Intervista Bonomi 4/05/2010


Innanzitutto gli utili del 2009 derivano per la maggior parte da partite straordinarie. La vendita di azioni SACBO (Orio), che sui libri erano contabilizzate a valori obsoleti, ha prodotto decine di milioni di plusvalenze.

Malpensa ha le strutture per gestire molti più passeggeri, ma l' ostinazione politica su Linate produce la perdita di milioni di transiti, indipendentemente da Alitalia. Di conseguenza si perdono fatturato e soprattutto utili.

Dal punto di vista logico un mancato guadagno, quantificabile in decine di milioni di euro, equivale ad una perdita di decine di milioni, che infatte si ripercuote sui dividendi, assenti. Chi ci perde sono il Comune e la Provincia di Milano, perché i pochi utili vanno reinvestiti e non c' è spazio per i dividendi.
 
Innanzitutto gli utili del 2009 derivano per la maggior parte da partite straordinarie. La vendita di azioni SACBO (Orio), che sui libri erano contabilizzate a valori obsoleti, ha prodotto decine di milioni di plusvalenze.

Vero, tuttavia Bonomi ha precisato più di una volta (lo ha fatto anche nell'intervista postata inizialmente) che l'utile al netto delle partite straordinarie è stato di 22 mln di euro, quindi è stato onesto.

Malpensa ha le strutture per gestire molti più passeggeri, ma l' ostinazione politica su Linate produce la perdita di milioni di transiti, indipendentemente da Alitalia. Di conseguenza si perdono fatturato e soprattutto utili.

Dal punto di vista logico un mancato guadagno, quantificabile in decine di milioni di euro, equivale ad una perdita di decine di milioni, che infatte si ripercuote sui dividendi, assenti. Chi ci perde sono il Comune e la Provincia di Milano, perché i pochi utili vanno reinvestiti e non c' è spazio per i dividendi.

Sono d'accordo in linea teorica (comunque dovresti considerare anche, oltre ai ricavi aggiuntivi dei voli che si potrebbero avere su MXP, le minori entrate derivanti da una Linate con un ruolo diverso da quello attuale, che sia il semplice rispetto del Bersani bis o una riduzione maggiore), ma questo, pur essendo corretto, non c'entra con le critiche che ho rivolto a quanto scritto da Endeavour: SEA non è fonte di perdite per il comune, il comune non deve mettere soldi in SEA (anzi, talvolta la spreme) e men che meno i milanesi.
 
Se Linate è gestito in modo da far perdere a Malpensa il traffico di transito, che vola solo attraverso altri aeroporti intercontinentali, è fonte di mancati guadagni per SEA e di mancati dividendi per i suoi azionisti.

Il capo azienda di SEA che non dice una parola sul tema sta arrampicandosi sugli specchi per niente. E' assurdo menarsela con l' airport driven hub, quando buona parte dei voli che servirebbero già esiste ed è operata abusivamente, con il meccanismo dei falsi c/s, da Alitalia a Linate.
 
Concordo Malpensante con te sull'abusivismo degli slot ma penso quella sia una partita politica sulla quale Bonomi abbia poco da fare, le decisioni arrivano da Roma.
Anche a lui probabilmente piacerebbe aprire di piu MXP a scapito di LIN o magari lasciare il p-t-p solo, ma se a livello governativo nulla si muove sono poche le carte da giocare.
 
quote Mentre da Fiumicino decollano ogni giorno decine di voli per gli USA, non solo di Alitalia, ma anche di tutti gli altri vettori americani?
Se, come è probabile, la spiegazione è che a Fiumicino i passeggeri provenienti dagli USA trovano una miriade di prosecuzioni per tutta l' Italia, mentre a Malpensa non trovano praticamente nulla, se per questo motivo i voli dagli USA per Fiumicino hanno una buona domanda e quelli per Malpensa no, per quale motivo Lei dott. Salvatore Bonomi non fa nulla, ma proprio nulla per spostare qualche volo nazionale in più da Linate a Malpensa? unquote
Malpensante permettimi di dissentire in parte sul tuo ragionamento, è vero che a FCO ci sono i proseguimenti che a MXP non ci sono, pero' in tempi non sospetti, prima del de-hubbing, oltre ai voli di AZ non è che ci fosse granché a Mxp.
Le ragioni sono diverse, Roma come città turistica ha piu' appeal rispetto a Milano, la clientela americana sui voli per Roma delle compagnie americane, è all'80%, mentre da MXP è piu' o meno equamente divisa, ergo diminuendo il traffico premium è logico che l'offerta vada dove c'è piu' richiesta, poi non dimentichiamo soprattutto l'estate, ci sono tanti italo americani che vanno a trovare i lontani parenti e notoriamente sono al Sud Italia, quindi piu' comodi via Roma.
Detto cio' Salvatore Bonomi è anche lui un politico e si barcamena pero' intanto gli investimenti in termini di strutture a MXP continuano, se arriva come sembra, il mese prossimo anche il Frecciarossa qualche altro passo avanti ci sarà.
Dulcis in fundo Roma, Venezia, Firenze all'estero si vendono da sole, i nostri p.... di amministratori cosa fanno per promuovere il territorio ? Ha fatto piu' pubblicità gratuita George Clooney al lago, che 50 anni di "non" campagne pubblicitarie nostrane.:sconfortato:
 
