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fonte avionews
Roma, Italia - L’Enac pensa di arruolare ingegneri e piloti militari oltre che medici e controllori di volo.
(WAPA) - L’Enac, Ente nazionale per l’aviazione civile è ormai alle corde.
Dopo una insipiente decisione di non sostituire i comandanti ispettori di volo che lasciano per limiti di età, l’ente ha deciso di chiedere all’Aeronautica militare di poter disporre di un certo numero di militari da adibire alla funzione.
La richiesta, che apparentemente potrebbe essere ritenuta innocua, per molti versi è inappropriata e denota una ignoranza sul ruolo che all’interno dell’Autorità dell’aviazione civile svolgono gli ispettori di volo.
Al riguardo sarebbe utile una fugace occhiata alla documentazione Faa americana od a quella Icao, per rendersi conto che le competenze proprie di un ispettore di volo per l’aviazione civile, sono diametralmente opposte a quelle che, giustamente, vengono coltivate per il volo militare.
Per dirla come gli americani (che di queste cose se ne intendono):”The pond is the same. Not the fishes”, per dire che il volo si svolge nel medesimo cielo ma le finalità, gli obiettivi ed i metodi nonché le regole sono molto diversi.
Di fatto l’Enac, la cui classe dirigente è formata da ingegneri ex Rai, Registro aeronautico italiano, ha dimostrato di non essere riuscita a metabolizzare la cultura riferibile agli aspetti operativi del volo, vale a dire le operazioni di volo, le licenze aeronautiche ed il controllo del traffico aereo. Con l’utilizzo dei militari si tornerà agli anni ’70 in cui Civilavia era famosa per riuscire a gestire tutto il sistema aviazione con un (1) ispettore di volo. Un militare appunto.
Ulteriori perplessità sull’iniziativa, vengono anche dal fatto che i militari sarebbero tratti dal ruolo ausiliare con qualifiche e specializzazioni non riferibili alle attività civili.
L’ulteriore ingresso di militari nell’aviazione civile oltre che a denotare, a nostro avviso, una inusuale militarizzazione di un ente che è e deve restare civile, rappresenta senza dubbio una eccezione nel panorama europeo dove non si riscontrano soluzioni come quelle ipotizzate in Enac.
Insomma, ci voleva proprio un consiglio di amministrazione Enac a maggioranza di centro-sinistra, come l’attuale, per far assomigliare l’aviazione civile italiana più a quella argentina o brasiliana, piuttosto che francese o tedesca.
Non c'é che dire, un bel biglietto di presentazione per l'Easa, l'Agenzia europea per la sicurezza aerea che gradualmete si sostituirà alle Autorità nazionali per l'aviazione civile.
Se invece il problema è che la cassa dell'Enac è vuota e non ci sono i soldi per pagare gli stipendi, oltre che fare una bella ricognizione sui premi e gratifiche che si sono auto-assegnati gli alti dirigenti Enac, si potrebbe utilizzare il personale militare in ausiliaria anche per funzioni amministrative, legali o tecniche. Siamo sicuri che gli amministratori contabili, come i legali o gli ingegneri militari abbiano degli ottimi livelli di professionalità che non hanno niente da invidiare agli omologhi civili. Se si tratta di risparmiare...
(Avionews)
fonte avionews
Roma, Italia - L’Enac pensa di arruolare ingegneri e piloti militari oltre che medici e controllori di volo.
(WAPA) - L’Enac, Ente nazionale per l’aviazione civile è ormai alle corde.
Dopo una insipiente decisione di non sostituire i comandanti ispettori di volo che lasciano per limiti di età, l’ente ha deciso di chiedere all’Aeronautica militare di poter disporre di un certo numero di militari da adibire alla funzione.
La richiesta, che apparentemente potrebbe essere ritenuta innocua, per molti versi è inappropriata e denota una ignoranza sul ruolo che all’interno dell’Autorità dell’aviazione civile svolgono gli ispettori di volo.
Al riguardo sarebbe utile una fugace occhiata alla documentazione Faa americana od a quella Icao, per rendersi conto che le competenze proprie di un ispettore di volo per l’aviazione civile, sono diametralmente opposte a quelle che, giustamente, vengono coltivate per il volo militare.
Per dirla come gli americani (che di queste cose se ne intendono):”The pond is the same. Not the fishes”, per dire che il volo si svolge nel medesimo cielo ma le finalità, gli obiettivi ed i metodi nonché le regole sono molto diversi.
Di fatto l’Enac, la cui classe dirigente è formata da ingegneri ex Rai, Registro aeronautico italiano, ha dimostrato di non essere riuscita a metabolizzare la cultura riferibile agli aspetti operativi del volo, vale a dire le operazioni di volo, le licenze aeronautiche ed il controllo del traffico aereo. Con l’utilizzo dei militari si tornerà agli anni ’70 in cui Civilavia era famosa per riuscire a gestire tutto il sistema aviazione con un (1) ispettore di volo. Un militare appunto.
Ulteriori perplessità sull’iniziativa, vengono anche dal fatto che i militari sarebbero tratti dal ruolo ausiliare con qualifiche e specializzazioni non riferibili alle attività civili.
L’ulteriore ingresso di militari nell’aviazione civile oltre che a denotare, a nostro avviso, una inusuale militarizzazione di un ente che è e deve restare civile, rappresenta senza dubbio una eccezione nel panorama europeo dove non si riscontrano soluzioni come quelle ipotizzate in Enac.
Insomma, ci voleva proprio un consiglio di amministrazione Enac a maggioranza di centro-sinistra, come l’attuale, per far assomigliare l’aviazione civile italiana più a quella argentina o brasiliana, piuttosto che francese o tedesca.
Non c'é che dire, un bel biglietto di presentazione per l'Easa, l'Agenzia europea per la sicurezza aerea che gradualmete si sostituirà alle Autorità nazionali per l'aviazione civile.
Se invece il problema è che la cassa dell'Enac è vuota e non ci sono i soldi per pagare gli stipendi, oltre che fare una bella ricognizione sui premi e gratifiche che si sono auto-assegnati gli alti dirigenti Enac, si potrebbe utilizzare il personale militare in ausiliaria anche per funzioni amministrative, legali o tecniche. Siamo sicuri che gli amministratori contabili, come i legali o gli ingegneri militari abbiano degli ottimi livelli di professionalità che non hanno niente da invidiare agli omologhi civili. Se si tratta di risparmiare...
(Avionews)