File dedicate alla dogana di LHR


nicolap

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10 Novembre 2005
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Roma
Il Corriere della Sera di oggi ci offre un pessimo articolo, scritto secondo i più squisiti canoni nazionali della lotta di classe, su un tema tuttavia potenzialmente interessante: è utile mettere alle dogane degli sportelli dedicati ai passeggeri riconosciuti come VIP del sistema economico?

Niente fila per i ricchi

Scritto da: Fabio Cavalera alle 18:56 del 19/09/2012
Nessuna fila per i ricchi in aeroporto. Il capo della "Uk Border Force", Brian Moore, ascoltato dalla commissione trasporti dei Comuni ha fatto una curiosa ammissione: le autorità di frontiera stanno valutando, assieme al governo, una nuova procedura di passaggio alla frontiere degli scali britannici.
Senza troppo dilungarsi in discorsi inutili ha detto che prima o poi, ai controlli passaporti, saranno istituite delle corsie preferenziali per determinati passeggeri, oltre a quelle che già esistono per i possessori di carte fedeltà delle diverse compagnie. "E' un'idea in fase avanzata di studio". Certo, occorre stabilire bene quali sono i criteri per l'ammissione alla lista dei fortunati.
Ma questo significa, gli hanno domandato i parlamentari, che ricchi e super-ricchi del pianeta beneficeranno di un corridoio riservato in modo da evitare code e perdite di tempo? Risposta in perfetto stile british: "Chi offre un prezioso contributo alla nostra economia è giusto che goda di una simile opportunità, è un modo per dimostrare che siamo molto aperti al business".
Tutti uguali davanti alla legge? Mah....

Ps:
tre dettagli che aggiungo dopo avere letto un' po di commenti-
Primo: il servizio di dogana è pubblico, dunque perché introdurre, se sarà introdotta. la "selezione" fra i passeggerri?
Secondo: se la corsia preferenziale fosse un nuovo servizio a pagamento nulla da dire. Chi vuole paga e non fa la coda alla dogana. Ma nel caso specifico, sempre se alle parole seguiranno i fatti, non è previsto pagamento ma discrezionalità (da vederne i criteri)
Terzo: questo servizio si affiancherebbe a quello che già esiste per i frequent flyer.


E' chiaro che, al contrario di come la mette il giornalista, la questione non sarebbe "ricchi di qua, poveri dall'altra parte". Ritengo che la UK Border Force intenda creare dei varchi per la clientela d'affari, spesso con tempi di viaggio e permanenza risicati, cui dedicare un servizio di rapido ingresso/uscita sul/dal suolo britannico. Servizio, peraltro, già offerto in numerosi scali del mondo.
 
i ricchi e super-ricchi già hanno la corsia separata, supponendo che non viaggino in economy...
 
Ultima modifica da un moderatore:
e cmq. i ricchi e super-ricchi già hanno la corsia separata, supponendo che non viaggino in economy...

Credo che la proposta nasca dalla considerazione che, ormai, il numero di FF sia talmente elevato da creare comunque "tappi" negli aeroporti. Questa, credo, è una proposta per individuare quelle figure di alta fascia nel settore economico che necessitano di tempi corti in partenza e in arrivo.
 
E' chiaro che, al contrario di come la mette il giornalista, la questione non sarebbe "ricchi di qua, poveri dall'altra parte". Ritengo che la UK Border Force intenda creare dei varchi per la clientela d'affari, spesso con tempi di viaggio e permanenza risicati, cui dedicare un servizio di rapido ingresso/uscita sul/dal suolo britannico. Servizio, peraltro, già offerto in numerosi scali del mondo.

Quando c'era l'Iris, non ho mai fatto file, anzi, almeno un paio di volte con mia moglie ci siamo risparmiati almeno un'ora di fila (anche se in un caso poi abbiamo dovuto attendere i bagagli per una ventina di minuti).