Firenze: parte il piano di risanamento acustico degli edifici vicino all'aeroporto


La mia voleva essere una provocazione,lo so' che l enac non è un ente della salute.
Credimi peretola la vivo da molti anni,quello che dici te dany è tutto vero,la verita'
pero' è un altra.Dirottamenti quasi ogni giorni,pista da gocard,palazzina passeggeri come quella del lazzi.Con 12 nodi a volte meno alcuni aerei dirottano ,con la nebbia non ne parliamo.Diciamoci la verita' siamo la barzelletta d italia ,parlo a livello aereoportuale.
E basterebbe poco per diventare uno degli scali piu'trafficati d italia .Chiudo dicendo che anche questo anno sara' un anno perso,colpa dell immobilismo politico.
 
COMUNICATO STAMPA

Firenze, 12 Gennaio 2009

PIANO DI RISANAMENTO ACUSTICO DELL'AEROPORTO VESPUCCI, AL VIA I SOPRALLUOGHI NEGLI EDIFICI DELLA ZONA

Un deciso passo avanti per il piano di risanamento acustico degli edifici nei pressi dell'aeroporto Vespucci. Da oggi sono iniziati i sopralluoghi dei tecnici della società
Modulo Uno che ha ricevuto l'incarico da parte di AdF di identificare gli edifici interessati dal risanamento, le tipologie di intervento e la quota di rumore derivante dall'aeroporto. Si tratta di una sessantina di edifici che sorgono nelle aree in cui è stimato o è stato rilevato il superamento dei limiti di rumorosità: le strade interessate sono via di Cammori, via Pistoiese, via San Bonaventura, via Cocco, via Agio, via di Brozzi e via della Saggina per un totale di oltre 200 famiglie. Tutti i nuclei familiari hanno ricevuto nelle settimane scorse una lettera con cui l'Amministrazione comunale chiedeva loro di far entrare i tecnici per i sopralluoghi. In concreto questi effettueranno misurazioni fonometriche e verificheranno lo stato degli infissi e dei tetti. Nel caso in cui dalla rilevazione emerga l'effettivo superamento dei limiti di rumorosità a causa del rumore proveniente dall'aeroporto, sarà definito per ogni alloggio un piano di risanamento che consisterà essenzialmente in interventi di mitigazione acustica (come l'installazione di serramenti che consentano un miglior isolamento oppure la posa di coperture isolanti) a carico di AdF. (mf)

http://ufficiostampaonline.comune.fi.it/cgi-bin/uscomu.cgi?tipo=5&id=37850&test=

COMUNICATO STAMPA

Firenze, 12 Gennaio 2009

RISANAMENTO ACUSTICO DELL'AEROPORTO VESPUCCI, BARBARO (PD): «BENE L'AVVIO DELLE OPERAZIONI PER LA TUTELA PASSIVA DEI CITTADINI, SI VAGLINO E SI ATTUINO ANCHE LE ALTRE RICHIESTE DEL CONSIGLIO COMUNALE»

«E' da salutare positivamente l'annunciato avvio delle operazioni di monitoraggio per quantificare e realizzare le opere di tutela passiva dal rumore aeroportuale (doppi vetri, infissi, pannelli fonoassorbenti e via dicendo) presso gli abitati di Peretola, Petriolo e Quaracchi, purché si tratti del primo passo di un'azione più complessiva di gestione e contenimento del problema che ponga al centro la salute dei residenti della zona». Questo il commento di Antongiulio Barbaro, consigliere comunale PD, alla notizia di avvio delle procedure di attuazione del Piano di risanamento acustico dell'aeroporto Vespucci.
«Tale attività costituisce oggi un atto dovuto, in ossequio alla normativa nazionale sul rumore, grazie al fatto che è vigente da tempo la classificazione acustica dell'intorno aeroportuale che ha fissato i limiti al rumore, e che successivamente è stato confermato dalle misure effettuate da ARPAT che tali limiti sono ancora superati - ha aggiunto Barbaro - tutte azioni fortemente volute dal Consiglio comunale fin dal 2000, che hanno visto la collaborazione di tutti gli enti preposti, in particolare ENAC e ENAV».
«Tuttavia, la doverosa installazione di tutele passive presso gli edifici posti nell'intorno aeroportuale non può e non deve escludere la verifica e l'attuazione delle misure attive - ha proseguito Barbaro - si tratta cioè di agire anche sulla sorgente, cioè sugli aeromobili. In particolare ottimizzando le rotte e le procedure antirumore, nonché di sanzionando con rigore le violazioni delle procedure compiute da non pochi piloti».
«A parte il fatto che è la stessa normativa sul rumore aeroportuale a chiedere interventi passivi e attivi - ha continuato Barbaro - si tratta di esaminare e attuare le azioni proposte più volte dal Consiglio comunale, come nell'ultima mozione 367 del 17 novembre 2008 "Inquinamento acustico e ambientale causato dall'aeroporto Amerigo Vespucci". La mozione è già stata trasmessa alla direzione territoriale di ENAC, che presiede la commissione sul rumore aeroportuale cui compete la valutazione delle misure più opportune. Chiedo perciò che la commissione sia convocata entro aprile per proseguire il confronto tecnico sul Piano di risanamento acustico, includendo anche le doverose azioni di riduzione del rumore alla sorgente» ha concluso il consigliere del Pd. (mf)



