I sindacati di Air France chiedono protezione dai vettori a basso costo e del Golfo.


sevs17

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Milano, Lombardia.
Personalmente concordo con la posizione dei sindacati francesi in toto. La vera liberalizzazione é quella che avviene nel nord America dove non si gioca coi contratti di lavoro (tipo dipendenti FR basati in Italia ma con contratti di lavoro irlandesi) e dove ogni compagnia che si chiami Virgin America o Delta Airlines giocano ad armi pari senza finanziamenti pubblici o da parte di enti pubblici o da parte di societá in mano pubblica.

A questo punto sarebbe da fare un piano europeo degli aeroporti visto che altrimenti é inevitabile che Emirates, Turkish Airlines ecc. porteranno via passeggeri da aeroporti secondari. Assolutamente da non rinnovare il permessi del volo Emirates Malpensa-New York. Personalmente sono sempre stato liberale ma la liberalizzazione che é venuta fuori é molto pericolosa.

Chi non concorda, beh allora non si lamenti del fatto che qualcuno si fará male, anzi in molti...



AF UNION SEEK PROTECTION FROM GULF AND LOW-COST AIRLINES.
Published: 04/09/2013


http://www.businesstraveller.com/news/af-unions-seek-protection-from-gulf-and-low-cos

Air France's trade unions have appealed to French Prime Minister Jean-Marc Ayrault for government support as their airline goes through a "crisis of exceptional gravity... which is presenting the carrier with serious, economic and financial problems".

In a letter sent to the PM last June and made public yesterday, union representatives on the Air France board mainly blame the Gulf carriers and the growing number of low-cost carriers (LCCs) for their employer's financial predicament.

According to La Tribune, they claim the three main Gulf airlines — namely Emirates, Etihad and Qatar Airways — have taken away market share on routes to Asia, Africa and the Middle East.

The letter reads: "Whenever additional traffic rights are granted to those companies it results in a loss of activity and related employment in Europe."

The unions of Air France and the Air France-KLM Group want the French government to "freeze any new allocation of traffic rights until a fairer competition is finally established".

By "fairer competition" they cite the fact that Gulf carriers benefit from more benign operating conditions in the Gulf compared to Europe (see our New World Order special report, December 2010).

However, they note that as the government is seeking to sell its Dassault Rafale high-performance fighter jet to Qatar and the UAE then its request may fall on deaf ears. It is important to note here that trade deals can be won or lost over issues as simple as airline traffic rights.

Competition from LCCs is also blamed for Air France's worsening financial plight.

These airlines "have headquarters in the most accommodating European countries in terms of tax and social security contributions. The most effective LCCs are English or Irish. None of them is French. Therefore it deprives our country of these jobs."

Air France faces higher wage costs than its European rivals which places it at a competitive disadvantage. This is partly because of high payroll taxes.

The letter reveals that staff costs account for 32.4 per cent of Air France's operating costs, as against 28 per cent for KLM, 24 per cent for IAG (BA and Iberia) and 23.4 per cent for Lufthansa.

Finally, the issue of high fees at ADP (Aeroports de Paris) also disadvantages Air France.

"ADP is a monopoly and airlines are captive customers," concludes the letter.

It remains to be seen whether or not the French government will pay attention.

airfrance.com

Alex McWhirter
 
Personalmente concordo con la posizione dei sindacati francesi in toto. La vera liberalizzazione é quella che avviene nel nord America dove non si gioca coi contratti di lavoro (tipo dipendenti FR basati in Italia ma con contratti di lavoro irlandesi) e dove ogni compagnia che si chiami Virgin America o Delta Airlines giocano ad armi pari senza finanziamenti pubblici o da parte di enti pubblici o da parte di societá in mano pubblica.

A questo punto sarebbe da fare un piano europeo degli aeroporti visto che altrimenti é inevitabile che Emirates, Turkish Airlines ecc. porteranno via passeggeri da aeroporti secondari. Assolutamente da non rinnovare il permessi del volo Emirates Malpensa-New York. Personalmente sono sempre stato liberale ma la liberalizzazione che é venuta fuori é molto pericolosa.

