Genova: nuovo stadio accanto all'aeroporto? Netto no dell'ENAC


L'accesso all'aeroporto sembra via una strada sopraelevata e quindi segregata dal livello a cui si troverebbe lo stadio.

Più che per l'aeroporto vedo problemi per gli stabilimenti Piaggio.

Sì ma le vie di accesso sono quelle (autostrada + aurelia e stop). L'area in questione poi non è molto grande, lo stadio sarebbe a ridosso tanto della strada principale di accesso al terminal, quanto ai confini appunto della Piaggio e delle altre aree industriali circostanti (con l'Ilva subito dall'altra parte della strada a nemmeno 50 metri).

Togli lo stadio da Marassi per ragioni di sicurezza, perché non ha molti spazi attorno, e ti vai a chiudere in questo budello, tra aeroporto, industrie, stradine perimetrali, e viadotti?

http://maps.google.it/maps/ms?ie=UT...44.416647,8.854219&spn=0.005993,0.009645&z=17

L'aeroporto mediamente riceve un flusso di 3200 persone al giorno (tra chi parte e chi arriva, nell'arco di una giornata intera)... voglio vedere quando in occasione di partite ci saranno flussi di 30mila persone tutte in un arco di tempo molto ristretto.
 
Speriamoci fortemente.. certo che lo stadio li' sarebbe una pietra tombale sullo sviluppo dello scalo.. comunque credo che prima di parlare di allargamento dello scalo sarebbe meglio sbloccare il numero di passeggeri fermo da 20 anni
 
Speriamoci fortemente.. certo che lo stadio li' sarebbe una pietra tombale sullo sviluppo dello scalo.. comunque credo che prima di parlare di allargamento dello scalo sarebbe meglio sbloccare il numero di passeggeri fermo da 20 anni

Ma è una struttura orribilante e inutile ! :morto::morto:
 
(AGI) - Genova, 17 lug. - Dure reazioni da parte del mondo economico-imprenditoriale dopo le indiscrezioni sulla firma di un accordo tra Genoa, Sampdoria e amministrazione comunale in merito alla realizzazione di un nuovo stadio a Sestri Ponente.

Paolo Odone, presidente di Camera di Commercio, socio di Aeroporto di Genova Spa, societa' concessionaria delle aree di Enac sulle quali si ipotizza la realizzazione dell'impianto, dichiara: "Per cominciare a parlare seriamente su un'ipotesi del genere bisogna sentire prima tutti gli attori e, soprattutto, verificare l'eventuale compatibilita' con il progetto di sviluppo dell'area che prevede una teleferica per l'area del Parco Tecnologico degli Erzelli, prevede una stazione dedicata all'aeroporto, un 'people mover' (sistemi di trasporto terrestre nei quali le vetture corrono su rotaie tramite pneumatici e vengono trainate da una fune) che consenta finalmente di arrivare facilmente in aeroporto. E su quest' ultimo punto Enac ha gia' detto di no. Pero', e' chiaro, le vie del signore sono infinite...".

Aggiunge Odone: 'Parlare di un progetto cosi' importante dandone notizia alla stampa, senza aver verificato l'ipotesi con i proprietari dell'area e della concessione che Enac da' ad aeroporto e senza aver verificato con Enac stessa la compabilita' con lo scalo, sembra un po' una boutade". In relazione allo sviluppo dell'aeroporto, Odone conclude: "Siamo lavorando, dopo anni di estrema difficolta', per far venire ad esempio Ryan Air che ci ha promesso 750mila passeggeri raddoppiando quasi il numero di utenti del Colombo, certo che queste aree diventano sicuramente utili. Ma questo lo puo' dire soltanto, e questo e' il secondo problema, chi partecipera' al bando di privatizzazione dell'aeroporto quindi probabilmente sarebbe molto piu' corretto chiedere a chi alla fine dell'anno vincera' il bando di gestione dell'aeroporto e spiegara' la sua idea di sviluppo dello scalo".
 