Malpensante permettimi di dissentire in parte sul tuo ragionamento, è vero che a FCO ci sono i proseguimenti che a MXP non ci sono, pero' in tempi non sospetti, prima del de-hubbing, oltre ai voli di AZ non è che ci fosse granché a Mxp.
Le ragioni sono diverse, Roma come città turistica ha piu' appeal rispetto a Milano, la clientela americana sui voli per Roma delle compagnie americane, è all'80%, mentre da MXP è piu' o meno equamente divisa, ergo diminuendo il traffico premium è logico che l'offerta vada dove c'è piu' richiesta, poi non dimentichiamo soprattutto l'estate, ci sono tanti italo americani che vanno a trovare i lontani parenti e notoriamente sono al Sud Italia, quindi piu' comodi via Roma.
Detto cio' Salvatore Bonomi è anche lui un politico e si barcamena pero' intanto gli investimenti in termini di strutture a MXP continuano, se arriva come sembra, il mese prossimo anche il Frecciarossa qualche altro passo avanti ci sarà.
Dulcis in fundo Roma, Venezia, Firenze all'estero si vendono da sole, i nostri p.... di amministratori cosa fanno per promuovere il territorio ? Ha fatto piu' pubblicità gratuita George Clooney al lago, che 50 anni di "non" campagne pubblicitarie nostrane.:sconfortato:

Quoto in toto
 
Vero, tuttavia Bonomi ha precisato più di una volta (lo ha fatto anche nell'intervista postata inizialmente) che l'utile al netto delle partite straordinarie è stato di 22 mln di euro, quindi è stato onesto.

Ha anche specificato che l'utile è principalmente frutto del taglio del costo del lavoro grazie alla cassa integrazione a rotazione che continuerà fino al 2011.
Se i passeggeri sono tornati allo stesso livello di prima del de-hub AZ e se lo scalo è in crescita perché deve continuare a fare utili grazie ai soldi pubblici che sono anche di tutti noi?

Poi sono completamente d'accordo con Malpensante che tutti i mancati transiti a causa di Linate sono minor fatturato e quindi altri utili persi.

Quindi, anche se in utile, non è vero che SEA non costa nulla ai contribuenti...
 
quote Mentre da Fiumicino decollano ogni giorno decine di voli per gli USA, non solo di Alitalia, ma anche di tutti gli altri vettori americani?
Se, come è probabile, la spiegazione è che a Fiumicino i passeggeri provenienti dagli USA trovano una miriade di prosecuzioni per tutta l' Italia, mentre a Malpensa non trovano praticamente nulla, se per questo motivo i voli dagli USA per Fiumicino hanno una buona domanda e quelli per Malpensa no, per quale motivo Lei dott. Salvatore Bonomi non fa nulla, ma proprio nulla per spostare qualche volo nazionale in più da Linate a Malpensa? unquote
Malpensante permettimi di dissentire in parte sul tuo ragionamento, è vero che a FCO ci sono i proseguimenti che a MXP non ci sono, pero' in tempi non sospetti, prima del de-hubbing, oltre ai voli di AZ non è che ci fosse granché a Mxp.
Le ragioni sono diverse, Roma come città turistica ha piu' appeal rispetto a Milano, la clientela americana sui voli per Roma delle compagnie americane, è all'80%, mentre da MXP è piu' o meno equamente divisa, ergo diminuendo il traffico premium è logico che l'offerta vada dove c'è piu' richiesta, poi non dimentichiamo soprattutto l'estate, ci sono tanti italo americani che vanno a trovare i lontani parenti e notoriamente sono al Sud Italia, quindi piu' comodi via Roma.
Detto cio' Salvatore Bonomi è anche lui un politico e si barcamena pero' intanto gli investimenti in termini di strutture a MXP continuano, se arriva come sembra, il mese prossimo anche il Frecciarossa qualche altro passo avanti ci sarà.
Dulcis in fundo Roma, Venezia, Firenze all'estero si vendono da sole, i nostri p.... di amministratori cosa fanno per promuovere il territorio ? Ha fatto piu' pubblicità gratuita George Clooney al lago, che 50 anni di "non" campagne pubblicitarie nostrane.:sconfortato:

