Far precipitare un A330 senza che vi fossero stati cedimenti o scoppi....è senza nessun dubbio dovuto alla "incapacità" di quei due poveri ragazzi ai comandi nel recuperare la situazione. La procedura prevedeva motori all'85% e muso sù di 5 gradi. Bastavano queste due cose per sistemare la situazione. Invece a fronte di numerosi allarmi in cockpit sono andati totalmente nel pallone. Forse agli albori dell'aviazione commerciale i piloti avevano ben altro manico (erano in pochi ed arrivavano quasi esclusivamente dall'aeronautica militare). Oggi probabilmente abbiamo dei maghi del software ai comandi ma con pochissima manualità nelle situazioni di emergenza.
Tipo l'altro giorno il WizzAir a fiumicino ? Secondo te' chi l' ha portato a terra e l' ha posato dolcemente sul motore, il software ?
Mi fai ridere bastava 85% di motore e 5* gradi di assetto , ma tu voli ? Su cosa ?
Sai cosa si chiedono i piloti " normali " dopo un incidente simile ? Non che fessi hanno stallato l' aeroplano , ma come e' potuto succedere che tre piloti esperti non si siano potuti accorgere che l' aereo era in stallo e come mai non sono riusciti a riprenderlo ? Se non l' hanno fatto loro , chiunque al loro posto nelle stesse condizioni al novanta per cento avrebbe reagito allo stesso modo , ahhh si e' vero al simulatore dopo ci sono riusciti, dopo.
Esiste l' aereo , i piloti e i fattori esterni puoi avere il top di due fattori ma se il terzo diventa estremo accade l' incidente .
Basta poi con la mikiata totale che se fosse stato un Boeing non sarebbe successo, allora ti ribalto la domanda ,mi dici quanti eventi si sono conclusi felicemente grazie ai sistemi degli Airbus ?
Per quanto riguarda poi il fatto che uno puo' preferire un modello o l' altro , non si tratta di guidare la macchina , essere un pilota significa usare la propria capacita' e le proprie conoscenze per essere in grado di pilotare ogni modello in modo " professionale" , io non ha mai conosciuto un pilota esperto che non sia stato capace di pilotare un altro tipo di aereo , dopo un corso per l' abilitazione intendo , non all' aeroclub , non sarebbe un pilota.
Faccio un esempio pratico che mi capita di vedere spesso insegnando MCC ( multi crew coordination) a ragazzi che hanno appena conseguito l' ATPL.
Il loro atteggiamento a 18-22 anni e' molto motivato e " aggressivo" quindi bisogna farli passare dal modo " IO" al modo " NOI " come ? A schiaffi ....
Al simulatore li si mette a fare ad esempio Monaco -Linate , per due ore di briefing si insiste che sorvoleranno le Alpi , la minima e ' FL 190 , avranno un problema alla pressurizzazione dovranno scendere ,per due ore ripeto ripassiamo procedure ,altezze etc.etc. In " volo" avvicinandosi alle Alpi li si distrae con una qualunque sciocchezza , tipo perdita del contatto radio , ora il cervello e' distratto da questa cosa , anche se stanno pilotando ,in background si stanno chiedendo come mai la radio non va , non risponde a cosa potrebbe essere dovuto ,cosa possono fare per risolvere questo problema, in questo momento l' avaria alla pressurizzazione , di cui si erano totalmente dimenticati , la check-list dice di scendere a FL 100 o MEA , nello stress panico casino della situazione il 90% leggono solo FL100 , ci arrivano livellano si fa finta di togliersi le maschere dell' ossigeno , si chiede '" Come state? " " Bene,bene" " A me non sembra, siete morti " e loro " Morti ?"
Quanto era la minima ? 190 . A quanto siete ? Panico occhiata all' altimetro ,terrore puro! ...F..FL C..100 .Appunto morti.
La mente in volo funziona cosi , quando le informazioni da processare diventano troppe , o si spegne o comtinua a lavorare in modo " ridotto" e comincia ad escludere dati elementi informazioni , esclusione che a volte puo' essere fatale .
Vabbe ' per gli amanti della gara A vs B ho trovato molto carina questa:
Boeing, designed by genius for dumbs, Airbus designed by dumbs for genius.