FATTO QUOTIDIANO DI OGGI.
Storia dell’aereo più iellato del mondo
IL BOEING DI MERIDIANA CHE DUE ANNI FA FECE RIFORNIMENTO A MOTORI ACCESI ORA SI È BLOCCATO IN HONDURAS
di Daniele Martini
Stesso aereo: un Boeing 767 con la sigla GH.
Stessa compagnia aerea: Air Italy-Meridiana.
Stesso aeroporto: Roatan, isola dell’Honduras.
Stesso guasto: l’Auxiliary Power Unit (Apu), il sistema
ausiliario di accensione dei motori rotto.
Una sola differenza rispetto a 2 anni fa. Allora Il
Fatto raccontò che per ovviare all’inconveniente
dell’Apu fuori uso, il comandante del jet, sapendo
che se avesse spento i motori principali non sarebbe
più ripartito perché non li avrebbe potuti
riavviare con l’impianto a terra Gpu che a Roatan
non c’è, aveva deciso di lasciarli accesi mentre faceva
rifornimento di carburante, rischiando di
far saltare per aria l’aereo e i passeggeri a bordo.
Questa volta, stando alle informazioni fornite
dalla compagnia italiana di proprietà dell’Aga
Khan, l’Apu si sarebbe rotto solo al momento del
decollo da Roatan. E quindi il Boeing è rimasto
fermo sulla pista. Ai 282 viaggiatori italiani a bordo
la vacanza di fine anno ai Caraibi è andata di
traverso. Non hanno rischiato di finire tra le fiamme,
come era capitato ai loro colleghi mesi prima,
ma sarebbero dovuti tornare a Milano-Malpensa
la mattina del 5 gennaio e invece sono arrivati due
giorni dopo, 45 ore di ritardo. E non con lo stesso
aereo, ma a bordo di un B 767 di una compagnia
aerea portoghese, la Eurotlantic, noleggiata per
l'occasione da Meridiana a prezzi da amatori.
Mentre l’avventura dell'aereo più iellato del mondo
è finita con molte arrabbiature, ma tutto sommato
senza conseguenze gravi, è tuttora sulle
montagne russe la vicenda della compagnia per
cui il jet è in servizio: Meridiana-Air Italy. L’azienda
da mesi è in preda ad una crisi nera e secondo
alcuni sindacalisti Usb (Unione sindacale
di base) il ripetersi di guasti e inconvenienti clamorosi
come quelli del B767 a Roatan non è il
frutto del destino cinico e baro, ma di un marcato
scadimento del servizio che si riverbera sulla regolarità
e la qualità dei voli.
METÀ DEI DIPENDENTI, più di mille su 2 mila
circa, è in cassa integrazione da 2 anni e mezzo e
molti di loro dubitano parecchio di poter tornare
al loro posto alla scadenza. Anche perché nel frattempo
i vertici del gruppo stanno cercando di
cambiare le carte in tavola, sottoponendo quella
che un tempo era la compagnia madre, cioè Meridiana,
ad una politica di svuotamento a vantaggio
di Air Italy dove i costi sono molto più bassi, a
cominciare da quello del lavoro. Negli ultimi mesi
la metà circa dei voli Meridiana sono stati trasferiti
ad Air Italy e nelle ultime settimane del 2013
l’azienda ha proposto ai dipendenti Meridiana un
job posting, il passaggio cioè ad Air Italy con anzianità
azzerata e uno stipendio molto più basso. Il
5 dicembre la Cgil ha denunciato questi comportamenti
ritenuti scorretti alla Procura di Tempio
Pausania, dove Meridiana ha la sede. Mentre Usb
ha ritirato la sua firma dall’accordo per la cassa
integrazione. Insieme Cgil e Usb hanno indetto
uno sciopero per mercoledì 29 gennaio.