Riprendo questo vecchio 3d visto che oggi sulla Nuova Sardegna è apparsa la notizia della sospensione del progetto di allungamento della pista di OLB.
OLBIA. Si dovrà adattare, l’Air Force One. Perché la pista del Costa Smeralda non verrà allungata per il G8. Quei 240 metri in più di asfalto, che avrebbero agevolato l’atterraggio per il Boeing 747 di Obama, rimangono in lista d’attesa. Si fa dunque affidamento sul buon esito della simulazione, fatta mesi fa, in cui non emerse nessun problema per l’aereo Usa. E sul G8 Cappellacci è chiamato oggi a prendere posizione sui bandi per i beni della Maddalena. E c’è un “giallo” sul porto. L’aeroporto di Olbia. Gli attuali 2.446 metri di pista saranno più che sufficienti per l’Air Force One: l’improvviso “taglio”, ormai non più inaspettato (visto che mancano soltanto 4 mesi al summit di luglio), è stato annunciato l’altro ieri a Roma. Secondo quanto sostiene una fonte autorevole, il programma per il progetto complessivo di potenziamento dell’aeroporto di Olbia, per il quale erano stati trovati più di 36 milioni di euro (16 targati Enac, altrettanti messi a disposizione dalla Regione e i rimanenti 3 milioni abbondandanti garantiti dalla Geasar, la società che gestisce il Costa Smeralda), rimane assolutamente in piedi. Viene solo accantonato il piano per la pista (da decidere tempi, modi e dettagli di un futuro intervento), anche perché sarebbe difficile avviare e completare i lavori prima dell’arrivo dei leader dei paesi più industrializzati del mondo. E anche perché sono spariti i soldi destinati allo spostamento della strada sul Padrongianus, intervento fondamentale coperto con i fondi Fas congelati dal governo in attesa che il Cipe li sblocchi. L’Enac, dal suo canto, conferma che la pista rimarrà così com’è, non dice nulla sul suo futuro, ma ribadisce che tutti gli altri interventi (legati alla viabilità aeroportuale e territoriale) inizieranno invece in tempi brevissimi. Nel giro di qualche giorno verrà affidato l’appalto e le procedura saranno ovviamente sempre quelle d’urgenza. Lo scopo principale è quello di poter utilizzare, per il G8, la nuova aviazione generale che, altrimenti, rimarrebbe isolata dal resto dell’aeroporto. Gli interventi consentiranno di incanalare i flussi di traffico dal Costa Smeralda verso l’esterno con la realizzazione di una bretella che eviterà intasamenti. La nuova aviazione generale, che si sta preparando ad accogliere i grandi della Terra, sarà pronta per Pasqua. All’interno non c’è più nulla da fare, mancano solo i ritocchi esterni. Gli alberghi. Oggi prima a Olbia e poi alla Maddalena, il neogovernatore Ugo Cappellacci sarà chiamato a occuparsi, per la prima volta, del G8. Alle 11, insieme ai sindaci della Gallura e al presidente della Provincia, incontrerà il commissario Guido Bertolaso. Di pomeriggio visiterà i cantieri dell’ex arsenale e dell’ex ospedale. Nelle due aree sono stati costruiti due alberghi e un porto. I soldi li ha messi la Regione, i beni sono della Regione. Ma il bando per la loro gestione, in vista del G8 e poi per 30 anni, l’ha fatto la protezione civile. Il rischio che gli imprenditori sardi siano tagliati fuori è alto. Proprio per questa ragione, Piefranco Zanchetta, assessore provinciale all’Ambiente, torna alla carica. «Ci fa piacere che il presidente Cappellacci venga in Gallura per ascoltare le esigenze del territorio - spiega -. Anche perché la Regione, dopo le elezioni, non ha mai detto nulla sul G8 e soprattutto sulla gestione di due beni di sua proprietà, da lei finanziati. Ed è incredibile che la Regione non abbia voce in capitolo sui bandi per la gestione». I bandi, fatti per conto della Regione, «non tengono infatti in alcuna considerazione il contesto locale - osserva Zanchetta -. Credo che sia dovere del presidente Cappellacci dire che cosa intenda fare, magari attraverso la Sfirs, per sostenere le esigenze degli imprenditori galluresi e della Maddalena che vogliono partecipare alle due gare». Il giallo. Il bando per l’ex arsenale, poi, presenta un giallo. Alcuni imprenditori hanno scoperto che per la gestione potrebbero partecipare solo le società alberghiere, non quelle nautiche che hanno le competenze per il porto.
(La Nuova Sardegna).