MF Online
Gemina vende Elilario per 60,8 milioni, realizzi sul titolo
28/11/2007
Gemina ha ceduto a Helicapital Inversiones Aereas, società del gruppo Inaer, il 100% del capitale di Elilario Italia. Il prezzo è stato fissato in 60,8 milioni di euro (ieri si era parlato di un'offerta in media intorno a 50 milioni in linea con le attese degli analisti), oltre al rimborso del finanziamento di 9,9 milioni concesso dalla holding a Elilario. Il closing dell'operazione è previsto il 15 gennaio.
La partecipazione nella società attiva nei servizi elicotteristici era iscritta per 31,3 milioni di euro nel bilancio di Gemina e per 33,6 milioni in quello consolidato. Sotto l'aspetto finanziario l'operazione comporta, con riferimento al 30 settembre 2007, un miglioramento della posizione finanziaria del gruppo di 144,4 milioni di euro, dei quali 83,6 milioni di euro come deconsolidamento di debiti finanziari.
La società utilizzerà il ricavato della cessione per rimborsare parzialmente la parte residua del finanziamento ponte di euro 1.400 milioni che rimarrà in essere dopo aver destinato al rimborso dello stesso i mezzi finanziari raccolti con l'operazione di aumento di capitale attualmente in corso e i proventi delle dismissioni già realizzate.
La vendita di Elilario si è resa infatti necessaria per effettuare il rimborso del prestito ponte da 1,4 miliardi che la società ha contratto per acquistare le minorities di Adr dagli australiani di Macquarie. Prestito che in gran parte sarà rimborsato con i proventi dell'aumento di capitale da 1,25 miliardi.
Oltre al 100% di Elilario, che rappresentava il pezzo più pregevole del portafoglio partecipazioni del gruppo in fase di dismissione, Gemina ha già venduto il 3% di Rcs per 31,9 milioni, azioni proprie per un controvalore di 13,3 milioni di euro. Complessivamente, quindi, dalla vendita di partecipazioni non core sono stati incassati 106 milioni.
Restano ancora da cedere il 45,55% di Sistemi Energia, il 40% di Sitti e il 19% di Pentar. Le tre società insieme hanno generato nel 2006 un Ebit complessivo di 3 milioni. "Noi abbiamo una stima di 150 milioni di euro come incasso complessivo dalla vendita di partecipazioni non core", afferma a caldo un analista.
"Mancando ancora 44 milioni per raggiungere il target e alla luce dell'Ebit generato dalla attività in via di dismissione riteniamo che le nostre assunzioni sul valore di tali asset siano corrette e quindi che non vi siano all'orizzonte sorprese positive clamorose", prevde l'analista che sul titolo Gemina mantiene un rating di underperform.
La notizia era dunque attesa e il titolo Gemina, ieri protagonista di un vero e proprio exploit (+5,83%) in attesa di questa vendita ma anche grazie alla scelta di Viterbo come terzo aeroporto del Lazio, oggi cede l'1,74% a quota 1,463 euro dopo un'apertura comunque in territorio positivo con un massimo intraday a 1,528 euro. Oggi Deutsche Bank ha individuato per Gemina un target price ex diritto a 1,82 euro (la precedente valutazione, prima dell'inizio delle negoziazioni dei diritti legati alla ricapitalizzazione, era 3,9 euro). La raccomandazione resta buy.
Francesca Gerosa
Gemina vende Elilario per 60,8 milioni, realizzi sul titolo
28/11/2007
Gemina ha ceduto a Helicapital Inversiones Aereas, società del gruppo Inaer, il 100% del capitale di Elilario Italia. Il prezzo è stato fissato in 60,8 milioni di euro (ieri si era parlato di un'offerta in media intorno a 50 milioni in linea con le attese degli analisti), oltre al rimborso del finanziamento di 9,9 milioni concesso dalla holding a Elilario. Il closing dell'operazione è previsto il 15 gennaio.
La partecipazione nella società attiva nei servizi elicotteristici era iscritta per 31,3 milioni di euro nel bilancio di Gemina e per 33,6 milioni in quello consolidato. Sotto l'aspetto finanziario l'operazione comporta, con riferimento al 30 settembre 2007, un miglioramento della posizione finanziaria del gruppo di 144,4 milioni di euro, dei quali 83,6 milioni di euro come deconsolidamento di debiti finanziari.
La società utilizzerà il ricavato della cessione per rimborsare parzialmente la parte residua del finanziamento ponte di euro 1.400 milioni che rimarrà in essere dopo aver destinato al rimborso dello stesso i mezzi finanziari raccolti con l'operazione di aumento di capitale attualmente in corso e i proventi delle dismissioni già realizzate.
La vendita di Elilario si è resa infatti necessaria per effettuare il rimborso del prestito ponte da 1,4 miliardi che la società ha contratto per acquistare le minorities di Adr dagli australiani di Macquarie. Prestito che in gran parte sarà rimborsato con i proventi dell'aumento di capitale da 1,25 miliardi.
Oltre al 100% di Elilario, che rappresentava il pezzo più pregevole del portafoglio partecipazioni del gruppo in fase di dismissione, Gemina ha già venduto il 3% di Rcs per 31,9 milioni, azioni proprie per un controvalore di 13,3 milioni di euro. Complessivamente, quindi, dalla vendita di partecipazioni non core sono stati incassati 106 milioni.
Restano ancora da cedere il 45,55% di Sistemi Energia, il 40% di Sitti e il 19% di Pentar. Le tre società insieme hanno generato nel 2006 un Ebit complessivo di 3 milioni. "Noi abbiamo una stima di 150 milioni di euro come incasso complessivo dalla vendita di partecipazioni non core", afferma a caldo un analista.
"Mancando ancora 44 milioni per raggiungere il target e alla luce dell'Ebit generato dalla attività in via di dismissione riteniamo che le nostre assunzioni sul valore di tali asset siano corrette e quindi che non vi siano all'orizzonte sorprese positive clamorose", prevde l'analista che sul titolo Gemina mantiene un rating di underperform.
La notizia era dunque attesa e il titolo Gemina, ieri protagonista di un vero e proprio exploit (+5,83%) in attesa di questa vendita ma anche grazie alla scelta di Viterbo come terzo aeroporto del Lazio, oggi cede l'1,74% a quota 1,463 euro dopo un'apertura comunque in territorio positivo con un massimo intraday a 1,528 euro. Oggi Deutsche Bank ha individuato per Gemina un target price ex diritto a 1,82 euro (la precedente valutazione, prima dell'inizio delle negoziazioni dei diritti legati alla ricapitalizzazione, era 3,9 euro). La raccomandazione resta buy.
Francesca Gerosa