GOA: flap bloccato, atterraggio 737 a 300 all´ora


La spiegazione dal sito FR:

1425 FR 973 Genova - Londra (Stansted) DELAY
Delayed due to technical fault - next information at 1945

Peccato che siano passate le 19.45 e non c'è nessun aggiornamento :D

Penso il STN-TRN-STN possa far parte dello stesso giro macchina:
2345 FR 465 Torino - Londra (Stansted) DELAY
Eta 0250 earlier technical fault

CIAO
_goa
 
Sembra che anche il STN-BGY con scalo a GOA non sia più ripartito, ecco quanto:

(dal sito dell'aeroporto di Bergamo)
Arrivi
FR 4166 GENOA 18:55 20:23 Cancellato

Difatti dal sito di GOA non risulta ancora partito... ne quello ne quello per Stansted, chissà come saranno contenti i passeggeri di questi due voli :D

CIAO
_goa
 
Citazione:Messaggio inserito da goafan

Sembra che anche il STN-BGY con scalo a GOA non sia più ripartito, ecco quanto:

(dal sito dell'aeroporto di Bergamo)
Arrivi
FR 4166 GENOA 18:55 20:23 Cancellato

Difatti dal sito di GOA non risulta ancora partito... ne quello ne quello per Stansted, chissà come saranno contenti i passeggeri di questi due voli :D

No... il GOA-BGY è partito con lo stesso codice di volo del STN-BGY, 4196. Il sito di Orio lo riporta atterrato e ripartito per STN. Non si hanno invece notizie del 973 GOA-STN.
 
Guasto tecnico su un 737 della Ryanair proveniente da Londra, i piloti riescono a fermarsi in tempo sulla pista

Brivido: atterraggio a 300 all´ora

Flap bloccati, Boeing con i soli freni evita di finire in mare

Mobilitati i vigili del fuoco, lunga attesa per il volo di ritorno


PAOLO FIZZAROTTI
ATTERRAGGIO sul filo dei 300 km/h, senza flap e con lo spettro di finire in mare: il pilota è riuscito ad evitare il disastro affidandosi ai soli freni delle ruote e all´inversione di spinta dei motori. A bordo del Boeing 737/800 c´erano 145 persone provenienti da Londra, che hanno rischiato di ritrovarsi fuori pista, ma non si sono accorti di nulla; qualcuno si è solo lamentato per la brusca frenata. È andata peggio ai passeggeri che 25 minuti dopo avrebbero dovuto partire per la capitale inglese: solo alle 20.15, dopo ore di attesa nella sala d´imbarco dell´aeroporto Cristoforo Colombo, sono stati fatti salire sull´aeromobile per il decollo. L´allarme è scattato ieri alle 12.45 quando il comandante Peterson, pilota del volo FR 972 di Ryanair, partito da Londra Stansted alle 9.50 e in arrivo a Genova alle 12.55, ha cercato di abbassare i flap per iniziare la manovra di atterraggio: ma ha ottenuto solo il lampeggiare minaccioso di una spia luminosa che segnalava un´avaria all´impianto idraulico del Boeing. I flap (in termine tecnico "ipersostentatori dinamici"), pannelli mobili posti sulle ali, servono per sostenere l´aereo in planata ma vengono utilizzati dai piloti anche per rallentare il velivolo in discesa. Il pilota ha segnalato alla torre di controllo che doveva ritardare l´atterraggio per un problema tecnico, e ha continuato a provare: finché alle 13.09 ha deciso che era inutile e ha chiamato la torre di controllo chiedendo un atterraggio d´emergenza. "Ci siamo subito attivati - spiega Gabriele Campoluci, direttore operativo del Cristoforo Colombo - In pochi secondi i vigili del fuoco del distaccamento aeroportuale si sono dislocati lungo la pista, con i loro mezzi speciali. Abbiamo anche avvisato il 118, specificando il tipo di emergenza e il numero di persone a bordo, in modo che fossero pronti ad inviare all´aeroporto altre ambulanze e l´automedica". Mentre anche Campoluci accorreva sulla pista, i pompieri sono usciti con tre autobotti Dragon da 10 mila litri di acqua e schiumogeno ciascuna, oltre a un mezzo di polisoccorso con elevatore: una piattaforma con scivoli che viene sollevata fino al portellone dell´aereo, permettendo ai passeggeri di abbandonare velocemente il velivolo. Un istante dopo il grosso Boeing 737/800 di ultima generazione era già sulla pista. Peterson ha ridotto la spinta fino a quanto gli concedeva la mancanza dei flap (rischiava di finire in stallo e precipitare), poi ha iniziato una planata lunga sul Colombo. L´aereo ha toccato terra a circa 300 km/h: un centinaio in più rispetto alla normale velocità di atterraggio. Appena ha sentito le ruote sull´asfalto, il comandante Peterson ha invertito la spinta dei motori ed ha azionato i freni. Una manovra d´emergenza, ma perfetta: l´aereo, sotto gli occhi attenti dei pompieri, si è fermato qualche decina di metri prima della fine della pista, con i freni surriscaldati. A quel punto, è iniziata l´odissea per i passeggeri che avrebbero dovuto partire per Londra alle 13.20. I tecnici del Colombo hanno in breve localizzato il guasto all´impianto idraulico, ma non è stato possibile ripararlo in loco. La direzione londinese di Ryanair ha quindi deciso di spedire a Genova un suo tecnico specializzato, con il pezzo di ricambio. Il tecnico è salito sul volo per Bergamo, che ha compiuto una fermata straordinaria a Genova. Alle 19.10 lo specialista è atterrato al Colombo e si è messo al lavoro: l´aereo per Londra è ripartito alle 20.30, con sette ore di ritardo



