I rischi di chi vola troppo sul long-range


fabiazzo leggi bene il mio post precedente.Ho scaricato il mio livore solo sulla generica categoeia dei dipendenti AZ?Finalmente vedo che qualcuno dopo tanto elaborare ha capito cosa intendevo x esser "privilegiati",l'avere un normale contratto di lavoro.Lascia perdere il rampista a 800 euro la mese o l'ingegnere a 1300 dopo 20 anni;Giusto qs mattina un mio amico ingengnere di 52 anni tanto x fare un'esempio a caso è stato licenziato dopo anni di "contratto a progetto" con 1 busta paga mensile di 500 euro x 10 ore di lavorative al giorno xchè l'azienda x cui lavora è in esubero di personale,lui si è un "PRIVILEGIATO".Mi dispiace essere così crudo ma con la passione non si và da nessuna parte ci vuol anche dell'altro nella vita,ancora ricordo quando volevo fare il "pastore" a tempo pieno xchè amo la vita all'aria aperta.Io danilo non ho mai chiesto a nessuno di fare sacrifici anche se sò/sappiamo che le colpe sono ben altre,ma dove erano i sindacati quando AZ veniva usata come ufficio collocamento politico o quando veniva nominato un nuovo capo azienda?hai volgia tu a dire che ce ne sono stati di capi azienda "capaci",lo si evince dalla situazione in cui oggi l'azienda è,erano qs i motivi x cui bisognava sciperare ad oltranza,ma evidentemente qualcosa nel sindacato,o,a livello di rappresentanza dei lavoratori qualcosa non ha funzionato.Io purtroppo al contrario di quello che quacuno qui sul forum può pensare non ho 1 buon lavoro visto che non han trovato nessuno altro disposto a farlo,poi alla prima che combino la regola è se,pre quella,ti licenzio e te ne vai visto che all'alba dei 34 anni sono ancora precario non avendo nessun tipo di legame a livello di "contratto di lavoro" con le aziende e con le persone di cui sono il "rappresentate" e che rappresento,son proprio un "privilegiato".Mi ricordo ancora quando non mi andavano certi ambienti di lavoro,ho sempre ringraziato e salutato,non sono mai sceso a compromessi,anche se avrebbero fatto "moneta falsa" pur di trattenermi,spesso ho anche sfidato la "SORTE" che oggi mi vede e mi ha voluto capo del sindacato che rappresento.Oggi 1 dei motivi x cui faccio qs lavoro(ma chi me lo fà fare?)non è quello x cui mi permette di godermi tutti i piaceri e i lussi della vita,quali poi non ho ancora capito,ma,lo faccio xchè son sicuro cone lo sono anche gli altri con cui collaboro di non dovere o dare niente a nessuno,certo sono fortunato.Ricordo ancora gli esordi quando il caro "GIANNI" assassinato in america anni or sono prese mè e altri 5/6 ragazzi-e sotto la sua personale protezione,ricordo ancora le prese x il culo della gente e degli amici,che il sabato andavano a ballare o a fare il week-end,e io ero in ufficio come un pirla,oppure come i tanti giorni di "ferragosto" in ufficio a milano,con quuelli che mi telefonavano schernendomi,ricordo ancora i tanti mesi ed anni senza vedere 1 lira.oggi mi rincuora il fatto che succede il contrario sono io che prendo x il culo quelli di allora.C'est la vie.Comunque ancora oggi sono in cerca di un lavoro stabile.Io sapevo che qualcuno fraintendesse quando quando dico"chiudiamo AZ e mandiamo tutti a casa",penso che ad oggi sia ancora il male minore x tutti,e mi dispiace dirlo,che ci crediate o meno,però ditemi fino ad oggi che benefici ha portato l'accanimento terapeutico x tenere in vita qs moribondo?mi dispiace ma qs non nè demagogia ne qualunquismo.son ancora convinto che sarebbe il male minore x tutti,lavoratori,politici,contribuneti,cittadini ecc ecc.Hai ragione non potete andare da "cimoli" a dirgli che + voli + perdi,lo puoi sempre dire a te stesso la mattina quando ti guardi allo specchio e che,non sei nemmeno in grado di aumentare la tua produttività e quella dell'azienda,lo hanno già detto gli altri,però non ci vorrebbe tanto a portar la cosa a conoscenza dei media,e,dei cittadini,è chiaro che lo stipendio non lo ruba nessuno,ma volgio ancora ricordare che se non eravate in un'azienda "PRIVILEGIATA" che dovrebbe stare in piedi da sola e invece stà in piedi con soldi non suoi e che produce solo debiti come la vostra eravate a spasso già da 1 pezzo,vedi quel grande gruppo italiano che in 1 anno ha licenziato 50 mila persone senza che nessuno abbia "cagato di striscio" i poveri e non "PRIVILEGIATI" lavoratori,chiaramente sui giornali non è uscita 1 riga,visto che son sempre di chi li ha licenziati,ma anzi è descritto come un grande industriale.Mi dispiace se anche qs volta son stato rude,non è nella mia intenzione esserlo,anzi stimo moltissimo coloro i quali pensano possa avercela con questi ultimi,ritenedoli un "bene prezioso" x il forum vedi A:DRIVER e le sue foto filamti(son fatto così)che paccia o meno,penso che la conversazione fino ad ora si è svolta in maniera + o - accesa ma in toni civili,mi auguro che come è stato inviato a mè un PVT da 1 moderatore sia stato inviato anche ad altri che mi han messo in bocca parole non mie.Adesso devo prorio andare ho 10 giorni di lavoro arretrato caisa l'inutile pellegrinaggio non di piacere in australia ed estremo oriente.Mò si che so cazzi miei.
 
