Islanda, erutta vulcano: chiusura spazi aerei europei


........ Non so come si organizzeranno x domani, ma in una giornata come oggi, ad esempio su Pisa con piu' di 15 voli cancellati....... credo sara' stato davvero difficile trovare un posto in albergo per tutti. Intorno all'aeroporto di Pisa non e' che ci siamo piu' di tanti hotel disponibili.


Tiz
 
Domani potrebbe essere il giorno con il maggiore numero di passeggeri transitanti sotto il Channel Tunnel nella sua storia. Immagino che oltre ai treni da orario già stracolmi faranno molti straordinari: altro che la metropolitana d'Italia di Moretti, questa sarà la metropolitana d'Europa.... !
 
posto questa immagine postata su SSC

ecco la situazione delle ceneri tra circa 30 ore

Ashspread17a.jpg




.....
 
Cavolo.... altro che veloce risoluzione.... stando cosi' le cose ci sarano problemi per giorni e giorni..... i danni x le compagnie saranno IMMENSI

Tiz
 
guardavo ora flightradar24 e la tma di londra è deserta, cavolo ci da questo vulcano
 
Aeroporti europei fermi 48 ore per l'eruzione in Islanda. Annullati 5mila voli
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15 APRILE 2010


Sono gravi le conseguenze sul traffico aereo internazionale dell'eruzione del vulcano Fimmvorduhals, in Islanda. Si allarga a macchia d'olio il numero di paesi del Nord Europa costretti a chiudere gli aeroporti a causa della nuvola di cenere si alalrga a macchia d'olio.
Secondo una portavoce di Eurocontrol, l'organizzazione per la sicurezza de traffico aereo in Europa con sede a Bruxelles, sono stati già chiusi gli aeroporti di otto paesi: Gran Bretagna e Irlanda, tutti i paesi scandinavi (Svezia, Finlandia, Danimarca e Norvegia), Belgio e Olanda. Inoltre, entro stasera si cominceranno a chiudere anche diversi aereoporti francesi (a partire da quelli parigini di Roissy e Orly) e domani si prevede che toccherà agli scali tedeschi.
In tutto, ha detto la portavoce, su 28.000 voli giornalieri in Europa, almeno 4 o 5 mila hanno dovuto essere annullati (non solo quelli in partenza, ma naturalmente anche quelli in arrivo negli scali chiusi), di cui 1.300 solo a Heatrow, l'aereoporto londinese che è anche il più importante al mondo per il traffico areo internazionale.

Le ceneri vulcaniche sospese in quota sono pericolose per i reattori degli aeromobili, che perdono potenza e rischiano di spegnersi durante l'attraversamento delle zone inquinate.
Paradossalmente, l'unico paese dell'Europa nord occidentale finora risparmiato è proprio l'Islanda, dove l'aereporto di Reykjavik può continuare a operare grazie ai forti venti da Ovest. La situazione di caos del traffico aereo europeo, a causa della cenere generata dall'eruzione vulcanica in Islanda, potrebbe durare ancora due giorni.

Eurocontrol riferisce di non avere i mezzi per prevedere l'evoluzione della situazione nelle prossime ore, che dipende essenzialmente dai fattori vulcanologici relativi all'eruzione e da quelli meteorologici. Per questo, si affida alle informazioni provenienti dei centri meteorologici.

Negli aeroporti di Fiumicino e Ciampino tra arrivi e partenze sono 49 i voli soppressi da e per Londra, Amsterdam e Bruxelles. In particolare a Fiumicino per ora risultano soppressi 23 voli in partenza e 14 in arrivo, mentre a Ciampino sono 12 in totale i collegamenti cancellati tra arrivi e partenze.

Il «black out» dei voli aerei nei cieli del Nord Europa minaccia il regolare svolgimento della riunione dei ministri econimico-finanziari dell'Unione europea, l'Ecofin informale in calendario per domani e sabato a Madrid.
La nuvola di cenere fuoriuscita da un'eruzione vulcanica in Islanda sta cambiando i piani del traffico aereo anche oltre oceano, rischiando di far precipitare nel caos la maggior parte dei voli transatlantici. La portavoce della Federal Aviation Administration americana (Faa), Laura Brown, ha detto che alcune compagnie aeree stanno cancellando o ritardando i voli in partenza dalla costa est degli Stati Uniti e diretti verso l'Europa.Il blocco dei cieli del nord Europa causato dalla gigantesca nuvola di cenere vulcanica in arrivo dall'Islanda potrebbe durare 48 ore, ha fatto sapere nel pomeriggio Eurocontrol, l'organismo della sicurezza aerea europea.