Chi non concorda, beh allora non si lamenti del fatto che qualcuno si fará male, anzi in molti...



AF UNION SEEK PROTECTION FROM GULF AND LOW-COST AIRLINES.
Published: 04/09/2013


http://www.businesstraveller.com/news/af-unions-seek-protection-from-gulf-and-low-cos

Air France's trade unions have appealed to French Prime Minister Jean-Marc Ayrault for government support as their airline goes through a "crisis of exceptional gravity... which is presenting the carrier with serious, economic and financial problems".

In a letter sent to the PM last June and made public yesterday, union representatives on the Air France board mainly blame the Gulf carriers and the growing number of low-cost carriers (LCCs) for their employer's financial predicament.

According to La Tribune, they claim the three main Gulf airlines — namely Emirates, Etihad and Qatar Airways — have taken away market share on routes to Asia, Africa and the Middle East.

The letter reads: "Whenever additional traffic rights are granted to those companies it results in a loss of activity and related employment in Europe."

The unions of Air France and the Air France-KLM Group want the French government to "freeze any new allocation of traffic rights until a fairer competition is finally established".

By "fairer competition" they cite the fact that Gulf carriers benefit from more benign operating conditions in the Gulf compared to Europe (see our New World Order special report, December 2010).

However, they note that as the government is seeking to sell its Dassault Rafale high-performance fighter jet to Qatar and the UAE then its request may fall on deaf ears. It is important to note here that trade deals can be won or lost over issues as simple as airline traffic rights.

Competition from LCCs is also blamed for Air France's worsening financial plight.

These airlines "have headquarters in the most accommodating European countries in terms of tax and social security contributions. The most effective LCCs are English or Irish. None of them is French. Therefore it deprives our country of these jobs."

Air France faces higher wage costs than its European rivals which places it at a competitive disadvantage. This is partly because of high payroll taxes.

The letter reveals that staff costs account for 32.4 per cent of Air France's operating costs, as against 28 per cent for KLM, 24 per cent for IAG (BA and Iberia) and 23.4 per cent for Lufthansa.

Finally, the issue of high fees at ADP (Aeroports de Paris) also disadvantages Air France.

"ADP is a monopoly and airlines are captive customers," concludes the letter.

It remains to be seen whether or not the French government will pay attention.

airfrance.com

Alex McWhirter

Se da una parte concordo dall'altra trovo difficile che si riesca a creare una regolamentazione equa.
Si corre il rischio di fare del semplice "protezionismo", e in questo i francesi sono bravissimi.

Infatti perchè bloccare i vettori del golfo e non quelli asiatici, russi e un domani quelli africani?

Forse un qualcosa di più equo ma che non dovrebbe sfociare agli eccessi è quello di dare dei vantaggi ulteriori ai vettori Europei.

Per quanto riguarda le low cost il discorso è semplice quanto complicato devono pagare le tasse nello stesso modo degli altri vettori, però basta a nazionalisti per piacere ormai siamo in Europa.
 
I Francesi sicuramente qualcosa faranno, non sii lasceranno distruggere il mercato , soprattutto quello interno, come abbiamo fatto noi in Italia,
Vive la France.

Mah l'estremo protezionismo francese non mi è mai piaciuto soprattutto perchè certe volte sembra che non si rendano conto di essere in Europa
 
Mah l'estremo protezionismo francese non mi è mai piaciuto soprattutto perchè certe volte sembra che non si rendano conto di essere in Europa
A parte questo che è vero, non bisogna dimenticare che certi sindacati in AF fanno sembrare Landini della Fiom CGIL
un clone di Marchionne
 
Un conto sono le richieste dei sindacati, un altro sono le posizioni d'interesse di Air France e del governo francese.
 
Mah l'estremo protezionismo francese non mi è mai piaciuto soprattutto perchè certe volte sembra che non si rendano conto di essere in Europa

Allora meglio non starci in Europa, o magari starci all'Inglese.

Euro? No grazie .

Schengen ? No grazie.

Le macchine? Noi guidiamo a destra.

Pure i treni sono diversi ( scartamento ridotto).

