I contratti di lavoro Ryanair


Re: Ryanair annulla centinaia di voli per mancanza di piloti

Tornando in topic, questo è l'ultimo aggiornamento arrivato da FR: tutto sistemato tranne le briciole.

Ryanair Punctuality Update & Processing Of Refunds / Moves Now Almost Completed

16 Oct 2017

Ryanair today (16 Oct) updated its progress on the schedule change of 18,000 (2%) of its 800,000 flights between November and March, with 97% of customers’ refund or re-routing requests now completed, and urged the final remaining customers to make contact as soon as possible.

For Sept/Oct cancellations (announced 18 Sep):

  • All 315,000 customers received email notices
  • Over 313,000 re-routings or refunds (99.4% of customers) have been processed
  • The remaining 2,000 customers (0.6%) have yet to contact Ryanair
For winter schedule changes (announced 27 Sep):

  • All 400,000 customers have received email notices
  • Over 384,000 re-routings or refunds (96% of customers) have been processed
  • The remaining 16,000 (4%) have yet to contact Ryanair

Like other airlines, Ryanair was badly affected by another unjustified French ATC strike on Tuesday 10 Oct. But, over the last 7 days, Ryanair’s first wave punctuality has remained extremely high at 95% on-time (98% excluding Tuesday 10th). Out of 15,000 flights operated last week, only 8 flights (in addition to the 344 French ATC strike cancellations) were cancelled, and all of these were due to adverse weather conditions (see below).

PUNCTUALITY & CANCELLATIONS

[TABLE="width: 541"]
[TR]
[TD="width: 64"]Oct[/TD]
[TD="width: 24, colspan: 2"]
[/TD]
[TD="width: 125"]1st wave on-time[/TD]
[TD="width: 181"]Daily Cancellations[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 64"]Mon[/TD]
[TD="width: 24, colspan: 2"]9[/TD]
[TD="width: 125"]97%[/TD]
[TD="width: 181"]0[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 64"]Tue[/TD]
[TD="width: 24, colspan: 2"]10[/TD]
[TD="width: 125"]82%[/TD]
[TD="width: 181"]344 (French ATC Strike)[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 64"]Wed[/TD]
[TD="width: 24, colspan: 2"]11[/TD]
[TD="width: 125"]97%[/TD]
[TD="width: 181"]1 (Weather)[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 64"]Thu[/TD]
[TD="width: 24, colspan: 2"]12[/TD]
[TD="width: 125"]98%[/TD]
[TD="width: 181"]0[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 64"]Fri[/TD]
[TD="width: 24, colspan: 2"]13[/TD]
[TD="width: 125"]98%[/TD]
[TD="width: 181"]0[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 64"]Sat[/TD]
[TD="width: 24, colspan: 2"]14[/TD]
[TD="width: 125"]98%[/TD]
[TD="width: 181"]4 (Weather)[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 65, colspan: 2"]Sun[/TD]
[TD="width: 23"]15[/TD]
[TD="width: 125"]97%[/TD]
[TD="width: 181"]3 (Weather)[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 64"]Ave[/TD]
[TD="width: 24, colspan: 2"]
[/TD]
[TD="width: 125"]95% (98% excl. Tue)[/TD]
[TD="width: 181"]
[/TD]
[/TR]
[TR]
[TD="width: 64"]
[/TD]
[TD="width: 1"]
[/TD]
[TD="width: 23"]
[/TD]
[TD="width: 125"]
[/TD]
[TD="width: 181"]
[/TD]
[/TR]
[/TABLE]

Ryanair’s Kenny Jacobs said:
“We have now processed 96% of refunds or re-routing requests from customers affected by our winter schedule changes and we urge the remaining 16,000 customers to contact us as soon as possible to finalise their arrangements. We once again apologise to all customers affected by these cancellations and winter schedule changes.
These painful and deeply regretted winter schedule reductions have restored our industry leading punctuality with 95% of our first wave flights departing on-time last week (98% excluding Tuesday, which was badly affected by the unjustified French ATC strike), which means customers can now book our low fare flights confident that there is no danger of further roster related flight cancellations.”