Non è difficile informarsi e non mi sento neppure di fornirti le fonti ma dal 1876-1900 gli emigranti sono stati 3.723.672 provenienti dal Nord mentre 1.534.239 dal sud; tuttavia nel periodo tra il 1900 e il 1915 le stime parlano di 4.621.057 per il Nord e 4.148.728 per il sud.
 
Non è difficile informarsi e non mi sento neppure di fornirti le fonti ma dal 1876-1900 gli emigranti sono stati 3.723.672 provenienti dal Nord mentre 1.534.239 dal sud; tuttavia nel periodo tra il 1900 e il 1915 le stime parlano di 4.621.057 per il Nord e 4.148.728 per il sud.

Anche il trisnonno di mia moglie è partito dal lago maggiore, fino 800, per "transitare" nella famigerata Ellis Island, io parlavo di passeggeri viventi dal dopoguerra in poi
 
Ha anche specificato che l'utile è principalmente frutto del taglio del costo del lavoro grazie alla cassa integrazione a rotazione che continuerà fino al 2011.

Questo me l'ero perso, tuttavia la CIG è "naturale", dal momento che ci sono alcuni milioni di pax in meno.

Se i passeggeri sono tornati allo stesso livello di prima del de-hub AZ

Non credo che Bonomi lo abbia mai detto e se lo ha detto è chiaramente una fesseria.

e se lo scalo è in crescita

In crescita rispetto a quello che era dopo l'abbandono di AZ, non rispetto a prima.

perché deve continuare a fare utili grazie ai soldi pubblici che sono anche di tutti noi?

La CIG comporta sgravi fiscali ed economici, non è che permette di fare utili dal niente.

E se usi quella logica, la stessa domanda dovresti rivolgerla agli azionisti AZ, dal momento che per i piloti ex-CIG riassunti nella nuova AZ, AZ gode di notevoli incentivi e, al contempo, noi paghiamo i 3.000-4.000 euro al mese che un pilota in CIG riceve.

Quindi, anche se in utile, non è vero che SEA non costa nulla ai contribuenti...

A costo di essere noioso lo ripeto, SEA non costa nulla, altrimenti dovresti applicare la stessa logica per tutte le aziende di questo paese che hanno lavoratori in CIG: AZ, la stessa Aeroporti di Roma, FIAT, etc.
 
Secondo me occorre innanzitutto separare i due livelli, politico e manageriale, ed attribuire correttamente le responsabilita' ai due livelli.
Non si puo' attribuire a bonomi la responsabilita' della mancata chiusura di linate, o della gestione di linate attraverso code shares eludendo le leggi, o del monopolio della rotta lin-fco, o della perdita di az come vettore di riferimento. Sono tutte decisioni che vengono prese su altri tavoli e che bonomi deve semplicemente accettare. Il comune di milano ha l'85% della sea, ergo il proprietario della sea e' la politica e se non lo accetti non puoi ricoprire il posto di presidente/amministratore della sea.

Bonomi e' un manager, e come tale ha mostrato di aver sempre portato all'utile la sea, come e' stato ricordato, nonostante la crisi mondiale e soprattutto nonostante abbia perso dall'oggi al domani il vettore di riferimento. A mio avviso merita quantomeno una sufficienza abbondante, come minimo. Ricordiamoci che i progetti futuri dipendono al 100% dalla capacita' di sea di finanziarsi autonomamente, e questo bonomi lo sta facendo.
Ora con il suo progetto di "airport driven hub" sta tentando qualcosa che nessuno ha mai osato. Se dovesse riuscirci, diventera' qualcosa di piu' di un semplice manager, direi che puo' candidarsi al titolo di manager del decennio nel settore del trasporto aereo, come minimo. Se dovesse finire male, come secondo me e' abbastanza probabile, non lo biasimero' per averci provato, e' un progetto con costi e rischi molto limitati e con un ritorno - se dovesse funzionare - incredibilmente alto. Oppure finira' per funzionare solo un pochino, nel qual caso sara' comunque un mattoncino nella costruzione di malpensa, e quindi positivo.

