Da quello che si legge stamattina nei quotidiani sembra che una volta rientrato nei requisiti anche Forlì possa essere inserito negli scali di interesse nazionale.
Il piano nazionale aeroporti. Presentazione
- Autore Discussione Cesare.Caldi
- Data d'inizio
Eccccerto che ne fa parte, ci mancherebbe!
Appena se ne andranno i Tornado, ne farà parte anche San Damiano! Ecccheccc..o, chi siamo noi piacentini, i figli della serva????
Guarda che Linate rende vivi i forum. Ci sarebbero almeno i 50% dei forumisti che non interagirebbero piú se l'atomica lo colpisse.
Eccccerto che ne fa parte, ci mancherebbe!
Appena se ne andranno i Tornado, ne farà parte anche San Damiano! Ecccheccc..o, chi siamo noi piacentini, i figli della serva????
Evidentemente ognuno fa i suoi interessi, in particolare oggi alcuni politici a sbandierare la notizia in prima pagina.
Treviso fa 2,3 milioni di pax l anno senza pesare a nessuno... E nn ambisce a diventare strategico ma a continuare ad avere il suo ruolo senza dar fastidio a nessuno. Che cosa c'entra in questa lista? Mi riferisco a quella di BalorMxp...
Si può parlare male dello scalo fantasma di Brescia in ogni maniera, ma non si può certo sostenere che la politica bresciana (nè i suoi abitanti) si stiano dando da fare più di tanto per avere "per forza" lo scalo di casa.
L'Italia va male anche per questo (o forse soprattutto per questo).
Chiudiamolo subito Montichiari (a me sta bene, alla Catullo un po' meno).
Io, da bresciano, mi vergogno delle pietose condizioni (economiche e non) dello scalo della mia città.
Ma diversamente da forumisti di altre regioni, di passare per quelli che sono saliti sul carrozzone, che mangiano a sbaffo i soldi pubblici, che si inventano mirabolanti aeroporti solo per creare finti posti di lavoro (se me lo permettete), io non ci sto e non mi fa piacere...
Condivido il tuo pensiero massi.
Su questo stesso 3ad si può capire facilmente quanto campanilismo ci sia anche tra gli addetti ai lavori ed in ultima istanza il perché in Italia si buttino soldi nel WC.
Se anche chi capisce di aviazione sostiene la necessità di certi scali palesemente inutili, figuriamoci gente che non sa neanche come funzioni un aeroporto o una compagnia aerea.
Su questo stesso 3ad si può capire facilmente quanto campanilismo ci sia anche tra gli addetti ai lavori ed in ultima istanza il perché in Italia si buttino soldi nel WC.
Se anche chi capisce di aviazione sostiene la necessità di certi scali palesemente inutili, figuriamoci gente che non sa neanche come funzioni un aeroporto o una compagnia aerea.
ultima versione
Piano aeroporti, 38 nazionali, Fiumicino numero 1
In Commissione Senato spunta anche Genova; gli altri alle Regioni
ROMA. L'aeroporto di Fiumicino - finito per la seconda volta nel caos nel giro di tre mesi - sarà, nonostante tutto, il primo aeroporto italiano, gate intercontinentale e allo stesso tempo hub nazionale. A prevederlo è l'ultima versione del piano nazionale per gli aeroporti, "emendata" anche in base al parere della Commissione Lavori pubblici del Senato che, rispetto agli altri due gate (Milano Malpensa e Venezia), ha attribuito al Leonardo da Vinci un ruolo primario. Ecco cosa prevede il piano, nato nel 2013 e già più volte modificato.
38 AEROPORTI DI INTERESSE NAZIONALE IN 10 BACINI
Per il nord-ovest gli aeroporti sono 7: Milano Malpensa, Milano Linate, Torino, Bergamo, Genova, Brescia, Cuneo. Per il nord est 4: Venezia, Verona, Treviso, Trieste. Per il centro-nord 6: Bologna, Pisa, Firenze, Rimini, Parma, Ancona. Per il centro 4: Roma Fiumicino, Roma Ciampino, Perugia, Pescara. In Campania 2: Napoli e Salerno. Nel Mediterraneo Adriatico 3: Bari, Brindisi, Taranto. In Calabria 3: Lamezia, Reggio Calabria, Crotone. In Sicilia orientale 2: Catania e Comiso. In Sicilia occidentale 4: Palermo, Trapani, Pantelleria, Lampedusa. In Sardegna 3: Cagliari, Olbia, Alghero.