http://corporate.ryanair.com/news/ryanair-punctuality-update-processing-of-refunds-moves-now-almost-completed/
 
Re: Ryanair annulla centinaia di voli per mancanza di piloti

Per rispondere sempre ad Aless, le cose sono un bel po' di tempo che non vanno bene, come in questo articolo del 2013, ma solo adesso ci sono diverse valide alternative che hanno portato i piloti RYR a scappare
http://uk.reuters.com/article/uk-ry...up-wants-safety-inquiry-idUKBRE97B0IU20130812

Solo qualche passaggio, per rispondere anche a GOAT2

The Ryanair Pilot Group (RPG), which the company does not recognise, said it had polled more than 1,000 pilots and first officers, over a third of the airline’s total, and found 94 percent wanted regulators to conduct an inquiry.


It also said 89 percent did not consider that the airline had an open and transparent safety culture and two thirds were not comfortable raising issues through an internal reporting system.
...
RPG’s chairman, Evert van Zwol, who is not a Ryanair pilot but until recently was president of the Dutch Airline Pilots Association (VNV), said three quarters of Ryanair pilots are employed through agencies and nearly all of these are on so-called zero-hour contracts, which offer no guaranteed work.
The Irish Airline Pilots’ Association trade union said these contracts had some of the worst conditions in the industry.
That could mean pilots may shy away from speaking up, for example on whether their plane was carrying enough fuel, or choose to fly when sick, Van Zwol said.
While there was no proof that this was the case, the concerns warranted a full independent inquiry to establish if there were any grounds for safety concerns, he said.



Intanto ti ringrazio per i tuoi ultimi interventi che hanno portato dati interessanti sui quali ragionare. Per rispondere alla tua precedente domanda, si, credo sia legittimo voler migliorare la propria condizione lavorativa, non vedo perchè no, non so dirti in che modo perchè ribadisco, non conosco quella realtà da poter avere un'opinione in merito. Ribadisco però anche che, almeno per quanto mi riguarda, non ho mai condannato la volontà di cercare migliori condizioni, ma ho parlato di metodo sbagliato. Il modus che è venuto fuori anche qui è quello già visto altre volte: si butta li la questione, non si ottengono immediate risposte positive, la si butta in caciara tirando fuori le bottigliette d'acqua (o mutande di Tokyo), si cerca il melodramma scomodando la sicurezza (divise infuocate col lanciafiamme), capisci il parallelismo di cui parlo? E questo atteggiamento, come ti ho già scritto in precedenza, oltre a trovarlo controproducente, lo trovo anche irritante. Il messaggio che passa è "tu non capisci una fava di ste cose dammi ragione e falla finita", ed è questo tristemente il modus di tante realtà sidacali con cui tanti di noi si devono confrontare con regolarità, e non ho paura di scriverlo. Considera anche che questa "richiesta" viene comunque da una parte di lavoratori che si muove e vive in un tessuto sociale che non ha quella retribuzione. E mi dispiace tornare sempre sul discorso economico, ma è proprio così che va il mondo: se ti trovi in una posizione superiore alla mia e vuoi la mia comprensione ti devi impegnare il doppio per farmi vedere le cose come le vedi tu. Siamo umani, lo hai scritto tu, ed anche questo fa parte dell'animo umano: considerare il proprio interlocutore partendo dalla propria posizione e non da quella di chi ci sta di fronte. Argomentando, come hai fatto tu, può invece aiutare a capire meglio che cosa ci viene detto, liberi comunque di pensarla diversamente. Per quanto riguarda il discorso sicurezza purtroppo non mi trovi d'accordo, ma di nuovo, non ho la pretesa di conoscere la verità. Se le cose stanno davvero così, come nell'articolo da te postato del pilota dirottato a FCO, e con una frequenza tale da rendere la cosa un problema reale, che vuoi che ti dica, sicuramente mi dispiace per i lavoratori FR, ma davvero, un'accusa di questa gravità andrebbe forse affrontata, con corredo di prove, nelle sedi opportune, non nelle veline sindacali, men che meno su un blog. E concludo ringraziando anche Aless, il suo ultimo intervento mi trova d'accordo sia nel modo che nei concetti espressi.
 
