Il thread leggero


Questa ETA mi sembra tanto per fare cassa

Non sono d'accordo. Alla fine L'ETA comporta un costo aggiuntivo per i viaggiatori. Questo potrebbe influenzare le decisioni di viaggio, portando alcune persone a rinunciare a visitare il Regno Unito o a evitare scali nel paese. Magari in maniera limitata ma questo potrebbe ridurre il numero di persone che entrano o transitano nel Regno Unito, con un potenziale impatto negativo sull'economia.

A questo poi vanno aggiunti i costi amministrativi associati alla gestione all'implementazione e soprattutto alla manutenzione del sistema.
 
Che dati in più richiedono oltre a quelli che già oggi si forniscono con le API dopo la prenotazione (nome, passaporto, data di nascita, ecc.)?
 
Sono d'accordo ma tieni presente che esiste per Schengen, UK, USA, Canada, Israele, e se provi a viaggiare in Africa ti spennano con i visti (quelli veri)
Resta la follia di un ETA per una continuità territoriale evidente, follia che nasce dalla Brexit ma che potrebbe essere ferale per quei folli che l’hanno voluta!
 
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@ilPrincipeDiCasador

Secondo me e' una risposta esagerata ai problemi di controllare i flussi in entrata. Ripeto non e' un'invenzione del Regno Unito. Credo che le cose siano nate con ESTA per gli USA.
L’ESTA però prevede condizioni per il rilascio anche se hai uno dei passaporti “ammessi”, mentre in questo non mi è chiaro se l’emissione sia condizionata e/o un viaggiatore possa essere rimandato alla procedura visto
 
Resta la follia di un ETA per una continuità territoriale evidente, follia che nasce dalla Brexit ma che potrebbe essere ferale per quei folli che l’hanno voluta!
Scusami ma Schengen la chiede ai cittadini Britannici, quindi gli Inglesi che voglio andare in Spagna, Portogallo, Grecia, Francia, Italia e Croazia devono farlo. Va be' che il Regno Unito non ha spiagge Mediterranee, ma non vedo perche' non ci debba essere reciprocita'. I titolari di passaporto Irlandese entrano liberamente sia nell'area Schengen che nel Regno Unito. Questo secondo me da' un'indicazione di come sarebbero le cose senza Brexit.
 
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Principe con tutto il rispetto, in Australia per entrare serve il visto (gratuito) diverso da quello che ha detto la nebbia di Londra (informazione preventive che già possiedono attraverso la prenotazione) ma accede a quelle informazioni chiamate ESTA o ETA (Beta naftalina).

Poi limitare gli accessi Principe, non sono d'accordo, se vanno molti dicono che si deve limitare, se non va nessuno si lamentano che alcune strutture hanno problemi, ...
 
Ultima modifica:
Come già riportato con i nuovi macchinari per il controllo non è più permesso superare i 100 ml,
non è che questo è stato fatto di proposito hanno fatto pressione i negozi interni.
Altro che duty free una qualche bottiglia di vino o liquore pregiato, costa molto di meno fuori che non dentro.
Se non sono più a norma (mi si passi il termine) perché i sacchetti e computer non li fanno tirare fuori, c 'è sotto qualche cosa.
 
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Scusami ma Schengen la chiede ai cittadini Britannici, quindi gli Inglesi che voglio andare in Spagna, Portogallo, Grecia, Francia, Italia e Croazia devono farlo. Va be' che il Regno Unito non ha spiagge Mediterranee, ma non vedo perche' non ci debba essere reciprocita'. I titolari di passaporto Irlandese entrano liberamente sia nell'area Schengen che nel Regno Unito. Questo secondo me da' un'indicazione di come sarebbero le cose senza Brexit.
Per l’ingresso nel paese sono d’accordo. La follia è quella dei transiti. Tutti gli aeroporti europei sono attrezzati per i transiti extra-Shenghen senza controllo passaporti (addirittura ho avuto un transito a LAX senza immigration), non si vede perché in UK sia necessario l’ETA.
Fra l’altro potrebbe essere una manovra controproducente dal punto di vista economico- potendo scegliere dove effettuare il transito, inevitabilmente sceglierei qualunque altro scalo non USA
 
Come già riportato con i nuovi macchinari per il controllo non è più permesso superare i 100 ml,
non è che questo è stato fatto di proposito hanno fatto pressione i negozi interni.
Altro che duty free una qualche bottiglia di vino o liquore pregiato, costa molto di meno fuori che non dentro.
Se non sono più a norma (mi si passi il termine) perché i sacchetti e computer non li fanno tirare fuori, c 'è sotto qualche cosa.
Ormai si vedono complotti ovunque...

