GdF & Ryanair: primi sviluppi


Ryanair non mi sta particolarmente a cuore, ci ho viaggiato 2 volte dopodichè sono passato ad altre low cost più "comode"

però se c'è gente che ama viaggiare a prezzi stracciati anche con qualche sacrificio perchè criticare?

nei forum di Aviazione noto sempre un particolare astio verso questa compagnia (si O'leary non è il massimo di simpatia........)

Non si tratta di simpatia o antipatia,ma il costo basso non deva andare a scapito delle regole comuni. Se ci sono delle leggi tutti le devono rispettare. Altrimenti domani, mi compro una macchina senza collaudo, perchè costa poco...oppure non pago le tasse perchè così faccio pagare meno i miei prodotti...
 
Ryanair non mi sta particolarmente a cuore, ci ho viaggiato 2 volte dopodichè sono passato ad altre low cost più "comode"

però se c'è gente che ama viaggiare a prezzi stracciati anche con qualche sacrificio perchè criticare?

nei forum di Aviazione noto sempre un particolare astio verso questa compagnia (si O'leary non è il massimo di simpatia........) ma guardiamo a quanta gente ha potuto viaggiare grazie ai prezzi molto bassi

per il resto, dà forse fastidio a qualcuno? visto anche gli scontri con Enac.....

qui si tratta di una possible frode al fisco, non di antipatia.
 
Le regole dovrebbero (in teoria) essere uguali per tutti.

In pratica, mi aspetto di rivedere il copione visto per la licenza di pesca, ovvero Ryanair che minaccia di andarsene, i piccoli aeroporti disperati, i gruppi che accusano Alitalia di "regia occulta" su FB, ... e una bella soluzione tarallucci e vino. Ormai l'Italia non può più fare a meno di Ryanair.

Concordo ma ora voglio vedere cosa fara' fr, nn penso che finisca proprio a tarallucci e vino, vorrei sapere anche il pensiero degli altri vettori operanti in Italia che pagano le tasse regolarmente oltre quelle aeroportuali

Non si tratta di simpatia o antipatia,ma il costo basso non deva andare a scapito delle regole comuni. Se ci sono delle leggi tutti le devono rispettare. Altrimenti domani, mi compro una macchina senza collaudo, perchè costa poco...oppure non pago le tasse perchè così faccio pagare meno i miei prodotti...

Quando hai ragione hai ragione
 
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(...)
Comunque i termini per l'accertamento per il 2005 scadono il 31 dicembre 2010 in caso di dichiarazione presentata, il 31 dicembre 2011 in caso di dichiarazione omessa (penso sia questo il caso). Comuque prossimamente l'avviso di accertamento diventerà atto esecutivo entro 60 giorni dalal notifica, senza più bisogno di notifica di cartelle esattoriale, ergo si potrà automaticamente procedere alle procedure esecutive (ipoteche, pignoramenti, blocco dei conti correnti di qualsiasi tipo nel territorio dello Stato).
Se si vuole possono fargli molto male.

proprio l'art. 5 del modello ocse e l'art. 162 del tuir sono il punto per cui ryan pretende di dichiarare i ricavi in irlanda(L’aliquota irlandese è del 12,5% o del 25% nel caso di commercio estero e sui dividendi di fonte estera) e non in italia (aliquota attuale 27,5%) , fermo restando che per la precisione il verbale (se mai c'è) della gdf non è un accertamento ..... ma una fonte di innesco per un accertamento dell'agenzia delle entrate che se darà esito positivo verrà notificato e solo all'ora partiranno i 60gg.
 
Ultima modifica:
31/07/2010 11:56:25

In particolare riguardano i voli nazionali: negli ultimi cinque anni ammontano a oltre 350 milioni, a cui occorre aggiungere più di otto milioni di Iva non versata.

Bufera sulla Ryanair. Secondo la Guardia di finanza, la compagnia non ha dichiarato al Fisco incassi per 350 milioni di euro. Il periodo in esame va dal 2005 al 2009. Sul vettore low-cost il nucleo di polizia tributaria di Roma ha svolto una lunga verifica fiscale. Sotto la lente d'ingrandimento i ricavi in Italia dell'azienda.

In particolare riguardano i voli nazionali: negli ultimi cinque anni ammontano a oltre 350 milioni, a cui occorre aggiungere più di otto milioni di Iva non versata. L'attività di verifica è scaturita in base al consolidarsi secondo le Fiamme gialle, che la compagnia abbia una «stabile organizzazione» in Italia. La compagnia aerea però sostiene che non c'è e che, al contrario, il business è tutto gestito in Irlanda, sede principale, senza necessità di un collegamento, anche solo giuridico, con l'Italia.