Re: Ryanair annulla centinaia di voli per mancanza di piloti

Ma ci fanno così tanto schifo i piloti Ryanair da non volere nemmeno che paghino le tasse in Italia quando risiedono e lavorano nel nostro paese?
 
Re: Ryanair annulla centinaia di voli per mancanza di piloti

Ma ci fanno così tanto schifo i piloti Ryanair da non volere nemmeno che paghino le tasse in Italia quando risiedono e lavorano nel nostro paese?

Giuridicamente - e mi sembra di capire anche fiscalmente - non lavorano nel nostro Paese.
 
Re: Ryanair annulla centinaia di voli per mancanza di piloti

Giuridicamente - e mi sembra di capire anche fiscalmente - non lavorano nel nostro Paese.

La giurisprudenza italiana dovrebbe essere piuttosto netta al riguardo: il Testo Unico delle imposte sui redditi (TUIR) stabilisce che "ai fini delle imposte sui redditi si considerano residenti le persone che per la maggior parte del periodo di imposta sono iscritte nelle anagrafi della popolazione residente o hanno nel territorio dello Stato il domicilio o la residenza ai sensi del codice civile."

La Corte di Cassazione si è espressa più di una volta sul concetto di domicilio fiscale, che non è una scelta soggettiva. Non basta iscriversi all'AIRE per essere considerati residenti all'estero, per esempio. Il domicilio è inteso come sede principale degli affari, interessi e delle relazioni personali: un pilota che vive con la famiglia a Trapani, vola da Trapani, riporta professionalmente a un Base Captain a Trapani, non può ai sensi dell'ordinamento tributario italiano essere considerato residente all'estero. Poco più di un anno fa la Corte di Cassazione ha ribadito questo concetto: "ai fini della determinazione del luogo della residenza normale si riconosce la preminenza dei legami professionali e personali dell’interessato in un luogo determinato".
 
Re: Ryanair annulla centinaia di voli per mancanza di piloti

La giurisprudenza italiana dovrebbe essere piuttosto netta al riguardo: il Testo Unico delle imposte sui redditi (TUIR) stabilisce che "ai fini delle imposte sui redditi si considerano residenti le persone che per la maggior parte del periodo di imposta sono iscritte nelle anagrafi della popolazione residente o hanno nel territorio dello Stato il domicilio o la residenza ai sensi del codice civile."

La Corte di Cassazione si è espressa più di una volta sul concetto di domicilio fiscale, che non è una scelta soggettiva. Non basta iscriversi all'AIRE per essere considerati residenti all'estero, per esempio. Il domicilio è inteso come sede principale degli affari, interessi e delle relazioni personali: un pilota che vive con la famiglia a Trapani, vola da Trapani, riporta professionalmente a un Base Captain a Trapani, non può ai sensi dell'ordinamento tributario italiano essere considerato residente all'estero. Poco più di un anno fa la Corte di Cassazione ha ribadito questo concetto: "ai fini della determinazione del luogo della residenza normale si riconosce la preminenza dei legami professionali e personali dell’interessato in un luogo determinato".

+1
mi fai ricordare le lezioni di tributario
 
Re: Ryanair annulla centinaia di voli per mancanza di piloti

Per curiosità sono andato a pescare anche la Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, N. 310, del 28-11-1974, nella quale è pubblicata la convenzione contro le doppie imposizioni fra Italia e Irlanda. E qui emergono delle contraddizioni.

Articolo 7 "Navigazione marittima ed aerea"
I redditi derivanti dall'esercizio, in traffico internazionale, di navi o aeromobili non sono tassabili che nello Stato contraente in cui è situata la sede della direzione effettiva dell'impresa.

Articolo 13 "Libere professioni"
I redditi che un residente di uno Stato contraente ritrae dall'esercizio di una libera professione o da altre attività indipendenti di carattere analogo non sono tassabili che in detto Stato, a meno che egli non disponga abitualmente nell'altro Stato contraente di una base fissa per l'esercizio delle sue attività. Se egli dispone di una tale base fissa i redditi sono tassabili nell'altro Stato ma soltanto nella misura in cui essi sono attribuibili alla detta base fissa".

