“Giri macchina” e scali sensibili «Estremizzano la nostra fatica»

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“Giri macchina” e scali sensibili «Estremizzano la nostra fatica»

La testimonianza di un pilota tra ore di sonno sul sedile di un aereo e i voli “al buio” su aeroporti difficili come Zanzibar «Un equipaggio dovrebbe fare una ricognizione senza passeggeri per queste tratte, ma ora si parte senza alcuna prova»
sardegna24

OLBIA. Un pilota di Meridiana fly ha deciso di raccontare i pos- sibili effetti del nuovo contratto sul suo lavoro. Lo fa in maniera anonima, per tutelare sè stesso e i suoi colleghi.
Con lucidità analizza le ragio- ni delle richieste dei piloti e le loro segnalazioni a tutela della sicurezza del volo.
Che ripercussioni avrà il nuovo accordo di Meridiana sul fattore sicurezza?
«Il nuovo accordo estremizza al massimo la fatica dei piloti. Un esempio: mentre con il con- tratto precedente dopo un volo per le Maldive della durata di 10 ore pilota e comandante ave- vano a disposizione 20 ore per recuperare il sonno e riposare, con questo accordo ne avranno solo 12. Significa che se da Mal- pensa arrivi alle Maldive alle 9 di mattina, con alle spalle 10 ore di volo, alle 21 della stessa sera sei costretto ad essere nuo- vamente operativo».
Quale altra nuova clausola
ritenete sia penalizzante per la vostra integrità fisica?
«La questione dei giri macchi- na. Ovvero il sistema per cui l’equipaggio, che magari ha af- frontato le solite 10 ore di volo conducendo l’aereo, non sbarca dal mezzo perché deve ritorna- re alla base di Malpensa. Ed è costretto ad affrontare altre 10 ore di volo da passeggero, dor- mendo sui sedili della eco- nomy. Poi arriva alla base e 12 ore dopo deve essere nuova- mente pronto a mettersi ai co- mandi di un altro volo».
Fra le contestazioni del per- sonale navigante c’è anche l’utilizzo disposto dall’azien- da dell’A320 al posto dell’A330: ci può spiegare perché?
«Con l’Airbus 330 operiamo voli su aeroporti che sono consi- derati sensibili dal punto di vi- sta strutturale. Come Zanzibar, ad esempio . Chi deve atterrare a Zanzibar deve conoscere la realtà che trova sul posto. Spes- so deve sopperire alla carenza di informazioni della torre di controllo con operazioni a vi-
sta. Per questo quando un equi- paggio deve affrontare per la prima volta questa tratta, viene sottoposto ad una sorta di volo di ricognizione senza passegge- ri. Ora questo non avviene più. E improvvisamente si è deciso di far partire su questa destina- zione un A320 con equipaggio che non aveva alcuna conoscen- za delle strutture di assistenza locali».
Ma l’Enac dovrebbe moni- torare queste situazioni?
«Esiste una raccomandazio- ne dell’ente per l’operatore che dice che i turni di volo devono essere programmati facendo in modo che il navigante non per- da troppe notti».
Cosa siete disposti a cedere voi per la sicurezza?
«Vorremmo capire perché nell’accordo non sia presente una normativa a tutela dei pas- seggeri. Noi siamo disposti ad affrontare maggiori sacrifici economici a fronte di turni che garantiscano il necessario ripo- so per chi deve stare ai comandi di un aereo. Parliamo delle ga- ranzie per la sicurezza».
 
credo (e spero) che il nuovo contratto non sia in nessun caso sotto le regolamentazioni previste per legge no?
Per quanto riguarda la ricognizione senza pax... be... sorvoliamo... dove serve c'è scritto.
Leggo un po di tensione posteriore per le tratte tolte al A330... poi non so...
 