Quello che mi sfugge è la logica di spostare uno stadio da una zona densamente urbanizzata perchè crea problemi e non può svilupparsi per andare ad infilarsi in un'altra zona decisamente "calda" e costretta
(AGI) - , un 'people mover' (sistemi di trasporto terrestre nei quali le vetture corrono su rotaie tramite pneumatici e vengono trainate da una fune) .
Descritto così un people mover sembra una specie di carro\teleferica!:)
 
Quello che mi sfugge è la logica di spostare uno stadio da una zona densamente urbanizzata perchè crea problemi e non può svilupparsi per andare ad infilarsi in un'altra zona decisamente "calda" e costretta

Descritto così un people mover sembra una specie di carro\teleferica!:)

quasi una specie di cable car come quelli di San Francisco... magari per collegare l'aeroporto con gli Erzelli verrebbero bene, vista la pendenza. :)
 
Boh, io personalmente sono confuso e molto sfiduciato.
Dico sempre le stesse cose lo so, ma sono anni che si sente parlare di "rilancio del Colombo", secoli che si parla di un collegamento con la ferrovia che sta dietro l'angolo, millenni che si discute su questo socio di mestiere che ci salverà tutti con un colpo da maestro (anni fa furono anche fatti diversi nomi possibili) ma fino ad ora solo chiacchiere e poco più.
Ora i quotidiani sbandierano in lungo e in largo questo imminente sviluppo, addirittura il raddoppio.
Ma di fatto cosa abbiamo? Abbiamo che la privatizzazione per quanto ho capito io deve avvenire ma non ci si è ancora mossi concretamente in tale direzione.
Nel frattempo si parla di questo progetto ryanair da un lato, e del nuovo stadio dall'altro.
Non so, mi pare l'ennesimo monte di parole che finiranno nel nulla l'anno prossimo.
Mi piacerebbe invece molto di più vedere le cose avverarsi una alla volta, senza mettere tutta sta carne al fuoco. Che si privatizzi sto benedetto aeroporto e poi si vedrà il nuovo azionista come si vorrà muovere.
 
Garrone: "Se restiamo a Marassi Samp e Genoa rischiano la serie B"
Il presidente in contropiede: "L´aeroporto non ha piani di espansione". "Il nuovo stadio porterebbe almeno duemila posti di lavoro, l´impatto commerciale è tutto da valutare Ma siamo già in grave ritardo"


di Massimo Calandri
ROTTERDAM. Riccardo Garrone osserva la tinozza e s´immalinconisce. Lo stadio Kuip, che in olandese significa appunto "tinozza", rispetto al decrepito Ferraris pare un´astronave. Fantascienza. Uno straordinario complesso di vetro, cemento e metallo firmato dai designer Johannes Brinkman e Leendert Van der Vlugt. Cinquantunomila posti su due anelli, un esemplare collegamento di mezzi pubblici. Ha ospitato la finale degli Europei di calcio e i concerti di Rolling Stones, U2, Pink Floyd, Michael Jackson. E Riccardo Garrone s´immalinconisce. Perché a poche centinaia di metri stanno già costruendo il ‘nuovo Kuip´, che nel 2016 ospiterà 80.000 persone.

Non faccia così, presidente. Anche Genova avrà presto uno stadio nuovo...
«Davvero?»
Lei ed Enrico Preziosi non avete firmato un protocollo d´intesa con il Comune? Marta Vincenzi è d´accordo: tutti a Sestri Ponente, accanto all´aeroporto.
«Mi risulta che venerdì discuteranno in giunta il documento programmatico. È un segnale che l´amministrazione è orientata verso il nostro progetto. Però…»
Però? «Però sono già passati tre anni dalla presentazione del piano. E a fine settembre dovrebbe passare la legge per i nuovi stadi italiani. Avremo solo due mesi per consegnare uno studio di fattibilità, altrimenti siamo fuori».

Rocco Crimi, sottosegretario con delega allo sport, garantisce mutui a tasso zero per le società che s´impegneranno a costruire nuove strutture. Per Genoa e Sampdoria, un´occasione irripetibile.
«Con questi ritmi, entro la fine dell´anno non ce la faremo mai. Speriamo in un allungamento dei tempi governativi».
Altrimenti?
«Il Ferraris non va. Così le squadre genovesi rischiano di finire in serie B. E le alternative - giocare in altre città o costruire uno stadio ad Arquata - mi sembrano davvero incredibili».

