Ecco gli slots richiesti da AP per il MXP-FCO


Citazione:Messaggio inserito da ainicar

Non è che magari a qualcuno è venuto il sospetto che come, ho già spiegato, in passato air one è stata artificiosamente messa in piedi dallo stato italiano e affidata a toto affinchè andasse a presidiare il ricco meracto della milano-roma e non facesse subentrare un altra compagnie specie del nord che avrebbe potuto svilupparsi con la rotta remunerativa e magari fare hub a Malpensa, allo stesso modo la sorella maggiore ossia Alitalia ora chieda ad air one di andare a presidiare la rotta MXP-FCO affinchè non arrivi un'altra compagnia a presidiarla?
E' ora che la pianti con i sospetti di complotti e le tue seghe mentali.

AirOne è nata da Aliadriatica, sempre di proprietà della famiglia Toto e con alla guida un Sebastiani nella sua "finest hour"; lo stato italiano era proprietario di una AZ imbelle ed ignava che non ha saputo difendere i suoi principali orticelli.
Toto e Sebastiani sono stati davvero bravi a capire che i soldi si facevano a LIN e non a BGY come pensavano quelli di Gandalf.

Prima di aprir bocca e dare fiato perché non documentarsi un minimo: con la funzione Cerca ci sono a disposizione ottimi thread che documentano anche i trascorsi dell'aziazione civile italiana.
 
Citazione:AirOne è nata da Aliadriatica, sempre di proprietà della famiglia Toto e con alla guida un Sebastiani nella sua "finest hour";
Citazione:Così vorrebbero ammazzare Malpensa
articolo di Paolo Stefanato - giovedì 21 settembre 2006, 00:00
Alitalia, progetto alternativo a quello di Cimoli prevede la concentrazione dei voli a Fiumicino. Per ridurre la flotta e abbattere i costi
Tra gli ispiratori Maurizio Basile (Adr) oggi candidato a sostituire l’ad Paolo Stefanato
da Milano

