Incendio in volo, atterraggio d'emergenza per il Milano-Brindisi


Strano: nessun riferimento nell'articolo ad eventuali pax che hanno rinunciato al volo dopo aver sfidato:

- Pioggia e vento;
- Scarsa visibilità;
- Minuti interminabili;
- Corto circuito;
- Fumo nero;
- Procedure d'emergenza;
- Mascherine d'emergenza;
- Discesa d'emergenza;
- Preparazione all'evacuazione;
- Atterraggio dulla pista di decollo(?);
- Ferimento dei piloti.

Mi sembra strano...
 
ci sarebbero tanti spunti da prendere, come la discussione sulla gestione dell'emergenza, il contributo di qualche forumista malpensiano (nel senso di operatore lì) o addirittura easyjettista, il fatto che non mi pare che U2 operi con aeromobili non nuovi o che possano avere questo tipo di problemi, etc etc
Quoto Almetano,assodata la scarsa attendibilità della fonte al momento in nostro possesso e considerato comunque che la notizia esiste, sarebbe interessante che qualcuno che ha qualche informazione al riguardo facesse virare la discussione dal solito approssimativo giornalismo all'ambito aereonautico.
Sono certo che con i potenti mezzi di AC si saprà presto qualcosa di più!!
 
Sinceramente mi aspettavo peggio...pensavo che venisse fuori che dato che Easyjet è una low cost probabilmente il guasto è dovuto ai pochi soldi spesi per la manutenzione..anzi...ha pure scritti che i piloti hanno professionalità ed esperienza...
Comunque a dire la verità pensvo anche io che in caso di fumo nella cabina passeggeri le maschere buttassero fuori dell'ossigeno proveniente da piccole bombolette isolate dal sistema di areazione. Quindi domanda...nel caso di fumo in cabina come ci si comporta?
Grazie!
 
Si coprono naso e bocca con panni di fortuna (possono andare molto bene i poggiatesta a questo proposito), meglio se bagnati. E ci si rannicchia per terra. Il fumo tende a salire verso l'alto; a livello pavimento, salvo il caso di una cabina totalmente invasa dal fumo, il fenomeno è molto meno sensibile.

Questo fino a quando si raggiunge la quota di sicurezza (intorno ai 3.000 metri), alla quale è possibile inserire in circolo aria proveniente dall'esterno.

Come detto sopra, le mascherine sono progettate per arricchire di ossigeno, prodotto per reazione chimica, l'aria presente in cabina nell'eventualità di una depressurizzazione. In caso i fumo, non servono però a nulla.
 
quindi in caso di fumo in quota le maschere non servono??effettivamente non è bella come cosa...
 
Da AVHERALD.COM
Incident: Easyjet A319 near Milan on Feb 14th 2010, smoke in cockpit


By Simon Hradecky, created Monday, Feb 15th 2010 12:08Z, last updated Monday, Feb 15th 2010 12:08Z

An Easyjet Airbus A319-100, flight U2-2825 from Milan Malpensa to Brindisi (Italy) with 151 people on board, was climbing out of Milano about 10 minutes into the flight, when thick smoke started to emanate from an electrical panel in the cockpit. The crew donned their oxygen masks and returned to Malpensa Airport for a safe landing about 20 minutes after departure. As a precaution both flight crew were taken to a local hospital to check for possible intoxication due to smoke inhalation.

A replacement Airbus A319-100 registration G-EZBX reached Brindisi with a delay of about 4 hours.
 
Da AVHERALD.COM
Incident: Easyjet A319 near Milan on Feb 14th 2010, smoke in cockpit


By Simon Hradecky, created Monday, Feb 15th 2010 12:08Z, last updated Monday, Feb 15th 2010 12:08Z

An Easyjet Airbus A319-100, flight U2-2825 from Milan Malpensa to Brindisi (Italy) with 151 people on board, was climbing out of Milano about 10 minutes into the flight, when thick smoke started to emanate from an electrical panel in the cockpit. The crew donned their oxygen masks and returned to Malpensa Airport for a safe landing about 20 minutes after departure. As a precaution both flight crew were taken to a local hospital to check for possible intoxication due to smoke inhalation.

A replacement Airbus A319-100 registration G-EZBX reached Brindisi with a delay of about 4 hours.

Sembra che non sia stato il solo volo ad avere fumo in cabina...
http://avherald.com/h?article=4274ac43&opt=0
 
Mai nessuno che sia in grado di scrivere cosa sia successo veramente:
:sconfortato:
si sono bruciati entrambi i "blowers" del sistema AEVC (Avionic Equipment Ventilation Computer) essndo motori elettrici si possono rompere causando fumo, è raro che si rompano entrambi.
Nessun incendio!!!
:mad:
 
BRINDISI - «La strumentazione ha immesso fumo, siamo costretti ad un atterraggio di emergenza». Alle parole del comandante il gelo è calato nei cuori dei 151 passeggeri. La nuvola nera che avanza dalla cabina di pilotaggio scatena paura, qualche lacrima, tante preghiere. Incubo ad alta quota nei cieli lombardi.

