GOA punta a 2 milioni di pax... entro il 2027
- Autore Discussione LIMJ
- Data d'inizio
Io penso che siano chiacchiere un tanto al chilo; comunque l'obbiettivo ridicolo per il periodo di tempo considerato è purtroppo sintomatico della mentalità da rammolliti che si è da decenni diffusa in questa città che una volta era all'avanguardia in Italia (e non solo)[:307]
La prudenza non e' mai troppa....credo e voglio sperare(confortato soprattutto da un trend di crescita pax positivo,seppur modesto)che quota 2.000.000 possa essere raggiunta molto prima!!!
GOAforever
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goafan
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I dettagli del progetto esaminato: quasi due milioni di passeggeri nel 2027
Aeroporto, il piano di sviluppo cancella il trasferimento in mare
Previsioni di crescita improntate alla massima prudenza
DONATELLA ALFONSO
VEDIAMOCI tra vent´anni, provano a dire dalle parti del «Colombo»: staremo un po´ più comodi. Volando sicuramente più alto, però, con una previsione tendenziale del 72% di passeggeri in più (1.949.274 rispetto ai 1.128.399 del 2007) che arriveranno e partiranno in volo nella Genova del 2027. Resta sullo sfondo una domanda vera: che Genova sarà, per motivare questo movimento? Di sicuro, nel progetto preliminare di adeguamento dell´aerostazione già esaminato dal cda della Aeroporto di Genova Spa, non si parla di un trasferimento a mare dello scalo, nell´isola vagheggiata da Renzo Piano. «Anche se mai ci fosse, lo spostamento a mare sarebbe non prima del 2023: dovremmo restare fermi fino a quel momento? Noi dobbiamo andare avanti con lo sviluppo, seguire i traffici. Ed avere uno scalo adeguato, sotto tutti i profili visto che attendiamo il rinnovo, proprio per le prossime settimane, del rinnovo delle concessione sino al 2027» spiega Marco Arato, presidente della Spa. Con la certezza della concessione e i progetti pronti, si potrà cominciare a investire 11 mln da qui al 2011 in totale autofinanziamento, per avere la nuova aerostazione (4 mln di euro) ed altri lavori di miglioria.
Numeri di uno sviluppo possibile quanto necessario, visto che già oggi, pur con le piste tutt´altro che sovraffollate, nell´aerostazione si sta decisamente stretti, almeno nelle ore di punta. A maggior ragione, se si punta ad un recupero di nuove rotte, altre compagnie, specialmente low cost, e ad una Genova futura peraltro ancora molto da definire, si deve pensare ad un adeguamento. Che permetta di recuperare spazi sia sul piano delle partenze che quello degli arrivi; spostando, rimodellando, aggiungendo banchi del check-in, varchi di accesso ai gate, caroselli di riconsegna dei bagagli, commerci e servizi, ed eliminando i troppi vuoti finora «dimenticati», si trovano 4765 mq in più, che fanno passare il totale degli spazi a 16.110 mq dagli 11.345 attuali. Si fa quello che si può, in pratica. L´aerostazione realizzata negli anni Ottanta, il «porto del cielo» inaugurato da Bettino Craxi con le Frecce Tricolori a sfrecciare in alto, che andava a sostituire l´imbarazzante insieme di prefabbricati che aveva sino ad allora costituito il passaggio obbligato dei primi vent´anni del Colombo, è infatti una struttura che non permette di «allargarsi» oltre la metratura esistente, ma solo di ridisegnare tutti gli spazi.