Cresce il pressing romano sull’Alitalia, contro Malpensa e a favore di Fiumicino. Un vecchio braccio di ferro che torna d’attualità, dopo anni di sostanziale convivenza pacifica, spinto dalle emergenze della compagnia, che possono indurre a decisioni radicali: contrasto che ora si lega alle ipotesi di sostituzione di Giancarlo Cimoli e che ha per sfondo, come già nel passato, la concorrenza tra Adr (Aeroporti di Roma) e Sea (Milano). Alitalia è il principale vettore nazionale, e il trasporto aereo ha un suo principio: non c’è un grande aeroporto senza una grande compagnia di riferimento, come non c’è una grande compagnia senza un grande aeroporto. Veltroni (sindaco di Roma), Rutelli (ex sindaco e vicepresidente del Consiglio), Marrazzo (presidente della Regione Lazio), ieri persino Gasbarra (presidente della Provincia di Roma) si sono in qualche modo spesi a favore di Fiumicino. Tutti e quattro sono espressioni della maggioranza di governo. Milano e la Lombardia sono di colore opposto.
Alla sua apertura Malpensa, nel 1998, fu messa in difficoltà e poi ridimensionata da cinque decreti che, smentendosi l’uno con l’altro, spuntarono la sua forza come grande aeroporto hub (di smistamento di traffico). Anche i governi di allora erano a maggioranza di sinistra. L’unico decreto che tuttora, a quasi dieci anni di distanza, gli esperti concordano a ritenere economicamente funzionale, era il primo: quello firmato dal ministro Burlando che prevedeva - diciamolo in parole povere - la concentrazione di tutto il traffico milanese su Malpensa, tranne la navetta Milano-Roma, che sarebbe rimasta a Linate. Poi si scatenarono le lobby e si assistette ad alleanze indedite (parte di Milano con Roma, parte della destra con la sinistra) tese da un lato a favorire le compagnie straniere, ma soprattutto a difendere la (miope) comodità di un aeroporto urbano come Linate. Su Malpensa da anni l’Alitalia, rispettando indicazioni governative più che decennali, puntava tutto: sarebbe diventata di gran lunga la sua base principale. Roma non lo permise. E i compromessi che ne scaturirono furono la prima causa della crisi dalla quale la compagnia (che allora era stata risanata e stava acquistando Klm: alleanza rotta a causa di Malpensa) non si è più risollevata.
Il piano Cimoli ha confermato l’importanza di Malpensa, che resta la base della maggior parte dei voli intercontinentali: ma tuttora - ecco i compromessi e gli sprechi - il personale arriva in gran parte da Roma. Ma Giancarlo Cimoli, che ha messo profondamente mano alla struttura societaria della compagnia, non ha centrato nei tempi previsti l’obiettivo del risanamento. La sua poltrona oggi è più precaria che in passato, ed è questa l’occasione per l’affondo che si sta infiammando in questi giorni.
A chi, più di altri, gioverebbe il «revival» di Fiumicino? Agli azionisti di Aeroporti di Roma (in particolare Gemina, e cioè famiglie Romiti, Benetton e fondo Clessidra) che da un «ritorno» dell’Alitalia vedrebbero valorizzarsi in maniera straordinaria il loro investimento. Adr sta persino acquistando dall’Alitalia importanti terreni limitrofi all’aeroporto, dando respiro anche a un suo «indirizzo» immobiliare, confermato, indirettamente, dalla cessione dell’handling (i servizi aeroportuali di terra).
Esiste un piano di riconcentrazione dell’Alitalia su Fiumicino, e chi l’ha letto lo definisce «affascinante», perché «fatto bene, in grado di accontentare molti». Ma che fa molti passi indietro e annulla le strategie di sviluppo basate sul ricco traffico del Nord. Il piano fu messo in cantiere a metà del 2005, e infatti - come forse si ricorderà - nell’autunno successivo Cimoli fu oggetto di un’offensiva pesantissima, che ebbe ampia eco sui giornali: fu «salvato» in extremis, grazie alle sue forti alleanze di potere. Il piano prevedeva il ritorno a Fiumicino della base della flotta di lungo raggio, lasciando a Malpensa solo i collegamenti con New York e Tokio. Per servire un network ridimensionato, erano ritenuti sufficienti una ventina aerei, dei 23 (passeggeri) a lungo raggio; alcuni si sarebbero resi disponibili per un’eventuale cessione (per esempio i tre B767 di proprietà), con una cospicua entrata straordinaria. I costi operativi si sarebbero nettamente ridimensionati, favorendo una politica di risanamento. I sindacati avrebbero accolto con grande favore un disegno che tranquillizzava gli oltre ventimila dipendenti del gruppo, concetrati nel Lazio, dove l’Alitalia è l’industria più grande. Roma e i romani, infine, avrebbero esultato per il ritorno nella capitale dei servizi di quella che tuttora molti chiamano (dimenticando che il monopolio è caduto) la «compagnia di bandiera». Infine, questo disegno non avrebbe contrastato con la linea dell’integrazione con Air France, visto che avrebbe riassestato i conti dell’Alitalia e sottratto dalle trattative lo scalo di Malpensa, che costituisce un elemento «scomodo». E Milano? E il Nord? Ecco i veri sconfitti, insieme alle ambizioni dell’Alitalia: per loro era previsto qualche lenitivo. Per esempio, un’alleanza con Eurofly, che oggi ha quattro velivoli di lungo raggio, e/o con altri vettori charter.
Chi aveva scritto questo piano «affascinante»? Gli ispiratori sarebbero stati Gianni Sebastiani, ex direttore generale dell’Alitalia, insieme a Maurizio Basile, ex direttore Pianificazione e controllo strategico della compagnia. Il primo esperto di trasporto aereo, il secondo di finanza; entrambi molto stimati. Basile dall’aprile scorso è amministratore delegato di Aeroporti di Roma e oggi è il più nominato tra i possibili successori di Cimoli. Il suo piano sembra essere proprio questo.
nomi che ritornano sempre...[:308]
 
Citazione:Giovanni Sebastiani nel 1995 è stato alla guida di Air One. È lui che ha conquistato per la compagnia di Carlo Toto gli slot necessari a violare i bastioni di Linate per far concorrenza ad Alitalia sulla Roma-Milano. Sebastiani potrebbe andare alla guida di altre compagnie, da Meridiana a Volare, con le quali ha avuto contatti. Ma ha firmato un patto (retribuito) di non concorrenza per il trasporto aereo.
chissà come li ha conquistati quegli slot, dal momento che glieli ha dati assoclearance quella che ora sta facendo pressione sul governo o viceversa, dal momento che è un'organizzazione governativa, affinchè si faccia un ricorso alla corte costituzionale per la presenza dei rappresentanti della regione lombardia all'interno della prossima riunione per la ridefinizione degli slot su Malpensa.
 
Sebastiani sapendo come funziona l'assegnazione degli slot se ne è fatti dare quanti più possibile; se non ci fosse stato lui, qualcun'altro al suo posto si sarebbe fatto avanti.

Ora cos'è successo con il ritorno di AZ a FCO ?
Il complotto si ritorce contro AP ?
 