ti quoto quasi su tutto solo su una cosa non sono d'accordo sul fatto che mi stimi per i filmati e le foto
preferirei essere stimato per la serietà con cui afronto il lavoro ogni giorno spaccandomi il cosiddetto....e con la stessa serietà con cui cui in 6 anni avrò fatto non più di 15 gg di malattia,garantendo una produttività e operatività elevata
senza dimenticare la serietà nello studio e l'aggiornamento professionale che non deve essere fatto solo in vista dei check al simulatore ma sempre per un proprio accrescimento personale
quando mi faccio la barba non mi sono fai fatto problemi di produttività,perchè sò che con 800 ore l'anno ho fatto abbastanza,poi se gli altri sono meno seri nel lavoro,saranno problemi della loro coscienza,la mattina quando si faranno la barba
 
Jaguar, il tuo lungo post mettte in mezzo un sacco di argomenti che allargano di parecchio il campo. In linea generale non posso che essere d'accordo con quello che dici. Vorrei però fare due osservazioni. Uno, in un paese civile avere un contratto di lavoro regolare dovrebbe essere la norma, non l'eccezione; discutere su come si è arrivati a questo stato di cose ci porterebbe troppo lontano: globalizzazione, legge Biagi, pacchetto Treu, immigrazione, politica, eccetera. Non è luogo per questo forum, credo.
Due: sposare la tesi giornalistica per cui AZ ha mangiato migliaia di miliardi di lire in quarant'anni è demagogico, per un semplice motivo. Senza andare a scomodare la filosofia che c'è dietro il "patto sociale" di uno Stato, per quei quarant'anni, tramite l'IRI, si era deciso che determinati servizi ( trasporti, telecomunicazioni, alcune banche ) fossero di carattere strategico per il sistema-Paese e dovevano quindi essere tutelate per far funzionare tutto il resto. Questa visione delle cose era pienamente giustificata dalle condizioni sociopolitiche nelle quali l'Italia si muoveva, ovvero dal dopoguerra -periodo delicatissimo dove la stabilità è fondamentale- fino alla fine della Guerra Fredda: è lì che il mondo è cambiato. Per cui i soldi "bruciati" da AZ sono di natura simile a quelli bruciati dalla telecom o dalle Ferrovie: ma, a pensarci, chi è il pazzo che aumenterebbe le tariffe dei treni a "livelli di mercato" ? Si fermerebbe l'Italia !! Per cui, tramite le tasse, si decide di finanziare attività strategiche che, pur viaggiando in perdita, nel computo totale del sistema-Paese portano guadagno. E' ovvio, purtroppo, che in questi casi c'è un sacco di gente che se ne approfitta. E visto che ad un certo punto si è deciso di mettere al centro della vita il Denaro anzichè l'Uomo, ecco che sono cominciate le privatizzazioni selvagge, anche per mettere una pezza al debito pubblico che esplodeva per motivi che non staremo qui a discutere, ed ecco che il gioco non funziona più. Hanno incominciato a dirci che lo si fa in nome della sacra Europa ( ma l'avete letta la costituzione europea ? Un autentico delirio...). E quindi la strada più breve è prendersela con i lavativi, con i sindacati, con Berlusconi, con Ronaldo, con la fata Turchina, con i cinesi, quando il problema è di ordine politico.