Il sistema metrico ? Beh noi beviamo la pinta.

Non riusciamo neanche a prendere tutti i fondi strutturali a noi assegnati.

Però abbiamo preso le cose peggiori dall'unione europea, tipo la mobilità dei lavoratori ,ed aver permesso ad un baluba come MOL di farsi i caxxi suoi ( unico esempio e l' euroitaliota che ha permesso tanto.)
 
Concordo anche se a mio avviso il discorso da fare é molto semplice, non nascondo che non sono mai stato troppo europeista ma poco importa in questo discorso visto che il mercato del trasporto aereo ormai é europeo (se non di piú).

Dal momento che il protezionismo fuori dall'UE esiste io non vedo perché l'UE non debba fare un piano europeo degli aeroporti. Cosa significa? Semplicemente il fatto che compagnie aeree come Turkish, Emirates ecc. possono solo atterrare nei seguenti aeroporti in:
Italia: Malpensa, Fiumicino.
Francia: Parigi, Marsiglia, Nizza.
Germania: Francoforte, Monaco.
Regno Unito: Londra Heathrow, Londra Gatwick, Edinburgo.
ecc.

L'unica eccezione a tale regola sarebbero i voli charter. Il punto é che non é l'Italia a perderci ma l'UE intera.


Non verrá fatto visto che qui si va contro gli interessi di:
1) aeroporti (privati o pubblici).
2) enti locali.
3) societá di promozione turistica.

In Italia servirebbe un piano nazionale degli aeroporti ma per farlo bene si dovrebbero fondere tutte le societá di gestione aeroportuale (cosa che l'UE vedrá come fumo negli occhi) in modo che sparisca il campanilismo locale. In Spagna esiste l'AENA, ma Zapatero voleva spezzettarla, al momento Rajoy avrebbe fermato la cosa ma penso che prima o poi sará obbligato a farlo.

La concorrenza rimarrebbe visto che in un aeroporto come Bologna potrei comunque scegliere tra AZ, KL, AF, LH, BA ecc per andare ad esempio a New York. Se una persona volesse volare Turkish Airlines potrebbe farlo da Malpensa o Roma.

Sul protezionismo personalmente sono pro Francia ma entro certi limiti, ovvero: a me va bene che il Governo francese voglia proteggere societá d'interesse nazionale o che sono rappresentanti dell'immagine della Francia nel mondo (ad esempio Electricité de France e Perier) ma non mi va bene che le loro imprese come Lactis comprino aziende italiane come Parmalat quando noi non possiamo fare il contrario. Sei protezionista? Bene ma non entri in casa mia.


Il TGV Milano-Parigi non é piú gestito da Trenitalia nel tratto italiano (Milano-Modane) ma da SVI, societá del gruppo SNCF ferrovie francesi. Thello (gruppo Trenitalia-Veolia Transdev) vorrebbe aprire la tratta Milano-Marsiglia ma i francesi mettono i bastoni tra le ruote, bene allora noi dovremmo bloccare i loro TGV, invece non lo facciamo visto che non abbiamo un senso nazionale ma un campanilismo locale. Se lo Stato dicesse alle ferrovie francesi: "Visto che voi non fate entrare i treni italiani in Francia voi non entrate in Italia", il politico di turno urlerebbe allo scandalo.


Ed é successo esattamente questo per Malpensa: campanilismo locale.
 
Sulle compagnie a basso costo sarebbe veramente da indagare ma anche qua si scontra con interessi locali e giá m'immagino le solite polemiche ad esempio: "Ryanair indagata per favorire Alitalia", ma anche campanilismo giovanile: "Con Alitalia spendo 100 Euro per andare a Londra, con Ryanair solo 10 Euro quindi al diavolo lo Stato che vuole fermare il low cost!".
 
