Aeroporto Firenze tra i pochi temi positivi, risente meno degli scenari macro negativi
21/01/2008
Tra i pochissimi temi che in questa giornata vedono salire il valore delle loro azioni troviamo Aeroporto di Firenze, in rialzo dello 0,18% a 17,15 euro con volumi comunque risicati (lo 0,02% del capitale). L'azienda toscana che gestisce lo scalo cittadino annovera tra i suoi azionisti Aereoporti Holding, società nell'orbita della famiglia Benetton, al 31%, il vettore Meridiana al 15%, So.G.Im all'11% e alcuni soci pubblici, tra cui le Camere di Commercio di Firenze e Prato, intorno al 20%.
Tra gli altri soci di peso troviamo la banca Mps con quasi il 5%, il fondo Kairos e la finanziaria dei Ligresti Premafin con poco più del 2%. Proprio questa stabilità a livello d'azionariato, che di fatto lascia libero sul mercato un flottante d'appena il 7/8%, è una delle ragioni per cui il titolo, in questa giornata particolarmentre funesta per tutti i listini europei, è riuscito a salvarsi.
Nonostante non vi siano interessi particolari da parte dei vari soci, sia finanziari sia industriali, a un prossimo delisting il mercato sembra voler premiare una possibile strategia di raggruppamento, già peraltro più volte ventilata, tra gli aeroporti di Torino e Firenze che a loro volta fanno parte del network Benetton.
Altro punto di forza in questo momento in cui le paure recessionistiche sembrano farsi sempre più cupe nell'animo degli investitori deriva dal segmento di mercato coperto dallo scalo toscano: a differenza di quello pisano, rivolto ai voli low-cost, l'aeroporto fiorentino è orientato ai voli di linea. Questa specificità dovrebbe permettere alla società di non soffrire eccessivamente di un'eventuale rallentamento della domanda di voli.
Marco Gialletti, responsabile delle relazioni con gli investitori del gruppo toscano, ha sottolineato Mf Online come "il piano di crescita dell'aeroporto sia sostenibile nel tempo grazie alla sua focalizzazione su quei passeggeri che non dovrebbero risentire di scenari macroeconomici negativi come quelli causati dalla crisi dei mutui americani".
A conferma di questo punto arrivano anche alcune indiscrezioni raccolte da Mf Online secondo cui in questo mese di gennaio, periodo tipicamente di bassa stagione per lo scalo fiorentino, il numero di passeggeri è aumentato dell'1%, inferiore comunque alle aspettative del gruppo di una crescita attesa dell'1,5%.
Borsa Italiana
21/01/2008
Tra i pochissimi temi che in questa giornata vedono salire il valore delle loro azioni troviamo Aeroporto di Firenze, in rialzo dello 0,18% a 17,15 euro con volumi comunque risicati (lo 0,02% del capitale). L'azienda toscana che gestisce lo scalo cittadino annovera tra i suoi azionisti Aereoporti Holding, società nell'orbita della famiglia Benetton, al 31%, il vettore Meridiana al 15%, So.G.Im all'11% e alcuni soci pubblici, tra cui le Camere di Commercio di Firenze e Prato, intorno al 20%.
Tra gli altri soci di peso troviamo la banca Mps con quasi il 5%, il fondo Kairos e la finanziaria dei Ligresti Premafin con poco più del 2%. Proprio questa stabilità a livello d'azionariato, che di fatto lascia libero sul mercato un flottante d'appena il 7/8%, è una delle ragioni per cui il titolo, in questa giornata particolarmentre funesta per tutti i listini europei, è riuscito a salvarsi.
Nonostante non vi siano interessi particolari da parte dei vari soci, sia finanziari sia industriali, a un prossimo delisting il mercato sembra voler premiare una possibile strategia di raggruppamento, già peraltro più volte ventilata, tra gli aeroporti di Torino e Firenze che a loro volta fanno parte del network Benetton.
Altro punto di forza in questo momento in cui le paure recessionistiche sembrano farsi sempre più cupe nell'animo degli investitori deriva dal segmento di mercato coperto dallo scalo toscano: a differenza di quello pisano, rivolto ai voli low-cost, l'aeroporto fiorentino è orientato ai voli di linea. Questa specificità dovrebbe permettere alla società di non soffrire eccessivamente di un'eventuale rallentamento della domanda di voli.
Marco Gialletti, responsabile delle relazioni con gli investitori del gruppo toscano, ha sottolineato Mf Online come "il piano di crescita dell'aeroporto sia sostenibile nel tempo grazie alla sua focalizzazione su quei passeggeri che non dovrebbero risentire di scenari macroeconomici negativi come quelli causati dalla crisi dei mutui americani".
A conferma di questo punto arrivano anche alcune indiscrezioni raccolte da Mf Online secondo cui in questo mese di gennaio, periodo tipicamente di bassa stagione per lo scalo fiorentino, il numero di passeggeri è aumentato dell'1%, inferiore comunque alle aspettative del gruppo di una crescita attesa dell'1,5%.
Borsa Italiana