Era decollato dall’aeroporto Malpensa una decina di minuti prima, forse meno, l’Airbus 319 della compagnia EasyJet, quando a causa di un guasto al quadro elettrico la cabina di pilotaggio si è riempita di fumo. Momenti di panico sul velivolo diretto a Brindisi che è stato costretto ad un atterraggio di emergenza sulle stesse piste da cui era alzato in volo. È accaduto ieri mattina poco dopo le 10.

È una domenica di pioggia e vento. L’apparecchio prende quota con un’abbondante ora di ritardo: scarsa visibilità sulla pista a causa del maltempo. Trascorsi alcuni minuti, forse una decina, difficile dirlo con precisione, per chi era a bordo sono stati interminabili, i computer di bordo segnalano un guasto. Potrebbe trattarsi di un corto circuito. Un fumo nero si libera nella cabina di pilotaggio. Scatta la procedura d’emergenza. Il comandante prova a rassicurare i passeggeri che hanno diritto di sapere cosa accade. Li invita a fornirsi delle mascherine e a restare calmi.

Hanno professionalità ed esperienza i due piloti e sangue freddo. Ma non riescono a rincuorare le 151 persone che sono a bordo. Hostess e steward si prodigano in ogni modo, ma la paura serpeggia e cresce senza controllo. Nulla si può fare in simili casi che rassegnarsi al proprio destino. Più facile a dirsi che a farsi. Cinque soli minuti per scendere da diecimila metri a terra. Al momento dell’atterraggio, gli assistenti di volo si sistemano in prossimità degli scivoli pronti ad aprire i portelloni.

Prima che il panico prenda il sopravvento a bordo, il pilota riesce a riportare l’aereo sulla pista di decollo. Non ci sono feriti. A parte i due piloti, affaticati dalla tensione e, forse, con qualche problema di tossicità prodotto dal fumo che ha invaso la cabina, insieme a qualche passeggero maggiormente provato dalla terribile esperienza. Soccorsi subito, sono stati trasferiti nel più vicino ospedale dalle ambulanze intervenute sul posto.

Risolto il guasto, sottoposto l’intero apparecchio ad opportuni controlli e sostituito il personale di bordo, l’airbus è pronto a ripartire. Sono le 15 quando avviene il decollo da Malpensa, destinazione Brindisi. L’apparecchio toccherà terra, senza altri inconvenienti, se non qualche minuto di attesa per il traffico presente anche nei cieli, nell’aeroporto del Salento poco dopo le 17.
di VALERIA CORDELLA ARCANGELI


http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_dallapuglia_NOTIZIA_01.php?IDNotizia=310409&IDCategoria=1

ho - quasi - sempre difeso la stampa dalle inutili lamentale di chi vorrebbe articoli scritti come un manuale operativo ...

...ma questa s'è fatta due bocce di sangiovese prima di scrivere l'articolo.
 
Parole...parole...

Una volta chiesero a Niki Lauda di raccontare due ore di un Gran Premio particolarmente impegnativo , disse : " Partito bene, rimasto davanti , arrivato uno ."

Old Crow
 
Per chi volesse commentare direttamente sul sito della Gazzetta del Mezzoggiorno trova larticolo qui.
Tra i commenti che già ci sono leggo: "IO stavo su quell'aereo.. vorrei precisare che per nessuno dei 150 passeggieri è stata fornita assistenza.. siamo rimasti soli con il nostro terrore!
inoltre, siamo stati per oltre 6ore all'aeroporto di malpensa e nessuno che ci informava di ciò che stava avvenendo e quale era la causa dell'atterraggio di emergenza!"
 
Perdonatemi la qualità delle foto, non sono riuscito proprio a trovarne di fattura peggiore.
La mascherina che protegge dal fumo comunque, è fatta così.




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Per chi volesse commentare direttamente sul sito della Gazzetta del Mezzoggiorno trova larticolo qui.
Tra i commenti che già ci sono leggo: "IO stavo su quell'aereo.. vorrei precisare che per nessuno dei 150 passeggieri è stata fornita assistenza.. siamo rimasti soli con il nostro terrore!
inoltre, siamo stati per oltre 6ore all'aeroporto di malpensa e nessuno che ci informava di ciò che stava avvenendo e quale era la causa dell'atterraggio di emergenza!"

senza nulla togliere alla serietà dell'evento, i commenti dei lettori sono, se possibile, di ben più basso livello rispetto al già assurdo articolo.