E veniamo alla parte OT non ricchissima perché sono state due settimane di lavoro intenso che ci hanno lasciato poco spazio a giri turistici. L’unico lusso che ci siamo concessi è la cucina che, strano ad immaginarsi è una delle migliori al mondo e che ben avevo sperimentato due anni fa in Cile dove i ristoranti peruviani riscossero un enorme successo.
Appena arrivati a Lima ci aspetta una cena per il compleanno di uno dei nostri colleghi italiani che risiede stabilmente nella capitale peruviana. La stanchezza ed il fuso orario si faranno presto dimenticare. Questi sono solamente gli antipasti abbondantemente innaffiati da imponenti dosi di Pisco Sour.
Ovviamente sul più bello la batteria della mia compattina muore e non vi posso riportare la parrilla di carne che ci siamo spazzolati subito dopo.
Lima, 9 milioni di abitanti parti ad un terzo dell’intera popolazione peruviana, è una città che vive in un traffico perenne.
La prima (e per ora unica) linea di metropolitana è ancora in fase di costruzione. L’unico esempio “intelligente” di trasporto pubblico è il c.d. “Metropolitano” una linea di autobus con le fermate automatizzate che corre all’interno di un corridoio protetto al centro di una strada a scorrimento veloce che taglia in due la città.
http://www.metropolitano.com.pe/
San Isidro, il quartiere degli affari. Il colore del cielo che vedete è quello che caratterizza Lima per la maggior parte dei giorni. E’ un grigio persistente che solo raramente viene rotto dal sole (e dire che la mia permanenza è avvenuta all’inizio della stagione estiva, immaginatevi l’inverno!).
La baia su cui si affaccia Lima a sud ripresa da una delle terrazze del Larcomar. Non si può non notare l’imponente croce formata da luci chiamata “Cruz del Papa” che domina l’intera baia.
Tornando al vero “Topic” di questo OT non possiamo che passare all’altro splendido lato della cucina peruviana, ovvero al pesce. Notare gli onnipresenti bicchieri con il Pisco che non possono mai mancare.
Ultima immagine mangereccia e degna conclusione della breve rassegna culinaria: i dolci che vedete li abbiamo mangiati nel ristorante di quella che è stata eletta per due anni di seguito la migliore pasticceria del Perù.
L’unico spazio turistico ce lo siamo ritagliati la domenica pomeriggio, approfittando anche della splendida giornata di sole che fin dal primo mattino ci ha regalato Lima.
Due passi a piedi uscendo dall’ufficio.
Parque Kennedy con gli artisti che vendono i loro quadri al lato del parco.
La bandiera del Perù realizzata con i fiori.
E domenica……….
Ci concediamo una passeggiata al Larcomar, un centro commerciale molto suggestivo che si affaccia sull’Oceano con le sue terrazze.
Grazie alla forte corrente ascensionale che si forma in questo tratto di costa, il parapendio è molto praticato e contrariamente al solito non si parte da una zona alta, ma si parte dal livello del centro commerciale per spiccare il volo!
Tramonto.
Il calcio è praticato in ogni angolo del mondo!
E’ l’ultima domenica, nonché giorno della partenza per tornare a casa: questo è ciò che si vede dalla finestra del mio hotel.
Non potevamo partire senza aver neanche visto il centro della città. Co concentriamo in Plaza de Armas che racchiude l’anima del centro storico di Lima. In molte città dell’america latina il nome Plaza de Armas viene dato alla piazza di maggiori dimensioni della città, e Lima non sfugge a questa regola. Questa è la Cattedrale che, purtroppo, abbiamo trovato chiusa.
Lo stile coloniale spagnolo è assolutamente chiaro.
Non so perché ma ogni volta che vado in Sudamerica e visito una Plaza de Armas trovo una cerimonia dedicata ai Bomberos, avvero ai pompieri. Lo stesso accadde due anni fa a Santiago del Cile.
Il palazzo del Governo.
Nei dintorni della piazza.
Continua con il viaggio di ritorno.