Articolo 14 "Lavoro subordinato"
"I salari e le altre remunerazioni analoghe percepiti come corrispettivo di lavoro subordinato effettuato nell'uno o nell'altro Stato contraente da un residente di uno Stato contraente non sono tassaibili che in quest'ultimo Stato, a meno che il lavoro subordinato non venga svolto nell'altro Stato contraente. Se il lavoro è quivi svolto, le remunerazioni percepite a questo titolo sono tassaibili in detto altro Stato. [...]
Nonostante le precedenti disposizioni, le remunerazioni relative a lavoro subordinato svolto a bordo di navi ed aeromobili in traffico internazionale sono tassibili nello Stato contraente in cui è situata la sede della direzione effettiva dell'impresa".

In questo contesto normativo, se ho capito bene, serve stabilire se il pilota sia un (1) lavoratore subordinato, (2) un libero professionista o (3) un'impresa.
I contractor spesso mettono su imprese: in tal caso, dovrebbero comunque pagare in Italia le tasse relative al reddito percepito per operazioni su voli nazionali.
Un contractor che opera come libero professionista dovrebbe pagare tutte le proprie tasse in Italia.
Un dipendente di Ryanair dovrebbe corrispondere al fisco in Italia le tasse sul reddito percepito per operazioni su voli nazionali.

Mi pare un gran casino. Non mi sorprende che i piloti Ryanair chiedano di essere assunti regolarmente sul territorio nazionale nel quale operano.
Credo sia anche nell'interesse dei contribuenti di ciascun paese accogliere i piloti Ryanair nel novero dei taxpayer nazionali.
 
Re: Ryanair annulla centinaia di voli per mancanza di piloti

Ma allora perchè ce lo sbatti sul tavolo come urgente crisi da risolvere, se nemmeno sai se sia una situazione concreta o meno? Ne hai parlato di tu di questa cosa, mica noi.

Non entro nei cavilli, ma se sono i piloti ryanair a chiederlo ci sarà un motivo più che giustificato, o stanno facendo i capricci?


E quindi sono la categoria più vulnerabile e solo una parte del problema

E ariquindi? Se FR lo reputerà un problema cambierà strategia. Se le leggi nazionali lo impediranno, si adeguerà. Ma non c'è nulla di illecito in tutto ciò, che io ne sappia.
Assolutamente no, ma ti ha risposto Kenadams.

Se vogliamo parlare sul piano filosofico del fatto che sia o meno giusto apriamo invece un'altra parentesi. Ma se vuoi addentrarti in questa direzione non ti stupire se la gente ti invita di aprire gli occhi e svegliarti, e guardare al di fuori del piccolo mondo del trasporto aereo per capire come e quanto l'economia del pianeta sia in crisi, le condizioni di lavoro in mutamento (verso il basso) e la qualità della vita a seguire. Non è bello? Non è giusto? Ahimè è così.
E quindi? Non possono manifestare, adesso che ancora possono, per evitare che le loro condizioni peggiorano ancora?

Intanto ti ringrazio per i tuoi ultimi interventi che hanno portato dati interessanti sui quali ragionare. Per rispondere alla tua precedente domanda, si, credo sia legittimo voler migliorare la propria condizione lavorativa, non vedo perchè no, non so dirti in che modo perchè ribadisco, non conosco quella realtà da poter avere un'opinione in merito. Ribadisco però anche che, almeno per quanto mi riguarda, non ho mai condannato la volontà di cercare migliori condizioni, ma ho parlato di metodo sbagliato.
Devo aver capito male, ma sono contento che siamo d'accordo

Argomentando, come hai fatto tu, può invece aiutare a capire meglio che cosa ci viene detto, liberi comunque di pensarla diversamente.
Certo, ma non è che i lavoratori di RYR (anche i CC sono in condizioni lavorative infime) si possono mettere a spiegare a tutta l'opinione pubblica come stanno le cose...