E' già stato aperto un post qualche settimana fa sull'argomento, la reintroduzione del limite di 100ml è temporanea ed è dovuta a problemi tecnici o burocratici (non rircordo).
 
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Per l’ingresso nel paese sono d’accordo. La follia è quella dei transiti. Tutti gli aeroporti europei sono attrezzati per i transiti extra-Shenghen senza controllo passaporti (addirittura ho avuto un transito a LAX senza immigration), non si vede perché in UK sia necessario l’ETA.
Fra l’altro potrebbe essere una manovra controproducente dal punto di vista economico- potendo scegliere dove effettuare il transito, inevitabilmente sceglierei qualunque altro scalo non USA
Io continuo a pensare che transiti voglia dire passare dal controllo passaporti, vale a dire transiti fai da te o cambio di aeroporto. Per esempio, a LHR c'e' un controllo di sicurezza sui transiti ma non un controllo di identita' (quella viene fatta all'imbarco del volo successivo). Il problema secondo me saranno gli addetti ai check-in per voli diretti in UK. Gia' adesso capita che facciano problemi a quelli che hanno il permesso di residenza elettronico.
 
Io continuo a pensare che transiti voglia dire passare dal controllo passaporti, vale a dire transiti fai da te o cambio di aeroporto. Per esempio, a LHR c'e' un controllo di sicurezza sui transiti ma non un controllo di identita' (quella viene fatta all'imbarco del volo successivo). Il problema secondo me saranno gli addetti ai check-in per voli diretti in UK. Gia' adesso capita che facciano problemi a quelli che hanno il permesso di residenza elettronico.
Tecnicamente i transiti fai da te sono due voli distinti, ma con il check in online dovrebbe essere possibile rimanere in area transiti anche in quel caso
 
Io continuo a pensare che transiti voglia dire passare dal controllo passaporti, vale a dire transiti fai da te o cambio di aeroporto. Per esempio, a LHR c'e' un controllo di sicurezza sui transiti ma non un controllo di identita' (quella viene fatta all'imbarco del volo successivo). Il problema secondo me saranno gli addetti ai check-in per voli diretti in UK. Gia' adesso capita che facciano problemi a quelli che hanno il permesso di residenza elettronico.

Ho chiesto a chi di dovere in government affairs in HAL. Pare che siano anche i transiti che non passano dal controllo passaporti, ma non c'e' proprio certezza. Tanto che fretta c'e', mancano tre mesi all'introduzione di 'sta tr*iata...

Io, pensandoci stamattina, mi chiedevo pero' una cosa. Le compagnie aeree inviano l'APIS alle autorita'. Quindi gli americani, gli europei, gl'inglesi, quelli in Burundi, sanno chi arriva sul volo XYZ. Anzi, gli americani chiedono pure APIS per quelle tratte che passano vicino all'America (per esempio, se voli LHR-BDA, i tuoi dati verranno forniti alla Homeland Security).

Allora, visto tutto l'ambaradan di cui sopra, ESTA/ETIA/ETAS/ETA... a cosa servono?
 
Scusami ma Schengen la chiede ai cittadini Britannici, quindi gli Inglesi che voglio andare in Spagna, Portogallo, Grecia, Francia, Italia e Croazia devono farlo. Va be' che il Regno Unito non ha spiagge Mediterranee, ma non vedo perche' non ci debba essere reciprocita'. I titolari di passaporto Irlandese entrano liberamente sia nell'area Schengen che nel Regno Unito. Questo secondo me da' un'indicazione di come sarebbero le cose senza Brexit.

Ma infatti non dico sia colpa dell'uno o dell'altro; la Svizzera, la Norvegia o ancora l'Islanda non fanno parte di Schengen ma si entra lo stesso come se lo fossero; ergo si e' adottata una ragione geo-territoriale -normata legislativamente- per cui una evidente opportunita' tra "vicini" rende possibile la libera circolazione dei cittadini aventi diritto.
Cio' non vale per GB e qui trovo la follia di non essere riusciti a trovare un accordo in tal senso al momento dei negoziati Brexit.