12 SCALI DI RILEVANZA STRATEGICA, SPUNTA ANCHE GENOVA
In ogni bacino tra gli aeroporti di interesse nazionale, uno è considerato strategico. Fanno eccezione nord-ovest (Torino oltre a Malpensa) e centro-nord (Bologna e Pisa/Firenze considerati un unicum dopo la fusione). Nel nord-est Venezia. Al centro Fiumicino, in Campania Napoli, nel Mediterraneo Adriatico Bari, in Calabria Lamezia Terme, in Sicilia orientale Catania, in Sicilia Occidentale Palermo, in Sardegna Cagliari. La Commissione Lavori Pubblici del Senato ha però chiesto al governo di valutare anche l'inserimento di Genova.
TORINO STRATEGICO SOLO CON ALLEANZA CON MILANO
Lo scalo piemontese è stato inserito tra quelli strategici a condizione che si realizzi, in relazione alle connessioni alta velocità tra le due città, un'alleanza con Malpensa.
FIUMICINO, MALPENSA, VENEZIA INTERCONTINENTALI
I tre scali rivestono il ruolo di "gate intercontinentali" per la capacità di rispondere ad ampi bacini di traffico e per l'elevato grado di connettività con le destinazioni internazionali.
A FIUMICINO RUOLO PRIMARIO
Il parere della Commissione Lavori pubblici del Senato, accolto dal governo, attribuisce al Leonardo da Vinci un ruolo primario come hub nazionale.
ALTRI AEROPORTI PASSANO ALLE REGIONI
Gli scali non di interesse nazionale, quindi solo regionali o locali appartenenti al demanio civile statale, saranno trasferiti, in base ai principi del cosiddetto federalismo demaniale, alle Regioni.
EQUILIBRIO ECONOMICO
Agli aeroporti di interesse nazionale sono richiesti un ruolo ben definito all'interno del proprio bacino, il raggiungimento dell'equilibrio economico-finanziario e adeguati indici di solvibilità patrimoniale.
http://www.primadanoi.it/news/italia/560996/-Piano-aeroporti--38-nazionali.html
Piano aeroporti, 38 nazionali, Fiumicino numero 1
In Commissione Senato spunta anche Genova; gli altri alle Regioni
ROMA. L'aeroporto di Fiumicino - finito per la seconda volta nel caos nel giro di tre mesi - sarà, nonostante tutto, il primo aeroporto italiano, gate intercontinentale e allo stesso tempo hub nazionale. A prevederlo è l'ultima versione del piano nazionale per gli aeroporti, "emendata" anche in base al parere della Commissione Lavori pubblici del Senato che, rispetto agli altri due gate (Milano Malpensa e Venezia), ha attribuito al Leonardo da Vinci un ruolo primario. Ecco cosa prevede il piano, nato nel 2013 e già più volte modificato.
38 AEROPORTI DI INTERESSE NAZIONALE IN 10 BACINI
Per il nord-ovest gli aeroporti sono 7: Milano Malpensa, Milano Linate, Torino, Bergamo, Genova, Brescia, Cuneo. Per il nord est 4: Venezia, Verona, Treviso, Trieste. Per il centro-nord 6: Bologna, Pisa, Firenze, Rimini, Parma, Ancona. Per il centro 4: Roma Fiumicino, Roma Ciampino, Perugia, Pescara. In Campania 2: Napoli e Salerno. Nel Mediterraneo Adriatico 3: Bari, Brindisi, Taranto. In Calabria 3: Lamezia, Reggio Calabria, Crotone. In Sicilia orientale 2: Catania e Comiso. In Sicilia occidentale 4: Palermo, Trapani, Pantelleria, Lampedusa. In Sardegna 3: Cagliari, Olbia, Alghero.
