Jal lancia baby checking : la seat map per evitare i bambini piccoli


Concordo pienamente.
Una società stressata e imbestialita vede con fastidio a bordo degli aerei i bambini col mal d'orecchi e gli anziani che li rallentano nell'uscita dall'aereo.
Anche nella mia esperienza, abbastanza consistente, le vere rotture di palle a bordo sono generate tutte solo da adulti ignoranti.
Un servizio come quello di Jal è il campanello d'allarme di un disagio sociale gravissimo.

Concordo al 100%
 
Volendo parlare di aviazione invece che di pedagogia, mi sembra di aver visto in un recente (ed eccezionale) TR dal Giappone che ANA offrisse già questo servizio. Si vede che il mercato giapponese lo apprezza.
 
Mi domando come mai non ci siano arrivati prima nell'industria.

Per fortuna fino ad oggi mai avuto un problema con bambini piccoli.
 
Volendo parlare di aviazione invece che di pedagogia, mi sembra di aver visto in un recente (ed eccezionale) TR dal Giappone che ANA offrisse già questo servizio. Si vede che il mercato giapponese lo apprezza.

Probabilmente era il mio :). Ai tempi era disponibile il checking solo al check in. Ora effettivamente JAL offre il servizio in fase di prenotazione. In sé idea interessante, tuttavia se prenoti un volo con mesi di distanza, che ne sai tu di chi ti si siederà accanto? Pazientate gente, pazientate.... (seguirà altro TR)
 
Non serve a niente se non integrano con obesi patologici e quelli dall’ascella pezzata.
Detto questo la società giapponese non è che sia proprio quella da prendere a modello in Occidente, presentando molti aspetti che seppure ritenuti normali laggiù, a noi risultano quasi nella sfera del patologico.
 
Concordo pienamente.
Una società stressata e imbestialita vede con fastidio a bordo degli aerei i bambini col mal d'orecchi e gli anziani che li rallentano nell'uscita dall'aereo.
Anche nella mia esperienza, abbastanza consistente, le vere rotture di palle a bordo sono generate tutte solo da adulti ignoranti.
Un servizio come quello di Jal è il campanello d'allarme di un disagio sociale gravissimo.
Concordo pienamente, il rapporto fastidio è sempre più sbilanciato verso il cafone di turno, e ogni giorno è peggio.
 
Mentre con sugli adulti puoi avere fortuna come no, sul bambino piccolo è quasi matematico che durante il volo piangerà per il mal d'orecchio o qualunque altro motivo immaginabile, la differenza la fa, il quanto piangerà, se il volo è notturno (e quindi vorresti dormire) e quanto ce l'hai vicino. Sono intollerante a voler dormire durante un volo intercontinentale notturno? ebbene lo ammetto.

purtroppo non e' vero quello che dici. trovi il bambino che piange come non lo trovi. basta che abbia un ciuccio o il biberon durante decollo e atterraggio, se non dorme ovviamente, e non si lamenta di nulla. ci saranno voli adults only come i resort, cosi' starete tranquilli.
 
Direi abbastanza inutile questa cosa. Se nei sedili a fianco al tuo c'è una madre col figlio di due anni e 10 giorni non lo vedi con questo metodo. E non è che allo scoccare dei 2 anni i bambini stanno zitti e buoni, anzi.
Questa cosa in Giappone ha comunque senso, poiché lì gli uomini sono molto più distaccati ed infastiditi dai bambini piccoli (anche i propri), lasciati alle cure della madre nella quasi totalità.
 
Onestamente mi sembra un iniziativa piuttosto inutile. Primo perchè, secondo me, è cento volte meglio un bimbo che piange nei paraggi che un vicino di posto che non vede una doccia da mesi o che fa più scorregge che respiri. Secondo perchè si può anche sapere il posizionamente di tutti i passeggeri a bordo ma lo spazio interno quello è, i rumori si sentono su un 380 figuriamoci su un 788 o un NB che sono delle scatole di scarpe.
E poi, se per qualcuno è davvero un problema insopportabile, basta comprare un ottimo paio di cuffie Noise Cancelling e passa la paura.
 
Ma qualcuno glielo ha detto al laureato che chi viaggia con gli infant ha già dei posti assegnati di default, quasi sempre in prima fila perché é li che puoi attaccare i baby bassinet???
 
Ma qualcuno glielo ha detto al laureato che chi viaggia con gli infant ha già dei posti assegnati di default, quasi sempre in prima fila perché é li che puoi attaccare i baby bassinet???
questo vale solo per aerei di lungo raggio, o comunque con paratie. Su NB con configurazioni classiche (all Y oppure con tenda scorrevole per intenderci) questa cosa decade.
 
Senza offendere nessuno non ho nulla in contrario a trovare modi per disporsi a bordo in modo di stare tutti piu' comodi. Vale per molte caratteristiche e esigenze, non solo per i bambini. Del resto avviene in qualche modo anche per locali, hotel, luoghi di vacanze. Se vai a cercare dei posti per una crociera condivisa su Sailsquare vedi che e' indicato chiaramente se quella gita e' per chi predilige il divertimento (e li ti troverai con gente che non ti fa dormire la notte e ti fa spendere piu' per gli alcolici che per la cambusa) piuttosto che la natura, il riposo o la famiglia.

Quindi, con delicatezza, buon senso e un po' di tecnologia, se si trova il modo di far disporre meglio la gente a bordo che male c'e'?
 
Senza offendere nessuno non ho nulla in contrario a trovare modi per disporsi a bordo in modo di stare tutti piu' comodi. Vale per molte caratteristiche e esigenze, non solo per i bambini. Del resto avviene in qualche modo anche per locali, hotel, luoghi di vacanze. Se vai a cercare dei posti per una crociera condivisa su Sailsquare vedi che e' indicato chiaramente se quella gita e' per chi predilige il divertimento (e li ti troverai con gente che non ti fa dormire la notte e ti fa spendere piu' per gli alcolici che per la cambusa) piuttosto che la natura, il riposo o la famiglia.

Quindi, con delicatezza, buon senso e un po' di tecnologia, se si trova il modo di far disporre meglio la gente a bordo che male c'e'?

C'è una certa differenza, però, tra la condivisione del tempo libero e quella che, al contrario, è un'esigenza meramente connessa al trasporto. L'approccio a questo argomento è molto fazionale e polarizzante, dividendosi tra chi vede la cosa in modo intollerante e chi invece è dotato di un margine di flessibilità e adattamento. Vale in aereo come ovunque. Anche nel traffico l'idiota che suona il clacson nel millisecondo in cui la luce del semaforo diventa verde esiste ed è sempre esistito, e probabilmente vedrebbe di buon occhio l'adozione di misure estreme per limitare la circolazione del prossimo.
Alla fine, il tutto si riduce a una questione di intelligenza e buon senso.
 
Non trovo nulla di male a mostrare dove e seduto un bambino, e se qualcuno lo vuole evitare, si puo scegliere un posto lontano. Se poi qualcun altro con bambini non si sceglie un posto vicino a chi ha scelto di evitare il bambino :). Puo funzionare anche al contrario, che qualcuno che viaggia con bambini piccoli preferisce stare vicino a qualcun altro che ha bambini.
Cmq l'idea che ho letto sopra, di avere una zona dedicata, e semplicemente sbagliata. Ognuno ha diritto di scegliere il proprio posto, anche con bambini.
La stessa idea si deve applicare anche per quelli che viaggiano con animali a bordo.