Effetuato volo usando carburante sintetico


Roma Radar

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ROMA, Lazio.
Articolo estremamente interessante ,Roma Radar
fonte Avionews


Per la prima volta effettuato un volo supersonico usando carburante sintetico

Dyess Air Force Base, Stati Uniti - Il nuovo carburante è più economico e più ecologico. Possibili ricadute sul settore dell'aviazione civile
(WAPA) - Un bombardiere B-1B Lancer del 9th Bomb Squadron statunitense ha effettuato il primo volo supersonico utilizzando un carburante alternativo al posto del kerosene convenzionalmente impiegato.

Il nuovo combustibile, una miscela al 50% di carburante sintetico e 50% di derivato dai gas fossili, viene sperimentato per valutare le possibilità di ridurre l'inquinamento e di poter utilizzare un prodotto che svincoli dalle forniture provenienti dall'estero.

Viene realizzato mediante sintesi da gas naturali, con l'utilizzo del processo di Fischer-Tropsch, ed è in fase di approvazione da parte dell'Air Force statunitense, per l'impiego su tutti gli aerei in servizio.

Secondo il maggiore Don Rhymer, che si occupa della certificazione del nuovo carburante, "il nostro obiettivo è di poter impiegare questi nuovi carburanti per il 2011 su tutti gli aerei da noi usati e di poterne produrre almeno la metà negli Stati Uniti".
"Il nuovo carburante è anche più economico -ha continuato Rhymer- per noi dell'Air Force che consumiamo 3 miliardi di galloni all'anno (circa 10,5 miliardi di litri, NdA) si tratta di un grande risparmio".

Il nuovo carburante così ottenuto dovrebbe avere un costo medio di 40 dollari in meno al barile, rispetto all'equivalente di origine tutta petrolifera.

Appare evidente che questa scoperta potrebbe avere delle interessantissime ricadute sul settore dell'aviazione civile, dei trasporti su strada e della produzione di energia, creando una buona indipendenza dalle forniture dei paesi del Medio Oriente. (Avionews)

(0100) 080321170457-1087426 (World Aeronautical Press Agency - 21-Mar-2008 17:04)
 
Chissà perchè se fosse vero, credo che tutto questo sarà affossato come le scoperte di Pons e Flaischmann...[:305]
 
Citazione:Messaggio inserito da Roma Radar

Spero propio di no visti i costi raggiunti dal petrolio ultimamente e nel futuro potrebbero ulteriormente salire,Roma Radar
Lo dico soltanto perchè penso che le lobby petrolifere sono molto potenti, quasi come una mafia anche se sono legali....
 
Capisco il tuo punto di vista che condivido ma spero che prima o poi si riesca a fare delle cose che portino benefici a tutti anche ai signori del petrolio,Roma Radar
 
Citazione:Messaggio inserito da peppi

Citazione:Messaggio inserito da Roma Radar

Spero propio di no visti i costi raggiunti dal petrolio ultimamente e nel futuro potrebbero ulteriormente salire,Roma Radar
Lo dico soltanto perchè penso che le lobby petrolifere sono molto potenti, quasi come una mafia anche se sono legali....

peccato che ti sbagli ... non quasi come le mafie ... ma la madre di tutte le mafie !!! inoltre le lobby non sono legali ... anzi lo sono solo negli usa dove sono legalmente rappresentate e dichiarate nel congresso.
 
@lima1
Grazie per la precisazione, è solo la conferma di ciò che affermo...
Fino a quando esisterà il petrolio non esisterà carburante alternativo.
 
I Nazi ci hanno fatto tutta la guerra con carburanti prodotti con il processo Fischer-Tropsch... pero' a partire dal carbone, non dal gas naturale.

Successivamente e' stato meno utilizzato, almeno non piu' in produzione di massa, perche' richiede alti costi fissi di impianto e con il petrolio a buon prezzo conviene di meno. Almeno, queste sono le motivazioni ufficiali.

Gia' durante la crisi petrolifera del '73 l'allora presidente Carter aveva minacciato di ricominciare con i carburanti sintetici....e come per magia il costo del petrolio si e' raffreddato un po' (non necessariamente causa e effetto).

Adesso e' assolutamente ovvio che lo si ritiri fuori.

In teoria se passassimo al carbone si potrebbe vivere ancora bruciazzando combustibili fossili per tanto tanto tempo. Peccato che partendo dal carbone si produrrebbero molti piu' gas serra che con il petrolio.....non esattamente in linea con Kyoto.