Per quanto riguarda il discorso sicurezza purtroppo non mi trovi d'accordo, ma di nuovo, non ho la pretesa di conoscere la verità. Se le cose stanno davvero così, come nell'articolo da te postato del pilota dirottato a FCO, e con una frequenza tale da rendere la cosa un problema reale, che vuoi che ti dica, sicuramente mi dispiace per i lavoratori FR, ma davvero, un'accusa di questa gravità andrebbe forse affrontata, con corredo di prove, nelle sedi opportune, non nelle veline sindacali, men che meno su un blog. E concludo ringraziando anche Aless, il suo ultimo intervento mi trova d'accordo sia nel modo che nei concetti espressi.
Quale deve essere la frequenza da creare un problema reale? Se tu conosci qualche persona con un contratto a tempo, o contratto a chiamata, prova a chiedergli se ha voglia di rimanere a casa quando sta male...? Adesso pensa che questa persona è il tuo pilota, che ha mal di testa ma deve andare per forza perchè altrimenti lo mandano a stokazzenburg, perchè è l'unico volo del mese che gli hanno programmato o perchè la fidanzata vuole l'anello nuovo
E' una questione di company culture, non ci si può sempre muovere sul filo della legalità, perchè prima o poi il motore scoppia se lo tieni sempre al limite del fuorigiri

A policy factor becomes an inherent part of the causal mechanism when top management of manufacturers, air carriers, professional organizations, airports or regulatory agencies helped set the stage for the accident by ignoring the lessons from predictive incidents and similar accidents in the past, or by tolerating unwarrented compromises for reasons of self-image, economy, or ineptness. (G.M. Bruggink)

Se vuoi, c'è un altro bel video su youtube che troverai cercando "Normalization of deviance" che può arrivare a far capire come piccole "concessioni" che ci facciamo, possono poi portare a problemi più grandi


Ma ci fanno così tanto schifo i piloti Ryanair da non volere nemmeno che paghino le tasse in Italia quando risiedono e lavorano nel nostro paese?
94 minuti di applausi! Grazie per portare un po' di senso a questa discussione!
La giurisprudenza Italiana dovrebbe essere chiara, ma il tribunale di Bergamo (toh!) è comunque andato in favore di RYR, mentre in altri paesi (Norvegia? Svezia?) le cose sono andate diversamente
 
Re: Ryanair annulla centinaia di voli per mancanza di piloti

Non vorrei ricordare male, ma su queste pagine se non sbaglio in passato qualche dipendente FR disse che dal 2012 o giù di lì chi lavorava in italia aveva i contributi pagati all'INPS a causa di una nuova legge europea, possibile?

EDIT ho trovato questo: La situazione si complica ulteriormente se consideriamo la posizione contrattuale dei nuovi assunti, cioè di coloro che sono entrati in compagnia dopo il 2012.
In generale, quando si viene assunti, si firma un contratto con un'agenzia interinale e lo stipendio è a ora di volo; non si ha diritto ad un fisso. Questi colleghi sono stati assunti dopo l'entrata in vigore della legge europea che prevede il pagamento della social insurance nel paese in cui si è basati, e in Italia versano i contributi all'INPS.
Essendo una somma più alta rispetto a quella che si paga in Irlanda, la Ryanair ha offerto ai nuovi assunti uno stipendio inferiore del 12% rispetto a quello firmato da chi ha cominciato prima del 2012, per coprire la perdita che avrebbe avuto con i pagamenti in Italia.
In poche parole, pur facendo tutti lo stesso lavoro, c'è una differenza sostanziale di guadagno.


preso da: https://www.google.it/url?sa=t&rct=...taliano).doc&usg=AOvVaw2Na-5ZyXQbKHKC98gXJRP-


comunque per quanto riguarda il discorso contributi, la sentenza più recente che ho trovato è questa:

http://www.ilgiorno.it/bergamo/cronaca/ryanair-inps-1.3295203
Ryanair batte ancora Inps. "Legittimi i versamenti in Irlanda"