Una nuova accoglienza per nuovi traffici, sperando che dalla città arrivino segnali più forti. «Per quanto riguarda il breve medio termine riteniamo che con l´introduzione graduale di alcune rotte operate da vettori low cost e l´implementazione di collegamenti diretti verso il sud Italia si potrà registrare un tasso di incremento più alto - si legge nella presentazione del progetto illustrata dal presidente Arato a consiglieri e sindaci - A lungo termine prevediamo invece uno sviluppo analogo a quello attuale in quanto i previsti progetti di implementazione urbanistica non saranno ancora realizzati. Tuttavia, è stata considerata, nel piano di sviluppo dei passeggeri, la crescita economica del territorio genovese a seguito della riqualificazione del waterfront, della realizzazione del nuovo istituto italiano della tecnologia e ancora della rilocazione delle ex aree Ilva». Nel progetto si parla anche delle attività cargo in crescita molto limitata (2,3% all´anno) che tenga sì conto delle nuove attività, ma «è coerente con gli attuali presupposti del traffico merci e con i piani di sviluppo del territorio, i quali non prevedono la creazione di nuove aree di logistica nel medio termine, come è ancora incerta la realizzazione del terzo valico appenninico». Ragioniamo con le certezze che abbiamo, insomma, dicono i tecnici dell´Aeroporto Spa; e voliamo tra il 2007 e il 2011 su un incremento medio del 4% l´anno, con il consolidamento dei voli verso gli hub, il sud Italia, i charter dall´est Europa e la ripresa dell´attività crocieristica a Genova. Tra il 2012 e il 2019 si pensa ad una crescita media del 3%, con l´ampliamento del network di linea, i charter e l´arrivo di nuovi low cost; si scende prudenzialmente ad un 2% in più all´anno tra il 2020 e il 2027 «sia per ragioni di prudenza in quanto prevediamo ancora in limitato sviluppo del settore economico della regione, sia per far fronte ad eventuali recessioni del mercato, ma tenendo conto dei lavori relativi all´ampliamento dell´aerostazione e al miglioramento dei servizi di accoglienza». (La Repubblica - Genova)
CIAO
_goa
Aeroporto, il piano di sviluppo cancella il trasferimento in mare
Previsioni di crescita improntate alla massima prudenza
DONATELLA ALFONSO
VEDIAMOCI tra vent´anni, provano a dire dalle parti del «Colombo»: staremo un po´ più comodi. Volando sicuramente più alto, però, con una previsione tendenziale del 72% di passeggeri in più (1.949.274 rispetto ai 1.128.399 del 2007) che arriveranno e partiranno in volo nella Genova del 2027. Resta sullo sfondo una domanda vera: che Genova sarà, per motivare questo movimento? Di sicuro, nel progetto preliminare di adeguamento dell´aerostazione già esaminato dal cda della Aeroporto di Genova Spa, non si parla di un trasferimento a mare dello scalo, nell´isola vagheggiata da Renzo Piano. «Anche se mai ci fosse, lo spostamento a mare sarebbe non prima del 2023: dovremmo restare fermi fino a quel momento? Noi dobbiamo andare avanti con lo sviluppo, seguire i traffici. Ed avere uno scalo adeguato, sotto tutti i profili visto che attendiamo il rinnovo, proprio per le prossime settimane, del rinnovo delle concessione sino al 2027» spiega Marco Arato, presidente della Spa. Con la certezza della concessione e i progetti pronti, si potrà cominciare a investire 11 mln da qui al 2011 in totale autofinanziamento, per avere la nuova aerostazione (4 mln di euro) ed altri lavori di miglioria.
Numeri di uno sviluppo possibile quanto necessario, visto che già oggi, pur con le piste tutt´altro che sovraffollate, nell´aerostazione si sta decisamente stretti, almeno nelle ore di punta. A maggior ragione, se si punta ad un recupero di nuove rotte, altre compagnie, specialmente low cost, e ad una Genova futura peraltro ancora molto da definire, si deve pensare ad un adeguamento. Che permetta di recuperare spazi sia sul piano delle partenze che quello degli arrivi; spostando, rimodellando, aggiungendo banchi del check-in, varchi di accesso ai gate, caroselli di riconsegna dei bagagli, commerci e servizi, ed eliminando i troppi vuoti finora «dimenticati», si trovano 4765 mq in più, che fanno passare il totale degli spazi a 16.110 mq dagli 11.345 attuali. Si fa quello che si può, in pratica. L´aerostazione realizzata negli anni Ottanta, il «porto del cielo» inaugurato da Bettino Craxi con le Frecce Tricolori a sfrecciare in alto, che andava a sostituire l´imbarazzante insieme di prefabbricati che aveva sino ad allora costituito il passaggio obbligato dei primi vent´anni del Colombo, è infatti una struttura che non permette di «allargarsi» oltre la metratura esistente, ma solo di ridisegnare tutti gli spazi.