Potreste investire sull´attuale stadio, rinnovandolo, sempre con la dovuta collaborazione governativa.
«Un privato non può fare un investimento senza considerare un ritorno in termini economici».
Anche Preziosi, pur sapendo che molti genoani la pensano diversamente, è disposto a lasciare Marassi per Sestri. Cosa significa?
«Lo dica lei».

Però ci sono tanti che dissentono dal progetto. E lanciano nuove proposte.
«Io credo che nella vicenda legata al nuovo stadio dovrebbero intervenire solo i protagonisti istituzionali».
Parliamo di istituzioni. Claudio Burlando, presidente della Regione Liguria, già nel maggio scorso affrontava il ‘problema carcerario´ spiegando che ci vuole una nuova prigione, lontano da Marassi.
«La superficie del carcere non mi sembra possa portare nuovi posteggi. La copertura del Bisagno non può essere ulteriormente ampliata. Insomma, mi sembra una cosa fantastica. Ma su di un tema sono invece d´accordo».
Quale?
«Marassi è un quartiere che deve reso più vivibile. Sollevandolo dal peso dello stadio di calcio, con tutti gli inconvenienti che le partite di calcio portano agli abitanti».

Qualcuno pensa ad un ampliamento del Cristoforo Colombo, in previsione di un aumento dei traffici aerei. Non ci sarebbe più posto per lo stadio.
«Non mi risulta nessun piano di espansione del Colombo».
I commercianti sestresi temono che con lo stadio, e nuovi negozi, finirà come a Sampierdarena con la Fiumara: addio clienti.
«Lo stadio porterebbe almeno duemila posti di lavoro. L´impatto commerciale è tutto da valutare. Credo anche che l´Autorità Portuale dovrebbe prendere in considerazione la valorizzazione della zona».
(28 luglio 2009)

La Repubblica - Genova

CIAO
_goa
 
o ma duccio smettila un pò con questa belinata del nuovo stadio, se rischi la B la rischi xk non spendi punto, non di certo per colpa dello stadio. Lo stadio ubicato di fronte all'aeroporto sarebbe terrificante (oltretutto lo stadio è orribile). E' vero che è anni che si parla di un rilancio del "Colombo", ma mai così tanto come in questi ultimi tempi. Se veramente così fosse, con la base Ryanair, faremmo veramente un bel colpo, e secondo me questo tira e molla per lo stadio, non fa altro che allontanare la compagnia
 
Il tentativo che alcuni imprenditori supportati da certi mass media locali (Il Secolo XIX e Primocanale soprattutto) stanno facendo per sostenere la necessità di questo nuovo stadio all'aeroporto è a dir poco patetico.


Alcune frasi di Garrone sono tra il ridicolo e l'inquietante:

- "le squadre rischiano di finire i serie B"

se finiscono in serie B è per ragioni sportive non certo legate allo stadio

- "la superficie del carcere non mi sembra possa portare nuovi parcheggi"

le carceri coprono un area di 160x140 metri... proviamo un po' a immaginare quello che ci potrebbe stare

- "Marassi è un quartiere che deve reso più vivibile. Sollevandolo dal peso dello stadio di calcio, con tutti gli inconvenienti che le partite di calcio portano agli abitanti"

Marassi deve essere reso più vivibile eliminando le carceri...lo stadio è lì dagli anni '30, e il quartiere ci ha convissuto anche quando aveva una capienza di quasi 60mila spettatori. Senza contare che nel quartiere tante attività commerciali fanno fior di affari grazie alle migliaia di persone che bazzicano settimanalmente il quartiere in occasione delle partite.

- "Lo stadio porterebbe almeno duemila posti di lavoro"

2000 posti di lavoro per uno stadio? Ammesso anche che si includano le attività commerciali connesse... ma 2000 posti di lavoro non li fa nemmeno la Fincantieri a Sestri e lui ci vuol far credere che uno stadio nuovo occuperebbe stabilmente 2000 persone? Divertente...