http://ufficiostampaonline.comune.fi.it/cgi-bin/uscomu.cgi?tipo=5&id=37854&test=



Mozione n. 367 approvata dal Consiglio Comunale

nella seduta del 17 novembre 2008

“Inquinamento acustico e ambientale causato dall’aeroporto Amerigo Vespucci”







IL CONSIGLIO COMUNALE


PRESO ATTO che, in base ai dati ufficiali disponibili, l’anno 2007 si è caratterizzato come quello con il maggior numero di passeggeri che hanno utilizzato lo scalo “Amerigo Vespucci” (1.918.751), superando di gran lunga non solo il valore precedente registrato nel corso del 2005 prima dei lavori di adeguamento della pista (1.703.303), ma anche quello registrato prima della crisi del trasporto aereo verificatasi a seguito dell’attentato dell’11 settembre 2001 (1.521.272), e che tale circostanza ha determinato un impatto significativo sulla vita dei residenti delle zone limitrofe;



CONSIDERATO che tale aumento è avvenuto soprattutto in forza delle nuove possibilità tecniche di decollo e atterraggio dei velivoli di ultima concezione (Airbus 319 e Boeing 737), caratterizzati da maggiore capacità di carico a parità di lunghezza della pista di volo necessaria per le operazioni di decollo e atterraggio, tanto che a fronte del citato aumento nel numero di passeggeri (+26,1% dal 2000 al 2007) si è osservata una sostanziale stazionarietà nel numero di movimenti aerei (35.699 nel 2000 e 35.288 nel 2007, ovvero –1,2% dal 2000 al 2007), anche se il trend degli ultimi tre anni presenta un chiaro e critico aumento (+ 7,9% dal 2005 al 2007);



PRESO ATTO che a tale andamento ha fatto riscontro un lieve, ma progressivo aumento del rumore aeroportuale, misurato da ARPAT tramite l’indice Lva, la cui proiezione sul territorio risulta ancora non rispettare la “caratterizzazione acustica” fissata nel marzo 2005 dalla Commissione aeroportuale istituita ai sensi del D.M. 31 ottobre 1997;



CONSIDERATO che, secondo le indagini condotte da ARPAT, il mancato rispetto della “caratterizzazione acustica” sarebbe da attribuire soprattutto al non sufficiente rispetto da parte degli aeromobili delle rotte di decollo lato Peretola fissate dalle autorità aeroportuali nel gennaio 2002, alla maggiore rumorosità specifica proprio dei velivoli di maggiore capacità sopra citati rispetto a quelli largamente impiegati fino al 2003 (ATR 42, ATR 72 e BAE 146), al permanere di un numero sensibile di movimenti aerei nella fascia notturna fissata dal D.M. 31 ottobre 1997 (ore 23:00 – 6:00);



PRESO ATTO che, in base all’articolata normativa vigente (D.M. Ambiente 31 ottobre 1997; D.P.R. 11 dicembre 1997, n. 496; D.M. Ambiente 16 marzo 1998; D.M. Ambiente 20 maggio 1999; D.P.R. 9 novembre 1999, n. 476; D.M. Ambiente 3 dicembre 1999; D.M. Ambiente 29 novembre 2000), risultano tuttora inattuati i seguenti adempimenti, da tempo annunciati, a carico (ognuno per la propria parte) di ENAC, ENAV e AdF spa:

- messa in esercizio del sistema di monitoraggio del rumore nell’intorno aeroportuale e suo collegamento al radar locale, necessario per l’identificazione di ciascun aeromobile e per l’irrogazione delle sanzioni in caso di mancato rispetto delle procedure antirumore;

