Re: Problemi per BA
Gli interventi di 13900 si sono confermati più che fondati
È una di quelle volte in cui vorresti aver torto. E invece, zacchete, eccoci qui.
Vi do la mia esperienza del crash, dato che oggi ho avuto la malaugurata idea di volare per andare al matrimonio di un amico a Milano. Vi risparmio la suspense, non ce l'ho fatta. Sono tornato a casa a Londra.
Malaugurata idea perché, oltre che essere il sabato di bank holiday, è l'inizio di half term. Ieri attraverso T5 sono partiti 65,000 passeggeri, oggi ne aspettavano altrettanti se non di più. E io volo standby.
Vado al T5 con l'idea di salire a bordo del volo delle 7.35 per Linate, oppure di quello delle 7.50 per Malpensa. Entrambi partono senza di me, non riesco a salire. Passo su quello delle 9.20 per Linate, e mi lasciano andare airside. Arrivo al gate - fin qui sta andando tutto bene - mi presento al team e mi siedo in un angolo, sicuro di dover prendere un jumpseat. In quel momento mi chiama un senior manager da Glasgow, uno dei business owners del progetto che seguo (è IT ma totalmente non correlato a FLY/Altéa, sia dal punto di vista dello scopo, dell'architettura e anche della locazione fisica dei server) che mi fa "A Glasgow non funziona nulla. Telefoni, internet, intranet, il sistema. Sai qualcosa?".
In quell'esatto istante il gate team fa un annuncio, devono fare boarding col sistema di back-up (JFE in modo manuale). Iniziano, finiscono e rimaniamo in due, io e un passeggero commerciale. A lui danno un posto, io - malgrado ci sia un posto libero, ma bloccato - rimango indietro. Ci provano in tre, ci prova Flight Management, ci prova il dispatcher. Alla fine lasciano perdere, mi offloadano e io finisco sul volo delle 12.00.
Poco a poco capiamo cosa sta succedendo, e dalla BBC ci danno le news dell'outage. Io provo ad usare tutti i sistemi cui ho accesso, niente. La cosa sbalorditiva, che ci dà da pensare, è che sistemi abbastanza svincolati tra loro sono tutti down. Che FLY/Amadeus vada in pappa, ci può stare; ma che vadano in frantumi anche i sistemi che gestiscono l'allocazione degli aerei, load control, crew scheduling, movements, baggage e engineering non l'avevo mai visto. Si fanno le 12, le 13, le 14. Non andiamo da nessuna parte.
Va dato un plauso ai colleghi - sia quelli di terra, che gli equipaggi. Il capitano (anzi due, ad un certo punto erano in due a dirsi "ma lo fai tu il 562 o lo faccio io?") erano fuori, al gate, a parlare con la gente, e tutti si davano da fare. Ma non c'erano news! Niente. Ad un certo punto si inizia a sentire la voce che tutti i voli prima delle 18.00 locali saranno cancellati, lo dice la BBC. La gente si affolla intorno agli addetti, a chiunque abbia un'uniforme, ma nessuno sa nulla, perché i mezzi per avere informazioni non funzionano! Alla fine la voce viene confermata via radio, e poi vengono fatti annunci nel terminal. Chi vuole andarsene può 'land himself' al gate 12. Tutto, comunque, abbastanza tranquillo, una cosa da ammirare di questo popolo é come non si facciano sceneggiate. Stiff upper lip, non è un modo di dire.
Qui la faccenda si fa veramente incasinata. Ho delle foto, ma su internet le potete vedere anche voi. Gate 12 è stretto, tra tutti proprio il gate che non avrei usato. Va bene che "siamo inglesi" e quindi si forma una coda abbastanza ordinata, ma ci metto comunque un'ora ad uscire e gli ultimi venti/trenta minuti sono stati da incubo, tra bambini da pescare tra la folla e anziani che si sentivano male. Da notare come il "crowd control" l'abbiano fatto, al Gate 12, tre gate agents, un pilota e 4 uomini di HAL. C'erano tre poliziotti armati, e con megafoni, che non hanno fatto una mazza.
Ora sono di nuovo a casa, e Alex Cruz ha postato un video su Yammer (incredibilmente quello funziona), che credo sarà anche postato esternamente. Nel video, girato alle 16.45 di oggi, Cruz dice, e cito,
"We believe that everything is around power supply to certain components", con buona pace della teoria dell'hacking che ci avrebbe fatto più comodo.
Ero in coda con un signore, prima, anche lui dipendente. Ci siamo guardati e ci siamo detti
"This is what outsourcing looks like". Spero ardentemente che qualche testa rotoli in IAG.