..
Il TGV Milano-Parigi non é piú gestito da Trenitalia nel tratto italiano (Milano-Modane) ma da SVI, societá del gruppo SNCF ferrovie francesi. Thello (gruppo Trenitalia-Veolia Transdev) vorrebbe aprire la tratta Milano-Marsiglia ma i francesi mettono i bastoni tra le ruote, bene allora noi dovremmo bloccare i loro TGV, invece non lo facciamo visto che non abbiamo un senso nazionale ma un campanilismo locale. Se lo Stato dicesse alle ferrovie francesi: "Visto che voi non fate entrare i treni italiani in Francia voi non entrate in Italia", il politico di turno urlerebbe allo scandalo....

Nota ferroviara: non so se hai notato ma il TGV tra Torino e Milano NON FA LA LINEA AV, nonostante sia un treno da 300 kmh.

Ci sono motivi di normativ e, standard e certificazioni, ovviamente.... ma altrettanto ovviamente si evidenzia come con i protezionismi e trucchi finisci per avere una linea AV costata un botto e impedire di utilizzarla per i servizi AV Italia-Francia.

Non c'e' la bacchetta magica, con le liberalizzazioni e i protezionismi asimmetrici e a macchia di leopardo finisce solo che i piu' forti o i piu' furbi inkiappettano gli altri, o che ci sono gravi diseconomie o inefficienze.

Per quanto mi riguarda nei settori soggetti a concorrenza internazionale strutturale, come internet o il trasporto aereo in linea di principio non vedo altra soluzioni di estendere a tutti le stesse regole e gli stessi vantaggi fiscali, ovunque siano basati, e poi liberalizzare totalmente con open skies generalizzato e slot all'asta... ma e' una parola, perche' non e' semplice, e non risolverebbe neanche del tutto il dilemma.
 
Mah l'estremo protezionismo francese non mi è mai piaciuto soprattutto perchè certe volte sembra che non si rendano conto di essere in Europa

Infatti loro la recessione non l'hanno nemmeno vista, hanno uno Stato Sociale degno di questo nome e molto altro che la mia generazione (quella che ancora vive in Italia) non vedra MAI...
L'Europa all' Italiana mi sembra sia la tra le peggio cose mai viste.

Allora meglio non starci in Europa, o magari starci all'Inglese.

Euro? No grazie .

Schengen ? No grazie.

Le macchine? Noi guidiamo a destra.

Pure i treni sono diversi ( scartamento ridotto).

Il sistema metrico ? Beh noi beviamo la pinta.

Non riusciamo neanche a prendere tutti i fondi strutturali a noi assegnati.

Però abbiamo preso le cose peggiori dall'unione europea, tipo la mobilità dei lavoratori ,ed aver permesso ad un baluba come MOL di farsi i caxxi suoi ( unico esempio e l' euroitaliota che ha permesso tanto.)

Quanto hai ragione.
 
Mah l'estremo protezionismo francese non mi è mai piaciuto soprattutto perchè certe volte sembra che non si rendano conto di essere in Europa

non ti piace perchè non sei francese! a me piacerebbero assai i sindacati e il protezionismo francese in italia! purtroppo siamo italiani e quindi destinati ad essere conquistati e sottomessi!
 
Nota ferroviara: non so se hai notato ma il TGV tra Torino e Milano NON FA LA LINEA AV, nonostante sia un treno da 300 kmh.

......

Decisamente OT ma colgo il post:
Tanto per quello che cambia su quella tratta... un paio di mesi fa il personale del freccia rossa ha comunicato che per motivi tecnici avremmo ulizzato la linea nomale invece di quella AV, morale, 11 minuti in piu'..
 
non ti piace perchè non sei francese! a me piacerebbero assai i sindacati e il protezionismo francese in italia! purtroppo siamo italiani e quindi destinati ad essere conquistati e sottomessi!

ma insomma, l'estremo protezionismo dei sindacati non sempre piace neanche ai francesi.

In ogni caso una nazione non può entrare in Europa avere i vantaggi e poi fare una politica nazionalista di protezionismo.

Ripeto con le dovute cautele non vedo male il protezionismo ma a livello europeo contro TUTTE le nazioni non-UE altrimenti dopo gli arabi arriveranno i cinesi, poi i sud africani, ecc. ecc.
 
ma insomma, l'estremo protezionismo dei sindacati non sempre piace neanche ai francesi.