Ryanair batte ancora Inps. "Legittimi i versamenti in Irlanda"
La Corte d’Appello di Brescia sposa la tesi dei giudici del primo grado
di FRANCESCA MAGNI
Tribunale di Bergamo, Ryanair non deve pagare 9,4 milioni di tasse
Orio al Serio, 27 luglio 2017 - Ryanair batte l’Inps per la seconda volta. Lo ha affermato giovedì scorso, la Corte d’Appello di Brescia, dichiarando legittimi i versamenti contributivi irlandesi, per il personale italiano stanziato a Orio al Serio confermando la sentenza di primo grado del tribunale di Bergamo del marzo 2016. "La Corte di Brescia accertando la presenza dei certificati di conformità contributiva irlandesi, ha confermato la loro non sindacabilità", ha spiegato Sergio Barozzi, avvocato dello Studio Lexellent, difensore della compagnia amministrata dall’ecelettico Ceo Michael O’Leary. Infatti, la sentenza della Corte d’appello, arriva dopo la decisione della Corte di Giustizia europea, che vieta a un tribunale locale, di sindacare la decisione di un altro Stato membro, che abbia rilasciato il certificato di conformità contributiva.

In sostanza è stata riconfermata la sentenza emessa dal Tribunale di Bergamo, nel marzo 2016: l’Inps aveva chiesto a Ryanair 9,4 milioni di euro, per gli anni 2006-2010.
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Questa invece la precedente del tribunale di Bergamo:
IL TRIBUNALE DI BERGAMO NEL CASO RYANAIR CONFERMA CHE NON VI PUÒ ESSERE UNA DOPPIA IMPOSIZIONE PREVIDENZIALE PER AZIENDE CON PIÙ SEDI NELL’UNIONE EUROPEA.

31 marzo 2016 - GlobalLegalChronicle

Il Tribunale di Bergamo, sezione lavoro, ha rigettato le pretese dell’INPS di ottenere i versamenti previdenziali relativi ai dipendenti italiani di Ryanair che operano all’aeroporto di Orio al Serio.

Il Tribunale di Bergamo ha confermato la sentenza emessa nell’ottobre scorso dal Tribunale di Bologna, conforme alle posizioni espresse dalla Corte di Cassazione italiana e dalle sezioni Lavoro dei Tribunali di Velletri e di Brescia, oltre che da molti tribunali in Europa, che hanno stabilito come il luogo di lavoro dell’equipaggio di una compagnia aera sia l’aeromobile dove svolgono le loro mansioni.

La contestazione dell’INPS di Bergamo era relativa al personale Ryanair in partenza dall’aeroporto di Orio al Serio. L’INPS aveva chiesto a Ryanair il versamento di 9 milioni di contributi già regolarmente pagati in Irlanda.

La sentenza di Bergamo conferma un principio chiave della normativa europea, ovvero che non vi può essere una doppia imposizione previdenziale per i dipendenti di aziende con sede in un paese comunitario che operino in un altro paese, ove gli obblighi previdenziali siano stati correttamente assolti nel paese dove l’azienda ha sede.

Ryanair in Italia, per quanto riguarda le questioni attinenti al diritto del lavoro, è assistita dallo Studio Lexellent, nelle persone degli avvocati Sofia Bargellini e Sergio Barozzi.
 
Ultima modifica:
Re: Ryanair annulla centinaia di voli per mancanza di piloti

Se vuoi, c'è un altro bel video su youtube che troverai cercando "Normalization of deviance" che può arrivare a far capire come piccole "concessioni" che ci facciamo, possono poi portare a problemi più grandi
Ti e' mai venuto in mente che questo concetto vale anche (e soprattutto) all'inverso nel mondo delle gerarchie aziendali?

La giurisprudenza Italiana dovrebbe essere chiara, ma il tribunale di Bergamo (toh!) è comunque andato in favore di RYR, mentre in altri paesi (Norvegia? Svezia?) le cose sono andate diversamente
Gombloddo?
A dir la verita' la giurisprudenza Italiana in questo caso si e' espressa in maniera chiara e stranamente unanime. Anche Bologna, Brescia e Velletri. Vedi post sopra il mio.
 
