easyJet multata per discriminazione contro i disabili


uncomfortable

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25 Settembre 2008
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Canada
Un tribunale francese ha multato easyJet €90.000 per non aver consentito ad alcuni passeggeri disabili di volare senza un accompagnatore, sostenendo che in un'emergenza non sarebbero stati in grado di evacuare l'aereo senza assistenza.
La compagnia e' stata ritenuta colpevole di discriminazione nei loro confronti.

Gli avvocati dei querelanti hanno messo sotto accusa il business model delle compagnie low-cost, che cercando in maniera molto aggressiva di contenere i costi, tagliano troppo il personale non consentendo ai diversamente abili di poter usufruire dei loro servizi.

easyJet ha dichiarato di non aver mai avuto intenzione di discriminare i passeggeri e sta considerando se fare appello alla sentenza, anche alla luce del fatto che dovra' sostenere un'altra accusa simile in un nuovo processo civile sempre in Francia nel mese di marzo.

http://www.bbc.co.uk/news/world-16552904
 
Penoso, credo volessero incassare anche i biglietti degli accompagnatori, poi come multa mi pare pochino! Spero ci vadano giù più duro nella prossima sentenza! Sempre che le cose stiano come riportato dai giornali!
 
Penoso, credo volessero incassare anche i biglietti degli accompagnatori, poi come multa mi pare pochino! Spero ci vadano giù più duro nella prossima sentenza! Sempre che le cose stiano come riportato dai giornali!

Ci sono già altre discussioni su questo argomento. Penoso è che si sfrutti la disabilità di un passeggero per far causa ad una compagnia aerea e spillarle soldi. Le normative europee in materia sono rispettate, nessuno fa discriminazioni, esiste il libero mercato che permette a chiunque di scegliere cosa acquistare e da chi. Ovviamente una compagnia low cost fornisce il minimo indispensabile (e non al di sotto di questo) in termini di servizio e di legge. Chi necessiti o desideri di più per qualsivoglia motivo ha un ventaglio di possibili concorrenti tra cui scegliere.
 
Non è che dipende dal grado di disabilità? O davvero Easyjet vuole l'accompagnatore per tutti?

Esatto. Dipende dal grado di disabilità. Riassumendo il disabile deve essere in grado di comprendere le istruzioni di emergenza nonchè essere in grado di espletare funzioni fisiologiche in autonomia. Questo in quanto gli assistenti di volo sono assistenti di volo e non assistenti sociali. Se poi Ryan dice "sali pure, tanto a me poi non me ne frega più niente"...beh, questo è un altro film.
Altre compagnie hanno personale messo a disposizione gratuitamente per questi compiti. E' una scelta della compagnia in quanto la normativa prevede la "possibilità" di avere queste figure. Semplicemente Ezy non le ha. E non mi sembra così riprovevole che per tale motivo informi in anticipo il pax e che, visto che il pax ha accettato il regolamento della compagnia, gli venga negato l'imbarco quando non "soddisfa" i criteri per essere imbarcato.
 
Anche perchè molte volte le assistenze non vengono segnalate al momento della prenotazione, ma solo quando giungono in aeroporto
 
In virtù di quello che avete qui sopra affermato però c'è anche da chiedersi come facciano allora a discernere tra le varie "disabilità"? Mi sembra che una selezione al Gate sia davvero una pratica triste e se, fossi un disabile, mi sentirei non certo bene! Che poi ci siano dei disabili o, peggio, chi per loro, che approfittino delle circostanze "aeronautiche" del caso, volendone trarne un vantaggio, credo che sia possibile, ma credo però, conoscendone diversi che sia sicuramente RARO!
 
Esiste da qualche anno un regolamento europeo PRM che, almeno da noi viene applicato bene. Ci vorrebbe forse un po' più di preparazione degli adddeti ai chek-in, o almeno un desk dedicato ai check in dei PRM per verificare se sussistano le condizioni per l'assistenza. Spesso si vedono PRM che corrono oppure persone in carrozzina che non richiedono o a cui non viene data assistenza.
I furbi ci sono, ma di certo in numero minimo: va considerato che nella categoria ricadono molte persone anziane o malate con difficoltà motorie e essendo imbarco sbarco e movimento all'interno di un aeroporto spesso lunghi e faticosi per distanze scale, spazi ridotti ecc, meglio avere un sussidio.
 
