Agli amministratori locali basta solo vedere i dati di arrivi e presenze, e questi negli ultimi anni sono sempre stati in aumento. Non hanno una visione strategica del turismo, della promozione e dell'offerta della città e della regione. Portofino richiama ogni anno x turisti dalla Germania? Il dato è in crescita del 4%? Bene... non si pongono altri problemi, e sbagliano.
Quindi c'è un problema, che è del turismo, ma soprattutto del legame tra offerta turistica, promozione e accessibilità.
A Genova non si sono mai visti tanti turisti come negli ultimi anni, e parlo di Genova perché il richiamo turistico della nostra città è una novità: non è quello tradizionale ligure delle seconde case della Riviera e non è un turismo solo stagionale. Genova si è ritagliata negli ultimi anni, a partire dalla metà degli anni '90, una piccola ma discreta fetta nel panorama culturale italiano ed europeo: ha visto l'aumento dei turisti stranieri, ha incrementato il proprio turismo congressuale, ha ospitato anche eventi di un certo richiamo, è tornata ad attrarre visitatori come mai era successo forse dai tempi della Belle époque (che pur era tutto un altro genere di turismo, certamente elitario

).
Eppure, nonostante questo, il traffico dell'aeroporto è rimasto fermo sulla stessa cifra (50mila in più o in meno) da 10 anni a questa parte (prima non lo so... non ho i dati

). D'accordo sul fatto che il turismo ligure nel suo complesso è scarsamente competitivo, sarebbe però sbagliato attribuire le difficoltà dell'aeroporto ad una crisi di questo settore: i dati dicono che il turismo se la cava bene. E cioè che arrivi e presenze sono aumentati, che Genova attrae visitatori che 15 anni fa non avrebbe mai visto. Se il turismo andasse male chiuderebbero gli hotel, invece ne aprono di nuovi, ne ristrutturano altri, viene ampliato il ventaglio di offerta ricettiva: la città ha di nuovo un 5 stelle così come allo stesso tempo sono decine i bed&breakfast ad essere sono spuntati come funghi.
Evidentemente ciò non è sufficiente a tradursi in effetti sostanziali sullo sviluppo dell'aeroporto. E qui che la Regione ha la possibilità di fare leva con adeguate politiche e finanziamenti, laddove l'investimento iniziale possa poi dare vita ad un circolo virtuoso (e non più vizioso, come quello attuale).