LE TESTIMONIANZE

"Una vergogna, non vogliono rimborsarci"


"SIAMO qui da 4 ore e non sappiamo ancora se ripartiremo, e quando". Fabrizio abita a Sestri Levante e si definisce un "cervello in fuga": a Londra lavora come ricercatore. E´ uno degli oltre cento passeggeri che avrebbero dovuto partire per London Stansted ieri alle 13.20: quasi tutti genovesi che lavorano e studiano nella capitale inglese, tornati in Liguria per le feste. Con lui ci sono i compagni occasionali di sventura: Ettore, di Chiavari, che sta facendo uno stage di giornalismo informatico a Londra; Luca, che fa l´agopuntore nella capitale inglese e Loren, una ragazza australiana che ha trascorso il Natale nelle Cinque Terre. "Ci hanno proposto di andare a Bergamo o Pisa a spese nostre e partire da lì - affermano - Ma gli abbiamo risposto "no, grazie". Allora abbiamo chiesto i 250 euro che spettano ai passeggeri di voli soppressi, ma ci hanno risposto che Ryanair non ha firmato quell´accordo". Hanno avuto la certezza di partire solo alle 20.15, quando è iniziato l´imbarco.

(La Repubblica - Genova)

CIAO
_goa
 
Questo è uno (rispettando tutti gli altri che fanno un buon lavoro) che vedrei bene in un campo di barbabietole! [:305][:307]
 
Tutto è bene quel che finisce bene..Strano comunque che ad un aereo così nuov ed efficente sia capitato un guaio serio come la mancata estensione dei flaps.
Poteva andare peggio.

[:306]
 
Non penso ce l'abbia, ma se anche l'avesse avuta, almeno da quanto si legge nell'articolo, non credo sarebbe servita a qualcosa, dato che sembra si sia trattato di un malfunzionamento ai flaps, non ad un'avaria delle pompe idrauliche o tantomeno elettrica totale, avarie per le quali entra in gioco la RAT.
 
Citazione:Messaggio inserito da jtstream

Non penso ce l'abbia, ma se anche l'avesse avuta, almeno da quanto si legge nell'articolo, non credo sarebbe servita a qualcosa, dato che sembra si sia trattato di un malfunzionamento ai flaps, non ad un'avaria delle pompe idrauliche o tantomeno elettrica totale, avarie per le quali entra in gioco la RAT.
La butto lì...se davvero fosse stata un'emergenza tanto grave, non conveniva dirottare su Malpensa che ha le piste più lunghe e quindi rischiare di meno?
 
Citazione:Messaggio inserito da pilota75

Citazione:Messaggio inserito da jtstream

Non penso ce l'abbia, ma se anche l'avesse avuta, almeno da quanto si legge nell'articolo, non credo sarebbe servita a qualcosa, dato che sembra si sia trattato di un malfunzionamento ai flaps, non ad un'avaria delle pompe idrauliche o tantomeno elettrica totale, avarie per le quali entra in gioco la RAT.
La butto lì...se davvero fosse stata un'emergenza tanto grave, non conveniva dirottare su Malpensa che ha le piste più lunghe e quindi rischiare di meno?

Questo lo trovo sensato..Malpensa o Fiumicino avrebbero dato più sicurezza.
[:306]
 
Penso sia uno spreco di energia ripigiare i tasti per elencare le stupidate scritte in quell'articolo...