In ogni caso una nazione non può entrare in Europa avere i vantaggi e poi fare una politica nazionalista di protezionismo.

Ripeto con le dovute cautele non vedo male il protezionismo ma a livello europeo contro TUTTE le nazioni non-UE altrimenti dopo gli arabi arriveranno i cinesi, poi i sud africani, ecc. ecc.

Concordo, anche se fracamente l'UE mi sembra tutto tranne protezionistica, direi piuttosto liberalista suicida che fará molto male a molte compagnie aeree...
 
Spero ci sia spazio per una voce un pochino fuori dal coro..

A me fa specie che siano i sindacati francesi, e non quelli olandesi, a lamentarsi per la presenza delle mediorientali. O, ancora meglio, che non siano Unite e BASSA, quelli inglesi, a farsi sentire.

La realtà è che il vantaggio "scorretto" di cui EK su tutte godrebbe è limitato, per così dire, al non pagare tasse sui redditi e ad avere tariffe molto basse per l'accesso e l'uso di DXB. Tutte cose che, volendo, i governi europei potrebbero copiare, invece di inventarsi tasse come l'APD, ban notturni e crociate ideologiche come l'ETS nei cieli europei che, seppur apprezzabile e giusto, per come è organizzato andrà a punire soltanto le compagnie europee. E lo stesso vale per le LCC, con la differenza che le tasse su lavoro e via dicendo sono comunque piú alte in Irlanda o Lussemburgo che negli EAU.

La vera, sostanziale, profonda differenza tra AF e EasyJet, tra AF e Emirates è che le seconde sono gestite in modo efficiente, AF no. So benissimo che parlare del personale navigante equivale a morire, ma AF è quella, tra le legacies, che non ha ancora iniziato ad affrontare la questione cabin crew. Ha ancora un bel po' di sussidiarie regionali, in via di disfacimento in Hop, che però le fanno perdere milioni di euro all'anno. Ha il merger più disfunzionale di tutti, quello con KLM, con le due compagnie - teoricamente partners - che si fanno concorrenza tra loro nei contratti di manutenzione e comprano separatamente. Per quel poco che vedo di loro, ci sono interi dipartimenti che pensano, agiscono e vivono come se non avessero alcuna responsabilità economica alla fine dell'anno.

Piccolissima chiosa finale: a me il protezionismo sembra molto simile alla svalutazione: nell'immediato piace, fa prendere voti e fa vincere le elezioni. Nel lungo termine, invece, fa male.
 
Piccolissima chiosa finale: a me il protezionismo sembra molto simile alla svalutazione: nell'immediato piace, fa prendere voti e fa vincere le elezioni. Nel lungo termine, invece, fa male.

E perdomami ma qua, mi trovi molto in disaccordo.
Una cosa e' pensare al protezionismo come scusa per tollerare malegestioni, RAM e' il tipico esempio e sono allineato al tuo pensiero.
Un altra cosa e' invece un governo che ha il dovere di proteggere i suoi interessi nazionali specie in un mondo ultracompetitivo, interessi che sono rappresentati anche dalle compagnie strategiche per l' interesse nazionale stesso, il che vuol dire anche e prima di tutto proteggere i propri lavoratori dalla concorrenza di quelle societa' o di quei prodotti di quei paesi in cui la mancanza di un minimo di struttura civile e di diritto del lavoro permette di raggiungere competitivita' fasulle.
 
Piccolissima chiosa finale: a me il protezionismo sembra molto simile alla svalutazione: nell'immediato piace, fa prendere voti e fa vincere le elezioni. Nel lungo termine, invece, fa male.

Peccato che col protezionismo, o quello che dagli anni '90 chiamerei semi-protezionismo non ha distrutto cosi tante compagnie aeree come questa concorrenza feroce senza regole.

Da quando il mercato é cosi liberalizzato é peggiorato tutto: il servizio (la concorrenza inizialmente l'ha migliorato ora invece é peggio di peggio dove anche le major ti fanno pagare il bagaglio e non ti danno quasi nulla di managiare), contratti dei dipendenti (negli aeroporti un precariato pauroso) ecc.