Dal carbone si fanno gas leggeri, ossido di carbonio e idrogeno (che poi e' simile al processo con cui si faceva il gas di citta')... e poi il processo vero e proprio e' fare i carburanti da questi.

Pero' il processo puo' essere preceduto da fasi che partono direttamente dal gas naturale, per fortuna. O addirittura idrogeno prodotto per elettrolisi o altri processi ecologici da fonti rinnovabili.

Addirittura la soluzione piu' ecologica sembra sia produrre carburanti in cui l'idrogeno viene dall'acqua scissa con energia da fonti rinnovabili (o piu' realisticamente nucleare) e il carbonio lo si prende dalla spazza o da biomasse provenienti da apposite colture.

Questo si che sarebbe in linea con Kyoto e ci consentirebbe di svolazzare da un continente all'altro e fare tutte le cose che si fanno con i combustibili fossili utilizzando gli stessi mezzi di trasporto attuali e a impatto zero.

Comunque non e' una novita..... certo che con il barile a lungo sopra i 100$ e' probabile che, con i dovuti tempi di ristrutturazione, l'industria si sposti in questa direzione.

Non restiamo a piedi, comunque.
 
Il biofuel e' il presente non il futuro , e arriva dalle alghe.
sir Richard Branson cia ha fatto girare un suo 747 pochi giorni fa, a dire il vero era misto...
Con un'area di alghe grande come il belgio ci fai girare tutta l'aviazione mondiale per 20 anni ad emissioni 0 , solo acqua.Basta volerlo , finalmente.
 
Citazione:Messaggio inserito da indaco1


Addirittura la soluzione piu' ecologica sembra sia produrre carburanti in cui l'idrogeno viene dall'acqua con energia da fonti rinnovabili (o piu' realisticamente nucleare)
Appunto, era la teoria di Pons e Fleischmann, che sappiamo che fine ha fatto......
 
E' simile ma un po' diverso.

Se produci direttamente biocarburante da apposite coltivazioni, serve molto piu' territorio.Si rischia di provocare un ritorno di fame nel mondo perche' l'utilizzo energetico farebbe alzare i prezzi e renderebbe proibitivo per i poverissimi procurarsi le calorie...da magnare. Certo, se si riesce a coltivare il mare, utilizzando alghe, si amplia il territorio a disposizione...

Mentre con soluzioni ibride, in cui si prende solo il carbonio dalle biomasse l'idrogeno, che contiene gran parte dell'energia, lo si produce per elettrolisi o altro, comunque immettendo energia proviene da fonti rinnovabili o nucleare, le cose sono ben diverse.

E' stato calcolato che in questo modo basterebbero circa un terzo del territorio (o un terzo delle superfici marine coltivate ad alghe) rispetto a fare direttamente biocarburanti.

Poi, effettivamente, se basta il belgio coltivato ad alghe....meglio. Vuol dire che abbiamo piu' opzioni,ci sono piu' strade e il barile costosissimo fara' si che le si percorra.
 
Citazione:Messaggio inserito da peppi

Citazione:Messaggio inserito da indaco1


Addirittura la soluzione piu' ecologica sembra sia produrre carburanti in cui l'idrogeno viene dall'acqua con energia da fonti rinnovabili (o piu' realisticamente nucleare)
Appunto, era la teoria di Pons e Fleischmann, che sappiamo che fine ha fatto......

No, guarda, stai facendo confusione, la fusione fredda e' tutt'altra cosa.... Non hanno niente a che vedere.

Il nucleare di cui parlavo io e fissione, tradizionale, magari da reattori di nuova generazione.

La fusione fredda invece, sarebbe fusione nucleare invece che fissione. La fusione e' il processo che avviene nel sole e richiede temperature e pressioni bestiali... per questo il farlo in provetta come promettevano e' cosa ben diversa.

Comunque non centra niente con quanto discusso qui.
 
Credo che South African Airways stesse prendendo parte a un progetto di sviluppo per usare una miscela di kerosene e carburante sintetico, ma non so a che punto siano.
 
Un mio amico si occupa di queste cose.
Avevo già letto un articolo a riguardo su una rivista di difesa (Jane's, mi pare), dove si diceva che gli USA hanno il problema che spendono TANTISSIMO in energia e carburanti, e soprattutto sono dipendenti da altri stati che esportano risorse.