Meridiana fly, caso sicurezza lettera di denuncia all’Enac
I piloti della compagnia aerea inviano all’Ente nazionale per l’aviazione civile una serie di segnalazioni sulle scelte aziendali che non garantirebbero gli standard di volo con le garanzie sufficienti. Tanti esposti e segnalazioni di problemi senza risposta
di GIANDOMENICO MELE g.mele@sardegna24.net
OLBIA. Non è più solo un pro- blema di contratti, costo del la- voro, operazioni finanziarie e lotte sindacali. Nella scena di Meridiana fly si alza il velo sulla questione sicurezza. Un tasto sensibile, decisivo, quasi un ta- bù. A farlo sono coloro che han- no in mano la cloche, la barra di comando, in senso fisico e meta- forico. Loro portano gli aerei in volo e sono garanti dei passegge- ri una volta che si decolla.
Ma dietro di loro c'è la compa- gnia aerea, le procedure tecni- che e una catena di comando che verifica e accerta che tutto vada per il verso giusto. Perché se si sbaglia, le conseguenze pos- sono essere tragiche. Ebbene, qualcosa si è incrinato. Tre gior- ni fa è stata recapitata all'Enac (Ente nazionale aviazione civi- le) una lettera in cui i piloti de- nunciano il clima teso all'inter- no di Meridiana fly, ma soprat- tutto alcune anomalie sul piano della sicurezza del volo che sa- rebbero imputabili al vettore dell'Aga Khan. Tutte questioni che andranno verificate, ovvia- mente, ma anche per questo i de- stinatari della missiva fanno ri- flettere: direzione generale Enac, direzione centrale stan- dardizzazione di sicurezza, dire- zione operazioni Roma, direzio- ne operazioni Milano, direzione regolazione personale volo, dire- zione centrale attività aeronauti- che e il settore tecnico operativo dell'Agenzia nazionale per la si- curezza del volo. Nell'ultimo pe- riodo i piloti - come scrivono nel- la lettera - hanno inoltrato agli enti preposti una lunga serie di
segnalazioni formali, di richia- mi, di esposti e di Safety reports (report sulla sicurezza in volo) su un numero considerevole di problemi, ai quali non sono se- guite risposte da parte dell' azienda. Queste risultanze nega- tive sono state registrate in rap- porto a questioni di notevole im-
portanza: «modalità di svolgi- mento delle operazioni di volo; implementazione e modifica della manualistica e degli stan- dards operativi; la gestione de- gli scali». Si entra in tematiche tecniche che incidono pesante- mente sull'attività di volo e sulla sicurezza del velivolo. La modifi- ca degli standards operativi ge- nera confusione e comporta ef- fetti negativi sui piloti. Ma è in quelli che tecnicamente si defi- niscono Psv, i periodi di servizio di volo, che si entra in un vero e proprio campo minato. Dall'av- vento delle compagnie low cost
Sotto accusa i Periodi di servizio di volo
ai limiti delle deroghe
in poi, la concorrenza impone al- le compagnie di ottimizzare i tempi di volo per coprire il mag- gior numero di tratte possibili con lo stesso aeromobile. Que- sto incide sui tempi operativi di piloti e assistenti di vo-
lo: che lo denunciano all' Enac . Le ultime circola- ri dell'Enac, infatti, pre- vedonoilcorrettobilan-
ciamento tra i limiti massimi dei Periodi di Servizio di Volo (Psv) giornalieri e la durata dei periodi di riposo minimo goduti prima e dopo tali attività, il nu- mero di tratte in funzione del Psv consentito, la limitazione del numero di impieghi consecu- tivi effettuati nell’arco notturno che rappresentano, nell’ambito della fisiologia applicata all’am- biente aeronautico, punti essen- ziali da tenere in considerazio- ne al fine di individuare efficaci strategie preventive tese ad evi- tare il calo delle prestazioni de- gli equipaggi e quindi volte ad elevare il livello di sicurezza del- le operazioni di volo. C'è poi la questione legata al nuovo network dei voli internazionali, rilanciato da Meridiana fly con l'acquisizione prima di Eurofly, con la sua attività charter, e poi con la fusione con Air Italy e i voli a lungo raggio. Nella missi- va all'Enac, infatti si fa riferi- mento a «la totale mancanza di familiarizzazione per operazio- ni tipo ZNZ (Zanzibar) e MBA (Mombasa) con A320 anziché A330». Il problema si pone per
gli equipaggi A320 che non co- noscono gli scali e le diverse pro- cedure specifiche degli aeropor- ti stranieri, rispetto a quelli nor- malmente utilizzati da equipag- gi degli A330. Si parla poi di «delegittimazione da parte dell’azienda dei giudizi e le valu- tazioni dei comandanti in meri- to a carico e centraggio dell’aero- mobile». Il piano di carico è il riempimento dell’aeromobile in maniera uniforme, in modo tale che l’aereo abbia una stabili- tà in volo, un perfetto bilancia- mento garantito dalla distribu- zione del carico passeggeri e merci sull’aereo stesso. Un com- pito affidato al comandante dell’aereo, che secondo la lette- ra spesso non sarebbe rispetta- to. Una serie di segnalazioni che dal 21 novembre scorso sono al vaglio dei vertici dell’Enac per il comparto sicurezza.


Con questa missiva indirizzata all’Enac i
piloti della compagnia Meridiana fly sollecitano l’attenzione e la vigilanza degli Enti in indirizzo e delle rispettive Direzioni sulle condotte aziendali e sul particolare “clima operativo” che si è venuto a creare nella compagnia: gli scriventi denunciano i silenzi da parte dell’azienda in tematiche di notevole importanza e che meritano soluzione
 
Certo, meglio riposare di più che di meno (Catalano docet), ma se rientra nelle FTL poco ci fai.
Mi sembrava di aver letto da più parti che in IG/GJ non si volava molto, per disorganizzazione dei giri macchina.
Magari mi sbaglio.
 
Certo, meglio riposare di più che di meno (Catalano docet), ma se rientra nelle FTL poco ci fai.
Mi sembrava di aver letto da più parti che in IG/GJ non si volava molto, per disorganizzazione dei giri macchina.
Magari mi sbaglio.

Cio' che e' " legale " non e' detto che sia anche " sicuro" .
 
Ciò che è "legale" viene stabilito dalle autorità, in rappresentanza della collettività, per garantire il livello minimo di sicurezza ad evitare disastri quotidiani e per garantire che i responsabili di una attività siano protetti dagli effetti potenzialmente nefasti delle loro azioni se adempiono a questi determinati livelli minimi.
Ciò che è "sicuro" è garantito da chi effettivamente opera nella attività, in base alle sue competenze ed alla sua esperienza, a volte in contrasto con le esigenze economiche della organizzazione che lo impiega.
E' questo il motivo per cui ovunque nella documentazione aeronautica è prescritto che il giudizio del comandante ha la priorità su norme e procedure predefinite che, ovviamente, non possono prevedere qualunque situazione.
Atterrare dopo 16 ore di servizio nella propria base con il bel tempo o in un aeroporto sconosciuto in mezzo ad una tempesta tropicale sono entrambe azioni legali ma di certo non hanno entrambe lo stesso livello di sicurezza.

Ecco. Da scolpire nella pietra.