IATA : ritorno alla normalità solo nel 2023


kenyaprince

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20 Giugno 2008
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VCE-TSF
Il trasporto aereo non dovrebbe riprendere il suo livello di traffico pre-crisi prima del 2023, con un primo riavvio delle rotte nazionali a cui seguirà una ripresa molto più lenta del traffico internazionale, questa la previsone della Iata.

Lo scenario più probabile si basa sulla riapertura dei mercati domestici nel terzo trimestre e su un’apertura graduale molto più lenta dei mercati internazionali. Ciò limiterebbe la ripresa del viaggio aereo, anche se tutte le previsioni indicano una vigorosa ripresa economica entro la fine dell’anno e nel 2021. Il traffico mondiale di passeggeri sarà inferiore del 24% nel 2021 a livello del 2019 e inferiore del 32% rispetto alle previsioni per il 2021 stabilite dalla Iata nell’ottobre 2019.
 
L’industria dei viaggi e delle compagnie aeree commerciali ha subito notevoli danni a causa della pandemia da Covid-19. Secondo i dati recentemente resi noti dall’International Air Transport Association (IATA), l’industria aeronautica globale è destinata a perdere 252 miliardi di dollari nel 2020, con molte compagnie aeree che hanno presentato istanza di fallimento e che hanno tagliato fino al 90% della loro capacità.

Con queste premesse, come si può far ripartire l’industria aeronautica globale? Secondo Linus Bauer, consulente dell’industria aeronautica e Visiting Lecturer alla City University of London.

“Per i grandi gruppi di grandi compagnie aeree globali, l’aiuto del governo è l’unico modo per sopravvivere. In Germania, ad esempio, reinvestire fondi di stabilizzazione con speciali piani di prestito della precedente crisi finanziaria mondiale è la migliore soluzione per le società azionarie tedesche, come la compagnia di bandiera Lufthansa”.
Per tornare alla normalità, secondo l’esperto, bisognerà aspettare almeno due anni.


“Detto questo, credo che paesi come l’Australia e la Nuova Zelanda abbiano un vantaggio geografico e abbiano fatto un grande lavoro di consolidamento dei legami tra loro durante questa pandemia. Una “bolla” di viaggio Trans-Tasman sarà istituita non appena sarà sicuro consentire i voli tra i due Paesi.
Se funziona bene, potrebbero considerare di invitare le isole del Pacifico e Singapore ad unirsi ad essa. Questo modello potrebbe rivelarsi un buon esempio per il resto del mondo”.​
Dal punto di vista del consumatore, Bauer non esclude un aumento delle tariffe nel medio termine per via della riduzione della domanda:

“Nei prossimi tre anni, non è escluso che le compagnie aeree soffriranno di una riduzione della domanda a causa dei mezzi tecnologici (es. videoconferenze) e della recessione economica (fallimenti di aziende), i viaggi d’affari saranno limitati per soddisfare le esigenze essenziali e una parte di questi potrebbe non tornare mai più (riduzione del 5-8% nel medio termine).
Questi eventi contribuiranno ad aumentare le tariffe aeree nel medio termine. Tuttavia, possiamo aspettarci tariffe aeree più economiche per un periodo di tempo limitato, all’inizio, assieme ad altri metodi per stimolare il traffico e la domanda durante la fase di recupero”.​
In un quadro a tinte fosche, l’unica consolazione arriva dal fatto che la crisi causata dal COVID-19 possa trasformarsi in un’opportunità

“Gli errori del passato possono essere corretti. Dopo il campanello d’allarme di questa crisi, si presterà molta più attenzione a questioni come la sostenibilità e l’ambiente, che condurranno, in futuro, a una maggiore efficienza operativa​

 
Buongiorno! Considerato l'annuncio di riapertura frontiere intra-Schengen il 3 giugno senza obbligo di quarantena, cosa spinge molte compagnie a non far ripartire il traffico? Non sarebbe plausibile aspettarsi che con la riapertura dei confini cresca immediatamente la domanda di voli? (certo non come prima, ma comunque in maniera significativa). O la riapertura del 3 giugno non è veramente quello che sembra?
 
Buongiorno! Considerato l'annuncio di riapertura frontiere intra-Schengen il 3 giugno senza obbligo di quarantena, cosa spinge molte compagnie a non far ripartire il traffico? Non sarebbe plausibile aspettarsi che con la riapertura dei confini cresca immediatamente la domanda di voli? (certo non come prima, ma comunque in maniera significativa). O la riapertura del 3 giugno non è veramente quello che sembra?
Per quanto riguarda l'Italia, le misure di riduzione della capacità causa distanziamento sociale saranno in vigore almeno fino al 14 giugno. Partire prima con queste condizioni è da pazzi.
 
Grazie! Ora sta diventando piu chiaro. Avevo letto che alla fine l'aereo puo essere riempito al 100%, ma allora invece ci sono delle regolamentazioni nazionali che lo impediscono?
 
Grazie! Ora sta diventando piu chiaro. Avevo letto che alla fine l'aereo puo essere riempito al 100%, ma allora invece ci sono delle regolamentazioni nazionali che lo impediscono?
Si, quella italiana dell’ultimo decreto ad esempio, in base alla quale su 180 posti ne hai disponibili 60.