- «Non mi risulta nessun piano di espansione del Colombo»

Ecco la ciliegina sulla torta... direi che non vale la pena commentare ulteriormente.
 
Il tentativo che alcuni imprenditori supportati da certi mass media locali (Il Secolo XIX e Primocanale soprattutto) stanno facendo per sostenere la necessità di questo nuovo stadio all'aeroporto è a dir poco patetico.


Alcune frasi di Garrone sono tra il ridicolo e l'inquietante:

- "le squadre rischiano di finire i serie B"

se finiscono in serie B è per ragioni sportive non certo legate allo stadio

- "la superficie del carcere non mi sembra possa portare nuovi parcheggi"

le carceri coprono un area di 160x140 metri... proviamo un po' a immaginare quello che ci potrebbe stare

- "Marassi è un quartiere che deve reso più vivibile. Sollevandolo dal peso dello stadio di calcio, con tutti gli inconvenienti che le partite di calcio portano agli abitanti"

Marassi deve essere reso più vivibile eliminando le carceri...lo stadio è lì dagli anni '30, e il quartiere ci ha convissuto anche quando aveva una capienza di quasi 60mila spettatori. Senza contare che nel quartiere tante attività commerciali fanno fior di affari grazie alle migliaia di persone che bazzicano settimanalmente il quartiere in occasione delle partite.

- "Lo stadio porterebbe almeno duemila posti di lavoro"

2000 posti di lavoro per uno stadio? Ammesso anche che si includano le attività commerciali connesse... ma 2000 posti di lavoro non li fa nemmeno la Fincantieri a Sestri e lui ci vuol far credere che uno stadio nuovo occuperebbe stabilmente 2000 persone? Divertente...

- «Non mi risulta nessun piano di espansione del Colombo»

Ecco la ciliegina sulla torta... direi che non vale la pena commentare ulteriormente.

Quoto tutto!
 
L'Autorità portuale apre al nuovo stadio
Merlo: «Confrontiamo i progetti». Vincenzi: «No a due impianti»

IL NUOVO STADIO nell'area aeroportuale di Sestri? «Parliamone», dice Luigi Merlo, presidente dell'Autorità portuale che detiene il 60 per cento delle quote del Colombo (il 25 per cento è in mano alla Camera di commercio, il 15 per cento ad Adr). «Apriamo subito un tavolo - continua il numero uno di Palazzo San Giorgio - per valutare, dal punto di vista degli spazi, la compatibilità del progetto di espansione dell'aeroporto con quello del nuovo stadio. Verifichiamo se sono possibili sinergie tra le due funzioni, in particolare per quanto riguarda i parcheggi e la galleria commerciale».
Nella controversa vicenda del nuovo stadio di Sestri con annesso centro commerciale - progetto che sta spaccando la città e suscitando le ire dei negozianti non solo a Ponente - Merlo si schiera al fianco del sindaco Marta Vincenzi che, pure, in mattinata lo aveva indirettamente bacchettato. «Coloro che adesso contrastano il trasferimento dello stadio a Sestri sono gli stessi che, nel 2005, hanno firmato un protocollo sul waterfront che prevedeva lì lo stadio su indicazione di Renzo Piano». A chi si riferisce, sindaco? «A Camera di commercio e Autorità portuale». Ma è su quest'ultima che si sono concentrate, ieri, le critiche della Vincenzi: «È da un anno e mezzo che il Comune chiede di entrare nell'aeroporto, ma ancora non c'è l'advisor. Cosa aspettiamo? Per quanto mi riguarda, sono favorevole sia al nuovo stadio che allo sviluppo dell'aeroporto. Ma aspetto di conoscere i piani di espansione. È da lì che bisogna partire».
Attenzione, però: «Lo stadio non deve essere per forza a Sestri. Se dal confronto di tutti gli enti interessati verrà fuori che lì non si può fare, si può avviare la ricerca di un'altra area. Anche perché - ammette Vincenzi - oggi la discussione si svolge in casa d'altri». Il riferimento è alle aree del demanio marittimo, accanto all'attuale pista del Colombo, indicate come possibile localizzazione del nuovo stadio e che dovranno, eventualmente, essere sdemanializzate per poter andare avanti. Esistono siti alternativi dove trasferire il Ferraris? «Vedremo», si limita a dire Vincenzi. Se non è una marcia indietro, poco manca. Già, perché l'ipotesi dello stadio a Sestri sinora era stata condivisa dal sindaco senza se e senza ma. Al punto da sottoscrivere coi presidenti di Genoa e Samp uno specifico protocollo d'intesa. A questo proposito il sindaco ribadisce: «Nessuna decisione è stata presa.Io ho posto un'unica pregiudiziale: no a uno stadio della Samp, a Sestri, e uno del Genoa, a Marassi. Era questa la proposta iniziale. La nostra città non può sostenere l'impatto di due impianti». E infatti Garrone e Preziosi si sono accordati. E hanno risposto sì anche ad altri due diktat del sindaco. Il primo: «Se il nuovo stadio si farà, il Ferraris non può certo rimanere sul groppone del Comune. Bensì deve rientrare in un accordo quadro che ne preveda la valorizzazione nel rispetto della destinazione sportiva». «Non sarà una valorizzazione come quella del Galliera...», sorride Vincenzi. Come dire: niente case. Secondo diktat: «La decisione va presa entro il 2009. Non intendo assumere impegni che non riguardano la mia amministrazione. Lo stadio non è una priorità e neppure compare nel mio programma: se non chiudono in fretta, ne parlino con qualcuno altro». Dunque, tra domani e venerdì la giunta è chiamata a pronunciarsi sulla richiesta dei due presidenti. «La richiesta di due privati per il via libera a un project finacing che, come tutti i project, dovrà essere oggetto di una pre-intesa. Solo dopo parleremo della localizzazione». «Ma prima di tutto - aggiunge il sindaco - la giunta dovrà dire se condivide l'assunto delle due società: cioè, che il Ferraris sia ormai inadeguato. Personalmente penso che abbiano ragione».
Vincenzo Galiano
galiano@ilsecoloxix.it

