La compagnia: creati 10.270 posti di lavoro fra cui 126 piloti
Lo ha calcolato, anzi se lo è fatto calcolare da una società internazionale specializzata che garantisce con la sue credibilità. La compagnia Emirates ha in Italia un impatto positivo sul prodotto interno lordo di 747 milioni di euro, e in Europa di 6 miliardi e 800. Se anche le altre compagnie aeree avessero la fantasia, come Emirates, di fare e diffondere questi calcoli, risulterebbe che il settore del trasporto aereo civile vale molto di più per le nostre economie di quanto immaginiamo di solito; non è accessorio o collaterale, è centrale.
La Emirates è una compagnia aerea privata degli Emirati arabi, con base a Dubai (mentre la Etihad socia di Alitalia è pubblica e ha sede ad Abu Dhabi). Lo studio socio-economico sul suo impatto sull’economia italiana e su quella europea è stato realizzato da Frontier Economics. Emirates impiega molte persone in Italia e investe in maniera significativa sulla dotazione di beni e servizi del Paese. «L’Italia è uno dei mercati chiave per Emirates in Europa» dice Fabio Maria Lazzerini, country manager della compagnia. «Nel 2013/2014 abbiamo contribuito a creare 10.270 posti di lavoro, con un impatto sul Pil Italiano pari allo 0,05%». La compagnia aerea ha organizzato 120 giornate di reclutamento negli ultimi 5 anni e attualmente impiega 747 italiani, di cui 126 piloti e 353 membri di equipaggio. Insomma si tratta di posti di lavoro qualificati.
Per Emirates è stato importante il lancio, a ottobre 2013, del volo giornaliero da Milano Malpensa verso l’aeroporto Jfk di New York, che ha riscosso «risultati eccellenti». Il traffico aereo sulla rotta è cresciuto costantemente negli scorsi due anni. Da novembre 2013 a ottobre 2014 ci sono stati 766.442 passeggeri a bordo. Secondo il presidente della Lombardia Roberto Maroni, «i servizi della compagnia saranno un supporto fondamentale ancora di più in vista di Expo 2015, quando la Lombardia accoglierà circa 20 milioni di visitatori provenienti da tutto il mondo».
Dopo il via libera del consiglio di Stato, l’ex ministro dei Trasporti Lupi ha «prorogato di 18 mesi l’autorizzazione per il collegamento con New York, che quindi è attivo fino a ottobre 2016», spiega Lazzerini, aggiungendo che l’obiettivo di Emirates «è che l’autorizzazione diventi permanente. Il negoziato è in corso e dovrebbe concludersi nel giro di qualche mese».
La Stampa
Lo ha calcolato, anzi se lo è fatto calcolare da una società internazionale specializzata che garantisce con la sue credibilità. La compagnia Emirates ha in Italia un impatto positivo sul prodotto interno lordo di 747 milioni di euro, e in Europa di 6 miliardi e 800. Se anche le altre compagnie aeree avessero la fantasia, come Emirates, di fare e diffondere questi calcoli, risulterebbe che il settore del trasporto aereo civile vale molto di più per le nostre economie di quanto immaginiamo di solito; non è accessorio o collaterale, è centrale.
La Emirates è una compagnia aerea privata degli Emirati arabi, con base a Dubai (mentre la Etihad socia di Alitalia è pubblica e ha sede ad Abu Dhabi). Lo studio socio-economico sul suo impatto sull’economia italiana e su quella europea è stato realizzato da Frontier Economics. Emirates impiega molte persone in Italia e investe in maniera significativa sulla dotazione di beni e servizi del Paese. «L’Italia è uno dei mercati chiave per Emirates in Europa» dice Fabio Maria Lazzerini, country manager della compagnia. «Nel 2013/2014 abbiamo contribuito a creare 10.270 posti di lavoro, con un impatto sul Pil Italiano pari allo 0,05%». La compagnia aerea ha organizzato 120 giornate di reclutamento negli ultimi 5 anni e attualmente impiega 747 italiani, di cui 126 piloti e 353 membri di equipaggio. Insomma si tratta di posti di lavoro qualificati.
Per Emirates è stato importante il lancio, a ottobre 2013, del volo giornaliero da Milano Malpensa verso l’aeroporto Jfk di New York, che ha riscosso «risultati eccellenti». Il traffico aereo sulla rotta è cresciuto costantemente negli scorsi due anni. Da novembre 2013 a ottobre 2014 ci sono stati 766.442 passeggeri a bordo. Secondo il presidente della Lombardia Roberto Maroni, «i servizi della compagnia saranno un supporto fondamentale ancora di più in vista di Expo 2015, quando la Lombardia accoglierà circa 20 milioni di visitatori provenienti da tutto il mondo».
Dopo il via libera del consiglio di Stato, l’ex ministro dei Trasporti Lupi ha «prorogato di 18 mesi l’autorizzazione per il collegamento con New York, che quindi è attivo fino a ottobre 2016», spiega Lazzerini, aggiungendo che l’obiettivo di Emirates «è che l’autorizzazione diventi permanente. Il negoziato è in corso e dovrebbe concludersi nel giro di qualche mese».
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