I finanzieri, invece, affermano di aver trovato ampi riscontri nelle dieci basi in cui opera Ryanair: Roma-Ciampino, Bergamo-Orio al Serio, Alghero, Brindisi, Bari, Bologna, Cagliari, Pescara, Pisa e Trapani. Inoltre, altri riscontri sarebbero stati individuati in una serie di società di gestione aeroportuale ed enti pubblici del settore aereo, che hanno rapporto e relazioni con la compagnia aerea. Non solo: in relazione agli accertamenti svolti dalla polizia tributaria, nelle dieci basi operative di volo lavorano circa 400 persone tra piloti, assistenti di volo e di terra. La «stabile organizzazione», insomma, non è formalmente costituita ma la Gdf sostiene che c'è una struttura organizzativa di uomini e mezzi che configura un vero e proprio gruppo imprenditoriale.

Con una rete complessa di relazioni commerciali, di contratti e di rapporti avviati da Ryanair in Italia fin dal 2004. Il sospetto è che la posizione fiscale della compagnia di volo sia anomala. Gli uomini del nucleo di polizia tributaria di Roma, a questo punto, hanno dovuto ricostruire la presunta vicenda dei ricavi sottratti al Fisco.

Autore: Stefano Idili


FINALMENTE!!

Cortesia: metti il link da dove hai scaricato la notizia, è importante ;)
 
Bhè, gia che ci siamo allora vorrei proprio sapere quanta IVA ha versto l'Alitalia dal2005 fino al 2008/09, giusto per essere precisi....:diavoletto:
 
Si sa niente circa i mancati versamenti inps - fondo volo ? direi che e' una pagina altrettanto importante
 
uso abitualmente Fr,però se i loro profitti alti sono dati dal non versare le giuste tasse bè no così non va bene
 
vi rammento a tutti che in questi casi si avvia una procedura piuttosto laboriosa ..ora nn so' se il parallelo calza,ma vi ricordate i Casi Pavarotti e Valentino?
In pratica denunciando una residenza estera riuscivano a nn pagare le Tasse, poi arrivati al dunque si sono messi ad un tavolo di concertazione e Hanno stabilito una cifra per la multa!
Finira' cosi?
 
Si sa niente circa i mancati versamenti inps - fondo volo ? direi che e' una pagina altrettanto importante

non ci sono correlazioni tra l'indagine della GdF e la situazione dei contratti dei dipendenti.

Anche nel caso di dimostrazione della stabile organizzazione in Italia, per il personale le leggi Europee sono piuttosto interpretabili e allo stato attuale FR seppur boderline (molto) rientra nelle regole Europee del lavoro.

La parte fiscale è invece meno interpretabile anche perchè un volo domestico è a tutti gli effetti un servizio erogato solo ed esclusivamente nel territorio dello stato Italiano e pertanto deve sottostare alle leggi fiscali Italiane.
 
vi rammento a tutti che in questi casi si avvia una procedura piuttosto laboriosa ..ora nn so' se il parallelo calza,ma vi ricordate i Casi Pavarotti e Valentino?
In pratica denunciando una residenza estera riuscivano a nn pagare le Tasse, poi arrivati al dunque si sono messi ad un tavolo di concertazione e Hanno stabilito una cifra per la multa!
Finira' cosi?

La fattispecie è diversa, Pavarotti e Rossi erano residenti originariamente in Italia ed avevano spostato la residenza all'estero.
Esiste una convenzione Italia-Irlanda contro le doppie imposizioni; dal punto di vista IRES forse Ryanair può sfangarla, ma quanto all'IVA un trasporto tra due aeroporti nazionali deve essere soggetto all'IVA.
Quanto a Ryanair, l'antipatia deriva dal fatto che sono continuamente a cercare di "tagliare gli angoli" e di dire che sono i primi della classe mentre gli altri sono <beep> a prescindere: O'Leary fa sempre e comunque il furbetto del quartierino. Somiglia a qualcun'altro -basso e spelacchiato- cui prende uno stranguglione ogniqualvoltache qualcuno gli ricorda che ci sono le regole e vanno rispettate ... e ora glielo aveva ricordato il socio con il risultato dell'estromissione dello stesso dalla ditta.
 
