- MILANO, 10 AGO -
L’accensione della spia di segnalazione di allarme fumo, e non la presenza reale di fumo in cabina,
è stata all’origine dell’atterraggio in emergenza di un aereo della Delta Air Lines, con a bordo più di
200 persone, avvenuta nella tarda mattinata all’aeroporto di Milano Malpensa.
Il velivolo della compagnia americana, un Boeing 767-300 con destinazione Atalanta, Georgia
(Usa), aveva caricato 213 passeggeri, la maggior parte dei quali americani, ma con una folta
presenza di gruppi italiani in partenza per le vacanze negli States. Alle 10.46 il Boeing è
regolarmente decollato, ma un quarto dopo essersi staccato dalla pista si è accesa la spia di
allarme fumo.
Subito il pilota ha richiesto alla torre di controllo di Malpensa l’atterraggio in emergenza per
problemi a bordo. Come è previsto dalle procedure in casi come questo, una delle due piste di cui è
dotato lo scalo varesino, quella di destra, è stata destinata alle operazioni d’emergenza, e sulla pista
si sono schierati i mezzi di soccorso (antincendio e ambulanze) per affrontare ogni eventualità. Il
traffico aereo normale è invece proseguito sull’altra pista, evitando in tal modo che si accumulassero
ritardi.
L’atterraggio del Boeing 737 è avvenuto regolarmente. Dopo aver fatto scendere i passeggeri - un
pò di comprensibile spavento l’unica conseguenza per loro - il personale tecnico dell’aeroporto e
della compagnia aerea ha avviato i controlli del caso sull’apparecchio, dai quali non è emerso alcun
segno di danno strutturale. Ok, quindi, al nuovo decollo: il volo con destinazione Atlanta è previsto in
partenza da Malpensa per le 16.00.
(ANSA).