- predisposizione del piano di contenimento ed abbattimento del rumore;



RICORDATO che al di fuori dell’intorno aeroportuale rimangono vigenti i limiti delle classificazioni acustiche fissate dai singoli Comuni in base alla Legge n. 447/1995, cui anche il contributo dei sorvoli aerei deve uniformarsi;



PRESTO ATTO che con il nuovo orario estivo sono previsti 70 voli in più alla settimana, ovvero una media di 10 voli in più giornalieri rispetto all’orario invernale e circa dai cinque ai sette in più al giorno rispetto all’orario estivo dello scorso anno, arrivando ad una media di oltre 120 atterraggi giornalieri, senza contare tutti gli atterraggi dei velivoli privati, oltre ovviamente ai decolli;



PRESO ATTO che, in forza di considerazioni di natura ambientale, ENAC ha adottato l’Ordinanza n. 14/2007 con la quale ha portato da 138 a 100 il numero massimo di movimenti aerei giornalieri ammessi sullo scalo “Pastine” di Ciampino, e che la legittimità di tale decisione è stata autorevolmente confermata dal Consiglio di Stato con l’Ordinanza n. 2046 del 15.4.2008;



RITENUTO NECESSARIO, preliminarmente a qualunque altra ipotesi di riorganizzazione strutturale della pista, garantire il rispetto dei limiti ambientali già definiti tramite tutti gli strumenti tecnici e normativi possibili nonché, nell’ambito dell’attuazione del Master Plan aeroportuale già approvato dalle Autorità competenti, dal Decreto del Ministro dell'Ambiente n. 676 del 4/11/2003 che ha concluso la relativa procedura di VIA;



RIBADITA la scelta prioritaria elaborata in questi ultimi 15 anni in tutte le sedi istituzionali locali, che colloca lo scalo “Amerigo Vespucci” nel contesto del sistema aeroportuale toscano con funzione di aeroporto da città e che punta ad una progressiva e più efficiente integrazione tra gli scali e tra i diversi sistemi di mobilità, avendo come asse portante il potenziamento del sistema ferroviario di collegamento della Toscana con il resto della rete nazionale e la riorganizzazione della rete ferroviaria esistente con funzioni di collegamento metropolitano;



RICORDATA e ribadita la validità delle numerose e coerenti pronunzie di questo Consiglio comunale in merito allo scalo “Vespucci” e alle questioni ambientali connesse (Mozione n. 138/2000, Ordine del giorno n. 367/2004, Ordine del Giorno n. 492/2004, Ordine del Giorno n. 494/2004, Ordine del Giorno n. 495/2004, Ordine del Giorno n. 60/2006), grazie anche alle quali in questi anni sono state adottate le procedure antirumore e definita la caratterizzazione acustica dell’intorno aeroportuale;



IMPEGNA IL SINDACO



1. a sollecitare AdF, ENAC, ENAV affinché sia urgentemente posto in esercizio il sistema di monitoraggio acustico collegato alle tracce radar al fine di rendere effettivo ed efficace il controllo delle procedure antirumore, l’irrogazione delle eventuali sanzioni, una calibrata revisione delle stesse procedure al fine di consentire il rispetto della “caratterizzazione acustica dell’intorno aeroportuale” stabilita nel 2005;



2. ad adoperarsi presso AdF affinché i risultati giornalieri e annuali del monitoraggio acustico siano resi pubblici e facilmente consultabili dai cittadini, comprendendo l’indicazione della natura dei sorvoli nella fascia notturna (23:00 – 6:00);



3. a sollecitare AdF affinché predisponga e depositi presso le Autorità competenti il “piano di contenimento ed abbattimento del rumore” previsto dalla legge, finalizzato al rispetto dei limiti definiti con la “caratterizzazione acustica dell’intorno aeroportuale” e di quelli definiti dalle zonizzazioni acustiche dei singoli Comuni, e che includa prioritariamente misure attive relative alle rotte e all’operatività dello scalo, quali:

- variazione degli angoli di atterraggio e decollo;

- variazione delle rotte di approccio allo scalo;

- limitazioni operative e/o numeriche a carico degli aeromobili che presentino il rumore specifico più elevato;

