Italia terra di conquista per vettori stranieri


Re: easyJet --> The Italian Opportunity / Strategy and Business Planning

LHI era minata dall'interno; i piloti (molto potenti in LH, tanto da occupare molte cariche dirigenziali) avevano paura che LHI fosse il pretesto per abbassare loro lo stipendio
inoltre ci si e' messa anche la diatriba dell'AOC (non si sa dove stial il guaio, fatto sta che uno richiedeva documentazione inutile, l'altro non la dava pero' si lamentava) e la storia della tel Aviv e' stata la giccia che ha fatto capire a DLH che fare qualcosa in Italia era fuori discussione, vi fu, poi un contrattacco spietato da parte di U2 (e anche di Az con Ap cnche se Az ha perso piu di LHI). In ogni caso perdita totale dell'esperienza 750K euro, meno di quanto AZ perde in un giorno
Non conosco la tua fonte per questa info, ma a quanto ne so io parliamo di almeno un paio di zeri in più.
 
Ryanair, Easyjet, Vueling, Voletea hanno tutte in comune un fattore e cioè che sono compagnie di nascita recente che hanno potuto impostare la propria logica aziendale da zero non portandosi dietro scorie del passato.
Fra l'altro si guarda all'Italia ma il concetto è allargabile a tutta l'Europa e cioè che le vecchie compagnie di bandiera o comunque storiche non sono in grado di competere con compagnie che hanno strutture aziendali snelle e flessibili che gli permette di tenere bassi i costi.
Se ci pensate chi più chi meno ha intrapreso o ha in corso processi difficili di ristrutturazione e nemmeno i migliori pensano di poter competere ad armi pari infatti IAG ha acquisito proprio Vueling, LH ci prova con Germanwings non avendo comunque la libertà delle concorrenti, AF sta provando con HOP con risultati ancora molto lontani dal successo.
E bisogna considerare che l'Italia è la patria dove le low cost hanno trovato una politica campanilistica pronta ad accoglierle e supportarle a braccia aperte. Quella più vicina è la Spagna che infatti ha seccato o è sulla buona strada gran parte delle compagnie nazionali ripartendo con modelli low cost da zero senza guardare in faccia a nessuno. Ricordate le polemiche sui contratti proposti ai naviganti da Volotea...ma mi sa che non hanno 7 anni di ammortizzatori sociali all'80% dello stipendio in Spagna. Inoltre mi sa che ci sarà da vederne delle belle quando Willie Walsh deciderà di staccare la spina a Iberia sostituendola con Vueling in toto.

Per concludere è sistema hub e spoke che si presta all'assalto massacrante delle low cost che operano PTP, questo è devastante più le low cost hanno sovvenzioni e appoggio e quindi possono mantenere bassi i costi.
 
Ryanair, Easyjet, Vueling, Voletea hanno tutte in comune un fattore e cioè che sono compagnie di nascita recente che hanno potuto impostare la propria logica aziendale da zero non portandosi dietro scorie del passato.
Fra l'altro si guarda all'Italia ma il concetto è allargabile a tutta l'Europa e cioè che le vecchie compagnie di bandiera o comunque storiche non sono in grado di competere con compagnie che hanno strutture aziendali snelle e flessibili che gli permette di tenere bassi i costi.
Se ci pensate chi più chi meno ha intrapreso o ha in corso processi difficili di ristrutturazione e nemmeno i migliori pensano di poter competere ad armi pari infatti IAG ha acquisito proprio Vueling, LH ci prova con Germanwings non avendo comunque la libertà delle concorrenti, AF sta provando con HOP con risultati ancora molto lontani dal successo.
E bisogna considerare che l'Italia è la patria dove le low cost hanno trovato una politica campanilistica pronta ad accoglierle e supportarle a braccia aperte. Quella più vicina è la Spagna che infatti ha seccato o è sulla buona strada gran parte delle compagnie nazionali ripartendo con modelli low cost da zero senza guardare in faccia a nessuno. Ricordate le polemiche sui contratti proposti ai naviganti da Volotea...ma mi sa che non hanno 7 anni di ammortizzatori sociali all'80% dello stipendio in Spagna. Inoltre mi sa che ci sarà da vederne delle belle quando Willie Walsh deciderà di staccare la spina a Iberia sostituendola con Vueling in toto.

Per concludere è sistema hub e spoke che si presta all'assalto massacrante delle low cost che operano PTP, questo è devastante più le low cost hanno sovvenzioni e appoggio e quindi possono mantenere bassi i costi.

Farfallina, mi permetto di dissentire. Se guardi British Airways, loro hanno tagliato tutte le rotte non da Londra (passate a FlyBe) e hanno saputo trasformarsi in una compagnia che funziona con logiche commerciali anziche' politiche. Usano il corto raggio su Londra sia come feeder del Lungo Raggio sia come un prodotto di valore piu' alto per coloro che non vogliono volare con certe low cost (EasyJet e' oramai un modello ibrido nel campo del servizio al passeggero).

Secondo me in Italia non si e' ancora capito cosa vuol dire il modello hub and spoke, e non si e' saputo (AZ o IG) offrire un prodotto di valore tale che valga la pena usare al posto delle low cost. Continuando a parlare dell'aviazione civile in Italia, quello che hai scritto non spiega BV o i tentativi raffazzonati di LV di avvicinarsi al servizio di linea

Per quello che riguarda la Spagna, vorrei far notare che Air Europa ha un suo modello hub and spoke e non sta avanzando dove Iberia si ritira. L'imprenditoria Italiana non ha saputo creare un Air Europa.
 
BA come dicevo ha capito che non può competere e si ritira dalle rotte che non hanno federaggio che permette il ricarico sul costo del LR. La via è quella tagliando e introducendo tutta la flessibilità possibile nelle spese e nel personale. BA è la prima ad aver impostato il discorso e quella che sta riuscendo meglio, anche grazie a Londra. A Madrid con IB secondo me prima o poi azzerano e trasferiscono quello che interessa a VY, LH sta facendo la stessa cosa con Germanwings e grazie ad un governo che non è certo low cost friendly. In Francia AF, difesa anch'essa dal governo ha mille problemi a ristrutturarsi. Air Europa è una eccezione perchè hanno lanciato l'hub e spoke ed il lungo raggio. Onestamente non ti so dire se i conti funzionano e funzioneranno nel medio periodo, come servizio è un gradino sotto alle major principali peggiori.
In Italia c'era AP ma è stata colta l'occasione per sbolognarla ad AZ, evitiamo così la solita diatriba su chi ha salvato chi fra ex dipendenti dell'urna e dell'altra.
Altri in Italia lasciamo perdere.
Riguardo AZ servirebbe più lungo raggio, ma non è cosa di oggi è nemmeno di qualche anno fa e servirebbe togliere le clientele politiche che fanno si che non possano essere fatte scelte anche dolorose per difendere i propri bacini elettorali.
 
Aggiungo, il sistema hub e spoke sopravvive quasi ovunque in perdita per sostenere il lungo raggio, è per quello che il paragone con l'Italia non funziona perchè AZ non ha lungo raggio sufficiente a sostenere le perdite del corto e medio raggio per federare FCO. Serve una bella dieta dimagrante ed un lungo raggio sufficientemente sviluppato e un po' di lungimiranza nella gestione degli aeroporti, tasse ecc, che è poi quello che fanno un po' tutti. Da noi invece vogliamo l'aeroporto di quartiere, vogliamo risanare la sanità laziale con il trasporto aereo che unito al bacino elettorale da difendere rende la situazione quella che sappiamo.
 
E ora Ryan mette 6 aerei a FCO con 12 entro settembre 2014............


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