E' difficile sostenere non ci sia stabile organizzazione in presenza di "basi" strombazzate ai quattro venti!
Comunque i termini per l'accertamento per il 2005 scadono il 31 dicembre 2010 in caso di dichiarazione presentata, il 31 dicembre 2011 in caso di dichiarazione omessa (penso sia questo il caso). Comuque prossimamente l'avviso di accertamento diventerà atto esecutivo entro 60 giorni dalal notifica, senza più bisogno di notifica di cartelle esattoriale, ergo si potrà automaticamente procedere alle procedure esecutive (ipoteche, pignoramenti, blocco dei conti correnti di qualsiasi tipo nel territorio dello Stato).
Se si vuole possono fargli molto male.

se la GdiF ha notificato a Ryanair un processo verbale bisogna attendere che l'Agenzia delle Entrate emetta un avviso si accertamento ed allora passati i 60 gg dalla notifica di questo diventerà (in assenza di impugnazioen o di richiesta di adesione) atto definitivo.

Comunque ho visto processi verbali della GdiF di tutti i tipi (nel senso da campati per aria a lavori fatti con criterio) : sono proprio curioso di vedere che cosa sortirà dalla verifica e le eventuali riduzioni con qui si chiuderà la vertenza..se non finisce in contenzioso.
Se tutto verte sulla presenza di un'organizzazione stabile di Ryanair in Italia significa che si gioca tutta la materia in "punta di fioretto", ossia con sottilissime argomentazioni al limite della dottrina, magari molto ragionate ma con pochi elementi concreti.
Posto anche che un semplice ufficio possa essere considerata stabile organizzazione credo che questa presunta filiale italiana di Ryanair sia ben poca cosa dal punto di vista del capitale.
Ergo, anche ammettendo che Ryanair venga condannata come evasore e non paghi su quali beni si rifarà l'erario italiano?
Sugli aerei? non credo proprio siano di propietà Ryanair..così come non ho mai visto automezzi "loro" e sicuramemte non saranno proprietari di immobili dato che affermano di non disporre di organizzazione stabile.
Non per niente Ryanair ha sede in Irlanda dove le tasse sono piuttosto inferiori alle nostre.

Vedremo il lavoro che avrà fatto la GdiF cosa farà entrare nella casse dello stato italiano....secondo me poco o nulla.
 
Sotto la lente delle Fiamme Gialle in particolare i voli nazionali che secondo una convenzione tra Italia e Irlanda del 1971 dovrebbero essere sottoposti al Fisco italiano
La Ryanair evade 350 milioni
Alghero e provincia tremano
ALGHERO – Ricavi non dichiarati al fisco per 350 milioni di euro e più di 8 milioni di iva non versata dal 2005 al 2009. E’ l’accusa che la Guardia di Finanza muove contro la compagnia low cost Ryanair dopo una lunga verifica fiscale svolta dal nucleo di polizia tributaria.

Secondo gli uomini delle Fiamme Gialle, che hanno “spulciato” i documenti delle basi di Roma-Ciampino, Bergamo-Orio al Serio, Alghero, Brindisi, Bari, Bologna, Cagliari, Pescara, Pisa e Trapani, la Ryanair avrebbe una “stabile organizzazione” in italia, dove tra l’altro lavorano circa 400 persone tra piloti, assistenti di volo e di terra, e dunque avrebbe dovuto pagare le tasse allo stato italiano.

Sotto la lente della Finanza, secondo il Sole 24 Ore, in particolare i voli nazionali che stando ad una convenzione tra Italia e Irlanda del 1971 dovrebbero essere sottoposti al Fisco italiano. Sarebbe un brutto colpo per la prima compagnia aerea a basso costo del mondo che fin dal 2004 ha avviato in italia una rete complessa di relazioni comerciali, di contratti e di rapporti.



http://notizie.alguer.it/n?id=34362
 
Presupposto A: esercizio di attivita' in ambito nazionale
Presupposto B: esercizio di tale attività mediante una stabile organizzazione in Italia.
Senza volerci girare troppo intorno, la presenza di questi 2 requisiti obbliga il versamento delle imposte in Italia. Nei casi di Valentino e Pavarotti (cd. Esterovestizione) i soggetti avevano residenza all estero, Londra e Montecarlo, ma il fulcro delle loro attività in Italia. In questo caso, e' evidente che tutto si basa sul concetto di "stabile organizzazione", ed e' altrettanto evidente che questa sussista anche sotto varie forme. Se questo presupposto non esistesse, non avrebbe avuto senso che, sugli aeromobili in voli nazionali venisse emesso lo scontrino fiscale. Questo può voler dire una cosa. Che l indagine delle Fiamme Gialle ha riguardato il magazzino delle merci caricate ed ha riscontrato i documenti di vendita. Se così fosse, non la vedo tanto facile per FR
 
l indagine delle Fiamme Gialle ha riguardato il magazzino delle merci caricate ed ha riscontrato i documenti di vendita. Se così fosse, non la vedo tanto facile per FR