- una diversa articolazione dell’orario di apertura dello scalo, al fine di ridurre e tendenzialmente eliminare il numero di movimenti nella fascia notturna (23:00 – 6:00), specie quelli in ritardo con base presso il “Vespucci”, fino ad ipotizzare un orario di apertura dello scalo (07.00-22.00) più consono al riposo dei residenti;

- una limitazione numerica al numero complessivo di movimenti aerei giornalieri, come recentemente avvenuto nel caso dello scalo “Pastine” di Ciampino;



4. a tenere aperto il confronto con i Comuni contermini, con la Regione Toscana e con AdF in merito al Piano di sviluppo aeroportuale dello scalo "Amerigo Vespucci", con l’obiettivo prioritario di garantire la riduzione sull’intera area metropolitana interessata dagli impatti ambientali, acustico ed atmosferico, rispetto alla situazione attuale;



5. ad attivarsi, anche con i Comuni contermini e la Provincia di Firenze, affinché sia programmata l’attuazione del progetto del Parco della Piana, con numerose e mirate piantumazioni di specie arboree idonee all’assorbimento degli inquinanti atmosferici, già suggerita dalla Valutazione di Impatto Sanitario promossa dalla Provincia di Firenze, promuovendo al contempo presso la Regione Toscana un ulteriore approfondimento ed estensione della predetta Valutazione al fine di tenere costantemente sotto controllo lo stato di salute delle popolazioni residenti nella zona.







Palazzo Vecchio, 17 novembre 2008


http://soant.comune.fi.it/consiglio/M00367-08.htm
 
Credo che peggio di così non si possa andare...:D
A parte gli scherzi i vantaggi saranno maggiore regolarità (diminuzione dirottamenti in caso di nebbia, pioggia e vento) e utilizzo a pieno carico di aeromobli della classe A320/B737 (cosa attualmente non possibile) nonchè riduzione dell'impatto acustico.
Ci sono altre citta' con due aeroporti Milano(linate- Malpensa = 40Km) Linate Bergamo (50) Bologna Forli (50) e tanti altri casi. Sopravvivono e non si danno noia. Solo in Toscana (80 Km) si disturbano????
ciao
meo3356
 
Carisso ctalirq ti leggo con interesse da tempo.
So che lavori a firenze nella torre di controllo,o almeno penso.
Ti volevo porre una domanda ,cosa sono stati spesi a fare soldi
pubblici in una torre di controllo da aereoporto serio se poi ,il resto delle
infrastrutture in primis la pista sono da categoria stoll .Potevamo costruire nuovi ospedali,era meglio no.Ti leggo

Occorrono fare delle precisazioni.
La torre di controllo di Firenze, costata 35 milioni di euro, chiavi in mano, è stata interamente finanziata da ENAV S.p.A., società privata con capitale interamente pubblico (ministero del Tesoro)
ENAV S.p.A. si finanzia con le tasse di rotta pagate dalle compagnie aeree che si avvalgono dei servizi che offre.
Come più volte ratificato dalla Corte dei Conti il bilancio di ENAV si è sempre chiuso in attivo di diversi milioni di euro. Addirittura, durante lo scorso governo Berlusconi, Tremonti, in qualità di azionista di maggioranza di ENAV, dirottò qualche centinaio di milioni dalle casse di ENAV a quelle esangui dello Stato. In virtù di questo fatto potremmo dire che diverse opere pubbliche sono già state finanziate grazie ai soldi di ENAV.

Detto questo, ed entrando più in un merito tecnico, la costruzione della torre di controllo di Firenze era necessaria e improcrastinabile per diversi motivi:
1) Firenze, nonostante i limiti della pista, sviluppa un numero di movimenti abbastanza sostenuto, più di aeroporti come Olbia, Genova o Cagliari, solo per fare alcuni esempi.
2) la vecchia torre era fatiscente e non a norma con le più basilari norme di sicurezza in ambiti di lavoro (legge 626 et similia). Inoltre le sue limitate dimesioni non avrebbero permesso un incremento di posizioni operative.
3) L'apertura della nuova torre è stata fatta avendo già in mente la riorganizzazione dello spazio aereo della Toscana, avvenuto qualche anno dopo, e con l'implementazione del servizio radar di avvicinamento su Firenze. Non si deve infatti pensare che i servizi svolti da una torre si limitino esclusivamente all'aeroporto su cui è ubicata. Spesso infatti vi sono altri servizi coubicati quali, come in questo caso, l'Avvicinamento. Firenze TWR (o meglio dire, Firenze APP) garantisce il servizio di controllo del Traffico aereo nell'area compresa (più o meno), in senso antiorario, tra: Pontedera, Volterra, Casole d'Elsa, Poggibonsi, San GIovanni Valdarno, Bibbiena, San Piero a Sieve, Porretta Terme, Pescia, fino a un altitudine di circa 5000 metri (FL 145).

