La IATA (International Air Transport Association) ha reso noti i dati di traffico del mese di maggio. Rispetto allo stesso periodo del 2008 il traffico di linea mostra una diminuzione del 9,3% mentre la domanda per il traffico merci è crollata del 17,4%. Il load factor è stato del 71,2% (nel 2008 fu del 74,5%).
Il calo del traffico merci internazionale rappresenta un risultato relativamente positivo se paragonato con il -21,7% di aprile. Da dicembre la domanda del traffico merci si era attestata su un valore medio del 20%. Secondo la IATA questo è un piccolo segnale di ripresa dalla crisi. Nel versante del traffico passeggeri, maggio ha sofferto l'impatto dell'influenza A (H1N1). Le compagnie aeree messicane hanno visto crolli del traffico del 40%. Le compagnie dell'America latina hanno visto un calo del 9,2%. In Estremo Oriente la domanda è calata del 14,3% mentre la capacità è stata ridotta del 9,3%. In Nordamerica il calo è stato del 10.9%, in peggioramento rispetto al -4,2% di aprile. Anche in questo caso il risultato è riconducibile al'influenza A e alle conseguenza della crisi. Le compagnie europee, oltre al debole mercato di lungo raggio, hanno perso una quota del mercato europeo (2,1%) in favore delle compagnie aeree low cost. Il calo delle "network carriers" è stato del 9,4%.
Le compagnie africane hanno registrato un leggero miglioramento del traffico passando dal -7,1% di aprile al -6% di maggio. Il Medio Oriente resiste alla tendenza alla diminuzione del traffico con una crescita del 9,5% in traffico e con un'espansione della capacità del 14,5%.
Il calo del traffico merci internazionale rappresenta un risultato relativamente positivo se paragonato con il -21,7% di aprile. Da dicembre la domanda del traffico merci si era attestata su un valore medio del 20%. Secondo la IATA questo è un piccolo segnale di ripresa dalla crisi. Nel versante del traffico passeggeri, maggio ha sofferto l'impatto dell'influenza A (H1N1). Le compagnie aeree messicane hanno visto crolli del traffico del 40%. Le compagnie dell'America latina hanno visto un calo del 9,2%. In Estremo Oriente la domanda è calata del 14,3% mentre la capacità è stata ridotta del 9,3%. In Nordamerica il calo è stato del 10.9%, in peggioramento rispetto al -4,2% di aprile. Anche in questo caso il risultato è riconducibile al'influenza A e alle conseguenza della crisi. Le compagnie europee, oltre al debole mercato di lungo raggio, hanno perso una quota del mercato europeo (2,1%) in favore delle compagnie aeree low cost. Il calo delle "network carriers" è stato del 9,4%.
Le compagnie africane hanno registrato un leggero miglioramento del traffico passando dal -7,1% di aprile al -6% di maggio. Il Medio Oriente resiste alla tendenza alla diminuzione del traffico con una crescita del 9,5% in traffico e con un'espansione della capacità del 14,5%.