Gran Bretagna, Norvegia, Svezia e Olanda hanno annunciato la chiusura quasi totale dello spazio aereo, giudicando troppo rischiosi i voli a causa delle nuvole di cenere emesse dal vulcano situato sul ghiacciaio Eyjafjallajokul. I passeggeri in arrivo e in partenza dagli aeroporti britannici bloccati per via degli effetti dell'eruzione vulcanica in Islanda sarebbero circa 400.000. Diversi aeroporti britannici sono chiusi da stamattina e numerosi voli sono stati cancellati all'aeroporto londinese di Heathrow, primo scalo aereo mondiale in termini di passeggeri. Anche in Scozia sono stati chiusi tutti gli scali aerei.
Tutti gli aeroporti del nord della Francia sono stati chiusi oggi a partire dalle 17:00 mentre i tre scali parigini di Roissy-Charles de Gaulle, Orly e Le Bourget chiuderanno a partire dalle 23:00 a seguito dell'eruzione vulcanica.

Almeno 40 voli in partenza dalla Spagna e diretti verso il Regno Unito e l'Irlanda sono stati annullati. Gli aeroporti spagnoli coinvolti sono quelli di Madrid Barajas, Barcellona, Alicante, Reus, Lanzarote, Torrejon, Malaga, Palma di Maiorca, Reus, Valencia.
Tutti i voli in partenza dall'aeroporto di Bruxelles sono stati cancellati.
Aumentano le difficoltà per il traffico aereo in Germania a causa dell'eruzione vulcanica in Islanda: l'aeroporto di Dusseldorf (Ovest) è stato costretto a cancellare decine di voli, mentre è aumentato il numero di quelli cancellati a Francoforte (sudovest). La Lufthansa ha soppresso numerosi collegamenti, sia con la Gran Bretagna, sia con i paesi scandinavi.
Voli cancellati, a quanto si apprende, da parte della British, di Easy Jet da e per Londra.

Ugualmente, le autorità di controllo del traffico aereo di Svezia e Norvegia, hanno annunciato la sospensione dei voli fin tanto che le nuvole di cenere sorvoleranno i cieli scandinavi. La compagnia aerea scandinava Sas è stata costretta ad annullare 635 voli, pari al 75 per cento del suo traffico aereo quotidiano.

Ieri, circa un migliaio di persone erano state evacuate in Islanda a titolo precauzionale. La prima eruzione del vulcano dal 1823 ha provocato anche diverse scosse telluriche nella regione e inondazioni che potrebbero agggravarsi con lo scioglimento del ghiacciaio Eyjafjallajokul.

http://www.ilsole24ore.com/art/Sole...66-11df-8440-2fb949fb580c&DocRulesView=Libero
 
Qualcuno dentro le compagnie potrebbe rilevare i LF dei voli a lungo raggio verso l'Italia o la Spagna?
Con FRA, LON, AMS, PAR e BRU chiusi, è davvero una brutta situazione....
MUC che fa resta aperto? LH potrebbe dirottare alcuni voli di FRA lì?
 
Bhè se AZ non fa soldoni in questi giorni con l'intercontinentale....
Domani potrebbe essere possibile praticamente atterrare e decollare in Europa Occidentale da e per il resto del mondo solamente a MXP, FCO, BCN, MAD, forse MUC e poco altro.

Se fossi AZ e se la situazione non dovesse migliorare nelle prossime 48 ore metterei in piedi alcuni extra flights con quello che c'è a disposizione come macchine ma anche con dry lease di I9, LM, NO e chiunque abbia dei WB in flotta....
 
Noi stiamo considerando i problemi relativi al movimento persone.
Chissà sul lato merci, i vari corrieri espresso internazionali come si stanno organizzando.
UPS mi sembra abbia il suo hub europeo a Colonia, che immagino sia a rischio per la giornata di domani.
DHL invece ha recentemente spostato il suo hub da Bruxelles a Lipsia.
TNT con il suo hub di Liege in Belgio, immagino abbia più problemi di tutti a causa dello spazio aereo belga già chiuso.
Fedex non so dove ha l'hub in Europa, qualcuno mi aiuta?