Per gli slot Alitalia in lista d'attesa quindici compagnie
di Marco Morino
Quindici grandi compagnie aeree – tra le quali Lufthansa, Air China, Air One e Iberia – sono pronte a subentrare ad Alitalia su un ricco pacchetto di rotte che la compagnia nazionale taglierà a Malpensa. Le compagnie premono per ottenere gli slot, ma Assoclearance non può procedere alla riassegnazione dei permessi di decollo e atterraggio di Alitalia senza prima aver sentito il parere della Regione Lombardia (e per questo è previsto un periodo di 30 giorni). «Avanti di questo passo – denuncia Dario Balotta, ex segretario della Fit Cisl e attuale membro della costituente nazionale del Partito democratico – c'è il serio pericolo che Malpensa perda questi clienti». Secondo Balotta la legge regionale lombarda sul trasporto aereo rischia di nuocere allo scalo varesino. «Il provvedimento voluto da Roberto Formigoni e Raffaele Cattaneo, che di fatto congela gli slot di Alitalia e ne impedisce l'allocazione presso altri vettori – prosegue l'ex sindacalista – è anti competitivo e in contrasto con la normativa europea. Adesso basta scherzare con il fuoco. Su Malpensa c'è una fortissima domanda che va soddisfatta nel più breve tempo possibile».
Ecco le compagnie in lista d'attesa per Malpensa: Lufthansa (è pronta a offrire dal 1° aprile nuovi voli giornalieri per Francoforte e Monaco); Swiss (Zurigo); Ukraine airlines (Kiev); Olympic (Atene); Brussels airlines (Bruxelles); Air One (Napoli e Roma); Iberia (Madrid); Klm (Amsterdam); Turkish airlines (Istanbul); Royal Maroc (Casablanca); Baltic (Riga); American Airlines (New York, dal 1° maggio); Emirates (Dubai); Air China (Shanghai); Singapore Airlines (Hong Kong) ([:0]). «Si tratta di vettori importanti – dice Balotta – che offrono destinazioni importanti, tra cui rotte strategiche per l'economia lombarda, come quelle verso la Cina. Questa domanda va assecondata, non frenata». Sull'ipotesi di moratoria Balotta è chiaro: «Non confondiamo i desideri con la realtà. È necessario separare i destini di Malpensa da quelli di Alitalia. Ciascuno vada per la propria strada. E alla Sea diciamo: faccia partire subito un robusto piano d'investimenti su Malpensa». Le dichiarazioni di Balotta sono destinate ad aprire un fronte polemico molto aspro sul problema degli slot che Alitalia lascerà liberi su Malpensa nella prossima stagione estiva. Anche l'ex sindaco di Milano, Gabriele Albertini, chiede di separare le sorti di Malpensa da quelle di Alitalia: «Che sia il mercato – dice – a dettare le regole».
Intanto la compagnia guidata da Maurizio Prato ha inviato via fax una lettera ai sindacati in cui comunica che «a breve si terrà un incontro nel quale verranno illustrati e discussi gli sviluppi del piano industriale derivanti dagli approfondimenti operati nel corso della trattativa in esclusiva con Air France-Klm». L'incontro anticiperà, probabilmente, un confronto diretto tra i sindacati ed Air France-Klm. Secondo i sindacati potrebbe slittare di un'altra settimana, al periodo tra il 3 e il 7 marzo, il loro incontro con il presidente Jean-Cyril Spinetta, già previsto per il 27 febbraio. «Il presidente Spinetta sarà a Roma per incontrare i sindacati la prossima settimana», hanno detto fonti di Air France al Sole 24 Ore due giorni fa.
In merito all'ipotesi allo studio del prestito bancario ponte, con garanzia del Tesoro, riferita ieri dal Sole 24 Ore, l'Alitalia ha smentito «che, allo stato, ci sia alcuna specifica iniziativa in tal senso».
Il Sole 24 Ore
di Marco Morino
Quindici grandi compagnie aeree – tra le quali Lufthansa, Air China, Air One e Iberia – sono pronte a subentrare ad Alitalia su un ricco pacchetto di rotte che la compagnia nazionale taglierà a Malpensa. Le compagnie premono per ottenere gli slot, ma Assoclearance non può procedere alla riassegnazione dei permessi di decollo e atterraggio di Alitalia senza prima aver sentito il parere della Regione Lombardia (e per questo è previsto un periodo di 30 giorni). «Avanti di questo passo – denuncia Dario Balotta, ex segretario della Fit Cisl e attuale membro della costituente nazionale del Partito democratico – c'è il serio pericolo che Malpensa perda questi clienti». Secondo Balotta la legge regionale lombarda sul trasporto aereo rischia di nuocere allo scalo varesino. «Il provvedimento voluto da Roberto Formigoni e Raffaele Cattaneo, che di fatto congela gli slot di Alitalia e ne impedisce l'allocazione presso altri vettori – prosegue l'ex sindacalista – è anti competitivo e in contrasto con la normativa europea. Adesso basta scherzare con il fuoco. Su Malpensa c'è una fortissima domanda che va soddisfatta nel più breve tempo possibile».
Ecco le compagnie in lista d'attesa per Malpensa: Lufthansa (è pronta a offrire dal 1° aprile nuovi voli giornalieri per Francoforte e Monaco); Swiss (Zurigo); Ukraine airlines (Kiev); Olympic (Atene); Brussels airlines (Bruxelles); Air One (Napoli e Roma); Iberia (Madrid); Klm (Amsterdam); Turkish airlines (Istanbul); Royal Maroc (Casablanca); Baltic (Riga); American Airlines (New York, dal 1° maggio); Emirates (Dubai); Air China (Shanghai); Singapore Airlines (Hong Kong) ([:0]). «Si tratta di vettori importanti – dice Balotta – che offrono destinazioni importanti, tra cui rotte strategiche per l'economia lombarda, come quelle verso la Cina. Questa domanda va assecondata, non frenata». Sull'ipotesi di moratoria Balotta è chiaro: «Non confondiamo i desideri con la realtà. È necessario separare i destini di Malpensa da quelli di Alitalia. Ciascuno vada per la propria strada. E alla Sea diciamo: faccia partire subito un robusto piano d'investimenti su Malpensa». Le dichiarazioni di Balotta sono destinate ad aprire un fronte polemico molto aspro sul problema degli slot che Alitalia lascerà liberi su Malpensa nella prossima stagione estiva. Anche l'ex sindaco di Milano, Gabriele Albertini, chiede di separare le sorti di Malpensa da quelle di Alitalia: «Che sia il mercato – dice – a dettare le regole».
Intanto la compagnia guidata da Maurizio Prato ha inviato via fax una lettera ai sindacati in cui comunica che «a breve si terrà un incontro nel quale verranno illustrati e discussi gli sviluppi del piano industriale derivanti dagli approfondimenti operati nel corso della trattativa in esclusiva con Air France-Klm». L'incontro anticiperà, probabilmente, un confronto diretto tra i sindacati ed Air France-Klm. Secondo i sindacati potrebbe slittare di un'altra settimana, al periodo tra il 3 e il 7 marzo, il loro incontro con il presidente Jean-Cyril Spinetta, già previsto per il 27 febbraio. «Il presidente Spinetta sarà a Roma per incontrare i sindacati la prossima settimana», hanno detto fonti di Air France al Sole 24 Ore due giorni fa.
In merito all'ipotesi allo studio del prestito bancario ponte, con garanzia del Tesoro, riferita ieri dal Sole 24 Ore, l'Alitalia ha smentito «che, allo stato, ci sia alcuna specifica iniziativa in tal senso».
Il Sole 24 Ore