Spero di essere stato esauriente (e che ENAV S.p.A. legga questo post, decisamente meglio dei comuncati stampa che ogni tanto emette, e che voglia dimostrare la sua riconoscenza con un apiccola gratifica nella prossima busta paga... :p)
 
Ci sono altre citta' con due aeroporti Milano(linate- Malpensa = 40Km) Linate Bergamo (50) Bologna Forli (50) e tanti altri casi. Sopravvivono e non si danno noia. Solo in Toscana (80 Km) si disturbano????
ciao
meo3356

A mio avviso FLR e PSA non si disturbano affatto, anzi, li definirei quasi complementari...
Sarebbe sbagliato limitare uno a favore dell'altro...
I problemi del sistema aeroportuale toscano sono tutt'altri e di tutt'altra natura... purtroppo...
 
Ciao,


si lo ho visti i post con i vari studi ed è per questo che rimango molto dubbioso. In tutti gli interventi si parlava di cambiare l'orientamento, si faceva vedere il masterplan ma non ho mai visto una frase che parlasse di spazio aereo e della sua gestione.
CTALIRQ sicuramente potrà confermarti che ruotare una pista non è solo questione di spazi e soldi. Va considerato anche l'aereo in volo. Li avranno anche fatti i loro studi...sicuramente competenti...però vorrei proprio vedere quali vantaggi può portare una pista parallela.

Tempo fa CTALIRQ parlava proprio di un ridimensionamento e modifica dei CTR proprio perchè cosi come sono...puoi far ruotare quello che vuoi...ma è veramente dura immaginare come il tutto verrà gestito.

Saluti

Sì, ammetto di aver fatto notare in passato come un diverso orientamento della pista di FLR avrebbe imposto una riorganizzazione di tutto lo spazio aereo della Toscana settentrionale (CTR di Firenze e CTR di Pisa, per intenderci, più un pezzetto di FIR di Milano - punto BEROK per essere precisi).
Di sicuro le zone di lavoro dell'AMI andrebbero cambiate (la R18, Lucca Tassignano, la vedo poco compatibile con una pista parallela all'autostrada a Firenze)
Ciò detto, non mi pare un problema insormontabile.
Anzi, una tale riorganizzazione potrebbe servire a garantire una maggiore armonicità tra i due CTR contigui e diminuire la quantità di coordinamenti.
Di sicuro è più facile ridisegnare due CTR e un po' di SID e STAR che costruire una nuova pista...
 
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Si aprono le danze....!?!
A me interessa di FLR nella misura in cui mi interesso ad altri scali...(non ho un debole per Peretola).
Un A321 o un B738 al momento non possono atterrare a Peretola (quindi rumore non ne fanno troppo, anzi A321 e B738 non rumoreggiano per nulla).

Io credo che limitatamente al problema rumore vadano prese delle soluzioni tampone (così come si è fatto a CIA in attesa di sviluppare Viterbo) e parallelamente vadano fatte scelte più radicali affinchè le "soluzioni tampone" non diventino a tempo indeterminato la consuetudine operativa.

Mi sembra che FLR ti interessa molto di più degli altri scali compreso PSA. Hai inondato di mail compagnie aeree e politici vari per pompare il "tuo" aeroporto (PSA), sottolineando ogni volta tutti i problemi di FLR, compreso il rumore..... Non è vero per caso?
Io almeno danzo alla luce del sole, invece di fare il finto "politicamente corretto".

Se lo scrivere cosa si pensa è un problema (rimanendo sempre nei limiti dell'educazione, ci mancherebbe), basta dirlo!

Io mi batto almeno a parole, per avere un aeroporto decente a Firenze, mentre te "lavori" affinchè rimanga così com'è per poter aggiornare i file XLS di PSA con nuovi e "remunerativi" voli di FR.

Siccome lo facciamo per passatempo, non riesco a capire come mai a FLR siamo campanilisti e soprattutto, ogni volta che si apre bocca, si accendono i riflettori della "polizia" del forum, mentre se si aprono inutili thread dal titolo "Pisa ringrazia" va tutto bene.

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Quindi? Quale sarebbe la soluzione, a parte i doppivetri?
 
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