Una nuova accoglienza per nuovi traffici, sperando che dalla città arrivino segnali più forti. «Per quanto riguarda il breve medio termine riteniamo che con l´introduzione graduale di alcune rotte operate da vettori low cost e l´implementazione di collegamenti diretti verso il sud Italia si potrà registrare un tasso di incremento più alto - si legge nella presentazione del progetto illustrata dal presidente Arato a consiglieri e sindaci - A lungo termine prevediamo invece uno sviluppo analogo a quello attuale in quanto i previsti progetti di implementazione urbanistica non saranno ancora realizzati. Tuttavia, è stata considerata, nel piano di sviluppo dei passeggeri, la crescita economica del territorio genovese a seguito della riqualificazione del waterfront, della realizzazione del nuovo istituto italiano della tecnologia e ancora della rilocazione delle ex aree Ilva». Nel progetto si parla anche delle attività cargo in crescita molto limitata (2,3% all´anno) che tenga sì conto delle nuove attività, ma «è coerente con gli attuali presupposti del traffico merci e con i piani di sviluppo del territorio, i quali non prevedono la creazione di nuove aree di logistica nel medio termine, come è ancora incerta la realizzazione del terzo valico appenninico». Ragioniamo con le certezze che abbiamo, insomma, dicono i tecnici dell´Aeroporto Spa; e voliamo tra il 2007 e il 2011 su un incremento medio del 4% l´anno, con il consolidamento dei voli verso gli hub, il sud Italia, i charter dall´est Europa e la ripresa dell´attività crocieristica a Genova. Tra il 2012 e il 2019 si pensa ad una crescita media del 3%, con l´ampliamento del network di linea, i charter e l´arrivo di nuovi low cost; si scende prudenzialmente ad un 2% in più all´anno tra il 2020 e il 2027 «sia per ragioni di prudenza in quanto prevediamo ancora in limitato sviluppo del settore economico della regione, sia per far fronte ad eventuali recessioni del mercato, ma tenendo conto dei lavori relativi all´ampliamento dell´aerostazione e al miglioramento dei servizi di accoglienza». (La Repubblica - Genova)
CIAO
_goa
così mi piace molto di più.. anche se non condivido
buono il 4% annuo fino al 2011
anche se resterebbe comunque sotto la media nazionale, quindi sempre scarsino come obiettivo.
tra l'altro per il 2008 si parla già di almeno un +7% (beh dovranno pur far vedere che è merito loro, no?)
Per il resto starei attento a buttarmi sul settore low-cost
Sull'incremento del terminal
Come in tutte le cose credo stiano cercando di creare dal nulla una domanda.
Spazio in più proprio non serve, negli orari di punta (che poi sarebbero 7-8 e 17-18) non c'è poi tutta questa gran confusione, e se proprio vogliamo far sparire le code si può iniziare ad usare tutti i check-in e tutti i varchi, prima di farne nuovi, da tenere chiusi.
Per il resto della giornata l'aeroporto è totalmente deserto, con qualche piccolo movimento poco prima dei voli, ma sembra tutto tristemente vuoto. Il piano partenze poi in pratica chiude alle 19.I due piani arrivi/partenze (tra l'altro indipendenti) al peggio si trovano a gestire 1500 pax al giorno, pochi, anche per chi ci lavora, basta guardare le faccie rilassate a fine turno (t2 ora mi accoppa
)
Piuttosto diciamo che lo spazio in più farebbe comodo per negozi e altri esercizi, che producono ottime entrate
buono il 4% annuo fino al 2011
anche se resterebbe comunque sotto la media nazionale, quindi sempre scarsino come obiettivo.
tra l'altro per il 2008 si parla già di almeno un +7% (beh dovranno pur far vedere che è merito loro, no?)
Per il resto starei attento a buttarmi sul settore low-cost
Sull'incremento del terminal
Come in tutte le cose credo stiano cercando di creare dal nulla una domanda.
