A ciampino, scalo romano dei vettori a basso costo, un cartello con la scritta «ci vediamo dopo il vulcano» è stato affisso nei giorni della paralisi al bancone di Ryanair. E anche per questo sono partite le sanzioni dell’Enac: «148 sanzioni a Ryanair per "mancata assistenza", 16.660 euro ciascuna. Per un totale di oltre due milioni e mezzo». E il Ceo di Ryanair Michael O’Leary, dopo aver annunciato che avrebbe rimborsato solo «il prezzo originale del biglietto», ha fatto marcia indietro affermando che la compagnia si adeguerà alla Carta dei diritti del passeggero («assurda e discriminatoria») e rimborserà anche «spese extra ragionevoli » sostenute per alberghi e ristoranti. L’associazione dei consumatori Altroconsumo ha istituito un numero verde ad hoc (800.088.264): oltre 700 le telefonate ricevute, 230 le segnalazioni scritte.
Tra queste quelle dei passeggeri «dimenticati» da Ryanair. Lucia De Vita, ricercatrice di 33 anni, è riuscita a imbarcarsi su un volo Tam da Montevideo a Milano (via San Paolo) solo ieri: «Niente posti in economy, volevano tenerla "prigioniera" fino al 4 maggio», racconta il padre da Firenze. «I costi in più? A carico nostro. La compagnia parla di cause di forza maggiore». Maurizio Floris, volato da Malpensa a Barcellona con Lufthansa e ritornato con Iberia «ma a Fiumicino», ha posticipato di due giorni il rientro: «E ho dovuto sborsare i soldi per due notti in hotel, pasti, telefonate e un biglietto Frecciarossa Roma-Milano». Una passeggera British Airways racconta invece di essersi vista negare il rimborso garantito sul sito: «"Circostanze straordinarie", mi hanno detto al telefono ». Le «regole precise» a cui fa riferimento l’eurocommissario sono contenute nella Carta dei diritti del passeggero (Regolamento Ue 261/2004). Che dice: «In caso di cancellazione del volo, il passeggero ha diritto al rimborso del biglietto o in alternativa alla riprotezione il prima possibile o in una data successiva più conveniente per lui, in condizioni comparabili».
Il passeggero ha anche diritto all’assistenza a terra: «Pasti, bevande, trasferimenti da e per l’aeroporto, due telefonate o telex, fax o email, quindi a un’adeguata sistemazione in albergo, nel caso in cui siano necessari uno o più pernottamenti». È questo il punto più contestato dalle compagnie. «La legge è chiara, anche più notti vanno rimborsate », taglia corto Enac. E il presidente di Altroconsumo Paolo Martinello: «La cosa si impone per passeggeri in transito e di rientro. Purché la compagnia sia comunitaria o il volo sia partito dall’Ue, anche se operato da altri». Oltre 300 mila le chiamate arrivate ai call center di Alitalia (numero verde gratuito 800.650.055). «Più di 4.000 passeggeri hanno già ottenuto il rimborso del biglietto», fanno sapere dalla compagnia. «È possibile richiedere il rimborso o un cambio del biglietto senza penale fino al 31 maggio. Stesso termine per la presentazione del rimborso delle spese extra documentate». Per il 4 maggio è stata convocata a Bruxelles una riunione straordinaria dei ministri dei Trasporti europei. All’ordine del giorno: il via libera di uno spazio aereo comune e lo studio di un sistema di trasporto integrato che possa scongiurare paralisi come quella causata dalla nube nera.
http://www.corriere.it/cronache/10_...ti_ec9a3434-4f6c-11df-9c4e-00144f02aabe.shtml