Se ci fosse nel forum qualcuno che vola il 737 sarebbe utile farci dire qual'è la distanza richiesta per un atterraggio senza flaps, ammesso che proprio non abbia potuto estenderli affatto (potrebbe aver avuto la possibilità di estenderli parzialmente).

Non so quanto possa essere opportuno scegliere di dirottare quando non serve realmente, anche se è chiaro che più lunga la pista meglio è.
Giusto per farti un esempio su cose che conosco, ammesso che quanto scritto sopra abbia una corrispondenza a quanto successo, il 340-300 (prendo questo perché a differenza del -500 non ha i freni sul carrello centrale, quindi è più penalizzato), a 190 tonnellate all'atterraggio (Maximum Landing Weight), completamente senza flaps, ha bisogno di 1.800 metri.
Facendo i dovuti paragoni, anche se non è detto che a macchine più piccole corrispondano distanze di atterraggio minori, penso che il 737 abbia avuto bisogno di meno pista.
 
Citazione:Messaggio inserito da goafan

Guasto tecnico su un 737 della Ryanair proveniente da Londra, i piloti riescono a fermarsi in tempo sulla pista

Brivido: atterraggio a 300 all´ora

Flap bloccati, Boeing con i soli freni evita di finire in mare

Mobilitati i vigili del fuoco, lunga attesa per il volo di ritorno


PAOLO FIZZAROTTI
ATTERRAGGIO sul filo dei 300 km/h, senza flap e con lo spettro di finire in mare: il pilota è riuscito ad evitare il disastro affidandosi ai soli freni delle ruote e all´inversione di spinta dei motori. A bordo del Boeing 737/800 c´erano 145 persone provenienti da Londra, che hanno rischiato di ritrovarsi fuori pista, ma non si sono accorti di nulla; qualcuno si è solo lamentato per la brusca frenata. È andata peggio ai passeggeri che 25 minuti dopo avrebbero dovuto partire per la capitale inglese: solo alle 20.15, dopo ore di attesa nella sala d´imbarco dell´aeroporto Cristoforo Colombo, sono stati fatti salire sull´aeromobile per il decollo. L´allarme è scattato ieri alle 12.45 quando il comandante Peterson, pilota del volo FR 972 di Ryanair, partito da Londra Stansted alle 9.50 e in arrivo a Genova alle 12.55, ha cercato di abbassare i flap per iniziare la manovra di atterraggio: ma ha ottenuto solo il lampeggiare minaccioso di una spia luminosa che segnalava un´avaria all´impianto idraulico del Boeing. I flap (in termine tecnico "ipersostentatori dinamici"), pannelli mobili posti sulle ali, servono per sostenere l´aereo in planata ma vengono utilizzati dai piloti anche per rallentare il velivolo in discesa. Il pilota ha segnalato alla torre di controllo che doveva ritardare l´atterraggio per un problema tecnico, e ha continuato a provare: finché alle 13.09 ha deciso che era inutile e ha chiamato la torre di controllo chiedendo un atterraggio d´emergenza. "Ci siamo subito attivati - spiega Gabriele Campoluci, direttore operativo del Cristoforo Colombo - In pochi secondi i vigili del fuoco del distaccamento aeroportuale si sono dislocati lungo la pista, con i loro mezzi speciali. Abbiamo anche avvisato il 118, specificando il tipo di emergenza e il numero di persone a bordo, in modo che fossero pronti ad inviare all´aeroporto altre ambulanze e l´automedica". Mentre anche Campoluci accorreva sulla pista, i pompieri sono usciti con tre autobotti Dragon da 10 mila litri di acqua e schiumogeno ciascuna, oltre a un mezzo di polisoccorso con elevatore: una piattaforma con scivoli che viene sollevata fino al portellone dell´aereo, permettendo ai passeggeri di abbandonare velocemente il velivolo. Un istante dopo il grosso Boeing 737/800 di ultima generazione era già sulla pista. Peterson ha ridotto la spinta fino a quanto gli concedeva la mancanza dei flap (rischiava di finire in stallo e precipitare), poi ha iniziato una planata lunga sul Colombo. L´aereo ha toccato terra a circa 300 km/h: un centinaio in più rispetto alla normale velocità di atterraggio. Appena ha sentito le ruote sull´asfalto, il comandante Peterson ha invertito la spinta dei motori ed ha azionato i freni. Una manovra d´emergenza, ma perfetta: l´aereo, sotto gli occhi attenti dei pompieri, si è fermato qualche decina di metri prima della fine della pista, con i freni surriscaldati. A quel punto, è iniziata l´odissea per i passeggeri che avrebbero dovuto partire per Londra alle 13.20. I tecnici del Colombo hanno in breve localizzato il guasto all´impianto idraulico, ma non è stato possibile ripararlo in loco. La direzione londinese di Ryanair ha quindi deciso di spedire a Genova un suo tecnico specializzato, con il pezzo di ricambio. Il tecnico è salito sul volo per Bergamo, che ha compiuto una fermata straordinaria a Genova. Alle 19.10 lo specialista è atterrato al Colombo e si è messo al lavoro: l´aereo per Londra è ripartito alle 20.30, con sette ore di ritardo