Il Secolo XIX

CIAO
_goa
 
«Servizi, parcheggie negozi potrebbero essere comuni»
palazzo san giorgio


«L'AUTORITÀ PORTUALE ha fatto la sua parte. La gara per l'individuazione dell'advisor, che prelude alla privatizzazione dell'aeroporto, sta per partire. Non abbiamo perso neppure un minuto. Come sa benissimo il Comune, dal momento che il vicesindaco Pissarello ha votato in comitato portuale la delibera che, un mese fa, ha aperto il percorso delle partecipazioni al Colombo».
È l'unico passaggio teso nella replica di Luigi Merlo a Marta Vincenzi, che ha chiamato in causa il presidente dell'Autorità portuale parlando di stadio e aeroporto a margine della firma - ieri a Palazzo Tursi - di un'intesa anti-evasione con l'Agenzia delle entrate. A parte la risposta ai rilievi sollevati dal sindaco su presunti ritardi nel processo di privatizzazione del Colombo, Merlo si dice «perfettamente d'accordo» con la Vincenzi. «Il modo in cui sta gestendo la questione è corretto», afferma: «È vero che l'area di cui si parla non è nella disponibilità del Comune, ma al Comune spetta la pianificazione urbanistica su vasta scala. Se il sindaco avesse subito bocciato l'ipotesi dello stadio nella zona aeroportuale di Sestri - continua Merlo - tutto finiva lì. Ma siccome si è detta favorevole, è doveroso aprire un approfondimento tecnico nell'interesse di tutti». In primis quello dei futuri azionisti: «Nel momento in cui faccio una gara, devo sapere esattamente che cosa vendo per determinare il valore delle quote. E dunque sapere se l'aeroporto ha o non ha la disponibilità di certe aree».
Merlo non esclude che stadio e aeroporto possano convivere. «Ci sono servizi - ammette - che potrebbero essere comuni. Ad esempio, i parcheggi. Ma anche la galleria commerciale. Stiamo lavorando per raddoppiare il numero dei passeggeri e, certamente, l'attuale dotazione di negozi non sarebbe adeguata a uno scalo da due milioni e mezzo di passeggeri». Tutto questo non va inteso, però - sottolinea il responsabile di Palazzo San Giorgio - come un assenso al buio. «Se non incanalata all'interno di un confronto tecnico, la discussione in corso rischia di essere surreale. Questo non è un referendum. Non posso dire sì o no allo stadio adesso. Prima dobbiamo valutare la compatibilità dei due progetti: quello dello stadio e quello di sviluppo dello scalo, piano che esiste ed in virtù del quale abbiamo ottenuto la proroga della concessione». E comunque non finisce qui: «Spetta poi all'Enac pronunciarsi sulla fattibilità dello stadio dal punto di vista dell'operatività e la sicurezza dello scalo».
V. G.

