I russi in Moldavia hanno un contingente di circa un migliaio di uomini, in larga misura destinati a proteggere il deposito di munizioni di Cobasna, la vera posta in gioco. Si stima che vi siano stoccate 22.000 tonnellate di proiettili di ogni genere, tutti a misura di armamenti ex URSS. Il confine con l'Ucraina dista appena un paio di km dal deposito e quegli armamenti servirebbero a Kiev come l'aria. I russi dislocati sul posto sono svantaggiati dall'accerchiamento di nazioni ostili e con ogni probabilità potrebbero essere sopraffatti senza troppi problemi da un attacco ucraino (con il benestare più o meno silenzioso di Chisinau). Il problema è che Mosca a quel punto potrebbe ordinare la distruzione del deposito pur di non farlo cadere in mani nemiche.
E in quel caso ne conseguirebbe un'esplosione che, seppure non nucleare, farebbe sembrare quella di Beirut un petardo.