Ultima modifica:
Re: Ryanair annulla centinaia di voli per mancanza di piloti

Ti e' mai venuto in mente che questo concetto vale anche all'inverso nel mondo delle gerarchie aziendali?
Non ho capito quale concetto vorresti esprimere

Gombloddo?
A dir la verita' la giurisprudenza Italiana in questo caso si e' espressa in maniera chiara e stranamente unanime. Anche Bologna, Brescia e Velletri. Vedi post sopra il mio.
Parafrasando kenadams, ti fa schifo che gente che vive e lavora in un paese, ne usa i suoi servizi, paga le tasse in un paese diverso, oltretutto creando una concorrenza sleale nel mercato?
 
Re: Ryanair annulla centinaia di voli per mancanza di piloti

Non ho capito quale concetto vorresti esprimere
Immaginavo


Parafrasando kenadams, ti fa schifo che gente che vive e lavora in un paese, ne usa i suoi servizi, paga le tasse in un paese diverso, oltretutto creando una concorrenza sleale nel mercato?
Puo' non piacere, ma che sia sleale lo sostieni tu non la legge.
 
Re: Ryanair annulla centinaia di voli per mancanza di piloti

Bene, allora spiegami
Te lo semplifico molto: se io datore di lavoro o piu' in generale un tuo capo, ti do' "piccole concessioni" senza avere mai nulla in cambio, portera' inevitabilmente a problemi molto piu' grandi e difficili da gestire.

La legge stabilisce che è legale, non sleale
No, la concorrenza sleale e' un illecito nel codice civile. La legge dice che Ryanair (fino ad ora) non sta facendo nulla di sleale.
 
Re: Ryanair annulla centinaia di voli per mancanza di piloti

Non vorrei ricordare male, ma su queste pagine se non sbaglio in passato qualche dipendente FR disse che dal 2012 o giù di lì chi lavorava in italia aveva i contributi pagati all'INPS a causa di una nuova legge europea, possibile?

La sentenza di Bergamo riguarda i contributi nel periodo 2006-2010. Nel 2012 il Governo Monti introdusse il decreto legge 179/2012 (da capire se sia ancora in vigore) col quale sancì che "Ai fini del diritto aeronautico, l'espressione «base» identifica un insieme di locali ed infrastrutture a partire dalle quali un'impresa esercita in modo stabile, abituale e continuativo un'attivita' di trasporto aereo, avvalendosi di lavoratori subordinati che hanno in tale base il loro centro di attivita' professionale, nel senso che vi lavorano, vi prendono servizio e vi
ritornano dopo lo svolgimento della propria attivita'. Un vettore aereo titolare di una licenza di esercizio rilasciata da uno Stato membro dell'Unione europea diverso dall'Italia e' considerato stabilito sul territorio nazionale quando esercita in modo stabile o
continuativo o abituale un'attivita' di trasporto aereo a partire da una base quale definita al periodo precedente.".

I contractor di Ryanair, però, non sono lavoratori subordinati...
 
Re: Ryanair annulla centinaia di voli per mancanza di piloti

Il bello che state discutendo da diverse pagine della legalità della situazione di forse il 25% dei piloti, cioè quelli che hanno contratto diretto con Ryanair, mentre la maggioranza, i cosiddetti contractors, ufficialmente non esiste neppure. Altro che sleale, quella è una mostruosità di cui non si parla per il semplice fatto che nessuno di loro ha ufficialmente rapporti di lavoro con Ryanair, pur essendone la maggioranza dei "lavoratori".
Costretti ad aprire una loro Limited company in Irlanda, di cui sono soci insieme ad altri due piloti (di cui non possono nemmeno conoscere il nome), tramite tre commercialisti indicati da Ryanair (non puoi scegliere il tuo ovviamente), che prestano lavoro a un'agenzia terza che poi fornisce i tuoi servizi a Ryanair.
Libero professionista, ma obbligato a lavorare per contratto di fornitura solo per Ryanair, quando lo dice Ryanair e come dice Ryanair. Di fatto un loro dipendente, con tutti gli oneri di un loro assunto ma nessuno dei benefici.
Ovviamente pagati a cottimo, e passibili di essere lasciati a casa senza nessun preavviso o giustificazione.

Niente sick pay, niente ferie pagate, niente maternità, nulla di nulla.

Ma non è concorrenza sleale, ma va.
 