Quanto al discorso ESTA/ETA di altri paesi, quasi della serie "tanto lo fanno tutti", beh, non e' proprio cosi' nel caso degli USA; come osservava @Paolo_61 l'ESTA e' un application che NON garantisce l'ingresso, anzi; il CBP puo' anche respingerti con ESTA Approved!
Ricordo che l'ESTA nasce come misura anti-terrorismo post 9/11, rendendo le cose assai piu' complicate per chi avesse cattive intenzioni dall'estero, con la preclusione di tutti quei paesi che non fanno parte del VWP nonche' , ancor peggio, per quelli bannati dagli USA.

Il Canada forse e' un caso limite, perche' prima entravi in Canada facilmente e da li' passare poi negli USA e' tutt'ora davvero semplicissimo.
Ma tra GB e EU davvero resta una follia, salvo che non ci si richiami al fatto che essendo un'isola (la WW II lo dimostra) i confini GB sono e restano assai piu' difendibili rispetto al main continent EU da dove si entra -quasi- da tutte le parti.
Ma allora, pre-Brexit, questo concetto non valeva?
 
Riflettendo, ma da alcuni anni si dovevano dare delle informazioni aggiuntive per entrare nel Regno Unito e già sapevano chi era che entrava. Richiedeva informazioni aggiuntive la compagnia a cui avevi prenotato, poi se non davi queste informazioni mi sembra che non ti imbarcavano o passassavi brutti momenti al controllo documenti.

Questa ETA mi sembra tanto per fare cassa
Mi auto quoto 13900 conferma
 
Quanto al discorso ESTA/ETA di altri paesi, quasi della serie "tanto lo fanno tutti", beh, non e' proprio cosi' nel caso degli USA; come osservava @Paolo_61 l'ESTA e' un application che NON garantisce l'ingresso, anzi; il CBP puo' anche respingerti con ESTA Approved!

Se per quello nemmeno il visto ti garantisce l'ingresso, e' tutto a discrezione di chi ti controllava il passaporto all'arrivo.
 
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Ma infatti non dico sia colpa dell'uno o dell'altro; la Svizzera, la Norvegia o ancora l'Islanda non fanno parte di Schengen ma si entra lo stesso come se lo fossero; ergo si e' adottata una ragione geo-territoriale -normata legislativamente- per cui una evidente opportunita' tra "vicini" rende possibile la libera circolazione dei cittadini aventi diritto.
Cio' non vale per GB e qui trovo la follia di non essere riusciti a trovare un accordo in tal senso al momento dei negoziati Brexit.

Quanto al discorso ESTA/ETA di altri paesi, quasi della serie "tanto lo fanno tutti", beh, non e' proprio cosi' nel caso degli USA; come osservava @Paolo_61 l'ESTA e' un application che NON garantisce l'ingresso, anzi; il CBP puo' anche respingerti con ESTA Approved!
Ricordo che l'ESTA nasce come misura anti-terrorismo post 9/11, rendendo le cose assai piu' complicate per chi avesse cattive intenzioni dall'estero, con la preclusione di tutti quei paesi che non fanno parte del VWP nonche' , ancor peggio, per quelli bannati dagli USA.

Il Canada forse e' un caso limite, perche' prima entravi in Canada facilmente e da li' passare poi negli USA e' tutt'ora davvero semplicissimo.
Ma tra GB e EU davvero resta una follia, salvo che non ci si richiami al fatto che essendo un'isola (la WW II lo dimostra) i confini GB sono e restano assai piu' difendibili rispetto al main continent EU da dove si entra -quasi- da tutte le parti.
Ma allora, pre-Brexit, questo concetto non valeva?
Non esattamente. Svizzera, Norvegia e Islanda hanno aderito all’accordo di Schengen, avendo quindi procedure comuni per tutto quanto riguarda l’ingresso per breve tempo (max. 90 giorni). Pur essendo un accordo nato nell’ambito della UE, è di fatto autonomo.
Diverso il discorso della libera circolazione in ambito UE, che invece riguarda il soggiorno a lungo termine.