fanno in quattro gatti ad averla una compagnia aerea, con tutto che è un
In tutta onestà io manco ho mai capito come fanno in quattro gatti ad averla una compagnia aerea, con tutto che è un isola.
Intendo prendere una personale e portarla in salvo mentre sei in acqua. Per gli aavv fanno training in piscina.No, su superficie solida, in acqua non ho mai visto fare un massaggio cardiaco, una tracheotomia o un parto...ooops, si, quest'ultimo sì!
Cosa c'entra il perdere il posto col fare un altro lavoro qualsiasi, in questo caso l'av?
Il fatto che ci siano migliaia di colleghi appesi ad un filo non sottace tutta la mia solidarietà e i miei più calorosi "in bocca al lupo", soprattutto a quelli che, senza troppo piangersi addosso, cercano rimedio in un altro lavoro qualsiasi, aspettando che il vento cambi di nuovo.
Siccome la cosa potrebbe colpire anche il sottoscritto (ezy: -30% della forza lavoro), mi sto preparando al piano B (ed ho anche il C e D in incubazione...).
NB: fare l'av per Icelandair, vuol dire avere un lavoro, quindi di cosa stai parlando?
NB2: perdere il lavoro non è un bagno di umiltà, piuttosto una doccia gelata....
Non ci vedo niente di male, un bel bagno di umiltà non fa poi così male.
Più che altro, mi dispiace per tutti quegli av che hanno perso il posto. Chissà, verranno riassorbiti da WOW o da PLAY?
Hai la rara capacità di trasformare ogni tuo post in un piagnisteo. Qualsiasi notizia che non accenni a ricollocare la professione dell'assistente di volo ai fasti che furono del secolo scorso è per te un atto di lesa maestà.Il focus secondo me è che così facendo si inizia una guerra tra poveri. La compagna X propone di abbassare lo stipendio agli assistenti di volo. Rifiutano e vengono licenziati perché a spingere un carrello è capace anche un pilota, anche l'addetto rampa, anche la donna delle pulizie, anche una scimmia. Ok. Domani la compagnia Y propone di abbassare lo stipendio ai piloti che rifiutano e vengono licenziati perché a pilotare un A320 è capace anche uno dei tanti piloti disperati senza lavoro che accetta di volare per meno.
Il problema che si pone è che domani un MOL qualsiasi può ripetere la stessa cosa coi suoi dipendenti. A sto punto i piloti possono decollare, poi durante la crociera attaccano l'autopilot, escono a vendere patatine in cabina e poi tornano per atterrare. Ottimizzazione perfetta.
Sono fondamentalmente d'accordo con te sull'analisi geopolitica. Secondo me pero' non e' completamente pertinente al tema del thread.Hai la rara capacità di trasformare ogni tuo post in un piagnisteo. Qualsiasi notizia che non accenni a ricollocare la professione dell'assistente di volo ai fasti che furono del secolo scorso è per te un atto di lesa maestà.
Ebbene, lasciando l'aspetto emotivo e lacrimogeno a margine di questa discussione, credo sia necessario iniziare a tornare al mondo reale, porsi qualche domanda su quale tipo di futuro attenda il settore del trasporto aereo e quali siano la variabili che maggiormente avranno capacità di condizionarlo.
La prima domanda che mi porrei è strettamente d'attualità. Quale tipo di contesto politico ed economico possiamo ipotizzare per il prossimo paio di decenni?
La drammatica esperienza del Covid-19, i cui effetti prima o poi scemeranno, pur lasciando uno strascico di lunghissimo periodo e un generale mutamento nei comportamenti sociali, saranno accompagnati - rigorosamente secondo me - dall'avvio di una nuova fase competitiva sul piano della politica e dell'economia internazionale.
La tendenza, ad oggi, è quella che sembra favorire la transizione dalla generale ondata islamofobica del precedente ventennio verso un nuovo e ben più incerto futuro caratterizzato dalla più radicale sinofobia.
Non entro nel merito del "giusto o sbagliato", quanto piuttosto del "se" e del "come". Un'evoluzione di questa natura cosa potrebbe effettivamente comportare? Un nuovo bipolarismo a/simmetrico? Un mutamento profondo del paradigma economico globalizzato?
Icelandair Won’t Lay Off All Flight Attendants After All
Fortunately it looks like a tentative agreement has been reached between Icelandair and the Icelandic Cabin Crew Association (FFI), as parties have managed to resume discussions, and have signed a new collective bargaining agreement.
This agreement is valid through September 30, 2025, and is based on the same principles as the agreement that was agreed to on June 25, 2020. The company claims that the agreement results in further reduction in operating costs without negatively affecting the employee terms of cabin crew members (I’m not sure how exactly that works, but…).
The agreement will now be presented to FFI members, who will vote on the agreement by July 27, 2020. It remains to be seen if they’ll accept the terms, though given the threat of all cabin crew otherwise being laid off, perhaps this has a better chance of passing this time around.
As a result, Icelandair pilots won’t take over responsibility for onboard safety, and the most recent cabin crew layoffs will be withdrawn.