Spazio in più proprio non serve, negli orari di punta (che poi sarebbero 7-8 e 17-18) non c'è poi tutta questa gran confusione, e se proprio vogliamo far sparire le code si può iniziare ad usare tutti i check-in e tutti i varchi, prima di farne nuovi, da tenere chiusi.
Per il resto della giornata l'aeroporto è totalmente deserto, con qualche piccolo movimento poco prima dei voli, ma sembra tutto tristemente vuoto. Il piano partenze poi in pratica chiude alle 19.I due piani arrivi/partenze (tra l'altro indipendenti) al peggio si trovano a gestire 1500 pax al giorno, pochi, anche per chi ci lavora, basta guardare le faccie rilassate a fine turno (t2 ora mi accoppa
)Piuttosto diciamo che lo spazio in più farebbe comodo per negozi e altri esercizi, che producono ottime entrate
quando dicevo di Arato che fa il compitino... finché gli azionisti non decideranno di puntare più in alto (e finché l'azionista di maggioranza sarà l'ap non accadrà mai), non c'è da stupirsi che l'attuale dirigenza si ponga degli obiettivi di crescita minima. Da un punto di vista competitivo non c'è alcuna prospettiva di vero sviluppo. Si sopravvive e basta.
goafan
Utente Registrato
Tutto il piano di sviluppo verrà supportato autofinanziandosi, se nessuno ci mette quattrini mi sembra il massimo che si possa fare!
CIAO
_goa
CIAO
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goafan
Utente Registrato
Non sono d'accordo, serve spazio in più. Principalmente per due motivi:
-Accrescere lo spazio dedicato ai check-in. Quelli attuali sono in alcuni momenti già insufficiente e non consentono una qualunque crescita.
-Aumentare lo spazio da dedicare alle attività non-aviation (negozi, bar, ecc). Sono utili sia per aumentare i servizi ai passeggeri sia per aumentare i ricavi dell'aeroporto da rigirare in nuovi investimenti.
CIAO
_goa
beh ora non raccontiamoci che la colpa di tutto è la mancanza di check-in che ci hanno bloccato la crescita...
è quello che ho detto pure io
ad ogni modo l'aeroporto così com'è va bene.. non abbiamo bisogno di più spazio, non inventiamoci bisogni inesistenti
Se ci sono 11 milioni da investire per i prossimi 3 anni usiamoli in modo intelligente. Preferisco avere più voli che un altro negozio di peluches...
goafan
Utente Registrato
Non è quello che ho detto. Quello che volevo dire è che già ora si presentano situazioni in cui i check-in attuali sono insufficienti, cosi come è proprio insufficiente l'area dedicata ai check-in.
CIAO
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goafan
Utente Registrato
Non ci capiamo, per migliorare in modo strutturale la generazione di cassa dell'aeroporto è essenziale diversificarsi nell'attività non-aviation. I benefici sono evidenti:
-più ricavi da usare anche per supportare nuovi voli
-più servizi offerti ai passeggeri
CIAO
_goa
goafan
Utente Registrato
Non sono per niente d'accordo, lo spazio manca eccome. Allo stato attuale non si può aggiungere più niente: non ci sono spazi per nuovi negozi, non ci sono spazi per uffici/biglietterie vettori aerei, l'area check-in è sottodimensionata (vogliamo parlare delle code che arrivano fino alla zona pizzeria???), non ci sono spazi per aggiungere nuovi servizi quali self-ticketing delle compagnie aeree (ma hai visto dove hanno dovuto mettere quelle di AirOne??) ecc...
CIAO
_goa
la coda fino alla pizzeria l'ho vista anche io (e qualcuno che legge il forum da tempo ma non si iscrive [:305][:305]) in un sabato d'agosto di 2 anni fa.
A mio modesto parere lo spazio, se sfruttato meglio, potrebbe essere sufficiente, però occorre anche velocizzare le operazioni; mercoledì mattina, con i voli AZ e AP in contemporanea, sono stati necessari circa 15 minuti ai controlli di sicurezza (3 varchi aperti); questa mattina a BRU ho contato 14 voli contemporanei in tabellone e ho passato il varco di sicurezza in neppure 5 minuti...
Ciao!
[:306]
Ciao!
[:306]