Il piano nazionale aeroporti. Presentazione


Grazie Cesare. :)

Sembra che siano rimasti esclusi solo Albenga, Forlì e Foggia, tutti gli altri sono riusciti a salire sul carro degli scali di interesse nazionale.
Da notare che i 12 scali strategici sono stati elevati in massa al rango di "gate intercontinentale". :D
 
che poi voglio dire.......tutti gli aeroporti sono riportati singolarmente (anche facessero parte di un sistema aeroportuale)........PSA e FLR invece sono conteggiati come un unico scalo nonostante nemmeno facciano parte di un unico codice metropolitano IATA.
Motivo di ciò? Campanilismo ricorrente per evitare che nessuno dei due abbia la "supremazia" in Toscana (de che poi..........alla fine ste tabelle fanno ridere, possono pure mettere aeroporto intermegagalattico o della plebe......poi contano i fatti) ?
 
Grazie Cesare. :)

Sembra che siano rimasti esclusi solo Albenga, Forlì e Foggia, tutti gli altri sono riusciti a salire sul carro degli scali di interesse nazionale.
Da notare che i 12 scali strategici sono stati elevati in massa al rango di "gate intercontinentale". :D

Sembrebbe anche che il Centro Nord abbia tre "gate intercontinentali" Bologna, Firenze e Pisa!
 
Sembrebbe anche che il Centro Nord abbia tre "gate intercontinentali" Bologna, Firenze e Pisa!

Ssssh! Sono due! Non dire in giro che quello slash non significa nulla, e PSA e FLR sono due aeroporti distinti. Lupi non vuole che si sappia, altrimenti ci sarebbe il rischio di scontentare qualcuno. E vissero tutti felici ed... hub. :)
 
Sembrebbe anche che il Centro Nord abbia tre "gate intercontinentali" Bologna, Firenze e Pisa!

Centro-Nord non ha senso, Bologna è Nord.

Il centro ha tre gate intercontinentali Pisa, Firenze e Roma anche se penso che gli intercontinentali saranno rari a FLR.
 
ma ancora che parliamo dell'apt di Brescia però eh... non vi distraete! :P
ora con quello dell'esselunga che legge ste pagine, ancora di più sarà convinto della sua bislacca idea! ahahahah
 
Piano nazionale aeroporti: basta con perdite e sprechi


19 febbraio 2015 di Maurizio Lupi


Piano nazionale degli aeroporti: l’Italia, finalmente, non è più il paese dei 90 aeroporti, dove ognuno fa per sé, spesso generando perdite, sprechi e inefficienze. Il piano nazionale degli aeroporti determina la strategia degli investimenti dello Stato nelle infrastrutture di collegamento degli scali.




La Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano ha dato oggi l’intesa sul piano nazionale degli aeroporti presentato dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi.


Dopo il parere delle competenti commissioni parlamentari e la deliberazione definitiva del Consiglio dei Ministri, che l’aveva già approvato preliminarmente nella riunione del 30 settembre 2014, il piano verrà sottoposto alla firma del presidente della Repubblica. Il decreto sarà quindi inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana.


I bacini di traffico


Il piano individua 10 bacini di traffico omogeneo, determinati in base al criterio di una distanza massima di 2 ore di percorso in auto da un aeroporto di particolare rilevanza strategica:


Nord-Ovest
Nord-Est
Centro-Nord
Centro Italia
Campani
Mediterraneo-Adriatico
Calabria
Sicilia Occidentale
Sicilia Orientale
Sardegna.

Gli aeroporti individuati


In questi bacini sono stati individuati


3 aeroporti strategici intercontinentali: Roma Fiumicino, Milano Malpensa, Venezia


9 aeroporti strategici inseriti nella core network europea: Torino Caselle (a condizione che realizzi, in relazione alle interconnessioni ferroviarie AV/AC tra le città di Torino e Milano, un sistema di alleanze con l’aeroporto intercontinentale di Milano Malpensa finalizzato a generare sinergie di sviluppo reciproco e dell’intero bacino del Nord Ovest), Bologna e Pisa/Firenze (a condizione che Pisa e Firenze realizzino la gestione unica), Napoli, Bari, Lamezia Terme, Palermo, Catania, Cagliari.

Gli aeroporti di interesse nazionale


All’interno di ciascun bacino vi sono, inoltre, aeroporti considerati di interesse nazionale (Milano Linate, Bergamo, Brescia, Cuneo, Genova, Verona, Treviso, Trieste, Rimini, Parma, Ancona, Roma Ciampino, Perugia, Pescara, Salerno, Brindisi, Taranto, Reggio Calabria, Crotone, Comiso, Trapani, Pantelleria, Lampedusa, Olbia, Alghero) a due condizioni:


-la specializzazione dello scalo e una sua riconoscibile vocazione funzionale al sistema all’interno del bacino di utenza;


-la dimostrazione, tramite un piano industriale corredato da un piano economico-finanziario, che l’aeroporto è in grado di raggiungere l’equilibrio economico-finanziario anche tendenziale e adeguati indici di solvibilità patrimoniale, almeno su un triennio.


La mancanza di queste condizioni determinerà l’uscita dello scalo dall’elenco degli aeroporti di interesse nazionale.


La qualifica di aeroporti di interesse nazionale è attribuita anche a quegli scali che garantiscono la continuità territoriale di regioni periferiche e aree in via di sviluppo o particolarmente disagiate, qualora non sussistano altre modalità di trasporto, in particolare ferroviario, adeguate a garantire tale continuità.


http://www.mauriziolupi.it/piano-nazionale-aeroporti-basta-con-perdite-e-sprechi/#.VOZ6a_mG_Cs
 
La solita pagliacciata campanilistica travestita da interesse Nazionale, infatti Cuneo, Parma,Salerno, Crotone , Comiso, Trapani, sono indispensabili al sistema italia ( minuscolo)....,invece vogliamo parlare di Ancona Pescara , Perugia, Taranto ,Reggio Calabria.....
Ci vorrebbe Totò ( non Toto) con il suo..............ma mi faccia il piacere!!!!!!
 
non si sa poi cosa voglia dire però Linate è alla stregua dei Parma, Salerno, Perugia
non è neanche nella categoria dei magnifici 9 aeroporti strategici
è un gradino sotto , poco più Forlì ma meno di Lamezia
 
Ultima modifica:
Se fosse vero che uno dei requisiti fondamentali richiesti è il pareggio di bilancio della società di gestione, la lista calerà velocemente :)
 
mezzo forum è sempre a lamentarsi di Linate , ora che lo mettono come importanza alla stregua di Lampedusa il lamento è cmq d'obbilgo
mai uno sprizto di felicità !