ENAC: «Niente armi sui nostri aerei»


Mikkio

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16 Gennaio 2009
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ROMA — Gli «sceriffi del cielo» — dei quali si parlò subi to dopo l'11 settembre perché il loro impiego a bordo degli aerei sembrava fosse la condi zione minima per proteggersi dai terroristi — tornano alla ca rica con la ratifica da parte del l'Italia del trattato di Prum. Ma proprio ora che l'impiego di agenti armati confusi tra i pas seggeri sembra cosa fatta, l’Enac, l'Ente nazionale per l'aviazione civile, mette le ma ni avanti: «Vedremo. Dopo aver speso molti soldi per mon tare le porte blindate alle cabi ne dei piloti questa ulteriore misura mi sembra inutile», di ce con la consueta schiettezza il presidente dell’Enac Vito Rig gio. Il quale aggiunge: «Già non eravamo d'accordo subito dopo l'11 settembre perché usare un'arma all’interno di un aereo è un’operazione estre ma ». E se invece anche l’Italia dovesse adottare questa misu ra su alcuni voli ritenuti a ri schio? «In ogni caso la certifica zione di sicurezza alle compa gnie la dovrà dare l’Enac, altri menti non se ne farà niente», taglia corto Riggio.

Dopo il voto della Camera, per la ratifica dell’accordo di Prum per la cooperazione di polizia (Germania, Spagna, Francia, Austria, Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo e Italia) manca solo un piccolo passag gio tecnico al Senato. Il ddl di ratifica — che ha fatto parlare di sé soprattutto per il prelievo coatto del Dna anche ai non in dagati messi in relazione con la scena di un delitto — na*sconde all’articolo 21 i tempi con cui potrà essere messo in piedi anche in Italia un servi zio di «sceriffi del cielo»: entro 60 giorni, infatti, le competen ti autorità nazionali propongo no la stipula di un accordo se parato ai sensi dell’articolo 17 del Trattato.

La norma condivisa dagli 8 paesi non obbliga a far volare i Marshall armati (come avvie ne sui voli della El Al, su alcu ne linee Usa e, ora, sembra an che sui vettori pachistani) ma per la prima volta chiarisce le regole di comportamento: per esempio, «all’uscita dell’aero mobile le armi (senza colpo in canna e con il caricatore sfila to) e le munizioni devono esse re inserite in contenitori di pla stica trasparenti muniti di sigil lo di sicurezza...».

Il Trattato, tuttavia, non chiarisce gli standard di adde stramento che dovranno esse re raggiunti per evitare che un intervento armato a bordo de gli sceriffi provochi più danni di quelli eventualmente causa ti da un dirottamento. E poi c’è la questione economica, insi ste Riggio: «Servono agenti particolarmente addestrati per svolgere questo compito. I co sti dell’operazione, che dovran no essere sostenuti dalla com pagnie, incideranno certamen te sul prezzo dei biglietti». Su questo l’Alitalia non ha espres so una posizione ufficiale

Fonte Corriere della Sera
 
Anche io sono d'accordo,però non vedo perchè siamo invece obbligati a portare forze dell'ordine,che magari vanno in vacanza munite delle loro armi a bordo dei nostri a/m.
Quando poi gli fai il briefing sulla pericolosità di un arma in un ambiente pressurizzato ti guardano come se tu fossi un deficente, che tanto loro sanno tutto.
Io sarei per fargliele imbarcare in stiva come tocca a tutti i pax cacciatori o altro che viaggiano armati.
Fatemi sapere la vostra, mi interessa molto.
 
Anche io sono d'accordo,però non vedo perchè siamo invece obbligati a portare forze dell'ordine,che magari vanno in vacanza munite delle loro armi a bordo dei nostri a/m.
Quando poi gli fai il briefing sulla pericolosità di un arma in un ambiente pressurizzato ti guardano come se tu fossi un deficente, che tanto loro sanno tutto.
Io sarei per fargliele imbarcare in stiva come tocca a tutti i pax cacciatori o altro che viaggiano armati.
Fatemi sapere la vostra, mi interessa molto.

La penso come te.
 
Anche io sono d'accordo,però non vedo perchè siamo invece obbligati a portare forze dell'ordine,che magari vanno in vacanza munite delle loro armi a bordo dei nostri a/m.
Quando poi gli fai il briefing sulla pericolosità di un arma in un ambiente pressurizzato ti guardano come se tu fossi un deficente, che tanto loro sanno tutto.
Io sarei per fargliele imbarcare in stiva come tocca a tutti i pax cacciatori o altro che viaggiano armati.

Veramente per le ff.aa. NON in servizo il comandante avrebbe l'obbligo di prendere in custodia il caricatore...se poi nessuno lo fa non credo che la colpa sia del poliziotto o del carabiniere di turno.

