Da L'Arena di Verona
Catullo chiama Berlino e cresce del 15 per cento
NUOVI VOLI. Senza la crisi del Nord Africa l'incremento sarebbe del 30
Tra le destinazioni anche Dusseldorf. Intanto Milano spinge per l'accordo di sistema del Nord
Verona e la Germania sono ancora più vicine grazie alle nuove rotte inaugurate da airberlin, la seconda compagnia aerea tedesca: ieri sono stati accolti presso il gate partenze dell'aeroporto Valerio Catullo i primi passeggeri atterrati da Berlino e salutati quelli in partenza. A partire da domenica 17 aprile anche Duesseldorf sarà raggiungibile da Verona con airberlin.
«Queste due nuove tratte consolidano il nostro posizionamento su un mercato, quale quello italiano, strategicamente per noi molto importante – ha commentato Susanna Sciacovelli, direttore generale di airberlin Italia – Entrambe le città, Berlino e Duesseldorf, soddisfano infatti le esigenze della nostra clientela: Berlino è una delle mete più amate dagli italiani per ragioni sia di business sia turistiche, mentre Duesseldorf è, senz'altro, una destinazione importante per molte aziende con sede in Veneto».
Fabio Bortolazzi, presidente del Catullo, ha sottolineato che: «L'aeroporto nel corso del primo trimestre 2011 ha subito la perdita di circa 200 voli tra febbraio e marzo a causa della crisi del Nord Africa. I collegamenti su Egitto e Tunisia rappresentano circa 11-12 per cento dell'intero volume di passeggeri sviluppato dallo scalo. Nonostante ciò, grazie alle nuove tratte inaugurate tra dicembre e gennaio, la crescita a Verona ha ripetutamente sfiorato valori del 30% negli ultimi mesi, risultato importante che si sarebbe potuto consolidare senza crisi del Nord Africa. La crescita media ora si attesta intorno al 15%, che rappresenta il valore percentuale doppio della media nazionale».
Il nuovo piano voli prevede, fino al 30 aprile, quattro collegamenti alla settimana verso Berlino e tre verso Duesseldorf, mentre dal 1 maggio i collegamenti diventeranno sei: da lunedì a venerdì sono previsti due voli, uno che decolla verso Berlino e uno verso Duesseldorf; il sabato, invece, è previsto un volo solo verso Berlino, mentre la domenica uno solo verso Duesseldorf. I biglietti sono disponibili a partire da 44,99 euro inclusi tasse, oneri e miglia topbonus.
SINDACATI E PERSONALE. Bortolazzi si è soffermato anche sulle vicende interne alla società: «Il piano di riassetto, che prevede la stabilizzazione di 52 giovani precari, assicurando un'occupazione a tempo indeterminato, ha nel suo percorso anche la proposta di esodo agevolato su base volontaria per alcune figure professionali di diversi livelli e specializzazioni. La richiesta di cassa integrazione, condivisa con le rappresentanze sindacali, è esclusivamente funzionale da un punto vista procedurale all'attivazione della proposta di esodi agevolati, che ribadiamo, sono esclusivamente su base volontaria». Anche i sindacati con una nota unitaria sono tornati su questo tema stigmatizzando le polemiche politiche di questi giorni: «Sono apparse sui quotidiani locali alcune domande preoccupanti rivolte da alcuni dirigenti del Pd scaligero alla direzione dell'aeroporto in merito ad una comunicazione di procedura d'avvio di CIG per una trentina di lavoratori. Riteniamo opportuno evidenziare che la comunicazione di apertura della procedura è frutto di un confronto sindacale, Cgil, Cisl, Uil, che prevede oltre alla CIG, alla quale potranno accedere solo i lavoratori in modo del tutto volontario, assunzioni con stabilizzazione di contratto da stagionale a tempo indeterminato per non meno di 50 dipendenti. Il tutto finalizzato alla ristrutturazione dell'assetto organizzativo dell'aeroporto orientato non solo al risparmio dei costi ma all'efficienza del servizio aeroportuale». La nota sindacale conclude: «Mescolare politica con l'azione sindacale è sempre pericoloso per l'interesse di chi rappresentiamo. Alle volte basterebbe un colpo di telefono per capire meglio».
MILANO. Intanto il presidente degli scali milanesi Giuseppe Bonomi ha confermato alla commissione regionale Territorio della provincia di brescia, dove è stato in audizione, che «l'accordo tra Sea, Sacbo e Aeroporti del Garda s'ha da fare» perché «l'integrazione tra gli scali di Milano, Bergamo, Montichiari e Verona può portare forti utilità in termini di risparmi di gestione e capacità di sviluppo. In ragione del raddoppio dei passeggeri previsto dalla Iaata, ha spiegato, gli scali di Linate e Bergamo presentano limiti per il corto e medio raggio a cui Montichiari e Verona potrebbero supplire». Bonomi auspica tempi stretti («entro l'autunno») e una sola linea di comando per un'intesa che è in cantiere già da tempo. «Con i colleghi di Bergamo, Brescia e Verona siamo pronti dal punto di vista dell'integrazione industriale. Altro conto è l'aspetto societario, per cui entrano in campo gli azionisti».