12 SCALI DI RILEVANZA STRATEGICA, SPUNTA ANCHE GENOVA
In ogni bacino tra gli aeroporti di interesse nazionale, uno è considerato strategico. Fanno eccezione nord-ovest (Torino oltre a Malpensa) e centro-nord (Bologna e Pisa/Firenze considerati un unicum dopo la fusione). Nel nord-est Venezia. Al centro Fiumicino, in Campania Napoli, nel Mediterraneo Adriatico Bari, in Calabria Lamezia Terme, in Sicilia orientale Catania, in Sicilia Occidentale Palermo, in Sardegna Cagliari. La Commissione Lavori Pubblici del Senato ha però chiesto al governo di valutare anche l'inserimento di Genova.
TORINO STRATEGICO SOLO CON ALLEANZA CON MILANO
Lo scalo piemontese è stato inserito tra quelli strategici a condizione che si realizzi, in relazione alle connessioni alta velocità tra le due città, un'alleanza con Malpensa.
FIUMICINO, MALPENSA, VENEZIA INTERCONTINENTALI
I tre scali rivestono il ruolo di "gate intercontinentali" per la capacità di rispondere ad ampi bacini di traffico e per l'elevato grado di connettività con le destinazioni internazionali.
A FIUMICINO RUOLO PRIMARIO
Il parere della Commissione Lavori pubblici del Senato, accolto dal governo, attribuisce al Leonardo da Vinci un ruolo primario come hub nazionale.
ALTRI AEROPORTI PASSANO ALLE REGIONI
Gli scali non di interesse nazionale, quindi solo regionali o locali appartenenti al demanio civile statale, saranno trasferiti, in base ai principi del cosiddetto federalismo demaniale, alle Regioni.
EQUILIBRIO ECONOMICO
Agli aeroporti di interesse nazionale sono richiesti un ruolo ben definito all'interno del proprio bacino, il raggiungimento dell'equilibrio economico-finanziario e adeguati indici di solvibilità patrimoniale.
http://www.primadanoi.it/news/italia/560996/-Piano-aeroporti--38-nazionali.html
Mio dio che pastone inutile. A leggere certi nomi vengono i brividi. Personalmente punterei tutto su un'autoritá che vigili sui requisiti economici illustrati all'ultimo punto, con obbligo di immediata chiusura al primo buco di bilancio, meglio ancora se su una trimestrale negativa non immediatamente tamponata con iniezione di liquidi rigorosamente privati.
Praticamente tutti gli aeroporti minori che erano stati inizialmente esclusi dal piano sono stati via via ripescati per le pressioni dei politici locali. Che schifo.
anni di studi e soldi spesi per formulare un piano che sancisce già quello che era noto da tempo, ovvero che tutti hanno diritto all'aeroporticino.
Dovresti assistere ai lavori delle commissioni. Qualcosa di ridicolo, non foss'altro che hanno bisogno di esterni per mandare avanti i lavori. Stendiamo un velo pietoso.
ma ancora che parliamo dell'apt di Brescia però eh... non vi distraete!
ora con quello dell'esselunga che legge ste pagine, ancora di più sarà convinto della sua bislacca idea! ahahahah
quando parli di Brescia, occhio a non offendere please.
il fatto che il nostro scalo sia ridicolo (e da chiudere) è da iscrivere alla gestione di verona (con la v minuscola).
leggi questo articolo dell'Eco di Bergamo e pensa cosa potrebbe essere di Montichiari se avessimo la concessione tra le mani:
http://www.ecodibergamo.it/stories/...nti-a-bergamo-ce-soltanto-brescia_1111808_11/
Dopo le compagnie che chiudono rotte profittevoli solo per fare dispetti, sarebbe ora di abbattere una volta per tutte anche l'altro dogma del delirio secondo il quale se un aeroporto (Brescia in questo caso, ma ce ne sono tanti altri) non decolla è sempre colpa di qualcun altro che mette i bastoni tra le ruote, perché ci sarebbero frotte di aerei bramosi di atterrare ma un cattivone glielo impedisce.