LE TESTIMONIANZE

"Una vergogna, non vogliono rimborsarci"


"SIAMO qui da 4 ore e non sappiamo ancora se ripartiremo, e quando". Fabrizio abita a Sestri Levante e si definisce un "cervello in fuga": a Londra lavora come ricercatore. E´ uno degli oltre cento passeggeri che avrebbero dovuto partire per London Stansted ieri alle 13.20: quasi tutti genovesi che lavorano e studiano nella capitale inglese, tornati in Liguria per le feste. Con lui ci sono i compagni occasionali di sventura: Ettore, di Chiavari, che sta facendo uno stage di giornalismo informatico a Londra; Luca, che fa l´agopuntore nella capitale inglese e Loren, una ragazza australiana che ha trascorso il Natale nelle Cinque Terre. "Ci hanno proposto di andare a Bergamo o Pisa a spese nostre e partire da lì - affermano - Ma gli abbiamo risposto "no, grazie". Allora abbiamo chiesto i 250 euro che spettano ai passeggeri di voli soppressi, ma ci hanno risposto che Ryanair non ha firmato quell´accordo". Hanno avuto la certezza di partire solo alle 20.15, quando è iniziato l´imbarco.

(La Repubblica - Genova)

CIAO
_goa


Ma questi pseudo giornalisti non hanno una mail dove gli si potrebbe scrivere e fargli notare la caxxxxte che scrivono ?
??
 
Magari si è anche convinto di aver scritto un buon articolo avendo elencato una sequela di orari...
 
Citazione:Messaggio inserito da jtstream
...
Non so quanto possa essere opportuno scegliere di dirottare quando non serve realmente, anche se è chiaro che più lunga la pista meglio è.
Giusto per farti un esempio su cose che conosco, ammesso che quanto scritto sopra abbia una corrispondenza a quanto successo, il 340-300 (prendo questo perché a differenza del -500 non ha i freni sul carrello centrale, quindi è più penalizzato), a 190 tonnellate all'atterraggio (Maximum Landing Weight), completamente senza flaps, ha bisogno di 1.800 metri.
Facendo i dovuti paragoni, anche se non è detto che a macchine più piccole corrispondano distanze di atterraggio minori, penso che il 737 abbia avuto bisogno di meno pista.
Quoto, Genova ha inoltre una pista di oltre 2900 che proprio corta non è ed in più in caso di riattaccata è esente da ostacoli per migliaia di metri.
Visto che i piloti FR sono anche loro a bordo degli aerei dubito che facciano scelte da kamikaze (come qualsiasi altro pilota del resto).
 
"il pilota è riuscito ad evitare il disastro affidandosi ai soli freni delle ruote e all´inversione di spinta dei motori."

Cacchio si impara sempre qualcosa!!!
Tipico esempio di come viene trattata l'aviaqzione dai giornali.
Sarebbe utile qualche corso rapido per i giornalisti che scrivono di aviazione.
 
Citazione:Messaggio inserito da goafan
Ma gli abbiamo risposto "no, grazie". Allora abbiamo chiesto i 250 euro che spettano ai passeggeri di voli soppressi, ma ci hanno risposto che Ryanair non ha firmato quell´accordo

C'è sempre qualcosa da imparare. Ora le direttive Europee sono accordi che si possono firmare a discrezione del vettore:D
 
Citazione:Messaggio inserito da FlyIce
Quoto, Genova ha inoltre una pista di oltre 2900 che proprio corta non è ed in più in caso di riattaccata è esente da ostacoli per migliaia di metri.
Visto che i piloti FR sono anche loro a bordo degli aerei dubito che facciano scelte da kamikaze (come qualsiasi altro pilota del resto).

Il mio intervento non voleva essere un'accusa nei confronti del pilota, bensì del giornalista (non si offendano i giornalisti veri).

Volevo sottolineare che nel caso in cui fosse stato davvero tutto così drammatico il pilota non avrebbe deciso di "provare" ad atterrare.
Concordo d'altronde con JT.