Rigurdo imbarcarle in stiva non è fattibile: troppo esposte al pericolo di furti.
 
Anche io sono d'accordo,però non vedo perchè siamo invece obbligati a portare forze dell'ordine,che magari vanno in vacanza munite delle loro armi a bordo dei nostri a/m.
Quando poi gli fai il briefing sulla pericolosità di un arma in un ambiente pressurizzato ti guardano come se tu fossi un deficente, che tanto loro sanno tutto.
Io sarei per fargliele imbarcare in stiva come tocca a tutti i pax cacciatori o altro che viaggiano armati.
Fatemi sapere la vostra, mi interessa molto.

il rpoblema nasce all'origine e cioè alla mancata "informazione" di base che le varie "armi" (polizia, CC, GDF, CFS etc..) dovrebbero dare ai loro membri cosicchè come dici tu non ti guardino come un deficente; oramai poi sta passando la moda di nemmeno notificare al check-in il fatto di viaggiare armati ma di farlo solo al posto di POLARIA e così el informazioni arrivano a bordo solo al moemnto dell'imabrco! un gran casino! io sono d'accordo che nessuno porti a bordo armi; solo coloro che scortano deportati e/o personalità potrebbero essere esenti!
 
Nel nostro manuale di compagnia vi è chiaramente scritto,e credo sia un estratto Enac,che il cpt non può prendere in custodia nessun pezzo dell'arma.
Immaginate quando a bordo vi è più di un ff.aa., oppure un inyera scorta carcerario.Ti voglio poi a riconoscere a chi appartiene questo o quel caricatore....
 
per quanto mi riguarda ho sempre fatto scaricare le armi e se il cpt non accettava i caricatori in cockpit, che almeno il passeggero in questione tenesse il caricatore estratto dall'arma e riposto nel bagaglio a mano.
 
questo fa parte del briefing: non la usi per nessun motivo e tenga arma e caricatore ben separati.
Ma quello che vorrei introdurre in questa discussione è che così come sono d'accordo con enac sul non avere un sceriffo del cielo ben addestrato a bordo, non vedo perchè avere un ragazzino di vent'anni magari appena uscito dal primo periodo addestrativo su un a/m pieno di gente......
meditate gente meditate.....
 
Veramente per le ff.aa. NON in servizo il comandante avrebbe l'obbligo di prendere in custodia il caricatore...se poi nessuno lo fa non credo che la colpa sia del poliziotto o del carabiniere di turno.

Rigurdo imbarcarle in stiva non è fattibile: troppo esposte al pericolo di furti.

Si ma anche se fossero in servizio dai...sparare su aeromobile non è la cosa più sicura al mondo!
 
Il problema è che succede spesso che salgano più persone armate e non si presentano, così tu non sai chi è armato e loro non sanno chi e dove sono seduti gli altri armati (cosa molto importante, infatti è previsto che se sono più di uno devono essere a conoscenza della posizione degli altri).

Ah, completamente d'accordo a NON avere sceriffi armati.
 
Se negli attentati del 11 settembre vi erano tra passeggeri persone armate legalmente e voglio dire pax con regolare porto d'armi gli attentatori armati di taglerino sarebbero usciti da quegli aerei in un bel sacco blu.
Da noi capita raramente ma se uno ffoo arriva a bordo si presenta dal comandante gli dice che è armato e gli indica il posto a sedere.
Per i normali cittadini che per i voli interni vogliono portare la pistola con se devono presentarsi al banco, fare il biglietto per la pistola, recarsi dalla polizia e consegnarla ina una borsa chiusa, quando si arriva a destinazione la si va a ritirare sempre dalla polizia...........se arriva:D questa è la procedura solo che a volte il prezzo del biglietto per la pistola costa di piu di quello del viaggiatore.
 
Se negli attentati del 11 settembre vi erano tra passeggeri persone armate legalmente e voglio dire pax con regolare porto d'armi gli attentatori armati di taglerino sarebbero usciti da quegli aerei in un bel sacco blu.
Da noi capita raramente ma se uno ffoo arriva a bordo si presenta dal comandante gli dice che è armato e gli indica il posto a sedere.
Per i normali cittadini che per i voli interni vogliono portare la pistola con se devono presentarsi al banco, fare il biglietto per la pistola, recarsi dalla polizia e consegnarla ina una borsa chiusa, quando si arriva a destinazione la si va a ritirare sempre dalla polizia...........se arriva:D questa è la procedura solo che a volte il prezzo del biglietto per la pistola costa di piu di quello del viaggiatore.
scua ma da voi dove?
Mi piacerebbe sentire da qualcuno che lavora al'estero come si comportano i vari stati esteri.