Il D'Annunzio pista per i Jumbo


danusa86

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28 Settembre 2008
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Da www.quibrescia.it

Eppur si muove, atto II. Dopo la notizia dell’avviamento, nello scalo bresciano del “D’Annunzio”, a partire da giugno, di una nuova tratta Brescia- Leopoli (Ucraina), ora giunge un’importante novità per l’aeroporto monteclarense e viene direttamente dall’Enac, nazionale aviazione civile che, nei giorni scorsi, ha certificato per la pista bresciana la possibilità di operare con i Boeing 747-800, ultima versione del Jumbo.
Un aereo che, come è stato spiegato dalla società Catullo, che ha in gestione gli aeroporti di Brescia e di Verona, può essere “ospitato” solo da 200 scali in tutto il mondo.
Del resto, il “D’Annunzio” ha proprio tra le sue peculiarità quelle di una pista lunghissima, 3 chilometri di estensione, che ben si adatta alle esigenze dei maxi aerei (sia passeggeri sia cargo).
Una chance che l’aeroporto bresciano potrebbe sfruttare per uscire dalla difficile empasse economico-finanziaria che lo attanaglia da tempo. Sulla situazione del “D’Annunzio” vigila anche il Governo che nel decreto Milleproroghe ha imposto che per le società aeroportuali “in rosso” sia predisposto un piano economico, pena la revoca della concessione.
Intanto qualche pallido segnale di ripresa lo scalo bresciano lo ha segnato, sempre (e solo) sul fronte del trasporto merci, nel mese di febbraio che si è chiuso con un +13% sul fronte del charter cargo.
Resta ancora in stand by invece l’intesa definitiva sulle sorti dello scalo. La trattativa tra bresciani e veronesi non si è mossa e nonostante qualche “movimento” registrato nelle scorse settimane, tra cui un vertice segretissimo a Verona con Vito Gamberale, presidente del fondo F2i .
 
Da www.quibrescia.it

Eppur si muove, atto II. Dopo la notizia dell’avviamento, nello scalo bresciano del “D’Annunzio”, a partire da giugno, di una nuova tratta Brescia- Leopoli (Ucraina), ora giunge un’importante novità per l’aeroporto monteclarense e viene direttamente dall’Enac, nazionale aviazione civile che, nei giorni scorsi, ha certificato per la pista bresciana la possibilità di operare con i Boeing 747-800, ultima versione del Jumbo.
Un aereo che, come è stato spiegato dalla società Catullo, che ha in gestione gli aeroporti di Brescia e di Verona, può essere “ospitato” solo da 200 scali in tutto il mondo.
Del resto, il “D’Annunzio” ha proprio tra le sue peculiarità quelle di una pista lunghissima, 3 chilometri di estensione, che ben si adatta alle esigenze dei maxi aerei (sia passeggeri sia cargo).
Una chance che l’aeroporto bresciano potrebbe sfruttare per uscire dalla difficile empasse economico-finanziaria che lo attanaglia da tempo. Sulla situazione del “D’Annunzio” vigila anche il Governo che nel decreto Milleproroghe ha imposto che per le società aeroportuali “in rosso” sia predisposto un piano economico, pena la revoca della concessione.
Intanto qualche pallido segnale di ripresa lo scalo bresciano lo ha segnato, sempre (e solo) sul fronte del trasporto merci, nel mese di febbraio che si è chiuso con un +13% sul fronte del charter cargo.
Resta ancora in stand by invece l’intesa definitiva sulle sorti dello scalo. La trattativa tra bresciani e veronesi non si è mossa e nonostante qualche “movimento” registrato nelle scorse settimane, tra cui un vertice segretissimo a Verona con Vito Gamberale, presidente del fondo F2i .

Gia' m'immagino la coda di B747-8 per atterrare a Brescia. Ma per essere davvero competitivo e' necessaria la certificazione per l'A380.
 
Penso che la certificazione sia utile più che altro in ottica Malpensa Cargo, dovendo dichiarare una pista alternata per l'atterraggio in caso di necessità. Per quanto concerne l'autorizzazione comunqui un amico mi ha mostrato lo studio di compatibilità che anni or sono venne redatto per l'operatività dell'Antonov 124-100, quindi penso che sia lo stesso, implementato e modificato in talune aree per l'operatività del 748 (forse riuardo il PCN/ACN, dato che per il rullaggio i raccordi saranno usati, penso, gli stessi).
 
Penso che la certificazione sia utile più che altro in ottica Malpensa Cargo, dovendo dichiarare una pista alternata per l'atterraggio in caso di necessità. Per quanto concerne l'autorizzazione comunqui un amico mi ha mostrato lo studio di compatibilità che anni or sono venne redatto per l'operatività dell'Antonov 124-100, quindi penso che sia lo stesso, implementato e modificato in talune aree per l'operatività del 748 (forse riuardo il PCN/ACN, dato che per il rullaggio i raccordi saranno usati, penso, gli stessi).

In ottica MXP Cargo (cioè se bisogna spostarci tutte le merci) allora anche ok, in caso differente consiglio di andare da uno bravo.:D
 
No, come aeroporto alternato.. Conoscendo un minimo la materia dovrebbe sapere che in caso di problematiche di varia natura un aeromobile potrebbe dovere ricercare delle piste alternative a quelle di mxp; lo studio era già quasi prontoo essendo stato approntato a suo tempo per gli an 124-100, essendo quindi a costo 0. VBS potrebbe quindi essere oggi l'aeroporto alternato più vicino a mxp per i velivoli di cat F. no?
 
No, come aeroporto alternato.. Conoscendo un minimo la materia dovrebbe sapere che in caso di problematiche di varia natura un aeromobile potrebbe dovere ricercare delle piste alternative a quelle di mxp; lo studio era già quasi prontoo essendo stato approntato a suo tempo per gli an 124-100, essendo quindi a costo 0. VBS potrebbe quindi essere oggi l'aeroporto alternato più vicino a mxp per i velivoli di cat F. no?
Per altri operatori non so,ma per Cargolux il problema di un dvt da MXP per i loro il 747-8 e' stato risolto accordandosi mesi fa con GOA.
Notizia che si puo' trovare nell'area "comunicati stampa" sul sito del C.Colombo.