Il Secolo XIX

CIAO
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Vincenzi: "Sullo stadio a Sestri fondamentale il parere di Enac"

La prima svolta veramente determinante, in un senso o nell’altro, per la costruzione di un nuovo stadio a Sestri Ponente avverrà a giorni, probabilmente già la prossima settimana. Il percorso iniziato da tempo su richiesta di entrambi i presidenti delle squadre genovesi si confronterà per la prima volta unitariamente con i soggetti istituzionali coinvolti: Porto, Aeroporto, Regione e soprattutto Enac, l'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile il cui parere sulla compatibilità o meno dello scalo con l'impianto sportivo sarà fondamentale: "In tutto questo tempo in cui si è parlato di un trasferimento del campo -afferma Marta Vincenzi- non c’è stata una richiesta d’incontro da parte di nessuno. Adesso l’incontro lo convoco io, e prima che si vada tutti in ferie". In ballo c'è anche il futuro del 'Ferraris': "Secondo il programma sottoscritto con i presidenti di Genoa e Samp -continua Vincenzi- lo stadio attuale dovrebbe essere riqualificato sempre in ambito sportivo". Infine Vincenzi risponde così al presidente Enrico Preziosi che ha accusato i poteri forti della città di bloccare qualsiasi nuova iniziativa sul territorio: "Lui sa benissimo di poter avere una relazione con un sindaco che non ama i poteri forti e che anzi spesso vi si contrappone. Se darà una mano forse ce la faremo". (Dario Vassallo)

VINCENZI: "STADIO A SESTRI, PARERE ENAC FONDAMENTALE"
http://www.primocanale.it/viewvideo.php?id=26241

CIAO
_goa
 
Finalmente un'iniziativa concreta. sarà anche solo un tavolo di confronto ma sempre meglio di mille manfrine ed inerviste rilasciate sui vari novella 2000 etc etc etc
è da tanto che si parla parla parla ma di decisioni nemmeno una.
Brava superMarta, questa volta mi è proprio piaciuta
 
Sull'ultima edizione del secolo XIX ci sono due articoli che riguardano lo stadio a sestri e che sono in netto contrasto tra loro.

Nel primo il direttore di Giglio Bagnara si lamenta di speculazione edilizia, parla di un disastro sul piano occupazionale, di sconfitta per tutta Genova e conclude dicendo che un nuovo centro commerciale in zona aeroporto farà andare via dalla città ancora molte persone perchè si troveranno senza lavoro.

Nel secondo articolo invece il portavoce della società olandese interessata alla costruzione del complesso stadio+mall ne narra i pregi, la creazione di lavoro, il miglioramento della sicurezza anche per l'aeroporto, l'indotto da capogiro per genova, aeroporto e le due squadre di calcio. Vengono riportati dati relativi a complessi simili in Puglia, Marsiglia e Regno Unito, ed in effetti le cifre sono impressionanti.

A chi credere dunque? E' ovvio che ognuno porta acqua al suo mulino, ma dati alla mano, a chi dare ragione? Io sono uno pro-stadio nuovo a sestri, mi piacciono i centri commerciali e da utente quale sono ho spesso trovato diversi vantaggi che i piccoli negozi cittadini non mi hanno offerto. Perchè però vedo tanto accanimento a questo progetto?
Lasciando stare le polemiche e le solite menate a sfondo politico che non mi interessano, quelli che di voi sono contro a quest'opera potrebbero gentilmente spiegarmi le loro motivazioni? Magari, chissà, potrei anche cambiare idea...
 
