tutte le compagnie Statunitensi si affidano ad ICTS Italia SrL per i controlli dei passaporti e di sicurezza sui loro voli penso che siano loro che non hanno il PC portatile aggiornato.