Insomma, bene bonomi come manager, male la politica, tutta la politica. Ci sono appena state le elezioni regionali, non ho sentito nessun candidato parlare di chiusura di linate, mi pare. Vedremo alle prossime elezioni del sindaco di milano, quando ci saranno. Quello sara' il momento per fare le domande ai candidati. A parer mio, non e' il caso di trattenere il fiato.
 
A costo di essere noioso lo ripeto, SEA non costa nulla, altrimenti dovresti applicare la stessa logica per tutte le aziende di questo paese che hanno lavoratori in CIG: AZ, la stessa Aeroporti di Roma, FIAT, etc.

In Italia non esistono aziende che non fanno cassa integrazione, o prepensionamenti, o mobilita' agevolata da soldi dello stato. Sea non ha goduto di favori particolari da parte dello stato, ha usufruito di leggi standard che usano tutti, quindi non vedo lo scandalo.
 
Secondo me occorre innanzitutto separare i due livelli, politico e manageriale, ed attribuire correttamente le responsabilita' ai due livelli.

I due livelli non possono essere separati perche' Bonomi e' un uomo della politica. In quota Lega.
E in quanto tale e' stato messo (dalla politica) a gestire una societa' posseduta dal Comune di Milano.

Qui un articolo abbastanza vecchio che spiega chi e' Giuseppe Bonomi e come gli anni spesi tra le file della Lega Nord gli abbiano garantito l'accesso ai vertici SEA, dopo svariati incarichi politici.
Bonomi e' attualmente indagato (insieme ad altri 6 ex manager) per bancarotta in relazione alla gestione della compagnia di bandiera Alitalia.

GIUSEPPE BONOMI, DALLA LEGA ALLA PRESIDENZA ALITALIA


GIUSEPPE Bonomi, 45 anni, 3 figli, è avvocato e titolare a Varese di un noto studio legale associato. E' attualmente presidente dell'Alitalia e consigliere di amministrazione dell'Anas, dove è delegato per le infrastrutture di Lombardia e Veneto. A queste cariche è arrivato dopo la presidenza della Sea (la società di gestione degli aeroporti milanesi) e dopo una carriera politica tutta svolta tra le file della Lega Nord.
Nel 1993, infatti, è assessore all'Urbanistica del comune di Varese (è la prima giunta Fassa). Nel 1994 è eletto in Parlamento (collegio di Gavirate, provincia di Varese) nelle liste del Carroccio. Nel 1996 è assessore ai Lavori pubblici del comune di Milano (giunta Formentini).

L'anno successivo è appunto nominato presidente della Sea. Durante il suo mandato, durato fino al 1999, è stato inaugurato il grande "hub" di Malpensa. Con la Sea ha dovuto affrontare anche una vicenda giudiziaria legata agli accordi siglati dalla società in Argentina, ma l'inchiesta avviata dalla procura milanese viene archiviata nell'estate del 2001. La nomina a presidente dell'Alitalia, annunciata già in aprile dal ministro Pietro Lunardi, arriva il 16 maggio del 2003. Due anni prima, al momento del formazione del governo Berlusconi, il suo nome circolò con insistenza proprio per uno dei posti di sottosegretario del ministero delle Infrastutture.
 
Ultima modifica:
Connessioni garantite tra low cost e major operanti in terminal differenti esistono già a DXB tra i voli Emirates e Flydubai.

Non conosco questa cosa che dici, se vuoi puoi illustrarla meglio, ma non credo che metta in dubbio il carattere di novita' del progetto di bonomi. Integrare una easyjet, o una airone con i voli intercontinentali effettuati dalle major e' qualcosa di altamente innovativo, non sei d'accordo?
 
I due livelli non possono essere separati perche' Bonomi e' un uomo della politica. In quota lega. E
in quanto tale e' stato messo a gestire una societa' posseduta dal Comune di Milano.
Qui un articolo abbastanza vecchio che spiega chi e' Giuseppe Bonomi e come e' arrivato alla presidenza SEA dopo aver contribuito al disastro della gestione Alitalia (per cui e' tra gli indagati con altri 6 ex manager )

Tu confondi i manager pubblici coi politici. Guargaglini e' un politico? Scaroni e' un politico? Conti e' un politico? No, sono tutti manager pubblici, che rispondono del loro lavoro e dei loro risultati alla politica. Che poi siano tutti contigui alla politica, o che abbiano avuto un passato politico, questo e' logico se pensi a come vengono fatte le nomine in italia, ma loro non sono politici. E comunque la politica impone dei vincoli che i manager devono accettare. Credi che guargaglini non venderebbe volentieri i suoi elicotteri, per dire, all'iran? Non lo puo' fare se la politica non vuole.