Stadio a Sestri, il no dei piloti
"Troppo vicino all'aereoporto"


di Luigi Pastore
«La realizzazione di uno stadio vicino all'aeroporto sarebbe pericolosa per la sicurezza dei voli e pregiudicherebbe lo sviluppo dello scalo». L'avvocato Carlo Golda, presidente di Aopa Italia (Associazione dei piloti e proprietari di aerei), è netto. La sua categoria ha deciso di scendere in campo nel dibattito stadio sì-stadio-no, e lo fa con una fitta lettera di due pagine che Golda indirizza al direttore generale di Enac, al direttore centrale regolazione aeroporto di Enac, al direttore dell'aeroporto di Genova e al direttore della società di gestione dello scalo, Paolo Sirigu. «Anche su sollecito - scrive - della rappresentanza nostra in sede Icao (l´Organizzazione internazionale dell´aviazione civile) e Easa (l´Agenzia europea per la sicurezza aerea), invio la presente, onde sollecitare la Vostra attenzione al fine di evitare, con la massima possibile urgenza, quanto, per ora a mezzo stampa, si paventa nel futuro anche immediato dell´aeroporto genovese».

Golda, perché questa presa di posizione?
«Il nostro è un intervento tecnico, non politico. Non ci interessano le polemiche locali. La nostra categoria, anche a livello europeo, nutre preoccupazione per l´ipotesi di uno stadio immediatamente attaccato-all´interno all´aeroporto». Ma perché sostenete che è pericoloso? «Andiamo per gradi. Gli aerei in fase di discesa e poi di atterraggio si imbatterebbero in due elementi di disturbo. Uno legato alle trasmissioni di radio-navigazione, uno all´illuminazione nella zona. È evidente che lo stadio è un produttore fortissimo di emissioni elettromagnetiche, che possono interferire con le trasmissioni di radio navigazione e con i servizi della navigazione. Faccio un esempio»...».

Prego.
«Alcuni anni fa a circa 8-9 miglia dal Colombo, nella zona di Recco-Camogli, c´era una radio che trasmetteva un segnale molto forte. Ebbene queste onde disturbavano l´aereo in fase di discesa. Per carità, si potrebbe dire che si tratta di inconvenienti con i quali si può convivere. Ma se il disturbo di una piccola radio dava già fastidio, immaginate cosa potrebbe accadere nel corso di una attività elettrica e radio trasmissione standard connessa a un grande centro commerciale e a uno stadio da cui partono forti segnali da telefoni cellulari».

E la luce?
«L'aereo quando scende di notte o in condizioni di bassa visibilità, nell´ultimo tratto visuale prima della pista, segue un sentiero luminoso preciso. Spesso le piste aeroportuali, anche in zone urbane, sono circondate da zone piuttosto scarse di luce emessa verso l'alto».

D'accordo, ma voi parlate anche di rischio bird–strike. Non vi sembra di esagerare? «Assolutamente no. L'aeroporto di Genova è uno di quelli a livello internazionale a più alto rischio di collisione tra mezzi aerei e volatili ed ha già dovuto subire due sentenze avverse in questo senso per emergenze causate da collisioni. La presenza di uno stadio e di un centro commerciale determinerebbe un ulteriore punto di attrazione per gabbiani e altri uccelli, già numerosi per la vicina discarica di Scarpino».

Voi sottolineate anche problemi di ordine pubblico. Perché?
«Perché l´aeroporto, come tutti gli scali, specie dopo l'11 settembre, è soggetto a misure ben precise per la sicurezza. Ma sarebbe difficile garantire la convivenza tra decine di migliaia di tifosi e eventuali frequentatori di una cittadella commerciale con il sedime aeroportuale. Infine, la rinuncia al piazzale nord utilizzabile come pista d´emergenza e l´impossibilità di espansione delle aree di parcheggio e di rullaggio ci sembrano due rilevanti limiti allo sviluppo dell'aeroporto».
(01 agosto 2009)

La Repubblica - Genova

CIAO
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