Se esistesse un magazzino implicitamente, secondo me, si configurerebbe l'esistenza dell'organizzazione stabile.
Io ho il dubbio che ci possa essere una struttura del genere.
Tra l'altro, a bordo non si vende certo roba che, a prima vista, possa risultare prodotta o, meglio, acquistata in Italia.

Poi, non vorrei farla fuori dal vaso, c'entra qualcosa il fatto che a bordo, comunque, dato che si è su un velivolo immatricolato all'estero vale l'extraterritorialità e quindi l'applicazione delle leggi italiane come può essere rispettata?
 
Presupposto A: esercizio di attivita' in ambito nazionale
Presupposto B: esercizio di tale attività mediante una stabile organizzazione in Italia.
Senza volerci girare troppo intorno, la presenza di questi 2 requisiti obbliga il versamento delle imposte in Italia. Nei casi di Valentino e Pavarotti (cd. Esterovestizione) i soggetti avevano residenza all estero, Londra e Montecarlo, ma il fulcro delle loro attività in Italia. In questo caso, e' evidente che tutto si basa sul concetto di "stabile organizzazione", ed e' altrettanto evidente che questa sussista anche sotto varie forme. Se questo presupposto non esistesse, non avrebbe avuto senso che, sugli aeromobili in voli nazionali venisse emesso lo scontrino fiscale. Questo può voler dire una cosa. Che l indagine delle Fiamme Gialle ha riguardato il magazzino delle merci caricate ed ha riscontrato i documenti di vendita. Se così fosse, non la vedo tanto facile per FR

non mi risulta che esistano i presupposti del 162 tuir (poi vedremo) e mi sembra che nessun scontrino viene emesso a nome ryan ma nei voli interni da una società di servizio italiana con sede a napoli , l'iva sui biglieti interni viene assolta proprio da questa e non credo che quella che si ritiene accertata riguardi la vendita di biglietti ma una volta considerata ryan italiana( e ce ne vuole ....) sarebbero proprio le operazioni intercorse tra le società a dover assolvere l'iva.

il caso valentino è diverso lì egli dichiarava a londra di essere cittadino italiano e non subire la fiscalità di quel paese per i redditi prodotti fuori dall'inghilterra mentre in italia dichiarava di essere residente in inghilterra e non dichiarava nulla .... si trattava di propria evasione totale che alla fine ha visto scegliere lo stesso di essere sanzionato più vantaggiosamente in italia più che in inghilterra .

il caso pavarotti era proprio il caso classico di falsa residenza all'estero visto che viveva in realtà tra modena e pesaro la maggior parte dell'anno quindi non equiparabile.

a ryan si configurerebbe l'aver dichiarato in irlanda redditi prodotti in italia con stabile organizzazione per godere del diverso trattamento fiscale ( uno sconto sulle aliquote) visto che tali ricavi sono comunque stati tassati in irlanda .

l'iva è una partita di giro che pagano i consumatori finali e non le società .... ed i biglietti dei voli interni di ryan scontano l'iva come tutti gli altri .

per quanto riguarda le altre compagnie ...tipo alitalia ... il problema non si pone perchè per pagare le imposte bisogna essere in utile ed aver smaltito le perdite pregresse.... e quindi esse non pagano mai le imposte per natura !!!!!
 
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E' una vita che se ne parla di questo inghippo sulle tasse. EasyJet le paga regolarmente per i voli Nazionali in Italia. Sono più stupidi o hanno più soldi da buttare?
Come spiega l'articolo de "Il sole 24 ore", che economicamente parlando qualche nozione in più dovrebbe avercela, esiste una convenzione del 1971 tra Italia e Irlanda che stabilisce che siano sottoposti al Fisco i soli redditi che derivano dai voli nazionali. Mentre i voli internazionali vanno tassati nella patria della compagnia aerea: l'Irlanda, dunque.

Ecco il testo: http://www.ilsole24ore.com/art/norm...milioni-105034.shtml?uuid=AYx7nxCC&fromSearch