Più che al banco check-in, quel tipo di controllo andrebbe fatto dagli addetti della sala amica. Le assistenze devono pur sempre passare di là

Infatti capita spesso che dalla sala amica inviano correzioni sul tipo effettivo di assistenza che necessita un passeggero (perchè magari questi l'ha registrato male durante la prenotazione, per esempio)
 
Più che al banco check-in, quel tipo di controllo andrebbe fatto dagli addetti della sala amica. Le assistenze devono pur sempre passare di là

Infatti capita spesso che dalla sala amica inviano correzioni sul tipo effettivo di assistenza che necessita un passeggero (perchè magari questi l'ha registrato male durante la prenotazione, per esempio)

La tua è un'osservazione ineccepibile, ma purtroppo sai che non è così, almeno nella maggior parte dei casi!
 
Non so di che aeroporto si parla, ma prima viene il check e poi la sala amica: sarebbe meglio una valutazione iniziale più precisa, specie per evitare upgrades dell'ultimo momento che andrebbero anche a intaccare il numero massimo di assistenze imbarcabili.
 
Dipende pure da come è strutturato l'aeroporto, quindi una regola generale sarebbe cmq difficile da applicare per la diversità delle strutture. E bisogna pure considerare la variabile del check-in online: chi ha bisogno di assistenza va direttamente in sala amica ed evita il passaggio ai banchi

Sicuramente la problematica più grossa è, come hai ben scritto, quella del numero massimo di assistenze consentite su ogni volo, ed è qui che sorgono rogne quando le assistenze non sono proprio registrate. Di solito sono 'calcoli' che si fanno pre-accettazione; poi ogni tanto ci scappa pure quello che si registra come assistenza e alla fine non ne fa uso o la chiede solo a destinazione e non in partenza. Insomma, i casi sono davvero tanti, per cui presumo che ogni aeroporto sia organizzato in un certo modo

Però, ripeto, il contributo della sala amica è fondamentale e non affatto trascurabile
 
Ultima modifica da un moderatore:
Ma mettiamo il caso, come capitato al sottoscritto, di essere in vacanza da solo e di rompersi una gamba. Al ritorno sarei un WCHC, e lo potrei segnalare solamente poco prima del volo di ritorno: in questo caso secondo easyJet dovrei attacarmi al tram e volare con qualcun altro oppure trovare qualcuno che mi venga a prendere?
 
Ma mettiamo il caso, come capitato al sottoscritto, di essere in vacanza da solo e di rompersi una gamba. Al ritorno sarei un WCHC, e lo potrei segnalare solamente poco prima del volo di ritorno: in questo caso secondo easyJet dovrei attacarmi al tram e volare con qualcun altro oppure trovare qualcuno che mi venga a prendere?

Effettivamente, non ci avevo mai riflettuto!
 
Facciamo il caso.........gambarotta: in effetti sei un WCHC se, come recita la definizione, non puoi fare le scale o non puoi muoverti autonomamente a bordo. Quindi se seguiamo le regole Easyjet... stai a terra! C'è una ulteriore categoria, WCHP, ovvero coloro con carrozzina che però riescono a spostarsi autonomamente da una seggiola all'altra. Ovvero serve una seggiolina che riesca a passare nel corridoio, il passeggero provvederà poi a spostarsi da solo. Cosa incredibile proprio Easyjet ha come posti prioritari per queste assistenze, quelli in prima fila (c'è la paratia quindi non è una uscita di emergenza)e cosa ancora più assurda i sedili delle prime file non hanno i braccioli sollevabili, quindi arrivare magari fino al posto finestrino può essere impossibile. Questo può far capire come ci sia scarsa conoscenza del problema da parte di Easy....tenendo conto che tutte le altre file hanno tutti i braccioli sollevabili!
Sulla sala amica va benissimo, ma è un servizio a posteriori, prima vai al check o alle info, dopo puoi accedere alla sala amica.
 
Per curiosità stavo guardando un documento sulle regole di accettazione per i voli easyJet (niente di trascendentale, sono giusto linee guida) in mio possesso e sulle assistenze non è riportato nessun numero massimo. Il loro numero, è scritto, "deve essere proporzionato ai passeggeri abili a bordo". In ogni caso solitamente non capita mai di averne/accettarne cinque o sei, quindi il problema della proporzione è abbastanza relativo

Sulla sala amica va benissimo, ma è un servizio a posteriori, prima vai al check o alle info, dopo puoi accedere alla sala amica.
Di nuovo, non puoi generalizzare, ogni aeroporto è strutturato in un certo modo, oltre alle dimensioni dello stesso. Ci sono quelli che hanno un accesso immediato alla sala amica e i passeggeri si dirigono direttamente là prima di entrare nell'aerostazione vera e propria (e ne hanno tutte le ragioni, col caos che c'è in aeroporto!) Poi, soprattutto nell'universo easyJet, i casi di check-in online sono tantissimi e ciao ciao ai banchi: vanno in sala amica, lì gli addetti fanno la verifica dell'assistenza, controllano che la documentazione e le carte d'imbarco siano ok, e li accompagnano al gate