Infarto per passseggero a Fiumicino, notizie?


romaebasta

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15 Settembre 2008
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salve oggi mentre un passeggero stava salendo su un cobus si accasciava per terra colpito da infarto in mezzo la pista si è cercato di rianimarlo per 30 minuti sotto gli occhi di tutti è stato un brutto momento qualcuno di voi sa qualcosa di più ? ho cercato notizie su internet ma niente..
 
Ultima modifica da un moderatore:
salve oggi mentre un passeggero stava salendo su un cobus si accasciava per terra colpito da infarto in mezzo la pista si è cercato di rianimarlo per 30 minuti sotto gli occhi di tutti è stato un brutto momento qualcuno di voi sa qualcosa di più ? ho cercato notizie su internet ma niente..

Io non ho notizie...la scena la posso immaginare : (
Anni fa,mentre imbarcavo un volo ai remoti B,un passeggero morì sotto i nostri occhi prima di dare la b/p alla collega...
 
Sarebbe interessante se in entrambi i casi sono intervenuti presto col defibrillatore, che deve esserci in aeroporto (per me dovrebbe stare pure a bordo..)
 
Sarebbe interessante se in entrambi i casi sono intervenuti presto col defibrillatore, che deve esserci in aeroporto (per me dovrebbe stare pure a bordo..)

Fui io a chiamare il pronto soccorso....intervennero abbastanza velocemente ma traccia del defibrillatore,prima del loro arrivo,non ce n'era!
 
Credo che per legge il defibrillatore debba essere presente a bordo. A terra, personalmente, non ne ho mai visto uno (a LHR, intendo). Una mia collega, che ha frequentato il mio stesso corso da Assistente di Volo volontario, alla sua seconda uscita ha dovuto affrontare un'emergenza medica durante l'imbarco, col passeggero che si accascia sulla jetway. Lei e la CSD hanno iniziato subito la procedura di soccorso, chiamando un altro collega a prendere defibrillatore e resuscitation kit, ma non c'è stato niente da fare. Il defibrillatore serve se il cuore ha un'attività elettrica anormale, ossia il battito è irregolare, mentre se c'è un vero e proprio arresto... non c'è quasi mai nulla da fare.

Non sono un'esperto, ho solo fatto un corso di una settimana, però una delle cose che ci hanno detto è che se la linea è "piatta" allora... non c'è granchè da fare.
 
So per certo che Air Dolomiti ha i DAE su tutta la flotta perchè gli fecero il corso i colleghi SUEM di Verona, e che era previsto un corso simile anche per Air Italy. AZ li ha nel lungo raggio e in qualche medio raggio, non in tutta la flotta, almeno fino a qualche mese fa. Comunque sarebbe utile avere i defibrillatori airside a portata di mano nei casi come l'imbarco con cobus etc..molti aeroporti italiani li hanno solo in infermeria o negli spazi comuni, mi è stato raccontato che una volta in un noto APT del nord è arrivato prima il DAE dell'automedica dalla centrale che quello "di serie" dell'aerostazione...cosi' proprio non va.
E' vero che nei casi di asistolia il defibrillatore non serve, ma nei casi di fibrillazione ventricolare e simili è fondamentale, e non sono cosi' rari, specie nei confronti di una persona che dovrebbe volare per cui non si presuppongono poi tutte queste patologie concomitanti...
 
Mi vien da ridere pensando al "personale non abilitato", quando i recenti DAE sono fatti proprio per la gente non del settore: le 2 placche hanno il disegno su dove vanno attaccate, e per il resto fa tutto la macchina con chiari messaggi vocali (analizza il ritmo, scandisce i tempi, ti dice se e quando schiacciare il bottone rosso dello shock etc..)..ad esser pignoli basterebbe un "corso" di 10 minuti. La semplice pratica del massaggio cardiaco in ogni caso è essenziale.
Una mia collega tre anni fa è intervenuta su un volo KLM Schipol-Nairobi su un problema respiratorio (con i pochi mezzi a disposizione a bordo occorre anche mooolta fortuna). Nessun ringraziamento o "regalino" olandese, in compenso ha ottenuto un articolo sul gazzettino e una lettera di ringraziamento da Zaia in persona per "esaltazione dell'orgoglio veneto" :D
 
Avere DAE a bordo senza personale formato, non è il massimo. E non è detto che anche un medico, nonostante la sua facilità d'uso lo sappia usare. Anzi i medici che non sanno fare la rianimazione cardiopolmonare, anche senza DAE sono la maggioranza.
Un corso con refresh annuale per il personale di volo sarebbe il minimo e... al primo evento in caso di necessità sarebbe del tutto pagante.
Su Air Italy mi risulta che solo la flotta lungo raggio abbia i defibrillatori, non sapevo di Air Dolomiti, nè di AZ.
Riguardo la situazione aeroporti nazionali posso di nuovo riferire su Bologna, che dal 2001 ha i defibrillatori a disposizione del pubblico, oltre a quelli in dotazione al primo soccorso. I tempi di intervento in aerostazione landside e airside sono dell'ordine di pochi minuti e sono già stati risolti positivamente vari casi di arresto cardiaco.
 
In linea di massima è vero che il non avere personale formato non sia il massimo...non sottovalutare pero' il sw "a prova di idiota" dei recenti DAE, basterebbe informare la gente comune con un minimo di nozioni come si fa all'estero. Io personalmente ho visto solo una volta "salvare le penne" grazie all'intervento di DAE con personale totalmente non qualificato (onore a loro), ma ogni vita in piu' giustifica il tutto, quindi viva anche solo quell'1 rispetto al mare di 0...



Anzi i medici che non sanno fare la rianimazione cardiopolmonare, anche senza DAE sono la maggioranza.



Ecco questa purtroppo è la triste verità che ho cercato di NON dire...
 
Anzi i medici che non sanno fare la rianimazione cardiopolmonare, anche senza DAE sono la maggioranza

Qualunque medico laureatosi negli ultimi 40 anni sa praticare correttamente una rianimazione cardiopolmonare e negli ultimi anni sono stati anche praticati corsi di aggiornamento ad hoc per tutte le specializzazioni.
Discorso diverso dal DAE, per cui serve abilitazione certificata.