KLM, primo volo passeggeri con biocarburante

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Klm, Primo volo passeggeri con biocarburante al mondo

L'Aia, 23 nov. (Apcom) - La compagnia olandese Klm ha annunciato di aver effettuato il primo volo passeggeri al mondo con un Boeing 747 alimentato da biocarburante, per almeno un ottavo del combustibile complessivo. "Abbiamo dimostrato che è tecnicamente possibile", si è felicitato l'ad di Klm Peter Hartman in un comunicato, dopo aver preso parte al volo di un'ora decollato dall'aeroporto Amsterdam-Schiphol.

"Ora bisogna che lo Stato, l'industria e tutta la società si impegnino affinchè noi possiamo disporre velocemente di carburanti durevoli in modo continuo", ha aggiunto.

A bordo dell'apparecchio c'erano 40 persone, tra cui la "ministra" olandese dell'Economia Marie van der Hoeven, il direttore del Fondo mondiale per la natura (Wwf) nei Paesi Bassi Johan van de Gronden e dei giornalisti, ha precistao una portavoce della compagnia, Monique Matze.

Dei quattro reattori dell'aereo, solo uno è stato alimentato al 50% da un biocarburante estratto da una pianta che si chiama "camelina" e prodotta da una società di biotecnologie di Seattle, negli Stati Uniti. (fonte Afp)
 
Per quanto "prodotte", non ci saranno mai sufficienti cameline per soddisfare tutto il fabbisogno, neanche a discapito di una deforestazione totale (e che non sarebbe comunque una grande soluzione...)!!!
Certo bisogna essere ottimisti e sperare che una valida alternativa a bassi costi di produzione prima o poi arrivi. Se davvero riuscissero a "carburare" dai rifiuti...
 
Si col cavolo.................................!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

No, con la camelina!

Questa di dare tanto risalto all'uso del biodisel in aviazione è una cosa difficile da comprendere. Il problema si dibatte fra la necessità di avere un minor inquinamento, un minor costo e motori piu' potenti.

Ora, per quello che ne so, tutti i biodisel hanno un rendimento molto inferiore rispetto agli idrocarburi per cui occorre utilizzarne maggiori quantità (leggi, riprogettazione aeromobili).
Per produrli non basta coltivarli, ma occorre trasformarli per transesterificazione con etanolo o metanolo.
Infine c'è il problema dell'impoverimento delle colture alimentari che verrebbero sostituite con quelle per biodisel e relativi problemi di approvigionamenti alimentari.


Ora, la camelina avrebbe un vantaggio da quest'ultimo punto di vista: per crescere si accontenta di climi abbastanza severi (senza sovrapporsi ai cereali) e condizioni di coltivazione piu' blande (minori costi).

Vedo tempi ancora lunghissimi. Perchè nel frattempo non si ricoprono le superfici dei fabbricati degli aeroporti con pannelli fotovoltaici in modo di rendere gli aeroporti energeticamente autosufficienti?