La compagnia aerea irlandese rivede al ribasso l’offerta invernale sul Riviera del Corallo. Sospesi i collegamenti con Oslo, Dublino e Dusseldorf
Inverno cupo, Ryanair taglia su Alghero
ALGHERO - I campanelli d’allarme suonano incessanti da diverse stagioni, ma nonostante i tentativi del management Sogeaal di attutire il colpo, ad Alghero è in arrivo la doccia fredda made in Irlanda. Bergamo, Pisa, Roma Ciampino, Verona, Venezia, Londra Stansted, Francoforte Hahn, Eindhoven, Barcellona Girona, Madrid. Si tratta dell’operativo invernale messo in pista dalla compagnia Ryanair sull’aerostazione algherese. Solo dieci i collegamenti, di cui cinque internazionali, per un totale di quarantaquattro frequenze settimanali.
Il Riviera del Corallo così, da fine settembre, dimezzerà le attuali venti tratte a basso costo. Un programma invernale al ribasso: Ryanair rispetto al 2010 taglia le tratte su Oslo-Torp (lo scorso anno, per molti mesi vicino al 30% di tasso di riempimento del vettore), Dusseldorf-Weeze e Dublino. Si tratta di un brutto colpo per il territorio, considerata anche la stagione estiva non certamente esaltante sul fronte turistico. Sulle dieci tratte superstiti poi, solo tre (Bergamo, Pisa e Roma Ciampino) manterranno la frequenza quotidiana.
Diversi i motivi alla base delle scelte della compagnia di Michael O’Leary: scarsa fidelizzazione dei turisti-viaggiatori, carenza di servizi e strutture, oltre a politiche di promozione inadeguate e poco fruttuose. A questi poi, si aggiunge la concorrenza spietata cagliaritana, e quella di molte località europee in grado di offrire attrattive culturali di gran lunga superiori a quelle algheresi, anche in bassa stagione.
Dopo la rinnovata partnership dell’ottobre 2010, quando nelle sale dell’aerostazione catalana Ken O'Toole, Director of new route Development di Ryanair, e il management Sogeaal, col presidente Carlo Luzzatti e il direttore generale Mario Peralda fissavano gli obbiettivi fino al 2013, nessuno poteva immaginare le difficoltà di un territorio incapace d’investire fuori stagione. Con l’innesto nella società di gestione aeroportuale di Lelle Ciaravola, la nuova figura di direttore commerciale, non è escluso che si possa recuperare un po di terreno. Albergatori e imprenditori avvertiti, c’è da rimboccarsi le maniche.
alguer.it
CIAO
_goa
Inverno cupo, Ryanair taglia su Alghero
ALGHERO - I campanelli d’allarme suonano incessanti da diverse stagioni, ma nonostante i tentativi del management Sogeaal di attutire il colpo, ad Alghero è in arrivo la doccia fredda made in Irlanda. Bergamo, Pisa, Roma Ciampino, Verona, Venezia, Londra Stansted, Francoforte Hahn, Eindhoven, Barcellona Girona, Madrid. Si tratta dell’operativo invernale messo in pista dalla compagnia Ryanair sull’aerostazione algherese. Solo dieci i collegamenti, di cui cinque internazionali, per un totale di quarantaquattro frequenze settimanali.
Il Riviera del Corallo così, da fine settembre, dimezzerà le attuali venti tratte a basso costo. Un programma invernale al ribasso: Ryanair rispetto al 2010 taglia le tratte su Oslo-Torp (lo scorso anno, per molti mesi vicino al 30% di tasso di riempimento del vettore), Dusseldorf-Weeze e Dublino. Si tratta di un brutto colpo per il territorio, considerata anche la stagione estiva non certamente esaltante sul fronte turistico. Sulle dieci tratte superstiti poi, solo tre (Bergamo, Pisa e Roma Ciampino) manterranno la frequenza quotidiana.
Diversi i motivi alla base delle scelte della compagnia di Michael O’Leary: scarsa fidelizzazione dei turisti-viaggiatori, carenza di servizi e strutture, oltre a politiche di promozione inadeguate e poco fruttuose. A questi poi, si aggiunge la concorrenza spietata cagliaritana, e quella di molte località europee in grado di offrire attrattive culturali di gran lunga superiori a quelle algheresi, anche in bassa stagione.
Dopo la rinnovata partnership dell’ottobre 2010, quando nelle sale dell’aerostazione catalana Ken O'Toole, Director of new route Development di Ryanair, e il management Sogeaal, col presidente Carlo Luzzatti e il direttore generale Mario Peralda fissavano gli obbiettivi fino al 2013, nessuno poteva immaginare le difficoltà di un territorio incapace d’investire fuori stagione. Con l’innesto nella società di gestione aeroportuale di Lelle Ciaravola, la nuova figura di direttore commerciale, non è escluso che si possa recuperare un po di terreno. Albergatori e imprenditori avvertiti, c’è da rimboccarsi le maniche.
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