Citazione:Sebastiani sapendo come funziona l'assegnazione degli slot se ne è fatti dare quanti più possibile; se non ci fosse stato lui, qualcun'altro al suo posto si sarebbe fatto avanti.
Grazie, hai confermato le mie teorie...
Citazione:Non è che magari a qualcuno è venuto il sospetto che come, ho già spiegato, in passato air one è stata artificiosamente messa in piedi dallo stato italiano e affidata a toto affinchè andasse a presidiare il ricco meracto della milano-roma e non facesse subentrare un altra compagnie specie del nord che avrebbe potuto svilupparsi con la rotta remunerativa e magari fare hub a Malpensa, allo stesso modo la sorella maggiore ossia Alitalia ora chieda ad air one di andare a presidiare la rotta MXP-FCO affinchè non arrivi un'altra compagnia a presidiarla?
quando mi riferisco artificiosamente messa in piedi, intendo che lo stato italiano l'ha supportata dando a sebastiani gli slot per la milano-roma. Un tassello importante questo sebastiani, ha seguito per alitalia lo sviluppo di air one, ed ora ha predisposto il piano per l'abbandono di Malpensa e la concentarzione dei voli su fiumicino. Questo è un piano che arriva da lontanissimo, addirittura dallo sviluppo di air one... bè ne hanno avuta di pazienza a roma... hanno la stessa pazienza dei cinesi :D
 
Citazione:Messaggio inserito da ainicar

Citazione:Sebastiani sapendo come funziona l'assegnazione degli slot se ne è fatti dare quanti più possibile; se non ci fosse stato lui, qualcun'altro al suo posto si sarebbe fatto avanti.
Grazie, hai confermato le mie teorie...
Citazione:Non è che magari a qualcuno è venuto il sospetto che come, ho già spiegato, in passato air one è stata artificiosamente messa in piedi dallo stato italiano e affidata a toto affinchè andasse a presidiare il ricco meracto della milano-roma e non facesse subentrare un altra compagnie specie del nord che avrebbe potuto svilupparsi con la rotta remunerativa e magari fare hub a Malpensa, allo stesso modo la sorella maggiore ossia Alitalia ora chieda ad air one di andare a presidiare la rotta MXP-FCO affinchè non arrivi un'altra compagnia a presidiarla?
quando mi riferisco artificiosamente messa in piedi, intendo che lo stato italiano l'ha supportata dando a sebastiani gli slot per la milano-roma. Un tassello importante questo sebastiani, ha seguito per alitalia lo sviluppo di air one, ed ora ha predisposto il piano per l'abbandono di Malpensa e la concentarzione dei voli su fiumicino. Questo è un piano che arriva da lontanissimo, addirittura dallo sviluppo di air one... bè ne hanno avuta di pazienza a roma... hanno la stessa pazienza dei cinesi :D

io non so quale gianni sebastiani conosci tu io mi "pregio" di esserne un suo amico e di averlo anche come riferimento, come "consiglioro", così come sono amico di carlo griselli presidente di assoclearence nonchè consigliere di amministrazione dell'enav, e di entrambi (di gianni in particolare) conosco anche i retropensieri, visto che con me parla senza filtri (ti dirò di più conosco anche i malefici nomignoli che ha trovato per le persone che non sopporta -professionalmente-) e non mi risulta che abbiano orchestratto o eterodiretto operazioni simili... così come è vero che maurizio basile, capita, che chieda consiglio a gianni sebastiani (anche qui di dirò di più non solo gianni gli ha fatto assumere come dg un suo uomo: franco giudice ma basile gli ha pure affidato una consulenza...) ma è altrettanto vero che maurizio è un manager navigato e preparato (è un docente universitario) e quindi dotato di un'autonomia decisionale che si guarda bene dal farsi invadere. non solo: basile si è anche dotato di una squadra che sa fare il suo mestiere, di uomini, che sommate le compentenze specifiche di ciascuno danno un valore aggiunto che ad oggi sea non ha... uomini che non hanno troppo bisogno di consigli esterni!
 
Citazione:Messaggio inserito da ainicar

Non è che magari a qualcuno è venuto il sospetto che come, ho già spiegato, in passato air one è stata artificiosamente messa in piedi dallo stato italiano e affidata a toto affinchè andasse a presidiare il ricco meracto della milano-roma e non facesse subentrare un altra compagnie specie del nord che avrebbe potuto svilupparsi con la rotta remunerativa e magari fare hub a Malpensa, allo stesso modo la sorella maggiore ossia Alitalia ora chieda ad air one di andare a presidiare la rotta MXP-FCO affinchè non arrivi un'altra compagnia a presidiarla?

