Fallimento dell'operazione "Cielo Unico"


Dorico

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14 Febbraio 2010
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London/Ancona
Aerei, l'obiettivo UE del "Cielo Unico"
Ma in Europa si vola in 650 spazi diversi.

Tutti e 27 gli stati della Unione europea rischiano una pesante procedura di infrazione dal Commissario ai trasporti, l'estone Siim Kallas, per aver fatto fallire l'operazione "Cielo Unico", cioè la semplificazione delle rotte che servirebbe per rendere più dirette e più economiche le tratte. L'esempio degli Stati Uniti, con un'efficienza doppia rispetto a quella europea: 27 sistemi nazionali diversi e 60 centri di controllo

ROMA - Tutti e 27 gli stati della Unione europea rischiano una pesante procedura di infrazione dal Commissario europeo ai trasporti, l'estone Siim Kallas, per aver fatto fallire l'operazione "Cielo Unico", vale a dire la semplificazione delle rotte nello spazio aereo europeo, che servirebbe per rendere più dirette e più economiche le tratte degli oltre mille aerei che ogni ora decollano e atterrano in tutto il continente. Come esempio da seguire viene indicata l'efficienza del sistema unificato delle rotte in uso negli Stati Uniti. Un'efficienza doppia rispetto a quella dell'Ue. La frammentazione di uno spazio aereo diviso in 650 settori, gestito da 27 sistemi nazionali diversi, con 60 centri di controllo, impongono rotte non lineari e fanno aumentare mediamente di 42 km ogni volo sui cieli europei e determinano costi aggiuntivi da 5 miliardi di euro l'anno.

Le due direttive di Bruxelles. Il primo pacchetto di direttive per raggiungere l'obiettivo del "cielo Unico" era stato adottato nel 2004. Cinque anni dopo, la Commissione ha lanciato il pacchetto "Cielo Unico II" Ses II) che avrebbe dovuto far entrare in vigore entro dicembre prossimo 9 blocchi funzionali di spazio aereo, soluzione che avrebbe consentito - secondo l'esecutivo europeo - di "decuplicare il livello di sicurezza, triplicare la capacità dello spazio aereo, ridurre del 50% i costi di gestione del traffico e ridurre del 10% l'impatto sull'ambiente".

L'impatto sul costo del biglietto. Oggi, sempre secondo i dati della Commissione, i costi del controllo del traffico rappresentano il 6-12% del costo del biglietto. Secondo i servizi del Commissario Kallas i cieli e gli aeroporti europei "sono a rischio di saturazione". Ogni giorno nei cieli europei ci sono circa 27.000 voli, ogni anno 1,4 miliardi di passeggeri passano per gli oltre 440 aeroporti europei. In condizioni economiche normali è previsto un aumento del traffico del 5% l'anno. Nel 2030 il numero di aerei sull'Europa sarà pari a quella degli abitanti di Pechino. "Se non si prendono provvedimenti - è scritto in una nota - si creerà una situazione di caos: non solo in Europa si dovrà respingere una larga parte della domanda potenziale, ma saremo anche esposti a ritardi e cancellazioni in misura senza precedenti". I costi per la congestione potrebbero aumentare del 50% entro il 2050.

Le tecnologie che gestiscono il traffico degli anni '50. Inoltre, segnala la Commissione, le attuali tecnologie di gestione del traffico aereo "sono state progettate negli anni '50 e risultano ora superate. "Il Cielo Unico europeo - ha dichiarato Kallas in una conferenza di alto livello tenuta a Limassol (Cipro) - è la mia massima priorità. E' troppo importante per permettergli di fallire". Per questo ha annunciato l'intenzione di presentare nuove proposte nella primavera 2013, ma anche l'intenzione di adottare "tutte le iniziative necessarie", compreso "l'avvio di procedure d'infrazione per tutti gli stati membri", per forzarli ad applicare le norme.

L'accordo di Limassol. Sempre a Limassol è stata raggiunta oggi un'intesa dai Ministri dei Trasporti di Italia, Malta, Grecia e la stessa Cipro. L'intesa - si legge in una nota del Ministero dei trasporti - prevede la nascita del blocco di spazio aereo Funzionale Blue Med (FAB, Functional Block of Airspace), ovvero l'integrazione degli spazi aerei di questi Paesi al fine di migliorare la funzionalità del traffico aereo e l'economia dell'area. Il FAB Blue Med non è però limitato a questi 4 Paesi, ma vede associati, per molte funzioni, l'Egitto, la Tunisia e l'Albania, con l'obiettivo di integrarli nella gestione del traffico aereo comunitario.

Un primo traguardo. Risparmi significativi per le compagnie aeree e per i passeggeri, riduzioni dei tempi di volo, maggiore sicurezza, minori ritardi e ridotto impatto ambientale. Ecco, in sintesi alcuni dei benefici che arriveranno dall'intesa siglata a Cipro dai Ministri dei Trasporti di Italia, Malta, Grecia e Cipro. '' L'accordo di oggi - ha detto il viceministro italiano, Mario Ciaccia - rappresenta un traguardo significativo verso una gestione integrata degli spazi aerei in vista della realizzazione del "Cielo Unico" su la Ue ha rimarcato il carattere prioritario e strategico. L'Italia - ha aggiunto - ha assunto un ruolo sempre più rilevante in questo settore, grazie al contributo di Enav e Enac e sono convinto che i benefici, in termini di maggiore sicurezza, risparmio di carburanti e minori emissioni inquinanti, non tarderanno a manifestarsi''.

Fonte: Repubblica 12 ottobre