Re: Ryanair annulla centinaia di voli per mancanza di piloti

Il bello che state discutendo da diverse pagine della legalità della situazione di forse il 25% dei piloti, cioè quelli che hanno contratto diretto con Ryanair, mentre la maggioranza, i cosiddetti contractors, ufficialmente non esiste neppure. Altro che sleale, quella è una mostruosità di cui non si parla per il semplice fatto che nessuno di loro ha ufficialmente rapporti di lavoro con Ryanair, pur essendone la maggioranza dei "lavoratori".
Costretti ad aprire una loro Limited company in Irlanda, di cui sono soci insieme ad altri due piloti (di cui non possono nemmeno conoscere il nome), tramite tre commercialisti indicati da Ryanair (non puoi scegliere il tuo ovviamente), che prestano lavoro a un'agenzia terza che poi fornisce i tuoi servizi a Ryanair.
Libero professionista, ma obbligato a lavorare per contratto di fornitura solo per Ryanair, quando lo dice Ryanair e come dice Ryanair. Di fatto un loro dipendente, con tutti gli oneri di un loro assunto ma nessuno dei benefici.
Ovviamente pagati a cottimo, e passibili di essere lasciati a casa senza nessun preavviso o giustificazione.

Niente sick pay, niente ferie pagate, niente maternità, nulla di nulla.

Ma non è concorrenza sleale, ma va.

Insomma tipo i milioni di false partite iva italiane, che in alcuni settori sfiorano anzi la totalità dei lavoratori dipendenti come nel caso di quelli che che ricadono nel mondo di Inarcassa.

(che non significa che ciò sia giusto, ma che, come spesso diciamo qui, non sempre i problemi dei piloti sono diversi da quelli di tanti altri lavoratori)
 
Re: Ryanair annulla centinaia di voli per mancanza di piloti

La sentenza di Bergamo riguarda i contributi nel periodo 2006-2010. Nel 2012 il Governo Monti introdusse il decreto legge 179/2012 (da capire se sia ancora in vigore) col quale sancì che "Ai fini del diritto aeronautico, l'espressione «base» identifica un insieme di locali ed infrastrutture a partire dalle quali un'impresa esercita in modo stabile, abituale e continuativo un'attivita' di trasporto aereo, avvalendosi di lavoratori subordinati che hanno in tale base il loro centro di attivita' professionale, nel senso che vi lavorano, vi prendono servizio e vi
ritornano dopo lo svolgimento della propria attivita'. Un vettore aereo titolare di una licenza di esercizio rilasciata da uno Stato membro dell'Unione europea diverso dall'Italia e' considerato stabilito sul territorio nazionale quando esercita in modo stabile o
continuativo o abituale un'attivita' di trasporto aereo a partire da una base quale definita al periodo precedente.".

I contractor di Ryanair, però, non sono lavoratori subordinati...

Si però in questa lettera che è di un av e non di un pilota mi sembra di capire che dal 2012 i contributi vengano pagati in Italia.
https://www.google.it/url?sa=t&rct=...taliano).doc&usg=AOvVaw2Na-5ZyXQbKHKC98gXJRP-

Questi colleghi sono stati assunti dopo l'entrata in vigore della legge europea che prevede il pagamento della social insurance nel paese in cui si è basati, e in Italia versano i contributi all'INPS.
 
Re: Ryanair annulla centinaia di voli per mancanza di piloti

Insomma tipo i milioni di false partite iva italiane, che in alcuni settori sfiorano anzi la totalità dei lavoratori dipendenti come nel caso di quelli che che ricadono nel mondo di Inarcassa.

(che non significa che ciò sia giusto, ma che, come spesso diciamo qui, non sempre i problemi dei piloti sono diversi da quelli di tanti altri lavoratori)

Pure peggio delle partite IVA italiane, essendo sotto legislazione estera, tramite commercialista imposto da Ryanair, e con il filtro di una ulteriore società terza che si interpone tra la tua limited e Ryanair. E senza la possibilità di lavorare per altre compagnie, cosa che volendo una partita IVA normale potrebbe fare, ad avere il tempo e le energie.