Guarda che MXP-FCO non è una tratta così ambita....
 
@ Ainicar:
sei sicuro che sia solo un complotto dello stato italiano e non ci siano in gioco pure la CIA, il Mossad e l'Opus Dei?
Pensi che tutto ciò abbia a che fare con l'omicidio di Kennedy?
 
Citazione:Messaggio inserito da ainicar

Citazione:Sebastiani sapendo come funziona l'assegnazione degli slot se ne è fatti dare quanti più possibile; se non ci fosse stato lui, qualcun'altro al suo posto si sarebbe fatto avanti.
Grazie, hai confermato le mie teorie...
...
Le uniche teorie confermate nella vicenda sono quelle enunciate da eminenti economisti del 19° secolo.

C'era un mercato e qualcuno ha pensato bene di servirlo, quel qualcuno era AirOne. Semplice no ? :D
 
Citazione:Messaggio inserito da gateA1
Guarda che MXP-FCO non è una tratta così ambita....
Quoto.

Non è riuscita a decollare neppure una Low Cost (Blu Express) e l'altra grande LC di MXP, Easyjet, si guarda bene dall'aprire la rotta !!!
 
Citazione:Messaggio inserito da Pierluigi

@ Ainicar:
sei sicuro che sia solo un complotto dello stato italiano e non ci siano in gioco pure la CIA, il Mossad e l'Opus Dei?
Pensi che tutto ciò abbia a che fare con l'omicidio di Kennedy?
Dimentichi le Twin Towers [8D]
 
Citazione:Messaggio inserito da FlyIce
Non è riuscita a decollare neppure una Low Cost (Blu Express) e l'altra grande LC di MXP, Easyjet, si guarda bene dall'aprire la rotta !!!

Blu Express non è conosciuta al grande pubblico e poi offre un numero di frequenze insufficenti. Easyjet sulla MXP-FCO almeno 2 o 3x daily la vedrei molto bene, secondo me sarà la prossima rotta nazionale che potrebbero attivare
 
Citazione:Messaggio inserito da Cesare.Caldi
Blu Express non è conosciuta al grande pubblico e poi offre un numero di frequenze insufficenti. Easyjet sulla MXP-FCO almeno 2 o 3x daily la vedrei molto bene, secondo me sarà la prossima rotta nazionale che potrebbero attivare
La vedi bene perché la tua prospettiva origina da Novara; da Milano invece la vedrebbero tutti molto male.

L'alternativa low-cost è il treno e molti per partito preso l'aereo non lo considerano nemmeno. Tra l'altro partendo da MXP, facendo chk-in 2 ore prima e magari aspettando (prob. tanto) il bagaglio a FCO, la prospettiva è davvero poco allettante e quasi sicuramente nemmeno competitiva in termini di tempo.
 
Citazione:Messaggio inserito da FlyIce

Citazione:Messaggio inserito da Cesare.Caldi
Blu Express non è conosciuta al grande pubblico e poi offre un numero di frequenze insufficenti. Easyjet sulla MXP-FCO almeno 2 o 3x daily la vedrei molto bene, secondo me sarà la prossima rotta nazionale che potrebbero attivare
La vedi bene perché la tua prospettiva origina da Novara; da Milano invece la vedrebbero tutti molto male.

L'alternativa low-cost è il treno e molti per partito preso l'aereo non lo considerano nemmeno. Tra l'altro partendo da MXP, facendo chk-in 2 ore prima e magari aspettando (prob. tanto) il bagaglio a FCO, la prospettiva è davvero poco allettante e quasi sicuramente nemmeno competitiva in termini di tempo.

Sinceramente lo penso anch'io, la prossima sul nazionale non sarà FCO e non penso lo sarà mai. BDS, SUF e REG secondo me andrebbero a gonfie vele. Aspettiamo solo i comunicati per vedere cosa U2 ha in serbo per lo scalo.
 
Citazione:Messaggio inserito da ainicar

Non è che magari a qualcuno è venuto il sospetto che come, ho già spiegato, in passato air one è stata artificiosamente messa in piedi dallo stato italiano e affidata a toto affinchè andasse a presidiare il ricco meracto della milano-roma e non facesse subentrare un altra compagnie specie del nord che avrebbe potuto svilupparsi con la rotta remunerativa e magari fare hub a Malpensa, allo stesso modo la sorella maggiore ossia Alitalia ora chieda ad air one di andare a presidiare la rotta MXP-FCO affinchè non arrivi un'altra compagnia a presidiarla?

Secondo me è stato goldrake....perchè senno gli slot li prendeva Mazinga Z...!