Il fumo blocca gli aeroporti di Mosca


uncomfortable

Partecipante Attivo
Utente Registrato
25 Settembre 2008
3,996
315
0
Canada
Mosca avvolta dal fumo - Traffico aereo nel caos

Da: Repubblica.it

Molti voli interni non usano strumentazione elettronica e si stanno fermando. Il fuoco finora è costato la vita ad almeno 52 persone. Un secondo incendio ha colpito una base militare

MOSCA - Il traffico aereo mondiale non ha fatto in tempo ad archiviare l'incubo "vulcano islandese" che già deve affrontarne un altro. La coltre di smog e fumo che avvolge Mosca ha infatti messo in crisi gli aereoporti della capitale russa. Secondo Rosavia, l'ente che regola il traffico aereo locale, sono oltre 40 i voli che non sono potuti partire in mattinata dagli scali di Domodedovo e Vnukovo, mentre a Sheremetevo - malgrado la visibilità molto ridotta a un massimo di 450 metri - le operazioni di decollo sono state regolari. Negli aereoporti in difficoltà, gli aerei in fase di atterraggio sono stati deviati verso altri scali.

Malgrado l'impiego di 162mila vigili del fuoco e soldati dell'esercito, la situazione non migliora. Il fumo continua ad assediare Mosca e la visibilità nelle strade si è ridotta questa mattina a 50 metri. Anche i monumenti più noti della città, dal Cremlino alle chiese ortodosse, sono invisibili a pochi metri di distanza, nascosti dalla "nebbia" tossica.

"Il problema - spiega una portavoce dell'aeroporto di Domodedovo, nel sud di Mosca - è che molti voli interni non sono certificati per il decollo assistito con strumentazione elettronica, cosa invece di prassi a Sheremetevo, che è lo scalo 'internazionale' per eccellenza". La situazione verso le 15 moscovite, le 13 in Italia, era tuttavia data in miglioramento.

Intanto, il governo sta cercando di gestire la situazione di emergenza utilizzando tutte le risorse a disposizione. A cominciare dall'impegno dei cittadini. Il ministero russo delle Situazioni di emergenza ha infatti lanciato un appello alla popolazione affinché tutti si offrano come volontari nella lotta agli incendi che hanno devastato ampie zone della Russia centrale e sono costati la vita ad almeno 52 persone. I tre numeri telefonici di Mosca da contattare sono disponibili sul sito del discastero che coordina le operazioni.

La concentrazione di particelle tossiche nell'aria questa settimana è stata, in alcune zone, venti volte più alta della norma. Anche a chi si trova in buone condizioni di salute è stato consigliato di rimanere a casa e agli abitanti delle sette regioni più colpite dall'emergenza è stato chiesto di evitare boschi e foreste nei prossimi giorni, rinunciando alle tradizionali escursioni del fine settimana estivo. Il consiglio riguarda anche l'area di Mosca, dove agli incendi boschivi si sommano quelli delle torbiere, causa principale della fitta coltre di fumo che avvolge e soffoca la capitale.

Il numero dei grandi focolai è aumentato a 73 dai 53 di mercoledì e la superficie interessata si è solo marginalmente ridotta a 180mila ettari dai 194mila di ieri. Dai metereologi, inoltre, non arrivano buone notizie: l'ondata di caldo che alimenta i roghi continuerà nei prossimi giorni e anche per oggi sono previste temperature intorno ai 39 gradi. Dopo una piccola parentesi di pioggia - hanno previsto gli esperti - le temperature torneranno a 38 gradi. L'associazione russa dei trader in cereali, United Grain Co., ha annunciato di aver aumentato la sicurezza intorno agli stock governativi. A causa dei danni ai raccolti provocati dagli incendi, il premier Vladimir Putin ha imposto un divieto temporaneo dell'export di grano e si è impegnato a fornire aiuti per 10 miliardi di rubli (335 milioni di dollari) e 25 miliardi di prestiti al settore agricolo.

Un secondo incendio ha colpito una base militare e la procura russa intende aprire un'indagine penale contro il comandante, Yuri Cherny, per omissione di controllo. Si tratta del secondo caso nel distretto militare di Mosca: il primo era costato il siluramento a una serie di alti ufficiali e un pesante monito da parte del presidente Dmitri Medvedev al capo della marina militare, l'ammiraglio Vladimir Vysotsky. Entrambi gli incendi sono scoppiati il 29 luglio, ma di uno si è saputo solo oggi.